Come è meglio alimentare i filamenti?

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mike
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Messaggio da mike »

Ciao a tutti.

Vorrei sottoporvi un piccolo quesito.

Per alimentari i filamenti delle varie valvole di un circuito, è meglio avere un TA di elevata qualità con i vari secondari per le diverse tensioni, che potrebbe però trasmettere tra i vari secondari delle reciproche interferenze, oppure, potrebbe essere meglio usare un singolo trasformatore per valvola?

Chiedo questo perchè mi sono capitati per le mani dei trasformatori lamellari per faretti 230/11,5V 3,95A marca Relco Italy di costo di circa 4/5 euro cad. adattabili con qualche resistenza alle varie tensioni.
Con una spesa molto contenuta si potrebbe alimentare indipendentemente ogni filamento.
Non quale soluzione possa essere sonicamente migliore (se c'è differenza).

Saluti.
Michele Franzese.
mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

personalmente sconsiglio la componentistica per faretti. Di solito sparano rumori di tutti i tipi avendo spesso il nucleo tirato per il collo.
d'accordo lo spirito hi-fun ma ....

Mario Straneo
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plovati
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Messaggio da plovati »

... soprattutto quelli della Relco.
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Piergiorgio
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

... avendo spesso il nucleo tirato per il collo.
Domanda. Se il TR dell' esempio (230/11,5V 3,95A) lo utilizzo per 2,5-3A, il problema del 'nucleo tirato per il collo' sussiste ancora?
Grazie
Mauro
mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

E' una bella guerra. Il problema di base, secondo me, è il dimensionamento che è stato pensato all'origine.
Nel caso da te esposto, il riscaldamento per isteresi, tende a diminuire diminuendo la corrente circolante (bisognerebbe vedere quanto siamo lontani dalla saturazione).
si evidenziano meno eventuali problemi legati all'induttanza dispersa che sono legati alla tecnica di avvolgimento (certamente questa induttanza dispersa, diminuendo il carico pesa di meno ).
Il problema è che partiamo da condizioni non ottimali. Un produttore che deve avvolgere un TA per una lampada si pone problemi solo sul fattore costo. Il resto, per lui è filosofia.
Comunque ci sarà qualcuno più qualificato di me che potrà abbondantemente integrare e/o smentire quanto ho scritto :) :)

Detto in altre parole è una sorta di accanimento terapeutico.
E' come fare un clistere a un morto per occlusione intestinale :x :x

Mario Straneo
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Messaggio da plovati »

temo di si, l'induzione è legata alla tensione e al numero di spire.
Se non vari questi due parametri c'è poco da fare, sei sempre li' a correre azzopato dalla partenza.

Vedi trafo Junkbox nel progetto PRIMO o il radiotron per le formule.

Ho lavorato qualche tempo nel settore illuminotecnico e devo dire che ha ragione Mario. Provate a mettere qualche lampada alogena a bassa tensione vicino ad un monitor CRT e capirete immediatamente...

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Piergiorgio
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Piergiorgio
Larry Lomax
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Messaggio da Larry Lomax »

Visto che il consiglio l'hai chiesto... Come diceva qualcuno non fare domande se poi non vuoi le risposte.

La Relco evitala in qualunque caso. Non usare trasformatori da faretti in generale. Non usare toroidali se non di una misura più grandi di quello che ti serve, non usare trasformatori senza schermo elettrostatico tra primario e secondario o tra gli stessi secondari.
Sembra una belinata ma è così. L'inerzia termica dei catodi filtra qualsiasi cosa non ci piove, ma la capacità filamento catodo non perdona. E neppure l'accoppiamento di segnali rete-provenienti o da altri circuiti interni tra i fili che portano alimentazione ai vari tubi perdonano.
Chiamatemi fissato, malato, come vi pare, tanto so da che pulpito arriva la predica :D ma io uso un trasformatore solo appositamente per i filamenti avvolto appositamente per avere la tensione adatta, una volta raddrizzata e filtrata per avere la caduta giusta su dei regolatori di tensione, leggi LM338, per avere il massimo rendimento e la giusta stabilità. Poi cablo l'uscita in bifilare con il riferimento differenziale con due resistenze a terra nella prossimità dei catodi da alimentare. E poi se non vi basta l'alimentatore è separato dall'amplificatore. Posso dire di non avere problemi di nessun tipo...
Non è vero, sento tutte le volte il portafoglio più leggero... :D
triodo56
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Messaggio da triodo56 »

Sono perfettamente d'accordo con larry, ho sperimentato di persona i notevoli e evidenti miglioramenti sonori che si ottengono disponendo l'alimentatore in cabinet separato, poi separando a partire dal trasformatore le anodiche della driver e della finale, ulteriore separazione dei rami per canale destro e sinistro, poi passando ad alimentazioni ad ingresso induttivo con diodo a vuoto. Quindi consiglio a tutti di fare queste prove, anche se chi ne risente è proprio il portafogli... A larry che ha esperienza di alimentatori chiedo di indicarmi, se possibile, dove ha preso gli alim per i filamenti. Purtroppo Genova, dove abito, non è una buona piazza per questi oggetti.
Saluti Giancarlo
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

temo di si, l'induzione è legata alla tensione e al numero di spire.
Grazie
Mauro
Larry Lomax
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Messaggio da Larry Lomax »

Ciao Triodo, ben letto, io mi rifornisco alla RS-Components, sia in Inghilterra che in Italia per i semiconduttori. Sono abbastanza cari ma te li portano a casa ed il servizio si paga. A Genova non saprei. Prova a cercare in rete. I trasfi me li faccio da me. Compro il materiale da un amico che riavvolge tutto o a Firenze o compro ciò che mi serve dalla Trasfostatik e me lo monto da me pagandolo come se lo montassero loro. Mi arrangio insomma. Ma il sistema da i suoi frutti. :)
Ciao
mike
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Messaggio da mike »

Se ho capito bene ci vorrebbero, per ogni canale, in un finale a tre stadi, tre diversi trasformatori e tre raddrizzatrici per le anodiche, più 6 trafo separati per alimentare i filamenti delle 3 valvole di segnale e delle 3 raddrizzatrici.

In questo modo si eviterebbe ogni interferenza tra i vari stadi.
Forse è un tantino esagerato, ma se poi suona realmente meglio, qualcuno lo farà certamente.

Saluti a tutti.

Michele Franzese.
deneb74
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Messaggio da deneb74 »

ciao ragazzi
Posso chidervi di dare un occhiata al post " HELP!! pre fono" presente in questa stessa sezione? Sembrate preparati e il mio broblema di oscillazioni subsoniche penso provenga proprio dall'ailmentatore al quale Voi vi state riferendo con competenza. Uso un solo alimentatore di filamenty raddrizzato con diodi Sckotty poi stabilizzato con lm317T. negativo a massa. Alimentatore anodico con ez81, 33 micro, bobina 15+15H in configurazione CMM 88 micro di cond uscita. 2 reti RC 3.9K 47 micro che disaccopppiano e alimentano i 2 stadi. 2 telai. Comunque la descrizione completa del circuito è nel forum su citato. Grazie mille , Stefano
Larry Lomax
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Messaggio da Larry Lomax »

Ciao a tutti e buon giorno.
Mike, in teoria, ad ogni filamento il suo alimentatore separato e stabilizzato, ad ogni anodica il suo alimentatore separato...
È una pacchia, specialmente per le banche o le finanziarie :D
Io mi ritengo un "fanatico" della perfezione (o della minore imperfezione) ma mi sono fermato ad un trasformatore multi uscita separato per i filamenti e due per le anodiche. Parlando un amplificatore push pull, un alimentatore per le anodiche delle due finali, e un alimentatore per il pre e per il driver. Raddrizzati a semiconduttori e con filtro ad ingresso induttivo.
Per i filamenti ho un alimentatore per entrambe le finali che sono con catodo a massa. Mentre ne ho due per i filamenti del pre e dell'invertitore di fase, ovvero uno per ogni tensione tra catodo e massa diversa. Tutti gli alimentatori dei filamenti sono stabilizzati con degli LM338K. Questo non porta ad una migliore risposta di frequenza, nè minore distorsione armonica e neppure ai transienti. Solo a una diminuzione sensibile del rumore di fondo. Ma credo che tutto sommato ne vale la pena. :shock:
titano
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Messaggio da titano »

Siamo sicuri che alimentare i filamenti a tensione costante sia una buona idea? Meglio....usare un regolatore a tre piedini che per regolare la tensione agisce sull'erogazione di corrente...non può far "male" al filamento?
Vi siete mai domandati cosa "muore" per primo statisticamente in un tubo?
E perchè?
Durante l'accensione il filamento è assimilabile ad un corto circuito. Avete idea delle sovraccorrenti che passano nei primi istanti finchè il filamento non comincia ad andare in regime termico? Direi che gli shock termici non sono precisamente graditi ai materiali metallici, tanto meno se ricoperti da ossidi non metallici tendenzialmente fragili...che passando allo stato gassoso possono migrare verso il catodo decretandone lapassivazione con conseguente morte del tubo. Sarò paranoico ma direi che non sono cose da prendere troppo alla leggare, in particolare con tubi di potenza a riscaldamento diretto che non sono propriamente a prova di bomba (leggi 300B...).

Certo poi ci sarebbe il discorso della nube elettronica che si forma attorno al filamento...per la quale, forse, è meglio vedere una corrente costante che una differenza di potenziale fissa ai capi del filamento...

Per quanto concerne il discorso trasformatori direi che il vantaggio più grosso dovrebbe essere quello di separare fisicamente secondari ad alta corrente con quelli ad alta tensione.

Marco
Marco
Larry Lomax
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Messaggio da Larry Lomax »

Ciao Marco, per un verso hai ragione ma non mi sento di aderire totalmente alle tue affermazione e ti spiego il perchè.
I filamente sono stati costruiti per funzionare a tensione alternata costante di supponiamo 6.3V. Oppure, alcuni per la serie U tipo UL41, UBC81, UCH41 ecc... a corrente costante per essere inseriti in serie su di una tensione di rete di 110-125V. Quest'ultimi, quando accendi l'apparato in questione avvampano come lampadine perchè come dici sono freddi e la resistenza di filamento è bassa perciò la corrente è alta ecc... Insomma, in altre parole durano poco. È vero, non ci piove. Per quelli a 6.3V a tensione costante la cosa è un pò diversa il materiale del filamento è scelto per avere una resistenza il più costante possibile tra filamento caldo e filamento freddo. Ciononostante, la resistenza a tubo freddo è più bassa che a tubo caldo e alimentandoli a tensione costante la corrente iniziale non è proprio quella nominale e se il tubo è prezioso...
Per le valvole a riscaldamento diretto il problema credo sia anche peggiore. Perciò hai ragione. L'unica cosa che non ho detto è che i regolatori tipo LM338 si possono regolare, perciò io ho un timer che accende i filamenti a 4.2V per circa 15 secondi poi passa a 6.3. Su tutti i regolatori. Prima non l'ho detto perchè mi era passato di mente. Quindi, perchè riununciare ad un'alimentazione senza ronzii e stabile?
Ho capito che ti è preso il baco della corrente. Ma non ti preoccupare fra qualche mese ti passa e ti convinci delle cose come stanno. :D
Ciao per ora.
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