Alimentare i DRIVER

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nullo
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Messaggio da nullo »

Ci sono requisiti particolari per alimentare un Driver?

Spesso si deriva l'alimentazione dall'unico PSU dell'ampli, ma credo che in fondo le esigenze di una finale non siano le stesse di un Driver, le stesse fluttuazioni della tensione dovute alle sollecitazioni della dinamica dovrebbero influire sulle due valvole in maniera ben diversa...

Cosa ne pensate di un'alimentazione separata?

Una stabilizzata poi magari seguita da un buon filtro LC che ne tolga i difetti e ne esalti i vantaggi?
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

Francamente per un 211 potrebbe essere ragionevole. Per una valvola da 3W meno. SOno già da ernia del disco questi amplificatori a valvole.... non facciamoci del male ulteriormente :D

ciao

Mario Straneo

p.s. vedendo il titolo mi hai fatto sognare: pensavo già a un bel we555 con l'elettromagnete da fare funzionare....
Mario
titano
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Messaggio da titano »

Se posso...dipende dal tipo di stabilizzazione. Hai mai provato gli stabilizzatori shunt? Magari uno stabilizzatore fatto veramente bene? Ho postato un link and un progetto in un altro 3D, gli hai dato un occhio per caso?
Vorrei che tu notassi con molta attenzione le curve dell'impedenza e fase VS frequenza. Una cella LC in uscita ne peggiorerebbe solo le prestazioni, viste le scarse prestazioni del condensatore che varia la sua impedenza in frequenza.

Le celle LC funzionano bene perchè l'induttanza funziona da polmone di corrente. La sua efficacia è dovuta all'alta impedenza che sega il ripple senza necessità di alta resistenza in dc che peggiorerebbe la regolazione.
Si può fare ancora meglio. Uno stadio driver è fondamentalmente sempre polarizzato in classe A. Allora le fluttuazioni dinamiche della corrente sono piuttosto limitate. Un regolatore shunt in questo caso di trova a lavorare al meglio. La soluzione più preformante si basa sull'utilizzo come sorgente ad alta impedenza in ingresso del solito ccs. Perchè? perchè funziona come una induttanza estendendo però le sue caratteristiche a tutta la banda audio e con impedenze dinamiche molto superiori, tali da eliminare praticamente ogni traccia di ripple. La parte shunt, se ben progettata e gestita da un opamp a larga banda permette di eliminare i grossi elettrolitici cosi da avere una curva di impedenza piatta e senza grosse rotazioni di fase ben oltre la banda audio. E scusa se è poco...

Non sempre è necessario avere due alimentatori. Come detto con un regolatore come quello descritto l'isolamento da quello che c'è a monte del ccs è totale e l'assorbimento è costante. Nel caso si abbiano 30-50V di delta da sfruttare tra alimentazione delle finali e del driver, porre tale regolatore a valle della presa per le finali è una soluzione ottimale.

Marco
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nullo
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Messaggio da nullo »

In serata con più calma spero di poter postare l'unico schema di satbilizzatore su cui ho fatto esperianza, un MJE 350 con tensione di rif. con zener e con un Roe elettrolitico da 350uf all'uscita. Mettendo in serie una L da 30mH seguito da un C 140uF in poly la differenza era drammatica.... ma è chiaro che c'è caso e caso.

Puoi postare il link a cui fai riferimento? Non ho visto il tuo intervento sull'altro forum, sicchè, devo placare la curiosità stuzzicata.

Ciao, Roberto
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titano
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Messaggio da titano »

Materiale di supporto:

http://www.euronet.nl/~aespreng/Shuntregv11d/

manuale:

http://www.euronet.nl/~aespreng/Shuntregv11d/Manual.pdf

Altro mattone in inglese ehehehe

Marco
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nullo
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Messaggio da nullo »

Come promesso ecco il disegno del PSU per HT è annesso anche un PSU per filamenti.

Spero di riuscire a digerire tutto il materiale che mi hai gentimente postato (o è una punizione?)

Ciao Immagine
Ciao, Roberto

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titano
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Messaggio da titano »

Roberto anche a te porgo le mie scuse per il periodo di attesa...

Allora vediamo. Beh direi che l'alimetatore postato è quanto di più classico si possa immaginare. Si tratta del classico regolatore serie., con la particolarità di due stabi di separazione tra i canali e gli zener alimentati da un generatore di corrnete costante.

Se vuoi si potrebbe approfondire il discorso, dipende se hai vogli di sorbirti la spiegazione relativa al funzionamento di tale aggeggio...come siamo a elettronica di base? Se comincio a parlare di base, emettitore, collettore, beta ecc...mi segui? O ripassiamo tutto dall'inizio? Mi sa che farebbe bene anche a me... :D

Marco
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nullo
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Messaggio da nullo »

Bentornato, sì diciamo che se cammini e non corri ti seguo, al primo dubbio batto un colpo.

Ti dico subito che a questo alimentatore, DEVE seguire un filtro LC, la sua influenza sul suono è assolutamente determinante.

Ciao, Roberto
Ciao, Roberto

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titano
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Messaggio da titano »

Ok, domani cominciamo dalla base, un bel ripasso non mi farà male. Vedremo poi anche di valutare perchè si sente uno stadio LC a monte di tali regolatori.

Intanto, buona notte.

Marco
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triodopentodo
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Messaggio da triodopentodo »

Carissimo Roberto,
interessante la discussione che hai aperto e per questo mi permetto di dire la mia a riguardo delle alimentazioni degli stadi pilota o driver dei finali valvolari.

Decisamente valida la pratica di separare le alimentazioni delle sezioni, a partire addirittura dal trasformatore di alimentazione....perchè non mi dirai che non hai mai valutato l'influenza di una sezione sull'altra con l'aiuto di una semplice sonda di corrente per oscilloscopio?
A volte i risultati trovati vanno al di la' del teorizzato!

L'alimentazione "induttiva" ossia il filtro LC (solo se ben calcolato) dopo i diodi raddrizzatori fa si che la forma d'onda della corrente assorbita dal trasformatore assomigli ad una sinusoide e non dei semplici spilli di corrente durante la carica dei condensatori e poi calma piatta per il resto del semiperiodo.
L'influenza del filtro LC è quindi udibile chiaramente proprio per la differenza di forma d'onda, soprattutto sugli stadi che assorbono poca corrente e magari sono dei single ended in classe A.

Dopo tali filtri è auspicabile l'utilizzo di stabilizzatori "serie" per livellare le tensioni di alimentazione in gioco.

In pratica, se si dimensiona correttamente uno stadio di alimentazione, ne gioverà tutto il resto del circuito audio, soprattutto a livello di qualità di suono riprodotto, non è vero il viceversa, ossia un buon circuito audio, se male alimentato suonerà sempre da schifo!.......meditate gente .....meditate!

Mario :twisted:
triodo56
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Messaggio da triodo56 »

Salve a tutti. Vorrei esporre la mia esperienza sulle alimentazioni separate. Sul mio secondo finale, un lilliput costruito da Megahertz in versione migliorata, ho provato appunto a separare le alimentazioni per driver e finale a partire dal trasformatore, poi a separare le linee per canale destro e sinistro, poi dotare di alimentazione a ingresso induttivo con una swinging choke l'alimentazione della driver e poi infine (due giorni fa) sostituire il ponte a diodi dell'alim della driver con una ez 81.
Bene, ad ogni passaggio si è avvertito un leggero miglioramento, ma i miglioramenti più evidenti sono il passare ad alim ad ingresso induttivo da capacitivo e da stato solido a valvola (ez 81 appunto), tanto che il prossimo passaggio sarà dotare di ingresso induttivo pilotato da 5u4g anche la valvola finale. Il suono attuale rispetto a quello iniziale è migliorato come grana, naturalezza, trasparenza (ora veramente notevole!). Si è perso solo leggermente in impatto della gamma bassa nel passaggio da ponte a diodi a valvola.
Saluti Giancarlo
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Messaggio da triodopentodo »

Ciao.....eccomi di nuovo....
Sono felicissimo perchè ho ritrovato un raccoglitore di schemi realizzati a Firenze dal 1994 al 1997 e tra questi vi allego un pre di linea (che può essere utilizzato anche come driver, con tanto di alimentazione completa.

Sottolineo che questo pre è tuttora finzionante a casa di un mio carissimo amico soprannominato "Il Conte Niccolai" (sto matto ha in una stanza di circa 40mq due Tannoy Canterbury 15 e le pilota con un push pull di 211 in classe A1 realizzato da me con l'aiuto di Paolo Zeloni che ha costruito i trafo di uscita).

Attendo commenti.

Mario :twisted:

Immagine
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plovati
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Messaggio da plovati »

Benone, la sezione alimentatrice potrei utilizzarla paro paro per un pre che ho in cantiere. L'alternativa sarebbe un regolatore shunt a valvole.
Hai qualche suggerimento circ al'impiego dell'uno o dell'altro?

Riguardo allo schema del pre, visto che è comunque accoppiato in AC in uscita perchè usare un differenziale? Non sarebbe bastato uscire dall'anodo del primo tubo e usare una sola valvola per uno stereo? Che vantaggi ti dà questa configurazione?

Bel quaderno, cmq!
Che fine ha fatto la Hampton?



_________
Piergiorgio
_________
Piergiorgio
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Messaggio da mariovalvola »

scusate la domanda cretina:
10uf dopo il 7805 si possono mettere?
Grazie

Mario Straneo
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Messaggio da triodopentodo »

Ciao ragazzi,
vorrei rispondere contemporaneamente a Mario e a Piergiorgio:

Per Mario, in effetti i datasheets del 7805 consigliano di utilizzare una capacità di 0,1mF ma sinceramente, contando il fatto che io sono solito posizionare i condensatori di alimentazione il più vicino possibile al carico (in questo caso la valvola) ed avevo un pò di conduttore da portarmi in giro nel case metallico, ho preferito caricare di più l'integrato con un condensatore più grande e non trovarmi del ripple alla fine del conduttore.
Il 7805 in particolare comincia ad incazzarsi con più di 100mF in uscita, quindi ho fatto uno strappo alla regola!

Per Piergiorgio, lo schema era nato così per una scelta di principio, dato che mi ero preposto di realizzare uno stadio di guadagno generico da utilizzare in più modi, anche prevedendo un feedback sulla seconda griglia o magari da invertitore oppure ancora seguito da uno stadio amplificatore di corrente in cascata.
Alla fine però l'ho utilizzato come pre di linea e a parte lo speco di una sezione del tubo, non era male, soprattutto come velocità.
Feci anche un'altra implementazione senza current mirror, con due 6SN7 in totem ed un fet in mezzo alle due che mi stabilizzava la corrente costante, non trovo più lo schema....magari domani provo a ridisegnarlo e ve lo mando.
Lo shunt a valvole l'ho provato diverse volte, soprattutto utilizzando la sezione libera di un doppio triodo in stadio di guadagno SE ma a parte la più alta rumorosità, devi contare che per mantenere basso il ripple devi usare un grosso resistore di potenza e in fase di accensione ti ritrovi una tensione sugli anodi (e sui condensatori di alimentazione) decisamente più elevata di quella a regime.....non so se conviene! (interessante però se utilizzi una raddrizzatrice tipo la 6X4 che fa anche da soft start....non so, provali entrambi e sappimi dire)
La Hampton ha chiuso i battenti nel 1994 perchè il buon Paolo Zeloni, uno dei tre soci, decise di non mettere più le sue idee a disposizione degli altri.
Zeloni rimase a realizzare prodotti custom per clienti affezionati, nonchè trafo di uscita dalle prestazioni superlative.
Nel 1998 ho saputo che ha "sbroccato" e ha preso in gestione un BAR vicino "Porta a Prato" a Firenze, l'ho ancora incontrato nel 2001 a casa del Conte che sorseggiava vino e raccontava di un suo viaggio in Giamaica...chissà adesso dove sarà!
...E pensare che nel 1997 ha realizzato un ampli speciale per pilotare diffusori elettrostatici....si ma senza trafo di elevazione!!

Avete capito bene, ha fatto un mostro con due pentodi da trasmissione per canale, due induttori con presa centrale che permettevano uno swing di tensione di circa 800Vac picco-picco tra placca e placca (le finali erano alimentate a 1600Vcc circa di anodica ma non ricordo la loro sigla) e mandava due griglie elettrostatiche Martin Logan CLS2 con polarizzatore elevatore a diodi a 2100Vcc.....che così facevano anche i bassi (da non credere!)
...Non ho mai più sentito suonare così naturale un diffusore elettrostatico da quella volta, anche le stesse griglie con il trafo in salita hanno un suono "cartonato" (non so se vi è mai capitato di valutare diffusori elettrostatici)

Alla prox.

Mario :twisted:
mr2a3
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Messaggio da mr2a3 »

Ciao Mario,

interessante il tuo pre, magari potresti spiegare un po' in dettaglio (sono un principiante) il funzionamento dell'alimentatore HT?

In particolare mi è poco chiara la funzione della parte "sopra" :)

Grazie e ciao!
Massimo
Ciao, Massimo
titano
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Messaggio da titano »

Il principio di funzionameto è quello classico, se cosi possiamo dire, dell'lm317. Il problema di questi regolatori è che la differenza di tensione ingresso uscita che non può superare un ben preciso valore, pena la distruzione del regolatore. Tale differenza di tensione per gli lm317 è di 40V.
Il transistor si prende cura di limitare questa differenza di potenziale tra ingresso ed uscita del 317. La caduta di tensione tra ingresso ed uscita del regolatore è legata alla Vce, a sua volta impostata dallo zener da 9.1V. Ai capi del regolatore troverai sempre 9.1V-Vbe del transistor.

La tensione di uscita poi è regolata dal 317 secondo la consueta formula Vout=1.2x(1+R2/R1)+(R2x50x10^-6), dove R2=47K ed R1=220ohm.

Marco
Marco
mr2a3
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Messaggio da mr2a3 »

Grazie Marco, improvvisamente mi sembra più chiaro :D

Già che ne stò approfittando mi sapresti dire anche il ruolo della R da 6,8K? (così evito di invertamene uno che mi fà comodo :grin: ).

A questo punto però, visto che basta poco più di un LM317 per regolare la tensione (e di corrente questi cosi ne gestiscono parecchia) perchè è la prima volta che vedo un regolatore di questo tipo?
Di solito si legge che regolare in tensione più di qualche mA è difficiele costoso . . . . ma con questo, sempre che abbia capito bene, ci regoli anche un'ampli con le 300B 8)

Ciao!
Massimo
Ciao, Massimo
triodopentodo
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Messaggio da triodopentodo »


Già che ne stò approfittando mi sapresti dire anche il ruolo della R da 6,8K? (così evito di invertamene uno che mi fà comodo :grin: ).

A questo punto però, visto che basta poco più di un LM317 per regolare la tensione (e di corrente questi cosi ne gestiscono parecchia) perchè è la prima volta che vedo un regolatore di questo tipo?
Di solito si legge che regolare in tensione più di qualche mA è difficiele costoso . . . . ma con questo, sempre che abbia capito bene, ci regoli anche un'ampli con le 300B 8)
Ciao Massimo,
ebbene si, questo regolatore così fatto o magari con una adeguata dissipazione dei due elementi attivi potrebbe alimentare anche una 300B.
Attenzione però, se ti interessa e se mi dai qualche dato in più in relazione alle tensioni anodiche e le correnti che necessitano, posso configurartelo in maniera adeguata.
La R da 6.8K? Serve a polarizzare il transistor MJE340....magari se serve più corrente, si può sostituire proprio questo componente (il transistor intendo).

Sappimi dire.

Mario :twisted:
superfigone
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Re:

Messaggio da superfigone »

plovati ha scritto:
Riguardo allo schema del pre, visto che è comunque accoppiato in AC in uscita perchè usare un differenziale? Non sarebbe bastato uscire dall'anodo del primo tubo e usare una sola valvola per uno stereo? Che vantaggi ti dà questa configurazione?

Bel quaderno, cmq!
Che fine ha fatto la Hampton?
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Piergiorgio
per mantenere il segnale in fase?!!?
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