Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
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Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Una domanda per gli esperti che a quanto vedo ce ne sono molti in questo forum
Stavo facendo degli esperimenti con sui trasformatori di alimentazione utilizzati come trasformatori di uscita S.E., pur con tutte le loro limitazioni.
Avendo a disposizione trasformatore di alimentazione a 220V con due secondari separati da 24V, che come rapporto di trasformazione/impedenza mi puo' andare bene, stavo cercando una soluzione per diminuire la possibilita' di saturazione dovuta alla componente continua e se possibile aumentare l'induttanza vista dalla valvola.
Partendo dal presupposto che i trafo di alimentazione posso saturare con correnti continue se non hanno un nucleo sufficientemente grande, e se i trasformatori saturano, distorcono il segnale audio in modo evidente, ma considerato anche che piu' e' grande un trasformatore di alimentazione (a parita' di tensioni in/out) piu' crolla la sua induttanza, e un trafo con induttanza troppo bassa, taglia i bassi nella risposta in frequenza.
In piu' con l'aumentare della corrente nei trasformatori di alimentazione, diminuisce l'induttanza (un 40W ha un paio di H vuoto, che crollano a 0,8 H con 100 mA di anodica, un 30W ha 15 H a vuoto, che crollano a 1H a 100 mA).
I trasformatori audio al contrario hanno una induttanza elevata (> 10 H) che non varia al variare della corrente.
Ho fatto queste considerazioni:
Ho provato le due soluzioni nello schema qui sopra (non guardate le valvola, e' solo di esempio), ma ognuna mi da vantaggi e svantaggi.
La soluzione 1 (schema di sinistra) consiste nel collegare il secondario non utilizzato in serie e in controfase al primario per farlo attraversare dalla stessa corrente continua ma opposta, e quindi diminuire la saturazione.
In questo modo pero' l'induttanza totale del primario cosi' realizzato e visto dalla valvola, crolla del 30%, inficiando ancora di piu' la risposta ai bassi.
In questo caso pero' i bassi si possono equalizzare nel preamplificatore per compensarne l'attenuazione.
Credo che questo collegamento introduca anche un po' di controreazione dovuta agli avvolgimenti primario e secondario in controfase, sbaglio?
La soluzione 2 (schema di destra) consiste nel collegare il secondario in serie e in fase al primario, in questo modo la corrente continua di saturazione ha un po' piu' di avvolgimento da percorrere e quindi dovrebbe aumentare la saturazione.
Ma in questo modo l'induttanza totale del primario cosi' ottenuto cresce di un 30% migliorando la risposta ai bassi, ma aumenta un po' la distorsione percettibile a tutto volume.
Sono corrette queste considerazioni?
Stavo facendo degli esperimenti con sui trasformatori di alimentazione utilizzati come trasformatori di uscita S.E., pur con tutte le loro limitazioni.
Avendo a disposizione trasformatore di alimentazione a 220V con due secondari separati da 24V, che come rapporto di trasformazione/impedenza mi puo' andare bene, stavo cercando una soluzione per diminuire la possibilita' di saturazione dovuta alla componente continua e se possibile aumentare l'induttanza vista dalla valvola.
Partendo dal presupposto che i trafo di alimentazione posso saturare con correnti continue se non hanno un nucleo sufficientemente grande, e se i trasformatori saturano, distorcono il segnale audio in modo evidente, ma considerato anche che piu' e' grande un trasformatore di alimentazione (a parita' di tensioni in/out) piu' crolla la sua induttanza, e un trafo con induttanza troppo bassa, taglia i bassi nella risposta in frequenza.
In piu' con l'aumentare della corrente nei trasformatori di alimentazione, diminuisce l'induttanza (un 40W ha un paio di H vuoto, che crollano a 0,8 H con 100 mA di anodica, un 30W ha 15 H a vuoto, che crollano a 1H a 100 mA).
I trasformatori audio al contrario hanno una induttanza elevata (> 10 H) che non varia al variare della corrente.
Ho fatto queste considerazioni:
Ho provato le due soluzioni nello schema qui sopra (non guardate le valvola, e' solo di esempio), ma ognuna mi da vantaggi e svantaggi.
La soluzione 1 (schema di sinistra) consiste nel collegare il secondario non utilizzato in serie e in controfase al primario per farlo attraversare dalla stessa corrente continua ma opposta, e quindi diminuire la saturazione.
In questo modo pero' l'induttanza totale del primario cosi' realizzato e visto dalla valvola, crolla del 30%, inficiando ancora di piu' la risposta ai bassi.
In questo caso pero' i bassi si possono equalizzare nel preamplificatore per compensarne l'attenuazione.
Credo che questo collegamento introduca anche un po' di controreazione dovuta agli avvolgimenti primario e secondario in controfase, sbaglio?
La soluzione 2 (schema di destra) consiste nel collegare il secondario in serie e in fase al primario, in questo modo la corrente continua di saturazione ha un po' piu' di avvolgimento da percorrere e quindi dovrebbe aumentare la saturazione.
Ma in questo modo l'induttanza totale del primario cosi' ottenuto cresce di un 30% migliorando la risposta ai bassi, ma aumenta un po' la distorsione percettibile a tutto volume.
Sono corrette queste considerazioni?
L'elettronico progetta lo schema, realizza un orrendo montaggio, lo modifica infinite volte, lo chiude in una scatola qualsiasi e si compiace di quanto sia valido.
L'appassionato progetta la scatola, la disposizione dei componenti e le lucine interne, poi cerca uno schema con tante valvole, lo riproduce e si compiace di quanto sia bello.
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- UnixMan
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Non sarà meglio fare un parafeed?
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
cioe?UnixMan ha scritto:Non sarà meglio fare un parafeed?
Scusa l'ignoranza
L'elettronico progetta lo schema, realizza un orrendo montaggio, lo modifica infinite volte, lo chiude in una scatola qualsiasi e si compiace di quanto sia valido.
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- plovati
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Se ho interpretato bene gli schemi, quello che fai è semplicemente aggiungere o togliere spire "attive" al primario.
Non c'è nessuna compensazione di corrente se non usi schemi leggermente più complicati.
Guardati ad esempio la documentazione raccolta a suo tempo per il progetto Primo (http://www.audiofaidate.org/it/primo.html):
http://www.audiofaidate.org/it/material ... unkBox.pdf
rispetto alle possibilità descritte nel PDF posso aggiungere che con trasformatori di alimentazione commerciali con lamierini EI da 15-30VA è anche possibile (con qualche difficoltà per via della vernice isolante) separare le E dalle I e re-impaccare il nucleo con un gap. Le prestazioni non sono spettacolari, restano al livello dei trasformatore per radio. Ti poi attendere una banda 50-10k e una potenza di 1-2W.
Lo stesso metodo di rigappare è più utile per creare delle induttanze di alimentazine a basso costo e poche pretese.
Non c'è nessuna compensazione di corrente se non usi schemi leggermente più complicati.
Guardati ad esempio la documentazione raccolta a suo tempo per il progetto Primo (http://www.audiofaidate.org/it/primo.html):
http://www.audiofaidate.org/it/material ... unkBox.pdf
rispetto alle possibilità descritte nel PDF posso aggiungere che con trasformatori di alimentazione commerciali con lamierini EI da 15-30VA è anche possibile (con qualche difficoltà per via della vernice isolante) separare le E dalle I e re-impaccare il nucleo con un gap. Le prestazioni non sono spettacolari, restano al livello dei trasformatore per radio. Ti poi attendere una banda 50-10k e una potenza di 1-2W.
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Piergiorgio
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
http://en.wikipedia.org/wiki/Single-ended_triodepilovis ha scritto: cioe?
Ti consiglio di utilizzare la funzione di ricerca sul forum per "parallel feed" e "parafeed" (che ne è l'abbreviazione). Se ne è parlato spesso.
Ciao, Paolo.
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Grazie mille a tutti e due.
Mi metto subito a studiare i links
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
ricordarti, senza offesa, che non è bello usare come spazzolino da denti la spazzola del gabinetto.
Ogni cosa è nata per una sua funzione. Margini di fungibilità, nel nostro campo, ci sono. Ci sono anche dei limiti
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Mario
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Si, ma io parlo di Hi-Fun, dove il costo e' fondamentale ed e' fondamentale anche l'utilizzo dei componenti che si hanno gia' a disposizione, se devo spendere 120-150 Euro solo per due trasformatori di uscita, per un ampli che tra l'altro non eroga piu' di 2+2 W, preferisco rinunciarci.mariovalvola ha scritto:ricordarti, senza offesa, che non è bello usare come spazzolino da denti la spazzola del gabinetto.
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
il buon consiglio te l'ha dato unixman, l'MSB di Aloia, ad esempio, usa quel tipo di collegamento e suona molto ma molto bene, e non devi venderti un rene per due trafospilovis ha scritto:Si, ma io parlo di Hi-Fun, dove il costo e' fondamentale ed e' fondamentale anche l'utilizzo dei componenti che si hanno gia' a disposizione, se devo spendere 120-150 Euro solo per due trasformatori di uscita, per un ampli che tra l'altro non eroga piu' di 2+2 W, preferisco rinunciarci.mariovalvola ha scritto:ricordarti, senza offesa, che non è bello usare come spazzolino da denti la spazzola del gabinetto.
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
pilovis fai bene a non farti traviare da mariovalvola
Se hai tempo fai bene a sperimentare con elementi di recupero. Nel campo trasformatori di uscita conveniente e versatili, se ti capita una occasione buona, prenditi una coppia di James JS-6113-HS.
Li userai moltissimo per vari progetti e avrai comunque un riferimento conosciuto di comparazione.
Dovessi partire oggi con un progetto da un paio di watt (se buoni vedrai che abbastano assai) userei quelli. Anzi li sto giá usando..
Se hai tempo fai bene a sperimentare con elementi di recupero. Nel campo trasformatori di uscita conveniente e versatili, se ti capita una occasione buona, prenditi una coppia di James JS-6113-HS.
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Piergiorgio
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Plo!..ma dall'avatar sembrerebbe che tu ti sia un po' stancato dato che sei passato dalla posizione eretta a quella seduta...sarà una forma di psicologia del transfert !?
Max
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
No, é che il mio avatar é ostaggio degli altri moderatori, me lo manipolano a piacer loro.
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Piergiorgio
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
azzo che notizione...plovati ha scritto: ...Anzi li sto giá usando..
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
quotando le sacrosante parole di Mario ed anzi sottolineando che "non si puo' cavare sangue dalle rape", qui:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=2&t=4039
puoi scovare qualche indizio per trovare una mezza soluzione...
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Esiste anche la possibilità di fare un ibrido. Se si fanno precedere i 2n3055 da un paio di transistor pilota, si sta a basse tensioni, si spende ancor meno e per di più il suono mogliora rispetto un TU casual. Aloia docet.....
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Ma finisce il divertimento di fare un Hi-Fun a valvolehobbit ha scritto:Esiste anche la possibilità di fare un ibrido. Se si fanno precedere i 2n3055 da un paio di transistor pilota, si sta a basse tensioni, si spende ancor meno e per di più il suono mogliora rispetto un TU casual. Aloia docet.....
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Beh, sempre di Hi-Fun sto parlando!
La valvola resta quella preamplificatrice.
A parte gli scherzi, far seguire una valvoletta da una serie di stadi ad emettitore comune in classe A dovrebbe essere uno dei modi più semplici e divertenti per divertirsi e ottenere un oggetto dignitoso in grado di spingere più di un diffusore.
Ma la finisco qui visto che sono OT.
La valvola resta quella preamplificatrice.
A parte gli scherzi, far seguire una valvoletta da una serie di stadi ad emettitore comune in classe A dovrebbe essere uno dei modi più semplici e divertenti per divertirsi e ottenere un oggetto dignitoso in grado di spingere più di un diffusore.
Ma la finisco qui visto che sono OT.
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Oppure potresti usare il "TU virtuale a stato solido" AKA "SSOPT"...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
Resisti, resisti, pilovis.. non ti far traviare da questi plagiatori... ;
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Re: Domanda per esperti: trafo di uscita S.E.
... io quoto Mario(valvola)...plovati ha scritto:Resisti, resisti, pilovis.. non ti far traviare da questi plagiatori... ;
Maurizio
"...non è importante il colore del gatto... ... l'importante è che prenda i topi ...!"
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