Il "PowerTotem": una nuova via al SET?

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Il "PowerTotem": una nuova via al SET?

Messaggio da UnixMan »

Ciao a tutti,


presento qui una nuova topologia per amplificatori SE con uscita ad
inseguitore catodico, particolarmente adatta ad essere impiegata con
tetrodi a fascio o pentodi e/o a tubi operanti a basse Va.


Antefatto & cenni storici:

tutto comincio` verso la fine del 2004, quando un collega ed amico russo
mi riporto` dalla sua terra una coppia di bellissime 6S33S (quelle che noi
leggiamo/chiamiamo impropriamente 6C33C 8) ).
A quel punto non avevo piu` scampo, dovevo per forza costruirgli intorno
un amplificatore. :)

Cosi`, complici le vacanze di fine anno, mi misi al lavoro... e mi accorsi ben
presto che mettere insieme un progetto come si deve con quel tubo non e`
una cosa banale... specie vista la sua innata tendenza a vomitare quantita`
industriali di 2a armonica, la necessita` di contenere la dissipazione max.
sotto ai 45W, la tensione max sotto ai 250V, ...

Sono perfette per un push-pull, ma in SE sono da incubo. Ancora mi chiedo
perche` nonostante tutto mi sia intestardito ad usarle in SE, ma questa e`
un'altra storia.

L'unico che pare sia riuscito a ottenere risultati notevoli da quel tubo
sembra essere "il solito" Bart Aloia con il suo "MSB"...
le prestazioni si direbbero da urlo, ma quel "coso" sembra una portaerei,
e` enorme quanto pesante e costa pure una cifra... (senza contare che x
quel poco che sono riuscito a scoprire sul suo conto mi sembra che violi
diverse delle dette regole a garanzia della "salute" delle 6S33S).

Comunque sia, pensando al modo migliore per impiegare le 6S33S in SE, mi
sono in qualche modo "convinto" che la cosa migliore fosse farle lavorare
ad inseguitore.
Dopo tutto, mi sono detto, sono state pensate e progettate per lavorare
proprio in quel modo, come regolatrici serie negli alimentatori...

OK, facciamo un follower. E il driver? Urgh, gia` con il basso mu della 6S33S
sono dolori, ma con un follower l'impresa diventa addirittura improba... vado
di trasformatore interstadio?
Certo, forse sarebbe la soluzione migliore, o almeno e` la piu` ovvia... ma
per carita`: quegli oggetti ingombrano, pesano e soprattutto costano un
patrimonio! :-$
(senza contare che non sai mai se quello che compri vale la spesa finche`
non te lo sei portato a casa...).

No, mi serviva un'altra soluzione... non resta che il carico attivo... ci
vuole un tubo in piu`, ed una alimentazione maggiorata... pazienza?

e poi come lo accoppio alla finale? stando a quanto se ne dice, quando
la 6S33S comincia a tirare di griglia lo fa` in modo brutale, se ci metto un
condensatore rischio di ritrovarmi con seri fenomeni di "blocking"...

E la polarizzazione? resistenza by-passata sul catodo? meglio bias fisso?
ci vuole un negativo di griglia... l'alimentatore si complica sempre di piu`... :worried:

Comincio a buttare giu` vari schemi su Spice... driver a SRPP? forse e`
meglio un u-follower? in entrambi i casi ho un cathode follower "in testa"
ad un grounded cathode... mmmh...

Flash! IDEA!

La finale e` ad inseguitore... e se la usassi come carico attivo per il
suo stesso driver? cosi` risparmierei un tubo... e magari in un colpo solo
risolvo anche il problema del BIAS e dell'accoppiamento driver/finale...

E cosi` e` nato il "PowerTotem".

L'ho battezzato cosi` perche`, se si guarda lo schema senza i valori dei
componenti, sembra un SRPP (ma in questo caso NON funziona da SRPP).

Ok, bando alle ciance... passiamo al sodo...

Segue alla prossima puntata... pardon, al prox post.
Ciao, Paolo.

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"PowerTotem": schema di principio.

Messaggio da UnixMan »

"PowerTotem": schema di principio.

Immagine

Tutto qui. Lo schema di principio è addirittura banale. :D

E visto così ci dice anche ben poco... se non specifichiamo almeno che il
driver è per l'appunto... solo un driver, e NON un'altra finale. La corrente
che ci scorre e` una frazione minore della corrente di catodo della finale,
la maggior parte della quale si richiude sull'alimentatore attraverso il TU.

Per il resto il funzionamento è analogo agli altri "totem"; la caduta di
tensione su "Rd" dovuta alla corrente di riposo del driver determina la
tensione di polarizzazione Vgk e quindi il BIAS della finale, che quindi si
puo` regolare agendo sul driver.

E naturalmente, almeno in questo caso determina anche l'accoppiamento
diretto del segnale di pilotaggio (vedremo in seguito anche un'altra possibile
soluzione alternativa che ho provato nel prototipo con le 6S33S... ma posso
anticipare che e` analoga a quella usata nei mu-follower, con accoppiamento
"misto").

N.B.: ovviamente, a meno di non usare un qualche pentodo "esotico" dal
guadagno esagerato, il driver da solo NON ha un guadagno sufficente; per
farne un finale "standard" od un integrato e` quindi necessario aggiungere
almeno un altro stadio di guadagno in tensione in ingresso.

Per l'alimentazione ci sono due possibilità: la soluzione "duale", con
il driver alimentato "dal basso" ed il TU a massa mostrata nello schema
di principio qui sopra e quella con alimentatore della finale "flottante"
e "sovrapposto" a quello del driver, con TU chiuso sulla giunzione tra i
due alimentatori.

Quale delle due soluzioni è la più vantaggiosa?

Decidetelo voi... dopo che avremo esaminato i percorsi del segnale nel
PowerTotem.

Segue alla prossima puntata... pardon, al prox post. :grin:


Ciao,
Paolo.
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"PowerTotem": analisi dei percorsi di segnale

Messaggio da UnixMan »

Versione con alimentazione duale:

Immagine Allegato: pttm-current_paths.pdf ( 15619bytes )
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"PowerTotem": analisi dei percorsi di segnale - II

Messaggio da UnixMan »

Versione con alimentazione flottante "sovrapposta":

Immagine Allegato: pttm_sps-current_paths.pdf ( 15734bytes )
Ciao, Paolo.

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Messaggio da gluca »

io ho un problema con le legende dai pdf che hai allegato ... vedo solo quadratini colorati senza testo.

ciao


---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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Messaggio da UnixMan »

io ho un problema con le legende dai pdf che hai allegato ... vedo solo quadratini colorati senza testo.
strano... io li vedo perfettamente sia con Adobe acrobat reader che con
gv (ghostview) ed xpdf (sotto Linux, al momento non ho una macchina
windoze a portata di mano x verificare, ma x quanto riguarda acroread
il "motore" di rendering dovrebbe essere lo stesso, x cui non dovrebbero
esserci differenze). Tu cosa usi?

BTW, la legenda e` banalmente la seguente:

azzurro = segnale di ingresso
giallo = correnti di griglia
arancio = corrente di placca del driver
rosso = corrente di placca della finale



Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da gluca »

Ho un MAC (il terzo a dire il vero). Cmq qui dall'ufficio con uindovs si vede anche la leggenda.

OK. Io avevo visto anche il tuo 3D su diyaudio ... effettivamente è un idea che fa alzare molti "eyebrown".

Non ho capito neanche bene come dovrebbe funzionare l'ambaradan in DC?! In particolare il bias della valvola driver.

Ciao
Gianluca

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Messaggio da UnixMan »

Ho un MAC
usi acroread x Mac o altro? (se e` un OS/X potresti provare ad installare
xpdf o ghostview).
Non ho capito neanche bene come dovrebbe funzionare l'ambaradan in DC?! In particolare il bias della valvola driver.
mmmh... credo di non aver capito esattamente cos'e` che non hai capito... :grin:

BTW, provo a spiegare un po`.... speriamo di essere chiaro e di non dire troppe
castronerie. :oops:

Per quanto riguarda il funzionamento in DC (a riposo).

Immagina di togliere la finale. Quello che resta e` uno stadio a catodo comune con
polarizzazione automatica; la res. di catodo e` data dal trimmer di regolazione del
bias, mentre la res. anodica e` data dalla "Rd" in serie con la Rdc del TU (di norma
ovviamente questa e` ampiamente trascurabile rispetto ad Rd).

Con la finale inserita, la tensione ai capi del TU e` data da:

Vko = Rdc * ( Iko - Iad )

dove:

Vko = tensione sul catodo della finale
Iko = corrente di catodo della finale
Iad = corrente anodica del driver
Rdc = resistenza in DC del primario del TU

Questa tensione (che in pratica di norma e` ben poca cosa) ovviamente
va` sommata algebricamente (cioe` in questo caso sottratta :grin: ) dalla
tensione di alimentazione del driver (Vkk o Vad nei pdf).

Fatto cio`, per quanto riguarda la DC il driver lo puoi trattare con buona
approssimazione come se fosse un normale stadio a catodo comune con
carico anodico pari ad "Rd" ed alimentazione pari a Vkk - Vko ~= Vkk.

Per quanto riguarda la finale, la tensione anodica e`:

Vao = Vaa - Vko ~= Vaa (Vko << Vaa)

La tensione di polarizzazione di griglia Vgko e` data ovviamente dalla
caduta su Rd prodotta dalla corrente nel driver:

Vgko = - Rd * Iad

Ovviamente quindi variando la polarizzazione del driver si varia anche
quella della finale e viceversa; il tutto e` controllato proprio attraverso
il potenziometro sul catodo del driver.

Ed e` proprio qui` che sta` il difficile... far quadrare le cose! perche`
sfortunatamente e`un po` come un gioco di incastri, non puoi cambiare
una cosa indipendentemente dalle altre, e` tutto collegato!

Cosi`, se ad es. vuoi aumentare la corrente nel driver SENZA cambiare
il punto di lavoro della finale devi diminuire Rd (non puoi agire sulla Rk
del driver, xche` cosi` facendo cambieresti la caduta su Rd e quindi il
bias della finale...), ma diminuendo Rd riduci il guadagno dello stadio e
rischi di far clippare il driver troppo presto...

Cosi` la difficolta` sta` nel trovare il driver giusto che, con una Rd e
quindi una corrente nel driver ragionevole sia in grado di produrre
tutto l'enorme swing di tensione necessario senza andare in clipping
precocemente (cioe` prima della finale) e possibilmente con una
distorsione ridotta e per quanto possibile "complementare" a quella
della finale, cosi` da ridurre la distorsione complessiva.

Non e` uno scherzo ma con SPICE , un bel po` di _buoni_ modelli di
tubi e tanta pazienza si puo` fare. :)


Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da mariovalvola »

scusate. Io sono sempre lento a capire.
Uno stadio che utilizza un srpp come può essere considerato SE?

Mario Straneo
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Messaggio da gluca »

Non ho ancora letto in dettaglio il tuo ragionamento .... ci devo ragionare con la lentezza tipica dei miei neuroni ... ma ... tipicamente è preferibile che vada in clipping il FINALE prima del DRIVER!!!???

OH!

Ciao
Gianluca

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Messaggio da UnixMan »

scusate. Io sono sempre lento a capire.
Uno stadio che utilizza un srpp come può essere considerato SE?
...semplicemente perche` il "PowerTotem" _NON_ e` un SRPP!

Un totem e` un SRPP quando funziona in Push-Pull; perche` cio`
avvenga lo stadio deve necessariamente essere simmetrico: tubi
uguali, tensioni uguali, correnti uguali.

In regime dinamico in realta` questo non e` mai verificato, tranne
nel caso in cui l'SRPP non sia connesso ad alcun carico.

( condizione in cui non sarebbe molto utile... :grin: )

In pratica, la condizione si considera valida quando il carico si puo`
considerare trascurabile, ovvero quando la corrente assorbita dal
carico e` una frazione minima di quella che scorre nel totem.

Questo si puo` realizzare quando ad esempio il carico e` la griglia
di un tubo, purche` la griglia del tubo in questione e la relativa
resistenza di fuga assorbano una corrente << di quella che scorre
a riposo nel totem.

Al contrario, nel PowerTotem siamo all'estremo opposto: il circuito
e` totalmente asimmetrico!

I due tubi sono di tipo completamente diverso tra loro, cosi` come
completamente diverse sono le tensioni e le correnti in gioco.

Come e` facile intuire, di norma in questo caso e` la corrente nella
"valvola bassa" ad essere una minima frazione di quella che scorre
nella valvola alta (ed attraverso il TU)!

La finale e` lasciata da sola a fornire tutta la potenza richiesta dal
carico e lavora a tutti gli effetti in SE, mentre la valvola bassa, come
detto, ha soltanto la funzione di driver.

Prova ne e` che gli spettri di distorsione (se non si mette in gioco la
cancellazione armonica con il driver) sono quelli tipici del SE.

Se vuoi, tranne che per il "dettaglio" del funzionamento a "follower" con
uscita sul catodo della finale, il "PowerTotem" e` sostanzialmente nonche`
funzionalmente identico al circuito "DCMB" proposto da Polisois.

[anche se, visto che i circuiti a "totem" sono stati inventati (e brevettati)
all'inizio del secolo scorso, direi che e` vero piuttosto il contrario e cioe`
che e` il "DCMB" ad essere un derivato del totem e non viceversa...].

BTW: prendi un PowerTotem, collega il catodo della finale direttamente
a massa (od alla giunzione delle alimentazioni, a seconda dello schema
di alimentazione scelto) e sposta il TU in serie all'anodo.

Che cosa ottieni?

Risposta esatta, proprio un DCMB! :grin:

Ed in effetti questa e` un'altra cosa simpatica di questo circuito: basta
spostare tre collegamenti tre e si passa dal funzionamento ad inseguitore
a quello "tradizionale" con uscita anodica!

P.S.: in realta`, c'e` anche la possibilita` di avere i tubi "alto" e "basso"
dello stesso tipo, ad esempio delle EL84 o altri oggetti simili di potenza
medio/bassa... salvo metterne "n" in parallelo sul ramo alto! :D

P.P.S.: questa possibilita` suona molto interessante se si vuole giocare
con la cancellazione armonica... ; )


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da UnixMan »

N.B.: risposta riscritta: avevo letto la domanda... "al contrario"! :(
Non ho ancora letto in dettaglio il tuo ragionamento ....
ci devo ragionare con la lentezza tipica dei miei neuroni ... ma ...
tipicamente è preferibile che vada in clipping il FINALE prima del DRIVER!!!???
Sebbene in qualche caso particolare potrebbe anche essere vantaggioso
fare il contrario, in generale e` preferibile che il driver abbia ampi margini
e sia la finale a clippare per prima.

Il motivo principale -ed ovvio- e` che diversamente non si sfrutta tutta la
potenza utile della finale; visto che di solito questa e` gia` scarsa di suo...

Il motivo x cui a volte potrebbe essere vantaggioso fare il contrario e`
invece legato alle "modalita`" di clipping...

se si ha uno stadio finale che tende a clippare "duro" (ad es. uno stadio
SS e/o che usa NFB), allora potrebbe essere anche molto conveniente
sacrificare un po` della potenza max "di targa" per far si` che uno stadio
a monte limiti dolcemente i picchi ben prima che lo stadio finale cominci a
vomitare tonnellate di mondezza...

N.B.: ho parlato di ridurre la potenza "di targa" perche` poi, in realta`,
nell'uso pratico l'amplificatore con il clipping "soft" potra` essere usato
a livelli medi di potenza molto piu` alti di quello con il clipping "hard".

Ne consegue che, ancorche` le misure affermino il contrario, all'ascolto
la versione "limitata" ma con clipping soft sembrera` essere molto piu`
potente di quello che clippa duro.


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da mariovalvola »

Grazie. prima avevo una visione parziale della cosa. (gli allegati non li vedevo). a casa ho capito tutto. Interessante.

Mario Straneo
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Messaggio da gluca »

DOH!?

http://www.fva.is/~flemming/hsakram/int ... epamp.html

Trovato molto per caso. Vale la pena guardarlo

Ciao

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Messaggio da UnixMan »

DOH!?

[url=http://]http://[/url]http://www.fva.is/~flemming/hsakram/int ... epamp.html

Trovato molto per caso. Vale la pena guardarlo
Visto... ma nonostante le apparenze e` un oggetto completamente diverso, che
NON ha niente a che vedere con il "PowerTotem": lo stadio di uscita di quell'ampli
vorrebbe essere proprio un SRPP!

Nota i due tubi del totem uguali, ed il TU connesso in "parafeed" (c'e` infatti un
condensatore in serie a bloccare la DC).



Ciao,
Paolo.
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Messaggio da gluca »

Infatti mi piace di più (ho un debole per il parafeed :D ). Anche se lo SRPP non mi sembra adatto ad un carico capacitivo come può essere un AP.

Ma lo hai già realizzato?

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Messaggio da UnixMan »

Infatti mi piace di più (ho un debole per il parafeed :D ). Anche se lo SRPP non mi sembra adatto ad un carico capacitivo come può essere un AP.
a parte il problema del carico reattivo, il problema principale e` che un SRPP
con un carico dinamico cosi` alto non si comporta propriamente da... SRPP. :twisted:

Non ho fatto conti o simulazioni, ma ho il forte sospetto che alla fine un
oggetto di quel genere rischi di comportarsi comunque in maniera piu`
simile al mio che non ad un SRPP, salvo sprecare inutilmente un mucchio
di energia nella valvola bassa (e nella R tra le due).

Come se non bastasse, e` probabile che il comportamento del circuito
cambi da sostanzialmente "SE" a "PP" e viceversa al variare del carico
(ad es. nei picchi di risonanza degli AP), e onestamente non saprei dire
quali conseguenze questo possa comportare all'ascolto...

Ma lo hai già realizzato?
Il "PowerTotem"? Certamente!

Il primo prototipo con la 6C33C sta` suonando gia` da un bel pezzo;
ho sperimentato letteralmente decine di configurazioni (driver e punti
di lavoro) diverse e solo ora sono arrivato (forse! :) ) a quella che e`
(o almeno potrebbe essere) una configurazione "definitiva" per il mio
"PowerTotem" con la 6C33...

Adesso, ammesso che mi decida di stabilizzare l'architettura (*), non
mi resta che la messa a punto "fine" per ottimizzare al max i risultati.

BTW, come accennavo in un altro thread, gia` cosi` com'e` in questo
momento le prestazioni del prototipo sono molto buone sia all'ascolto
che alle misure, nonostante i TU piuttosto "poveri" (vedi altro thread)
e la componentistica... "casual". :D

Tanto per dare un riferimento noto a molti, posso dire che per quanto
mi riguarda suona decisamente meglio del "MyRef" sotto praticamente
tutti i punti di vista. Solo l'estremo basso -nella configurazione attuale
con alimentatore "impoverito" (senza induttanze, per questioni di peso
e trasportabilita`) - e` leggermente "inferiore" a quello del MyRef, ma
con le induttanze andava almeno altrettanto bene se non addirittura
meglio anche in quel settore... inutile dire che nella versione definitiva
avra` le sue brave induttanze! :)

N.B.: non sono l'unico ad aver preferito il "6C33 PowerTotem" al "MyRef"
dopo un confronto diretto, per cui mi sento di escludere che quanto sopra
sia dovuto "all'effetto scarrafone" e/o a gusti troppo personali. :twisted:

Invece non sono ancora del tutto sicuro di aver superato in tutto e per
tutto il mio vecchio riferimento (i miei fidi Williamson modificati, che vanno
decisamento molto ma MOLTO bene...). Ormai pero` sono quasi certo di
riuscire a farlo -e forse perfino di gran lunga- una volta messo a punto
come si deve.

(*) questo e` il mio problema... ogni volta che arrivo ad un risultato
penso che posso fare di meglio e mi viene una nuova idea... ora ad
esempio e mi sta` frullando per la testa una mezza idea di provare
a realizzare una configurazione di tipo "SuperCascode"...! :p




Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da riccardo »


N.B.: non sono l'unico ad aver preferito il "6C33 PowerTotem" al "MyRef"
dopo un confronto diretto, per cui mi sento di escludere che quanto sopra
sia dovuto "all'effetto scarrafone" e/o a gusti troppo personali. :twisted:
certe volte leggo e non capisco.
Che termine di paragone obbiettivo (e NON soggettivo) si può porre fra una scheda divulgativa 10*16 il cui costo di assemblaggio è inferiore ai 210 euro, e un quintale di ferraglia e bottiglioni, di cui ancora non si sa se il "basso" sia basso, e figuriamoci il termine di riferimento timbrico...
:-)
Curioso, assai curioso. Assai poco scientifico...
:-)


Saluti

R.R.
Riccardo
--------------------------------
"We must believe in free will. We've got no choice.''

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Ivo
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Messaggio da Ivo »

Ciao,

Ecco come penso che potrebbe essere un SEPP:

Immagine

Le due triode di potenza sono eccitate d'al "phase inverter".

La carica anodica di quello e "bootstrapped" all'uscita.

Solo una idea 8)

Ivo.
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Messaggio da UnixMan »

]
certe volte leggo e non capisco.
Che termine di paragone obbiettivo (e NON soggettivo) si può porre fra una scheda divulgativa 10*16 il cui costo di assemblaggio è inferiore ai 210 euro, e un quintale di ferraglia e bottiglioni, di cui ancora non si sa se il "basso" sia basso, e figuriamoci il termine di riferimento timbrico...
:-)
Curioso, assai curioso. Assai poco scientifico...
:-)
Non vedo proprio cosa ci sia di curioso. :evil:

Personalmente, l'unico giudizio che considero valido quando si parla di amplificatori
o di qualsivoglia altro componente destinato all'ascolto e` quello dell'ascolto stesso.

Le misure sono senza dubbio utili per evidenziare e risolvere eventuali problemi
tecnici ed errori grossolani. Ma alla fine della fiera poco importa che le prestazioni
al banco siano da urlo, se poi l'ascolto invece fa` schifo...

E, per quanto se ne possa dire, e` vero anche il contrario: se suona bene, chi se ne
frega se le misure lasciano a desiderare: serve ad ascoltare musica, mica a guardare
tracce sullo schermo di un oscilloscopio o di un analizzatore di spettro...

Per cui, almeno fintanto che qualcuno non si inventera` il modo di fare una misura
che sia realmente e completamente indicativa della QUALITA` soggettiva/percettiva
di un dato apparecchio, l'unico giudizio che conta e` quello dell'ascolto.

E poiche` non si puo` misurare ne` quantificare una sensazione di ascolto, l'unica
cosa che si puo` fare e` fare ascolti comparativi confrontando due apparecchi che
fanno la stessa funzione e decidere qual'e` che "suona meglio" per creare una scala
relativa di valori.

Se sto` sviluppando qualcosa di nuovo, come faccio a sapere se sono sulla strada
giusta, se non confrontandolo con un riferimento di cui conosco le prestazioni?

Per avere un giudizio per quanto possibile "obbiettivo", cioe` slegato da gusti
e/o condizionamenti soggettivi, non vedo modo migliore se non ottenere i giudizi
di quante piu` persone possibile, possibilmente non coinvolte con il progetto e
magari prive di qualsivoglia conoscenza in materia (cosi` da evitare per quanto
possibile condizionamenti legati a giudizi "tecnici" preconcetti).

Se poi uno si vuole proprio fare delle pippe mentali, puo` sempre fare prove di
ascolto "in doppio cieco" (ammesso e con concesso pero` che sappia realmente
come gestirle e come interpretare in modo corretto i dati ottenuti, cosa molto piu`
facile a dirsi che a farsi...).

Pero`, e non credo che ci sia bisogno che sia io a dirlo, quando le differenze
sono evidenti e non marginali, fare prove in cieco o doppio cieco e` solo una
perdita di tempo per chi ne ha da buttare... io quel poco tempo libero che mi
resta da dedicare a questo hobby preferisco dedicarlo all'ascolto di buona
musica e/o all'affinamento dei miei progetti.

La scelta di citare il confronto con il "MyRef" e` legata -come mi sembra di aver
chiaramente specificato- al fatto che e` un oggetto che per quanto mi e` parso
di capire e` noto (nel senso di averlo ascoltato) a molti dei partecipanti di questo
forum, e quindi e` in qualche modo un riferimento comune.

Il fatto che sia piu` piccolo, piu` economico o piu` o meno performante non mi
sembra voglia dire un gran che`; un riferimento e` un riferimento, poco importa
il suo valore assoluto.

Serve solo per poter dare una scala di valori relativi; l'unica cosa che serve e`
che sia lo stesso per chi sta` cercando di comunicare una informazione e chi la
deve ricevere, e che sia adeguato a cio` che si vuole "misurare", anche come
"ordine di grandezza"; se devo dare la distanza tra due citta` se possibile non
usero` il centimetro... :grin:

in effetti, nel proporlo come riferimento ho fatto un implicito complimento al
"MyRef" giudicandolo adeguato a svolgere tale funzione... ma IMHO ci puo`
stare perche`, a dispetto del basso costo e della semplicita` realizzativa, ha
prestazioni di tutto rispetto in senso assoluto (parlo di ascolto, visto che dal
punto di vista tecnico ce n'e` ben pochi capaci di fare di meglio di un "Rev C",
almeno per quelli che sono i parametri noti...).

Sempre come avevo detto, il MIO attuale "riferimento" personale e` un altro, ed
e` l'ampli che a tuttora svolge tale funzione nel mio impianto "stabile".

Dato pero` che anche in quel caso si tratta di un mio progetto (*) non potevo certo
usarlo qui` come riferimento per cercare di dare una pur vaga idea delle prestazioni
del prototipo del "PowerTotem".

L'unico riferimento comune poteva essere il MyRef, e quindi quello ho citato.

(*) per essere esatti tale ampli l'ho realizzato a partire dalla totale ristrutturazione/
riprogettazione di un oggetto costruito da altri su un progetto apparso su "Audion",
a sua volta basato sul classico dei classici, il Williamson.

P.S.: tanto per dare qualche altro riferimento sulla qualita` dell'insieme in cui sono
stati fatti i confronti: DAC North Star model 192 pilotato da meccanica Audio Note;
diffusori Sonus Faber "Grand Piano" prima versione; cavi di potenza StraightWire
"Crescendo"; cavi di segnale autocostruiti su mio progetto (verificati con confronti
diretti in vari sistemi al livello dei migliori prodotti commerciali); per le alimentazioni
tutti i cavi sono Cablerie Deupen. Tavolinetto portaelettroniche autocostruito su
modello "TNT Flexy"; piani in MDF e sughero, barre e bulloneria inox.
Last but not least, ambiente di ascolto particolarmente felice (parallelepipedo con
proporzioni auree, tutte le pareti portanti in muratura con blocchi di tufo, carta da
parati alle pareti, tappeti sul pavimento...).




Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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