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Biamplificatore-prima parte

Inviato: 11 ago 2011, 16:28
da stereosound
Tutto è cominciato quando un amico mi ha regalato una coppia di 300B perfettamente in forma...ho pensato quindi,in vista di una ipotetica e futura bi-amplificazione di una delle mie coppie di casse acustiche,di
realizzare un doppio amplificatore che avesse in comune la sezione pilota. Questo SE di 300B tutto a triodi ne è la prima parte. Il secondo ampli prevederebbe ,quindi,solo la sezione finale forse con una coppia di 211
dato che non le ho mai usate, tutto in classe A1 naturalmente.
Mi rimane solo da completare tutta la parte dei collegamenti che farò un poco alla volta. Lo schema della sezione pilota utilizza le 6EM7 che sono già in mio possesso con un CCS sul 2° triodo,giratore per le anodiche oltre alla induttanza.
Lo schema sarà pubblicato alla fine dato che sarà passibile di aggiustamenti lungo il percorso.
Ho usato volutamente trasformatori "commerciali" per non far lievitare troppo la spesa...ma sono comunque di buona qualità! (non me ne vogliano coloro che non oserebbero mai usare materiale nostrano).
I condensatori sono enormi professionali Aerovox a bassa ESR (due elettrolitici da 1000uF 500volt) ma ci saranno ovviamente anche i polipropilene metallizzato.
Allego qualche foto significativa:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 11 ago 2011, 17:41
da PPoli
Sempre pensato anche io, ma mai seriamente ad una soluzione simile.
Interessante.

A proposito...anche gli amperometri li voglio mettere anch'io nel prossimo progetto. Ne ho presi due l'anno scorso.

Uno zener solo per le 300B? Dove li hai trovati da 70/75V?

Forse un amico me ne trova quattro da 35V. Ne ho visti in giro sino a 55V ma non di più.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 11 ago 2011, 18:04
da stereosound
Gli zener sono questi : http://cgi.ebay.it/1N3334B-Thomson-Sili ... 1304wt_886
La polarizzazione di griglia delle 300B sarà di -70volt ,devo integrare quindi lo stesso circuito con un potenziometro a filo da 100ohm a 3 giri di precisione e di alta qualità che produrrà una cdt di ca 8 volt, poi ci saranno le due resistenze sul filamento che produrranno la differenza a 70 volt. Il tutto per avere una regolazione fine di bias e spostare quindi di almeno 8 volt il punto di lavoro e per poter equilibrare perfettamente i due rami delle 300B.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 11 ago 2011, 18:35
da UnixMan
bel lavoro! :clap: :clap: :clap:

ma alla fine non saranno un po' troppi stadi? ed una 300B per pilotare un paio di 211 non sarà esagerata? :?:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 11 ago 2011, 18:43
da stereosound
UnixMan ha scritto:bel lavoro! :clap: :clap: :clap:

ma alla fine non saranno un po' troppi stadi? ed una 300B per pilotare un paio di 211 non sarà esagerata? :?:
No! non è così...lo stadio pilota costituito dalle 6EM7 è comune!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 11 ago 2011, 18:55
da UnixMan
ah! allora avevo capito male... quindi pensi di usare le 300B per una via e le 211 per l'altra?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 11 ago 2011, 19:00
da stereosound
UnixMan ha scritto:ah! allora avevo capito male... quindi pensi di usare le 300B per una via e le 211 per l'altra?
Esatto! dato che le 300B non sarebbero,almeno per me, soddisfacenti come potenza ,la cosa migliore sarebbe usarle per la sezione medio alti o alti di un sistema bi-amplificato.
Ciò non toglie che l'ampli possa essere usato anche singolarmente...quello che conta è la possibilità di un suo uso variegato!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 ago 2011, 12:40
da UnixMan
con qualche piccolo adattamento ed un TU adatto, potresti utilizzare anche le 6EM7 da sole!

Provaci: se messe nelle condizioni giuste, vale la pena ascoltarle! leggiti ad es. i resoconti del Bottom Audio 2008... ;)

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 ago 2011, 13:36
da stereosound
UnixMan ha scritto:con qualche piccolo adattamento ed un TU adatto, potresti utilizzare anche le 6EM7 da sole!
Si ,ho già letto alcuni 3D riguardanti l'Ultimate ed altri progetti con le fatidiche 6EM7, specialmente nelle versioni di Lovati . Apprezzo le 6EM7 però per la loro capacità di gestire anche i grossi triodi dato che le ho già usate 2 volte per pilotare egregiamente le GM70 in A1. Le piccole potenze non mi danno molta soddisfazione in verità ...non so se hai mai avuto modo di ascoltare le GM! Per me sono state una grande soddisfazione...
riescono a sfoderare allo stesso tempo dettaglio e potenza con grande naturalezza, il basso poi è profondo e pulito.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 ago 2011, 13:44
da mau749
PPoli ha scritto:Sempre pensato anche io, ma mai seriamente ad una soluzione simile.
Interessante.

A proposito...anche gli amperometri li voglio mettere anch'io nel prossimo progetto. Ne ho presi due l'anno scorso.

Uno zener solo per le 300B? Dove li hai trovati da 70/75V?

Forse un amico me ne trova quattro da 35V. Ne ho visti in giro sino a 55V ma non di più.
Fai come ho fatto io: 10 zener 6.8V/5W in serie = 68V / 50W con il vantaggio di poter fare aggiustamenti fini sostituendone uno o più.

Ne ho comprati 100 qui a prezzo irrisorio:
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?Vie ... 028wt_1139

Arrivati e montati su due strip a 10 posti contrapposte: con un po' di aria intorno praticamente non scaldano e la tensione è estremamente stabile.

Ciao

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 ago 2011, 14:24
da mau749
Bel lavoro, Max...! :clap: :clap:

Aspetto con ansia di conoscere lo schema che hai adottato soprattutto per quanto riguarda la sezione d'alimentazione che, visto lo zoccolo "supplementare", immagino realizzata a tubi o direttamente in raddrizzamento o, dato il valore "enorme" dei condensatori di filtro, forse con la raddrizzatrice usata come soft start dopo un normale raddrizzamento a SS,...

sbaglio ?

Mi interessa soprattutto l'implementazione che hai fatto del "giratore" perché vorrei usarlo anch'io e capirne vantaggi, pregi e difetti.

Ciao

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 ago 2011, 16:51
da stereosound
Grazie...lo schema è abbastanza tradizionale ma mi riservo di postarlo a fine collaudo e messa a punto in quanto ci saranno certamente aggiustamenti e variazioni. In effetti hai fatto centro riguardo la sezione anodica: la rettifica sarà effettuata a SS data l'alta capacità della prima cella ,il filtraggio sarà certamente di tipo LCLC dove la prima L è un giratore a fet (devo valutare se metterne uno dedicato anche nella sezione pilota); il tubo rettificatore fungerà in effetti da soft-start (molto probabilmente una 274B che avrà le placche in parallelo per ovvie ragioni )e sarà posto prima della seconda L della cella di filtraggio realizzata con l'induttanza in ferro e dei polipropilene metallizzato(peccato che all'interno del cabinet non ho lo spazio necessario per sistemare quelli che vorrei).
Il valore dei condensatori,come ben dici, è molto alto ...bastavano ed erano più che sufficienti ,in effetti, solo 1000uF(misurati sono in realtà 900uF ca cad.)...ho voluto metterne 2 per alcune ragioni personali.
Sotto il catodo del primo triodo della 6EM7 metterò uno ZTE (si sono rivelati questi stabilizzatori molto musicali negli ampli precedenti),nel secondo catodo dello stesso doppio triodo metterò uno zener .
Per la 300b ho scelto una polarizzazione automatica come già specificato.
Questo è il 2°SE di 300B che realizzo dopo oltre 20 anni dal primo ma sarà abbastanza diverso.
Anch'io sono curioso di capire gli effettivi vantaggi del giratore...in merito mi sento abbastanza ottimista, farò appena possibile delle prove specifiche.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 ago 2011, 17:59
da mau749
Resto in attesa ...

Ciao

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 ago 2011, 18:29
da stereosound
IMG.jpg
Questo è lo schema dell'alimentazione anodica che dovrei realizzare per questo apparecchio, Il giratore é la prima L della cella LCLC di filtraggio.
Devo verificare praticamente se il giratore messo subito dopo il ponte possa funzionare bene...altrimenti devo mettere prima dello stesso un condensatore di valore opportuno...oppure variare la disposizione delle L.
Appena avrò tutto il materiale potrò passare alla fase pratica...

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 ago 2011, 20:25
da mrttg
Ciao Max,
il giratore lo fai a mosfet?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 ago 2011, 20:33
da stereosound
mrttg ha scritto:Ciao Max,
il giratore lo fai a mosfet?
Si! IRF 820 oppure 840.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 21 ago 2011, 13:35
da stereosound
stereosound ha scritto:
mrttg ha scritto:Ciao Max,
il giratore lo fai a mosfet?
Si! IRF 820 oppure 840.
Questo è lo schema base del giratore che dovrei utilizzare.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 21 ago 2011, 14:26
da UnixMan
Non sarebbe meglio utilizzare un depletion? (che tra l'altro permette di evitare lo zener...)

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 21 ago 2011, 14:42
da stereosound
UnixMan ha scritto:Non sarebbe meglio utilizzare un depletion? (che tra l'altro permette di evitare lo zener...)
Ho dato uno sguardo a qualche datascheet dei depletion a canale N e sembra non facile trovarne uno che lavori ad almeno 500-600 volt , che abbia una Rd bassa ed una corrente max di 2.5A e per giunta disponibile ,magari, in italia.
Ad ogni modo un IRF 840 dovrebbe andare più che bene per questa semplice funzione... :wink:
Tornando alla disposizione dello stesso, dovendo essere messo prima del ponte,come prima ipotesi, è bene (molto probabilmente) che sia preceduto da un condensatore di opportuno valore... in tal caso cadrebbe il presupposto dell'ingresso induttivo.
Devo quasi certamente cambiare disposizione...poi vedrò cosa succede praticamente ( a causa delle ferie estive mi manca del materiale necessario già ordinato ).

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 28 ago 2011, 19:35
da stereosound
I due cascode CCS con DN2540 alla gluca sono stati settati a 16-16,5 mA con una RX pari a 110 ohm per far lavorare correttamente il 2° triodo delle 6EM7 secondo il mio schema. Devo anche stare molto attento alle possibili oscillazioni dovute ai collegamenti da fare certamente molto corti per evitare qualsivoglia problema. Appena arriverà l'altro materiale potrò assemblare e provare quindi anche il giratore e verificarne la funzionalità e la temperatura di esercizio che non dovrebbe essere alta con i ca 200mA di carico ed il dissipatore SK 104 per TO220 sull' IRF 840.
Penso di misurare il rumore prima e dopo e valutarne l'effettiva utilità mentre ai fini auditivi la prova sarà fatta solo successivamente.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 28 ago 2011, 21:24
da mrttg
Ciao Max,
fai anche delle misure di distorsione (se riesci) con CCS e senza.

Il giratore se non funziona a dovere puoi facilmente trasformarlo in un moltiplicatore capacitivo :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 29 ago 2011, 10:10
da LuCe68
Se il giratore non ti dovesse funzionare come speri, metti un condensatore a monte del giratore stesso di valore sufficientemente grande così che la tensione di Drain non scenda mai sotto quella di Gate.

Ciao
LuCe

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 29 ago 2011, 13:31
da stereosound
mrttg ha scritto:Ciao Max,
fai anche delle misure di distorsione (se riesci) con CCS e senza.

Il giratore se non funziona a dovere puoi facilmente trasformarlo in un moltiplicatore capacitivo :wink:
Ciao Tiziano!
Se ti riferisci all'uso del programma Visual Analyzer per la misura della distorsione non so se riesco a farla dato che ho ancora il problema con la scheda audio del mio pc...quella che ho inserito non viene del tutto riconosciuta da sistema operativo (vista),in pratica non mi riconosce gli ingressi analogici.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 29 ago 2011, 13:37
da stereosound
LuCe68 ha scritto:Se il giratore non ti dovesse funzionare come speri, metti un condensatore a monte del giratore stesso di valore sufficientemente grande così che la tensione di Drain non scenda mai sotto quella di Gate.

Ciao
LuCe
Si! in effetti il punto è certamente questo... ho già deciso, quindi , di seguire questa strada in quanto intendo passare, anche per necessità , all'ingresso capacitivo per avere un'anodica leggermente più alta in base ai punti di lavoro scelti per le 300B in SE (con un ingresso induttivo e col TA a disposizione non riuscivo a raggiungere il valore anodico necessario calcolate tutte le cadute ) mentre il giratore dovrebbe essere spostato subito dopo la 274B, che funge da soft-start, per evitare che lo stesso sia sotto eccessivo stress,nella prima ipotesi di montaggio, al momento della carica del 1° C da 1000uF all'atto dell'accensione.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 01 set 2011, 15:59
da stereosound
Oggi ho collaudato il giratore ma mi sono solo limitato al suo basilare funzionamento. Con una corrente di 200mA dissipa 2.8W facendo scaldare il dissipatore in maniera accettabile ,lo stesso verrà inserito subito dopo la 274B in quanto usufruirà del ritardo(circa 3-4 sec) nell'erogazione dell' anodica.

Metto qualche foto dello stesso e di uno stato di avanzamento del cablaggio dell'ampli in oggetto. Devo ancora sistemare le induttanze Hammond(appena mi arriveranno) per i filtri CLC dei filamenti delle 300B che non avranno la regolazione dell' hum, la capacità totale di tale filtro sarà circa 60.000uF per ramo. Il cablaggio si presenta in maniera apparentemente disordinata a causa dei vari cavi volanti che devono essere ancora collegati e fissati.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 04 set 2011, 16:13
da stereosound
Giratore.gif
Il giratore è stato così modificato : in questa configurazione dissipa solo 1.8w a 200mA .In parallelo al condensatore da 10uF (4,7uF nella prima versione) ho aggiunto un mkp da 0.1uF di compensazione.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 05 set 2011, 18:42
da stereosound
IMG.jpg
Questo è lo schemino definitivo,almeno credo,della sezione anodica a ca 430 volt .
Allego qualche misura del rumore (ripple) sui tre punti scelti per il controllo con carico all'uscita di 5kohm.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 05 set 2011, 19:14
da mrttg
stereosound ha scritto:
mrttg ha scritto:Ciao Max,
fai anche delle misure di distorsione (se riesci) con CCS e senza.

Il giratore se non funziona a dovere puoi facilmente trasformarlo in un moltiplicatore capacitivo :wink:
Ciao Tiziano!
Se ti riferisci all'uso del programma Visual Analyzer per la misura della distorsione non so se riesco a farla dato che ho ancora il problema con la scheda audio del mio pc...quella che ho inserito non viene del tutto riconosciuta da sistema operativo (vista),in pratica non mi riconosce gli ingressi analogici.
Ciao Max,
era solo una curiosità... sarà per la prossima.

Potresti fare anche FFT con l' oscillocopio (per quello che vale come definizione) :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 05 set 2011, 19:18
da mrttg
stereosound ha scritto: Questo è lo schemino definitivo,almeno credo,della sezione anodica a ca 430 volt .
Allego qualche misura del rumore (ripple) sui tre punti scelti per il controllo con carico all'uscita di 5kohm.
Max una curiosità quei 1000uF nel condensatore di filtro... non è che ottieni un suono duro?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 05 set 2011, 19:32
da stereosound
mrttg ha scritto:

Potresti fare anche FFT con l' oscillocopio (per quello che vale come definizione) :wink:
Ti riferisci all'uscità dopo il giratore?
mrttg ha scritto:

Max una curiosità quei 1000uF nel condensatore di filtro... non è che ottieni un suono duro?
Spero proprio di no ! questa eventuale constatazione la potrò fare al momento della messa in funzione.
Nel secondo SE di gm 70 da me realizzato ho utilizzato,nella prima sezione anodica, 2 elettrolitici Nichicon in sere da oltre 2000uF cad senza nessun problema di durezza nella riproduzione...anzi mi è sembrato persino un pizzico migliore del primo gm.
Alla misura gli Aerovox da 1000uF che sto usando qui mi hanno dato poco più di 900uF cad.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 07 set 2011, 12:17
da mrttg
Ciao Max,
se non hai la scheda audio puoi usare l' FFT dell' oscilloscopio anche per analizzare gli stadi di amplificazione.

Se hai tempo e voglia sarebbe interessante vedere l' effetto nello stesso circuiti con resistenza e CCS.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 07 set 2011, 12:51
da stereosound
mrttg ha scritto:Ciao Max,
se non hai la scheda audio puoi usare l' FFT dell' oscilloscopio anche per analizzare gli stadi di amplificazione.

Se hai tempo e voglia sarebbe interessante vedere l' effetto nello stesso circuiti con resistenza e CCS.
Giusto! ...con la TF(veloce) posso scomporre il segnale in armoniche potendone visualizzare sullo schermo i livelli in tempo reale. La scala utile è di 80dB ed è più che sufficiente
a valutare l'entità della 2a e 3a armonica. Rimane il fatto che il generatore sine che uso ha già di suo una distorsione totale del 2% ca.

A proposito il generatore di VA dovrebbe avere un distorsione molto più bassa credo! (l'uscita audio del pc va bene,non funziona l'ingresso purtroppo).
Queste misure credo di poterle fare...

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 07 set 2011, 14:27
da mrttg
stereosound ha scritto: Giusto! ...con la TF(veloce) posso scomporre il segnale in armoniche potendone visualizzare sullo schermo i livelli in tempo reale. La scala utile è di 80dB ed è più che sufficiente
a valutare l'entità della 2a e 3a armonica. Rimane il fatto che il generatore sine che uso ha già di suo una distorsione totale del 2% ca.
Ciao Max potresti farti un filtro passabanda stretto e usarlo in uscita del generatore.
A proposito il generatore di VA dovrebbe avere un distorsione molto più bassa credo! (l'uscita audio del pc va bene,non funziona l'ingresso purtroppo).
Queste misure credo di poterle fare...
Se usi i filtri del programma (dipende anche dalla scheda) dovresti arrivare ad un 0,5/0,4 %; bassissima se fai seguire un filtro in uscita.

L' ideale sarebbe farsi un generatore a frequenze fisse a bassa distorsione... se trovo uno schema decente lo posto.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 07 set 2011, 16:13
da gluca
stereosound ha scritto:Devo ancora sistemare le induttanze Hammond(appena mi arriveranno) per i filtri CLC dei filamenti delle 300B che non avranno la regolazione dell' hum, la capacità totale di tale filtro sarà circa 60.000uF per ramo.
Il filtro deve essere di tipo CLCL o meglio LCL con al piu' un condensatore piu' piccolo possibile dopo il ponte.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 07 set 2011, 16:50
da stereosound
gluca ha scritto:
stereosound ha scritto:Devo ancora sistemare le induttanze Hammond(appena mi arriveranno) per i filtri CLC dei filamenti delle 300B che non avranno la regolazione dell' hum, la capacità totale di tale filtro sarà circa 60.000uF per ramo.
Il filtro deve essere di tipo CLCL o meglio LCL con al piu' un condensatore piu' piccolo possibile dopo il ponte.
Ok Gianluca!
Ho in effetti i secondari in ac per i filamenti delle 300B a 5 volt per cui non vedo facilmente realizzabile un filtraggio ad ingresso induttivo, a meno di mettere un valore bassino, oltre al fatto di non avere all'interno posto per 4 induttanze complessivamente per un LCLC o LCL...tu sconsigli l'ultimo C a quanto pare! Forse incide positivamente sulla qualità sonora l'assenza di questo ultimo condensatore?
poi vedrò cosa posso fare e come risolvere al meglio! mi arrangerò certamente per raggiungere un buon risultato con la minima spesa rispettando anche lo spazio minimo che ho a disposizione...


Approfitto per farti una domanda! :wink:

Visto che certamente avrai avuto modo di usare o provare le 6C33C...B o SV ...cosa ne pensi di questi tubi usati in SE o SEP :oops: ? Mi sta venendo una mezza idea di usarli per la seconda parte di questo bi-amplificatore economico. Non sono proprio linearissimi come gli altri triodi di potenza però ma ne vedo in giro svariate di queste realizzazioni! Mi stuzzica il basso costo di questi piccoli giganti.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 01:45
da gluca
Veramente non le ho mai usate ... ma non avevi deciso per le 211? io andrei con uno stadio a stato solido a dire il vero.

Potresti utilizzare un voltage doubler per raddrizzare i 5V e poi usare il filtro induttivo. L'ultimo cap del filamento e' un percorso a bassa impedenza per il segnale che scorre nel catodo ed, al di la' di 'ste speculazioni audiofile, si sente. O meglio, se usi un alimentatore ad alta impedenza (ad esempio con una L finale sostanziosa) il miglioramento e' percettibile. Alternativa e' un regolatore di corrente a stato solido o uno switching ad altissima frequenza (mai provato).

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 06:25
da stereosound
Tornando all'alimentazione dei filamenti della 300B se si usassero due diodi in antiserie uscenti dal catodo in modo da isolare parzialmente il filamento dal percorso del segnale potrebbe cambiare qualcosa ai fini uditivi o sarebbe uguale e bisognerebbe mantenere comunque tra i due punti dello stesso un'alta impedenza !? :?: Potrei provare anche questa soluzione...

Forse ho scritto una mezza baggianata!
Volevo dire se si isola parzialmente l'alimentazione del filamento dal percorso del segnale inserendo i diodi uscenti in antiserie al posto delle 2 R ...solo che anche in questo caso l'eventuale ultimo condensatore di filtro della alimentazione del filamento chiuderebbe i due punti dello stesso!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 06:45
da mrttg
stereosound ha scritto:Si ! ho pensato alle 211 come ho scritto ma mi stuzzicherebbe anche usare le 6C33...
Ciao Max le 6C33 le hai già, alcuni commercianti di tubi mi dicevano che ormai circolano solo quelle più scadenti.

In un forum mi sembra "Romy the Cat" avavano paralto di multiamplificazione con 6c33 fino alla noia.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 07:56
da stereosound
Le eventuali 6C33 dovrei procurarmele casomai decidessi di usarle ...però credo che siano ancora reperibili quelle migliori ad un prezzo superiore.
Qualche rivenditore le vende anche accoppiate ad un ulteriore costo aggiuntivo.
Si dovrebbero trovare a ca 40-45 euro/ coppia.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 12:12
da gluca
stereosound ha scritto:Tornando all'alimentazione dei filamenti della 300B se si usassero due diodi in antiserie uscenti dal catodo
qualcosa del genere?

http://greygum.net/sbench/sbench/humbal.html

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 14:41
da stereosound
gluca ha scritto:
stereosound ha scritto:Tornando all'alimentazione dei filamenti della 300B se si usassero due diodi in antiserie uscenti dal catodo
qualcosa del genere?

http://greygum.net/sbench/sbench/humbal.html
No! non intendevo una tipologia circuitale per la cancellazione dell'hum come quella che mi hai indicato che prevede tra l'altro almeno un paio di potenziometri, pensavo invece di usare, per uscire dal catodo, 2 diodi in antiserie e verificare se praticamente si potesse attenuare la rumorosità proveniente dall'alimentazione del filamento indipendentemente dalla sua tipologia di filtraggio : LCL oppure CLC che sconsigli ai fini auditivi in quanto l'impedenza d'uscita dello stesso alimentatore dovrebbe essere alta ( che poi sarebbe quella che avrei in mente di attuare per non usare 2 induttanze...)

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 14:52
da gluca
non credo funzioni

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 15:28
da mrttg
Max intendi quello schema presente sul libro russo delle valvole mi sembra in una GM70?

Se hai lo schema di cui parli lo posti :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 18:11
da stereosound
mrttg ha scritto:Max intendi quello schema presente sul libro russo delle valvole mi sembra in una GM70?

Se hai lo schema di cui parli lo posti :wink:
Si è più o meno sullo stesso principio ma senze nessuna regolazione dell'hum
tramite un potenziometro. :smile:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 19:17
da mrttg
GM70 con diodi.jpg
Lo schema dovrebbe essere questo, il potenziometro sicuramente male non fà :smile:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 08 set 2011, 22:20
da stereosound
Si ! lo schema è quello Tiziano ...il potenziometro in questo caso dovrebbe ottimizzare l'hum. Non si capisce dallo schema però se il filamento è alimentato in alternata : se fosse così sarebbe certamente uno svantaggio ed i 2 diodi all'uscita del catodo aiuterebbero la riduzione del rumore .

Mentre nel caso i filamenti fossero alimentati in continua e filtrati ad es con un CLC o LCL di buona fattura, la presenza dei 2 diodi darebbe effettivamente un vantaggio ai fini della sola riduzione del rumore e il potenziometro sarebbe veramente necessario :?:

Mi pare di ricordare,se non erro, che quel testo russo diceva che quei due diodi miglioravano il rumore di ben 6dB... ma non ricordo se facesse riferimento anche al tipo di alimentazione dei filamenti.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 09 set 2011, 06:35
da mrttg
stereosound ha scritto:Si ! lo schema è quello Tiziano ...
Mi pare di ricordare,se non erro, che quel testo russo diceva che quei due diodi miglioravano il rumore di ben 6dB... ma non ricordo se facesse riferimento anche al tipo di alimentazione dei filamenti.
Lo schema dell' alimentatore non è presente nel libro da dove proviene lo schema... mi sembra che Natali avesse cercato informazioni sui forum russi senza fortuna :sad:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 set 2011, 16:45
da stereosound
Per alimentare i filamenti dei 2 DHT potrei utilizzare lo schema di Rod Coleman che comprende insieme un Giratore ed un CCS che pilotano gli stessi con i vantaggi di entrambe le soluzioni.
Per la 300B sono necessari 9 volt(raddrizzati e rettificati) per poter usare questo circuito regolatore.
Dovrei valutare l'aggiunta di un altro TA specifico a 2 secondari da almeno 7-7,5V -2A cad...ma dove lo metto? :sad:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 13 set 2011, 13:50
da UnixMan
stereosound ha scritto:Visto che certamente avrai avuto modo di usare o provare le 6C33C...B o SV ...cosa ne pensi di questi tubi usati in SE o SEP :oops: ?
per le 6C33C in SE dai una occhiata qui: http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=4728 (ed al precedente http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=1049 da cui questo deriva direttamente).

L'oggetto è (relativamente) economico e, sebbene per i miei soliti problemi di tempo sia rimasto ancora allo stadio di prototipo grezzo, a diversi stadi di evoluzione ha viaggiato per vari Bottom (oltre che per le sale di ascolto di diversi amici) e continua a darmi molte soddisfazioni.

L'SEP lo escluderei decisamente (il parallelo lo vedo eventualmente possibile solo in un OTL). Se ti serve più potenza e non hai preconcetti ideologici, è un tubo che casomai vedrei molto meglio in PP ("inchiodato" in classe A se vuoi mantenere una qualità da SE).

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 13 set 2011, 16:06
da stereosound
Si ,avevo già letto qualcuno di quei 3D riguardanti la 6C33. In effetti mi solletica/va l'idea di poterla utilizzare in SE per poter disporre di una 15ina di w. La linearità però non è il suo forte a giudicare dalle curve caratteristiche di uscita. Per ora aspetto di completare questo primo pezzo e poi deciderò quale strada prendere, la prima ipotesi rimane sempre valida: quella della bella e musicalissima 211 magari NOS.

Ora sono in attesa e devo sciogliere il dubbio su quale scelta adottare per alimentare i filamenti delle 300B...lo schema Coleman( giratore + ccs) sopra citato credo sia l'ottimale e dato che sono in gioco... :smile:
Vi terrò aggiornati!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 13 set 2011, 18:30
da UnixMan
stereosound ha scritto:La linearità però non è il suo forte a giudicare dalle curve caratteristiche di uscita.
si, indubbiamente al crescere della potenza la 6C33 tende a sputare fuori quantità industriali di 2a armonica... ma praticamente fino al clipping c'è quasi solo quella. Che ci si creda o meno, all'ascolto la cosa non disturba affatto.
stereosound ha scritto:la prima ipotesi rimane sempre valida: quella della bella e musicalissima 211 magari NOS.
mmmh, non so. :?: Per quella che è la mia pur limitatissima esperienza, la 211 "ha" (può dare) una gamma media e alta spettacolari ma, probabilmente a causa dell'alta rp e quindi delle inevitabili limitazioni del TU, in basso tende ad avere problemi. Vero però che tu non la useresti a gamma intera, quindi potresti sacrificare le gamme più alte per ottimizzare quella bassa. Ma per le vie basse io tenderei comunque a considerare tubi con rp più basse (almeno la "cugina" 845, per stare su un tubo simile).

Oh, un problema da non trascurare, con la multi-amplificazione, è il diverso spettro di distorsione delle diverse vie. Molti (tra cui ad es. anche Chiappetta, tanto per fare un nome noto) sostengono fermamente che usare amplificatori con spettri e "modi" (dinamiche) di distorsione sensibilmente diversi (ad es. triodi e pentodi, SE e PP, tubi e SS, ecc) sulle diverse vie porti a risultati devastanti dal punto di vista della qualità del suono percepito.

Da quel poco che ho capito dei meccanismi percettivi umani, potrebbero non avere affatto tutti i torti...

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 14 set 2011, 17:06
da stereosound
UnixMan ha scritto:

mmmh, non so. :?: Per quella che è la mia pur limitatissima esperienza, la 211 "ha" (può dare) una gamma media e alta spettacolari ma, probabilmente a causa dell'alta rp e quindi delle inevitabili limitazioni del TU, in basso tende ad avere problemi. Vero però che tu non la useresti a gamma intera, quindi potresti sacrificare le gamme più alte per ottimizzare quella bassa. Ma per le vie basse io tenderei comunque a considerare tubi con rp più basse (almeno la "cugina" 845, per stare su un tubo simile).
La condizione che mi sono posto è che ogni ampli deve poter lavorare anche a gamma intera , indipendentemente l'uno dall'altro se necessario...
La 211 non l'ho mai ascoltata mentre ho ascoltato più volte la 845 in varie versioni anche di svariate migliaia di euro di costo. Avendo realizzato già un paio di SE di gm 70 mi piacerebbe cambiare tubo tanto per diversificare la componentistica. Devo dire però che la gm ha dei bassi quasi "tremendi" in senso buono (non credo di esagerare) e rispetto alla 845 non ha nulla in meno...la 211 sarebbe certamente più dolce e moderata ma anche estesa se ben interfacciata col giusto TU ,da almeno 10 k di impedenza primaria, che potrebbe essere realizzato in anche in buon permalloy.
UnixMan ha scritto:

Oh, un problema da non trascurare, con la multi-amplificazione, è il diverso spettro di distorsione delle diverse vie. Molti (tra cui ad es. anche Chiappetta, tanto per fare un nome noto) sostengono fermamente che usare amplificatori con spettri e "modi" (dinamiche) di distorsione sensibilmente diversi (ad es. triodi e pentodi, SE e PP, tubi e SS, ecc) sulle diverse vie porti a risultati devastanti dal punto di vista della qualità del suono percepito.
Da quel poco che ho capito dei meccanismi percettivi umani, potrebbero non avere affatto tutti i torti...
Questo è certamente vero se la bi o multi amplificazione viene applicata in modo disomogeneo(non voglio semplificare questo aspetto con l'uso di questo termine)...la percezione non può correggere facilmente riproduzioni "scollate"...ma questo può anche succedere con sistemi di diffusori multivia non correttamente dimensionati nei tagli ed equilibrati nella componentistica.
Questa è una delle ragioni per cui è più facile e limitatamente più redditizio orientarsi sui full-range.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 26 set 2011, 15:43
da stereosound
Oggi ho collaudato i regolatori dei filamenti DHT Coleman con Giratore e CCS che ho deciso di inserire su questo ampli dato che la 300B per suonare correttamente deve essere alimentata con un generatore ad alta impedenza meglio se a corrente costante ed ,allo stesso tempo,la rumorosità dovuta alla stessa alimentazione deve essere mantenuta veramente molto bassa ,praticamente inascoltabile. Ho preferito questa soluzione in quanto è certamente il miglior compromesso tenendo presente gli aspetti tecnici sopra citati . Infatti alcuni apparecchi autocostruiti che utilizzano DHT ,anche se ben suonanti, possono essere affetti dall' hum che è abbastanza fastidioso soprattutto negli ascolti a basso volume con diffusori ad alta efficienza, ed alla lunga tendono a stancare.
Ovviamente devo aggiungere un ulteriore TA dedicato (toroidale) con 2 secondari a 7,5vol 2.5A in arrivo.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 09 ott 2011, 15:43
da stereosound
Nel pomeriggio ho ultimato alcuni controlli ed ho assemblato finalmente il TA dedicato ai filamenti delle 300B che alimenta i due regolatori Coleman. La regolazione fine è stata fatta a circa 4.9 volt dopo un certo tempo di funzionamento. L'unico inconveniente nel montare questi regolatori sta nel fatto che nella fase di riscaldamento del DHT si ode un leggero rumore sui diffusori dato che l'anodica risulta anticipata di alcuni sec
rispetto all'alimentazione a regime dei filamenti che impiega più tempo (oltre 10 sec). Posto alcune foto del lavoro eseguito che spero non richieda ulteriori interventi.
Qualche altra misura,nel limite del possibile,verrà fatta non appena avrò più tempo e voglia e farò a breve anche una prova d'ascolto accurata.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 09 ott 2011, 18:45
da UnixMan
Bel lavoro! :clap: :clap: :clap:
stereosound ha scritto:L'unico inconveniente nel montare questi regolatori sta nel fatto che nella fase di riscaldamento del DHT si ode un leggero rumore sui diffusori dato che l'anodica risulta anticipata di alcuni sec rispetto all'alimentazione a regime dei filamenti che impiega più tempo (oltre 10 sec).
presumo sia superfluo dirtelo, ma sarebbe il caso di ritardare l'anodica... ;)

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 09 ott 2011, 19:00
da stereosound
UnixMan ha scritto:Bel lavoro! :clap: :clap: :clap:
stereosound ha scritto:L'unico inconveniente nel montare questi regolatori sta nel fatto che nella fase di riscaldamento del DHT si ode un leggero rumore sui diffusori dato che l'anodica risulta anticipata di alcuni sec rispetto all'alimentazione a regime dei filamenti che impiega più tempo (oltre 10 sec).
presumo sia superfluo dirtelo, ma sarebbe il caso di ritardare l'anodica... ;)

Hai perfettamente ragione! in effetti è la cosa più logica ed eviterebbe quella breve fase(qualche sec) di transizione ,avevo anche pensato di inserire un time delay ( 10 sec) sul'anodica ma non ho molto posto disponibile per questo circuito aggiuntivo. Mettere un interruttore manuale in alternativa non mi garba molto... Vedrò comunque come posso fare! mi rimane un angolo disponibile che potrei sfruttare a tal proposito. :smile:
La raddrizzatrice che si vede nella foto non è la 274B(che ho già disponibile) ma una 5Z3P che sto usando per le prove ,sarà comunque sostituita successivamente.
Gli zener da 50W per la polarizzazione automatica delle 300B dissipano il loro calore direttamente sullo chassis in alluminio (come vedasi dalle viti esterne tra le valvole preamplificatrici e finali) come pure i regolatori dei filamenti : dopo circa un'ora il telaio è caldo ma non raggiunge temperature particolarmente alte.
Il cordone di massa,che è realizzato con rame da ca 3mm di spessore puro al 99.90% (capillare utilizzato nei circuiti refrigeranti) , ha come centro stella direttamente gli anodi degli zener di potenza che sono montati su un'unica piastra in ottone.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 09 ott 2011, 20:02
da UnixMan
stereosound ha scritto:Hai perfettamente ragione! in effetti è la cosa più logica ed eviterebbe quella breve fase(qualche sec) di transizione ,avevo anche pensato di inserire un time delay ( 10 sec) sul'anodica ma non ho molto posto disponibile per questo circuito aggiuntivo.
una soluzione semplice può essere quella di utilizzare un relè ritardato industriale... ;)

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 09 ott 2011, 21:38
da piero7
che bel lavoro! :clap:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 10 ott 2011, 16:52
da stereosound
piero7 ha scritto:che bel lavoro! :clap:

Si... mi sembra ben costruito anche se mi interessano molto di più le prestazioni sonore che non dovrebbero essere malaccio... Per il momento mi sono solo limitato a qualche controllo strumentale dato che devo fare ulteriori verifiche prima di farlo suonare con una catena audio. Mi spiace solo aver dovuto inserire gli zoccoli octal al contrario (in effetti non sono montati dall'interno come avrebbero dovuto in quanto,per errore,mi sono usciti i fori più larghi e non perfettamente rifiniti).
UnixMan ha scritto: una soluzione semplice può essere quella di utilizzare un relè ritardato industriale... ;)
Infatti! ne ho uno disponibile in miniatura recuperato da un piccolo apparecchio dismesso. Credo di poterlo utilizzare tranquillamente anzichè realizzarne uno dedicato.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 22 ott 2011, 16:54
da stereosound
Ho sistemato oggi pomeriggio il mini temporizzatore che ritarda l'anodica di ca 60 sec affinchè l'alimentazione dei filamenti delle 300B abbia tempo sufficiente per arrivare a circa 5v di regime ( il dht filament da me utilizzato impiega almeno 20-25 sec per stabilizzarsi, ma è meglio far passare circa 1 minuto ). Ho trovato un spazio adatto per inserirlo in prossimità dell'accensione. Domani penso di effettuare la prima prova di ascolto per valutare se le premesse fin qui verificate abbiano un riscontro pratico qualitativo fermo restando l'utilizzo esclusivo di componentistica commerciale dal costo abbordabile...

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 23 ott 2011, 12:52
da stereosound
Oggi ho eseguito finalmente le prime prove di ascolto dell'ampli in oggetto e devo dire che lo stesso mi ha colpito ,in modo positivo ovviamente,per l' ottima qualità mostrata con i vari generi musicali.
Si coglie subito la buona capacità di restituire una particolare nitidezza e trasparenza su tutta la banda audio, la riproduzione delle voci è verace e ricca di particolari,nella musica strumentale ogni strumento è giustamente riprodotto e perfettamente distinguibile dagli altri anche nei pieni orchestrali ; la dinamica ovviamente,considerando gli 8W di potenza di targa, è veramente molto buona per un utilizzo domestico almeno con i miei diffusori da ca 95dB. Salendo anche molto col volume, anche a motivo della buona riserva di energia della sezione alimentatrice, la riproduzione non mostra segni evidenti di appiattimento anche in zona di saturazione.
Da un breve confronto col mio gm 70 si evince una maggiore pastosità del suono soprattutto in gamma bassa (a favore del gm) mentre nella gamma medio-alta il 300B appare , a mio personale giudizio, leggermente più selettivo e definito e con maggiore estensione sulle alte (i TU superano tranquillamente i 30khz di banda).

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 24 ott 2011, 17:42
da stereosound
Ho effettuato varie prove su questo amplificatore prima di decidere di postare lo schemino che appare abbastanza semplice da realizzare. Ovviamente non ho la pretesa di credere che sia uno schema non migliorabile ma dato il costo "commerciale" di tutta la componentistica ,soprattutto per l'utilizzo di economici ma ben fatti TU,il risultato ottenuto mi pare veramente molto buono. Alcune scelte circuitali sono state dettate anche da precedenti esperienze mentre l'utilizzo dei ccs a fet alla gluca ,del giratore sull'anodica, dei regolatori dht Coleman si è rivelato di grande utilità e qualità ai fini del risultato finale. La dinamica,per un 300B, la trovo senza esagerare veramente eccellente...la sensazione di potenza è ben superiore agli 8W rms a canale e va anche oltre le mie aspettative soprattutto perchè il mio primo 300B lo realizzai più di una 20ina di anni fa e quindi avevo avuto già modo di tenerlo per le mani.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 24 ott 2011, 18:44
da UnixMan
stereosound ha scritto:Ho effettuato varie prove su questo amplificatore prima di decidere di postare lo schemino che appare abbastanza semplice da realizzare.
come mai hai riportato i C di by-pass sopra allo Zener anziché direttamente a massa? :?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 24 ott 2011, 18:54
da stereosound
Mi è sembrato superfluo mettere i C di by-pass direttamente a massa vista la bassissima R dinamica dello zener (intorno ai 10-15 ohm credo). Comunque all'atto pratico non ho notato differenze macroscopiche dato che per sola curiosità ho anche provato a by-passare lo zener (leggerissimo aumento di alte frequenze)...
In effetti l'ampli rende molto bene anche così!... oggi mi sono stordito a forza di sottoporre lo stesso ad uno stress non indifferente per almeno 3 lunghe ore e non ho notato nessuna anomalia: ha dimostrato sul campo un ottimo equilibrio timbrico ed una pulizia nella riproduzione molto buona. :smile:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 24 ott 2011, 22:24
da PPoli
Gli zener da 50W per la polarizzazione automatica delle 300B dissipano il loro calore direttamente sullo chassis in alluminio (come vedasi dalle viti esterne tra le valvole preamplificatrici e finali) come pure i regolatori dei filamenti : dopo circa un'ora il telaio è caldo ma non raggiunge temperature particolarmente alte.
Non mi ricordo più....ma alla fine avevi trovato degli zener direttamente da 70V? Altrimenti avresti il ripiano di alluminio o perlomeno i bulloni esterni a +qualcosa.

Gran bel lavoro. A quando una seduta di ascolto tra amici?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 25 ott 2011, 06:11
da stereosound
PPoli ha scritto: Non mi ricordo più....ma alla fine avevi trovato degli zener direttamente da 70V? Altrimenti avresti il ripiano di alluminio o perlomeno i bulloni esterni a +qualcosa.
Gran bel lavoro. A quando una seduta di ascolto tra amici?
Gli zener installati ,come da schema, hanno l'anodo a massa a potenziale zero (parte metallica esterna che si bullona al telaio in alluminio)e pertanto possono tranquillamente dissipare quel poco calore generato,essendo da 50w non scaldano molto in realtà. Dato che sono da 56 volt ho dovuto aggiungerne un altro in serie da 5.6 per ottenere circa 63.5-64 volt (il 56volt in conduzione con una ia di 70-80mA stabilizza il suo valore tra i 57,5 ed i 58 volt). Il resto della polarizzazione la si ottiene con le R di catodo e il potenziometro a filo da 100 ohm. Non tutti gli zener bullonabili però hanno questa configurazione, a volte è il contrario.
I miei 1N3334B li ho presi su ebay http://www.ebay.com/itm/1N3334B-Thomson ... 1041wt_906
Il prezzo mi sembra ottimo rispetto al valore di mercato.
Quanti km vorresti farti per sentirlo? io abito in Abruzzo..! Se il prossimo Bottom sarà abbastanza vicino potrei fare una capatina soprattutto per avere il piacere di conoscere quanti saranno presenti(lavoro, impegni familiari e imprevisti permettendo).

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 29 ott 2011, 10:23
da mrttg
stereosound ha scritto:
Giratore.gif
Il giratore è stato così modificato : in questa configurazione dissipa solo 1.8w a 200mA .In parallelo al condensatore da 10uF (4,7uF nella prima versione) ho aggiunto un mkp da 0.1uF di compensazione.
Ciao Max,
questo documento è abbastanza interessante si riferisce ad un giratore venduto da Tent:
http://www.tentlabs.com/Components/Tube ... n%20UK.pdf

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 29 ott 2011, 10:42
da stereosound
Ciao Tiziano,
Infatti l'ho già visto girovagando per la rete in cerca di spunti per realizzare il giratore che poi ho inserito in questo ampli con buoni risultati, lo stesso può essere usato per correnti fino a 500mA e tensioni fino a 500V. Nel documento postato manca però lo schema stesso del giratore che viene riportato come semplice modulo "active chocke", molto interessanti i grafici. C'è il particolare delle 2 R da 2.2 ohm(forse un tantino basse) prima del ponte di diodi che dovrebbe aiutare ad addolcire il dente di sega presente ai capi del primo condensatore di filtraggio da 330uF oltre che a limitare il picco di assorbimento nel transitorio di accensione . Avevo pensato anch'io di introdurre questa opzione,se fosse stato necessario,per ridurre l'entità delle armoniche prima del giratore stesso.
Volevo inoltre aggiungere che non ho postato le misure di distorsione (schermate FFT) in quanto ho fatto solo una prova col mio generatore (che ha già di suo una THD non trascurabile) riscontrando una 2a armonica di -40dB ca ed una 3a di ca- 50dB intorno a metà potenza(THD= ca 1%).

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 12 nov 2011, 18:46
da UnixMan
N.B.: la discussione più generale su alimentazioni e giratori è stata spostata nel thread: "Alimentazione e giratori".

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 13 nov 2011, 13:29
da stereosound
La sperimentazione continua...stavo per effettuare altre misure quando il mio generatore di funzioni mi ha abbandonato...si è piantato all'improvviso. Continuerò non appena sarà risolto il problema.
Intanto l'apparecchio suona tranquillamente da circa 20gg senza problemi.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 13 nov 2011, 15:20
da PPoli
Quando pensi di cominciare la sezione finale dei bassi con le GM70?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 13 nov 2011, 18:19
da stereosound
PPoli ha scritto:Quando pensi di cominciare la sezione finale dei bassi con le GM70?
Bella domanda!
Per la seconda parte di questo bi-amplificatore ho in mente varie idee tutte però non troppo economiche direi a partire dalla scelta dei benedetti TU da utilizzare. Mi piacerebbe reperire appunto qualcosa sopra la media che sembra non esistere...devi andare su prodotti di alta scuola o su quelli medi più abbordabili...mancherebbe una via di mezzo!
Sarebbe interessante provare questi anche usati : http://octave-electronics.com/Parts/james.shtml Per questa ragione sarei anche disposto a cedere il gm 70 costruito in precedenza http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=5&t=8739
Ritengo però che molti TU se li facciano pagare in modo esagerato forse anche per il nome che hanno...se vuoi qualcosa di decente,almeno sulla carta, si devono spendere per un 10k almeno 1000 euro per coppia.
Torno a ripetere però che un ampli si ascolta con l'apparato uditivo e non con l'oscilloscopio! e i segnali musicali non sono affatto onde quadre da riprodurre.
In casa non ho più spazio nè per le elettroniche nè per i diffusori: quelli che sto approntando ad alta efficienza http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=5&t=8270 non saprei al momento dove collocarli.
Il fatto è che mi piace ancora costruirmi qualcosa nei ritagli di tempo e ,se continuo su questa strada,dovrei fare posto al nuovo oppure mi ci vorrebbe un ambiente dedicato adatto allo scopo. :sad:

Per ora devo solo attendere eventuali sviluppi :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 15 nov 2011, 07:46
da mrttg
stereosound ha scritto:
IMG.jpg
Questo è lo schemino definitivo,almeno credo,della sezione anodica a ca 430 volt .
Allego qualche misura del rumore (ripple) sui tre punti scelti per il controllo con carico all'uscita di 5kohm.
Max un 100n poliestere metallizzato prima e dopo il giratore sicuramente non fanno :wink:

PS: alzando troppo il condensatore del giratore diventa assai lento alla risposta impulsiva è come non ci fosse.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 15 nov 2011, 09:12
da LuCe68
mrttg ha scritto: alzando troppo il condensatore del giratore diventa assai lento alla risposta impulsiva è come non ci fosse.
Questa non l'ho capita. Se hai un impulso (immagino come segnale) dovrebbe tutto attreverso il C di uscita: quale passaggio mi manca ?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 15 nov 2011, 15:32
da stereosound
mrttg ha scritto:
Max un 100n poliestere metallizzato prima e dopo il giratore sicuramente non fanno :wink:
Intendi due condensatori tra ingesso e massa e uscita e massa?
mrttg ha scritto:
PS: alzando troppo il condensatore del giratore diventa assai lento alla risposta impulsiva è come non ci fosse.
Ti riferisci agli impulsi (disturbi eventuali)in ingesso provenienti dall'alimentazione rettificata?
(c'entra la costante di tempo Rsource- C?)

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 15 nov 2011, 18:32
da net_urbano
Ciao Max volevo chiederti 2 cose:
a cosa serve la R da 5,6K in parallelo allo zener da 56V ?
nello schema sul come collegare il regolatore, Coleman dice di collegare la R catodica e il C di bypass direttamente al positivo del filamento. Tu invece hai usato le 2 R da 47 ohm come mai ?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 15 nov 2011, 19:11
da stereosound
net_urbano ha scritto:Ciao Max volevo chiederti 2 cose:
a cosa serve la R da 5,6K in parallelo allo zener da 56V ?
La R da 5,6k l'ho messa in quanto aiuta a mantenere agganciata la polarizzazione dello zener sotto il catodo della 300B (fatta sperimentalmente andando oltre il clipping dell'apparecchio ma si potrebbe anche ridurre un po').
net_urbano ha scritto: nello schema sul come collegare il regolatore, Coleman dice di collegare la R catodica e il C di bypass direttamente al positivo del filamento. Tu invece hai usato le 2 R da 47 ohm come mai ?

Non ho letto le indicazioni di Coleman,ma se vuoi puoi uscire dalla 300B da uno dei due poli del filamento indifferentemente (di solito dal positivo se alimentato in continua) oppure con due R non troppo piccole (100 ohm totali per non abbassare l'impedenza vista dal regolatore) oppure si potrebbe anche con due diodi uscenti(in antiserie) dal filamento per essere collegati poi alla eventuale rete di polarizzazione automatica.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 16 nov 2011, 07:55
da mrttg
LuCe68 ha scritto:
mrttg ha scritto: alzando troppo il condensatore del giratore diventa assai lento alla risposta impulsiva è come non ci fosse.
Questa non l'ho capita. Se hai un impulso (immagino come segnale) dovrebbe tutto attreverso il C di uscita: quale passaggio mi manca ?
:wink: Prova a simulare il circuito

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 16 nov 2011, 07:58
da mrttg
stereosound ha scritto:
mrttg ha scritto:
Max un 100n poliestere metallizzato prima e dopo il giratore sicuramente non fanno :wink:
Intendi due condensatori tra ingesso e massa e uscita e massa?
Si ti mettono a massa la RF e quello in uscita (forse conviene provare anche con 1u) probabilmente ti migliora la risposta in alto dell' alimentatore.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 16 nov 2011, 10:40
da stereosound
mrttg ha scritto:

Si ti mettono a massa la RF e quello in uscita (forse conviene provare anche con 1u) probabilmente ti migliora la risposta in alto dell' alimentatore.

Si in effetti prima del giratore è gia presente un MKP SCR serie oro da 47uF/630 volt mentre all'uscita c'è un MKP da ben 60uF (in parallelo al 2° elettrolitico).
Volevo invece provare a sostituire sul giratore l'elettrolitico con un MKP di qualità dato che lo stesso circuitino dimostra d'essere ben funzionale.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 16 nov 2011, 10:51
da mrttg
stereosound ha scritto:
mrttg ha scritto:

Si ti mettono a massa la RF e quello in uscita (forse conviene provare anche con 1u) probabilmente ti migliora la risposta in alto dell' alimentatore.

Si in effetti prima del giratore è gia presente un MKP SCR serie oro da 47uF/630 volt mentre all'uscita c'è un MKP da ben 60uF (in parallelo al 2° elettrolitico).
Volevo invece provare a sostituire sul giratore l'elettrolitico con un MKP di qualità dato che lo stesso circuitino dimostra d'essere ben funzionale.
Quelli sono condensatori ingombranti con una discreta ESL condensatoti piu piccoli male non fanno in termini di RF :smile:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 16 nov 2011, 10:57
da LuCe68
mrttg ha scritto:
LuCe68 ha scritto:
mrttg ha scritto: alzando troppo il condensatore del giratore diventa assai lento alla risposta impulsiva è come non ci fosse.
Questa non l'ho capita. Se hai un impulso (immagino come segnale) dovrebbe tutto attreverso il C di uscita: quale passaggio mi manca ?
:wink: Prova a simulare il circuito
Si, si, è proprio perchè ci sto lavorando ( =simulando). Quello che so è che il comportamento dipende dallo smorzamento dato da L, C e riesitenza equivalente al carico. Quello che invece non ho capito è cosa intendi per risposta impulsiva lenta. Innanzitutto, l'impulso lo intendi applicata in ingresso (lato trasformatore) o in uscita (lato carico); per impulso indendi un brusco assorbimento di corrente o una sovratesione ?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 16 nov 2011, 12:16
da stereosound
mrttg ha scritto:
stereosound ha scritto:

Si in effetti prima del giratore è gia presente un MKP SCR serie oro da 47uF/630 volt mentre all'uscita c'è un MKP da ben 60uF (in parallelo al 2° elettrolitico).
Volevo invece provare a sostituire sul giratore l'elettrolitico con un MKP di qualità dato che lo stesso circuitino dimostra d'essere ben funzionale.
Quelli sono condensatori ingombranti con una discreta ESL condensatoti piu piccoli male non fanno in termini di RF :smile:
Appena possibile proverò ad aggiungerli ed approfitterò per sostituire sul giratore anche il C elettr. con un MKP.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 16 nov 2011, 12:26
da mrttg
LuCe68 ha scritto: Si, si, è proprio perchè ci sto lavorando ( =simulando). Quello che so è che il comportamento dipende dallo smorzamento dato da L, C e riesitenza equivalente al carico. Quello che invece non ho capito è cosa intendi per risposta impulsiva lenta. Innanzitutto, l'impulso lo intendi applicata in ingresso (lato trasformatore) o in uscita (lato carico); per impulso indendi un brusco assorbimento di corrente o una sovratesione ?
Io intendo in uscita posta i risultati sull' altra discussione e poi appena posto metto anche le mie.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 30 nov 2011, 17:10
da stereosound
Ho fatto qualche piccola modifica aggiungendo dei condensatori paper in oil prima e dopo il giratore ed inoltre ho aggiunto degli anelli di rifinitura (ricavati da una maniglia sostituita ad una porta) sugli zoccoli octal come si vedono in foto.
La qualità di riproduzione,considerata la spesa complessiva di poco inferiore ai 500 euro escluse ovviamente le sole 300B che possono avere un prezzo molto variabile a seconda della
marca , la trovo comunque molto buona :music: . ^_^

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 30 nov 2011, 20:30
da piero7
ma gli anelli delle maniglie delle porte, li hai incollati?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 30 nov 2011, 20:39
da stereosound
Non sono incollati ma si incastrano quasi perfettamente al supporto che mantiene lo zoccolo...non poteva andar meglio senza spendere nulla,altrimenti bisognava farli realizzare da un tornitore.
Ti metto un paio di foto.
NB. i due dadi ciechi che si vedono sono gli anodi degli zener che sono a massa e che servono per polarizzare i catodi delle 300B. Gli anodi degli zener risultano quindi avvitati sullo chassis volutamente per dissipare quel poco calore che producono mentre la manopola è la regolazione del bias fine della finale di quella sezione inquadrata.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 30 nov 2011, 22:31
da PPoli
Ma mettere invece lo zoccolo e la flangetta SOTTO al ripiano era troppo facile?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 30 nov 2011, 22:33
da PPoli
I dadoni ciechi sono quelli degli Zener?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 01 dic 2011, 07:10
da stereosound
PPoli ha scritto:Ma mettere invece lo zoccolo e la flangetta SOTTO al ripiano era troppo facile?
...infatti l'intento era quello ! purtroppo però, per errore, ho fatto i fori un po' più grandi e sono stato costretto a mettere gli zoccoli in quel modo. Ho deciso quindi di mascherare ciò che non mi piaceva molto.
Si i dadi ciechi che vedi sono gli zener fissati al telaio in quel preciso posto per mantenere molto corti i collegamenti...non è il massimo come estetica ma era il modo migliore per non utilizzare dei,seppur piccoli,dissipatori di calore che oltretutto avrebbero rubato anche dello spazio utile e prezioso all'interno del cabinet.
Dalle foto messe precedentemente ti puoi rendere conto che lo spazio è stato occupato quasi completamente nonostante le dimensioni non troppo minime di tutto il contenitore. Solo i regolatori col dissipatore ed il toroidale aggiunto per alimentare i filamenti delle 300B ne hanno occupato abbastanza e,a tal proposito, ho dovuto mettere i pcb dei CCS in verticale, anche loro alettati.
Per soli 8W a canale non mi sembrava corretto ricorrere ad un due telai che avrebbero reso anche troppo pesante ed più costoso il tutto: questo sfiora i 18kg anche grazie al contenitore utilizzato legno-alluminio molto leggero. :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 11:18
da stereosound
A proposito dell'uso del giratore!!!
Ho modificato lo stesso dopo varie prove sperimentali sulla sua utilità d'uso ai fini della qualità di ascolto e della stabilità di funzionamento. Avevo notato infatti che alcune rare volte ed in maniera discontinua si manifestava un problema di stabilità di funzionamento soprattutto a circuito freddo . La cosa variava anche in funzione del volume di ascolto e della tipologia di incisione del supporto utilizzato.
Ho sostituito il condensatore elettrolitico con uno in polietilene di ottima qualità ed il suo valore è stato ridotto a 6.8uF, la resistenza di source è ora da 5w.
Dopo queste piccole modifiche il difetto è completamente scomparso...ci sono volute varie prove e sedute di ascolto ma ne è valsa la pena!
Lo stesso giratore è stato reso anche escludibile per avere la possibilità di variare la sonorità dell'apparecchio: col giratore inserito si evidenzia una miglior, seppur minima, selettività a discapito però di una certa perdita i calore tipico dei tubi.
Così facendo posso tranquillamente decidere come meglio utilizzare questa nuova funzione :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 11:26
da EF80
non capisco il perche' degli zener, fare una polarizzazione a bias fisso e' tanto semplice, suona uguale ma almeno le finali lavorano nel punto corretto. Questo e' il 300B che ho realizzato io, niente di particolare e' un mufollower di 6sn7 che pilotano una 300b, le finali sono a bias fisso mentre ho usato uno zener a 6 volt sotto i catodi della 6sn7 bassa, la sezione di alimentazione l'ho ricalcolata nuova. Per la tensione negativa ho sfruttato un secondario a 5 volt rimasto libero connettendolo a un trasformatore 220:9volt usato alla rovescia. http://www.gizmoblog.eu/?p=1657

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 11:35
da mrttg
stereosound ha scritto:A proposito dell'uso del giratore!!!
Ho sostituito il condensatore elettrolitico con uno in polietilene di ottima qualità ed il suo valore è stato ridotto a 6.8uF, la resistenza di source è ora da 5w.
Dopo queste piccole modifiche il difetto è completamente scomparso...ci sono volute varie prove e sedute di ascolto ma ne è valsa la pena!
Lo stesso giratore è stato reso anche escludibile per avere la possibilità di variare la sonorità dell'apparecchio: col giratore inserito si evidenzia una miglior, seppur minima, selettività a discapito però di una certa perdita i calore tipico dei tubi.
Così facendo posso tranquillamente decidere come meglio utilizzare questa nuova funzione :wink:
Se lo escludi sicuramente cambia l' andamento dell impedenza dell' alimentatore :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 11:39
da stereosound
Per Gizmo ...ho già visto quel lavoro sul tuo sito! ogni tanto infatti ti leggo.
Sulla scelta della polarizzazione dei tubi non c'è una regola aurea da seguire...anche per le finali ovviamente. La semplicità di cui tu parli è comunque relativa. Per il prossimo lavoro credo ne userò una fissa.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 11:56
da EF80
ma la polarizzazione a zener e' praticamente un bias fisso (il suono ottenuto e' quello) dove non puoi regolare la corrente della valvola, sotto un driver e' un conto ma una finale rischi di farla lavorare male come punto di lavoro.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 12:03
da stereosound
mrttg ha scritto:
Se lo escludi sicuramente cambia l' andamento dell impedenza dell' alimentatore :wink:
Si Tiziano...
Indipendentemente da questo aspetto che credo non abbia avuto,almeno all'ascolto,nessuna controindicazione, ho pensato che fosse utile avere questa possibilità per avere una maggiore usufruibilità dell'apparecchio.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 12:03
da stereosound
GizMo ha scritto:ma la polarizzazione a zener e' praticamente un bias fisso (il suono ottenuto e' quello) dove non puoi regolare la corrente della valvola, sotto un driver e' un conto ma una finale rischi di farla lavorare male come punto di lavoro.
Nel mio lavoro il bias delle 300B è variabile come si può vedere dallo schema allegato in precedenza! Poi il bias fisso può essere pericoloso per il tubo(finale) in assenza di una idonea protezione.
Comunque non credo che il suono cambi sostanzialmente variando il tipo di polarizzazione.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 12:26
da mrttg
stereosound ha scritto:
mrttg ha scritto:
Se lo escludi sicuramente cambia l' andamento dell impedenza dell' alimentatore :wink:
Si Tiziano...
Indipendentemente da questo aspetto che credo non abbia avuto,almeno all'ascolto,nessuna controindicazione, ho pensato che fosse utile avere questa possibilità per avere una maggiore usufruibilità dell'apparecchio.
Ciao Max la mia era una considerazione circuitale per capire la differenza che riscontri nel comportamento dell' amplificatore.... la raddrizzatrice 274 forse aveva maggiore effetto subito dopo il ponte raddrizzatore?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 12:36
da UnixMan
stereosound ha scritto:Poi il bias fisso può essere pericoloso per il tubo(finale) in assenza di una idonea protezione.
non che da questo punto di vista con gli zener le cose siano poi molto migliori. Sempre di polarizzazione fissa si tratta. Hai solo un po' di sicurezza in più perché il tutto è più semplice e ci sono meno cose che possono andare storte...
stereosound ha scritto:Comunque non credo che il suono cambi sostanzialmente variando il tipo di polarizzazione.
su questo avrei qualcosina da ridire. ;) Tra bias fisso a zener, batterie, negativo di griglia o altro verosimilmente le differenze sono modeste. Ma tra bias fisso e bias "automatico" il suono eccome se cambia sostanzialmente!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 12:41
da EF80
stereosound ha scritto:Comunque non credo che il suono cambi sostanzialmente variando il tipo di polarizzazione.
Se lo dici tu, io personalmente riconosco ormai ad orecchio gli apparecchi polarizzati a self bias, poi pericoloso in che modo, l'unico pericolo nel bias fisso e' se lo tara uno che non sa cosa fa.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 12:44
da EF80
UnixMan ha scritto:Ma tra bias fisso e bias "automatico" il suono eccome se cambia sostanzialmente!
Gia', hai la reattanza capacitiva di un condensatore che varia al variare della frequenza tanto per cominciare... L'effetto + evidente all'ascolto e' l'incupimento e appiattimento della gamma alta che diventa spesso anche ruvidina e poco gradevole all'ascolto. Nel bias fisso l'unica cosa che puo' andare storta e' se per il bias viene usato un potenziomentro di bassa qualita' e questo per qualche motivo difetta e il cursore per qualche motivo non fa + contatto, come m'e' capitato in un luxman, la finale e' saltata ma aveva cmq 30 anni. Io cmq uso sempre quando posso trimmer multigiri al cermet ovviamente di quelli sigillati per avere il massimo dell'affidabilita'.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 12:50
da UnixMan
GizMo ha scritto: pericoloso in che modo, l'unico pericolo nel bias fisso e' se lo tara uno che non sa cosa fa.
non ti pare di farla un po' troppo semplice? ad es. basta che si guasti praticamente uno qualsiasi dei componenti dell'alimentatore del negativo di griglia per poter creare seri danni a buona parte dell'amplificatore...
GizMo ha scritto:
UnixMan ha scritto:Ma tra bias fisso e bias "automatico" il suono eccome se cambia sostanzialmente!
Gia', hai la reattanza capacitiva di un condensatore che varia al variare della frequenza tanto per cominciare...
non solo. Soprattutto hai il bias che si sposta continuamente in funzione della "storia" precedente del segnale.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 13:05
da stereosound
mrttg ha scritto:

Ciao Max la mia era una considerazione circuitale per capire la differenza che riscontri nel comportamento dell' amplificatore.... la raddrizzatrice 274 forse aveva maggiore effetto subito dopo il ponte raddrizzatore?
Inizialmente la 274B è stata messa dopo la prima cella di filtraggio CL in quanto doveva servire a dare un certo ritardo di pochi sec all'anodica ed allo stesso tempo avrebbe appunto caricato il secondo condensatore subendo uno stress elettrico minimo data l'alta capacità dei condensatori utilizzati. Poi,a causa del ritardo di oltre 20 sec nella accensione dei filamenti delle 300b dovuto al tempo impiegato dai regolatori Coleman per andare a regime di funzionamento, ho dovuto inserire un temporizzatore che ritardasse l'anodica di circa 60 sec . Poi le cose sono rimaste come le avevo decise sin dall'inizio.

Tu forse ti riferisci alla utilità che potrebbe avere lo spostamento della 274B,subito dopo il ponte, per l'inerzia temporale dovuta al riscaldamento del catodo?(filamento in questo caso) ...a questo non avevo pensato in effetti? :o

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 13:13
da EF80
UnixMan ha scritto:
GizMo ha scritto: pericoloso in che modo, l'unico pericolo nel bias fisso e' se lo tara uno che non sa cosa fa.
non ti pare di farla un po' troppo semplice? ad es. basta che si guasti praticamente uno qualsiasi dei componenti dell'alimentatore del negativo di griglia per poter creare seri danni a buona parte dell'amplificatore...
Se ti preoccupa questo basta mettere un fusibile sulla linea che alimenta l'anodica della finale. Cmq non distruggi niente, ti va a 0 ga G1 al massimo esaurisci la valvola.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 13:21
da UnixMan
stereosound ha scritto:Tu forse ti riferisci alla utilità che potrebbe avere lo spostamento della 274B,subito dopo il ponte, per l'inerzia temporale dovuta al riscaldamento del catodo?(filamento in questo caso)
no, piuttosto alla riduzione del rumore di rettificazione se il diodo a vuoto è posto direttamente in serie a quelli a SS... nonché all'effetto filtro formato dall'impedenza dinamica del diodo a vuoto con il condensatore di filtro che segue.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 13:36
da EF80
UnixMan ha scritto:no, piuttosto alla riduzione del rumore di rettificazione se il diodo a vuoto è posto direttamente in serie a quelli a SS... nonché all'effetto filtro formato dall'impedenza dinamica del diodo a vuoto con il condensatore di filtro che segue.
Si fa prima cavare i diodi a SS e a far fare alla valvola rettificatrice direttamente il suo lavoro visto che l'unico motivo per usare diodi a SS e' avere meno caduta di tensione, vanificato dal fatto di metterci dopo un diodo a vuoto...

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 13:51
da stereosound
GizMo ha scritto:
stereosound ha scritto:Comunque non credo che il suono cambi sostanzialmente variando il tipo di polarizzazione.
Se lo dici tu, io personalmente riconosco ormai ad orecchio gli apparecchi polarizzati a self bias, poi pericoloso in che modo, l'unico pericolo nel bias fisso e' se lo tara uno che non sa cosa fa.
Ovviamente mi riferisco ad una differenza sostanziale come detto...ma qui sui termini da utilizzare bisogna sempre cercare di essere precisi.
UnixMan ha scritto:no, piuttosto alla riduzione del rumore di rettificazione se il diodo a vuoto è posto direttamente in serie a quelli a SS... nonché all'effetto filtro formato dall'impedenza dinamica del diodo a vuoto con il condensatore di filtro che segue.
Si questo è vero!...però in questa posizione il tubo credo si stressi un po' troppo col tempo. Nella posizione intermedia scelta da me comunque svolge pure questa funzione,anche se solo parzialmente, nel 2° stadio della rettifica.
GizMo ha scritto: Si fa prima cavare i diodi a SS e a far fare alla valvola rettificatrice direttamente il suo lavoro visto che l'unico motivo per usare diodi a SS e' avere meno caduta di tensione, vanificato dal fatto di metterci dopo un diodo a vuoto...
A parte la maggiore cct, col tubo a vuoto ci sono anche vantaggi sonici rispetto al solo ss secondi i pareri di molti.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 14:52
da LuCe68
stereosound ha scritto: A parte la maggiore cct, col tubo a vuoto ci sono anche vantaggi sonici rispetto al solo ss secondi i pareri di molti.
La naturale conseguenza di tale affermazione è che nei circuiti di quei molti il segnale probabilmente passa bel bello attraverso i diodi a vuoto , il TA, il cordone di alimentazione, l'impianto dell Enel e la qualità del petrolio che ha generato l'energia. Tutto senz'altro vero, in particolare la qualità del petrolio. Ma a quei signori non gli è venuto in mente che il percorso del segnale si doveva richidere prima di arrivare al tubi a vuoto ?
INMHO.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 15:05
da stereosound
LuCe68 ha scritto:
Ma a quei signori non gli è venuto in mente che il percorso del segnale si doveva richidere prima di arrivare al tubi a vuoto ?
INMHO.


Ti riferisci al segnale che si chiude sui condensatori dell'alimentazione immagino !? :smile: ... lo studio dei circuiti equivalenti purtroppo non dà e non può dare comunque nessuna indicazione di come possa ""suonare"" un certo apparecchio!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 15:07
da EF80
stereosound ha scritto:A parte la maggiore cct, col tubo a vuoto ci sono anche vantaggi sonici rispetto al solo ss secondi i pareri di molti.
Quello di sicuro, ma immagino che sia anche meglio avere direttamente il rettificatore a vuoto da solo senza diodi a SS :) visto che risparmi di mandare dentro al TA il rumore di commutazione del ponte a SS, rumore che probabilmente passa oltre il diodo a vuoto e si diffonde anche nel circuito dei filamenti... Visto il TA che hai perche' invece che un ponte di graetz a diodi con una valvola rettifc. messa dopo non fai un ponte ibrido con 2 diodi e la valvola ? risparmi il TA dai rumori di commutazione semplifichi il circuito e per me ottieni un risultato migliore.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 15:42
da UnixMan
stereosound ha scritto:
UnixMan ha scritto:no, piuttosto alla riduzione del rumore di rettificazione se il diodo a vuoto è posto direttamente in serie a quelli a SS...
Si questo è vero!...però in questa posizione il tubo credo si stressi un po' troppo col tempo.
non più di quanto non farebbe se fosse utilizzato direttamente per fare il suo lavoro, al posto dei diodi a SS. Fondamentalmente, tutto dipende dal valore del C "di testa" del filtro...
LuCe68 ha scritto:Ma a quei signori non gli è venuto in mente che il percorso del segnale si doveva richiudere prima di arrivare al tubi a vuoto ?
assolutamente d'accordo. ;)

Per la precisione, si dovrebbero richiudere il più "vicino" possibile a ciascun circuito (sull'ultimo condensatore di filtro) per minimizzare la "lunghezza" di ciascun loop di corrente.

Naturalmente, l'altro vantaggio dei tubi a vuoto è il minore rumore di rettificazione.

Sia perché a differenza di quelli a giunzione non sono soggetti a fenomeni di "reverse recovery" che (e forse soprattutto) perché obbligano a limitare le correnti di picco...

Entrambe cose che oggi si possono ottenere altrettanto bene utilizzando diodi a barriera Schottky (per alta tensione, in SiC) per i raddrizzatori e limitando intenzionalmente le correnti di picco anche se i diodi per conto loro potrebbero reggerne di ben più alte.

Dopo di che va detto che buona parte del suono degli amplificatori (tutti, ma per vari quanto ovvi motivi in modo particolare dei SET) è legato alle interazioni tra il carico (reattivo) e l'impedenza di uscita (tipicamente altrettanto reattiva) dell'alimentatore, mediate da quella del "modulatore" (=lo stadio di uscita) e dalle inevitabili risonanze che si formano di conseguenza (e che vanno ad aggiungersi a quelle proprie del carico e/o dell'alimentatore, ecc).

È anche (oserei dire soprattutto) per questo che alcuni amplificatori danno risultati ottimali con alcuni diffusori piuttosto che con altri e viceversa.

Quello che tipicamente avviene quando si "gioca" con stadi di uscita, tubi e/o TU diversi, condensatori e/o induttori di filtro, ecc, IMHO è soprattutto questo: si modificano le interazioni tra alimentazione/modulatore/carico e si alterano le relative risonanze. Cosa che ovviamente cambia la risposta acustica complessiva del sistema ampli/diffusori e quindi il suono percepito.

Di fatto, se nel "mix" non entrassero anche le non-linearità proprie del modulatore, il tipo di dispositivo/i utilizzato/i per il modulatore (triodi, pentodi, transistors, ecc) sarebbe del tutto indifferente: gli stessi identici risultati si potrebbero ottenere con qualsiasi dispositivo semplicemente lavorando sull'alimentazione (in funzione delle caratteristiche proprie del modulatore impiegato). Anche in pratica, nonostante le differenze tra i dispositivi, con qualche accortezza si può andare abbastanza vicini ad un tale risultato...

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 19:50
da EF80
UnixMan ha scritto:Entrambe cose che oggi si possono ottenere altrettanto bene utilizzando diodi a barriera Schottky (per alta tensione, in SiC)
SiC che non hanno il reverse recovery ma hanno ancora la soglia di commutazione a 0,7v che causa un brusco attacco del trasformatore al circuito con possibili fenomeni di spyke... provato, di sic ne ho una stecca su in labo... le valvole restano i raddrizzatori piu' silenziosi. Per la dimensione delle capacita': con le EZ81 e la GZ34 si riescono ad usare capacita' anche di 470uF o superiori... e se fai un'alimentazione ad ingresso induttivo puoi spingerti anche molto molto su con la capacita' del condensatore dopo l'induttanza.. ricordo che non e' la capacita' che spaventa la valvola ma solo a corrente di picco causata dalla carica essenzialmente nel momento dell'accensione, se limiti questo spunto di accensione puoi usare anche condensatori piu' grossi... si puo' anche adottare un trucchetto da radio amatore di mettere in serie una resistenza bella grossa che faccia caricare lentamente il condensatore e poi con un temporizzatore e un rele' cortocircuitare la resistenza per far entrare il circuito a regime.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 20:01
da stereosound
GizMo ha scritto: ... Visto il TA che hai perche' invece che un ponte di graetz a diodi con una valvola rettifc. messa dopo non fai un ponte ibrido con 2 diodi e la valvola ? risparmi il TA dai rumori di commutazione semplifichi il circuito e per me ottieni un risultato migliore.
Così avrei maggiore cdt che non mi posso permettere...sono già a ca 420v col giratore inserito :sad: , comunque il rumore è l'ultimo degli aspetti che mi preoccupa dato che è veramente basso mentre la qualità di riproduzione è già su buonissimi livelli data la componentistica definibile "economica" soprattutto la resa dinamica la trovo ottima(esente da effetto scarrafone). :lol:

GizMo ha scritto: ... si puo' anche adottare un trucchetto da radio amatore di mettere in serie una resistenza bella grossa che faccia caricare lentamente il condensatore e poi con un temporizzatore e un rele' cortocircuitare la resistenza per far entrare il circuito a regime.
Questo è quello che ho anche fatto anch'io in questo apparecchio visto che la capacità totale di livellamento supera i 2000uF complessivi...

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 20:06
da EF80
effetto scaraffone ?!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 20:09
da stereosound
GizMo ha scritto:effetto scaraffone ?!
Come dicono a Napoli... ogni scarrafone è bell’ a mamm’ soja.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 20:23
da UnixMan
GizMo ha scritto:se fai un'alimentazione ad ingresso induttivo puoi spingerti anche molto molto su con la capacita' del condensatore dopo l'induttanza..
se fai un ingresso induttivo il problema non si pone, la corrente in quel caso è quasi sinusoidale. Non è la capacità complessiva che conta di per se ma, per l'appunto, solo le correnti di picco.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 22:46
da LuCe68
stereosound ha scritto:
GizMo ha scritto: ... si puo' anche adottare un trucchetto da radio amatore di mettere in serie una resistenza bella grossa che faccia caricare lentamente il condensatore e poi con un temporizzatore e un rele' cortocircuitare la resistenza per far entrare il circuito a regime.
Questo è quello che ho anche fatto anch'io in questo apparecchio visto che la capacità totale di livellamento supera i 2000uF complessivi...
Sto per darvi una notizia che vi farà tremare i polsi.....hanno inventato i termistori :devil:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 18 dic 2011, 23:57
da EF80
LuCe68 ha scritto:Sto per darvi una notizia che vi farà tremare i polsi.....hanno inventato i termistori :devil:
ih che bello cosi' tutto il circuito di alimentazione varia al variare della temperatura ambiente, cara chiudi la porta che si ammoscia la gamma alta, scherzo XD

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 19 dic 2011, 06:50
da LuCe68
GizMo ha scritto:
LuCe68 ha scritto:Sto per darvi una notizia che vi farà tremare i polsi.....hanno inventato i termistori :devil:
ih che bello cosi' tutto il circuito di alimentazione varia al variare della temperatura ambiente, cara chiudi la porta che si ammoscia la gamma alta, scherzo XD
Shhhhh, non lo diciamo in giro, la tensione varia anche senza i termistori.........la cattivona dell'Enel dichiara variazioni del 10% ma in realtà sono spesso superiori. Mi raccomando non lo dire altrimenti la gente smetterà di comprare e selezionare a mano resistenze allo 0,1% e poi dovrà passare il tempo seduto sul divano a guardare le soap opera con la moglie ...... :devil:
Se lo sapessero le mogli !!!! :lol:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 19 dic 2011, 07:08
da stereosound
:sad: ...ntc o relè non ci mettono certo al riparo dalle oscillazioni della rete elettrica e da tutti gli altri effetti deleteri presenti...ma questo è un altro problema da affrontare.
Personalmente mi servo di uno stabilizzatore da 2kva con un grosso filtro emi-rfi . Su altri apparecchi ho realizzato degli appositi filtri rete dedicati come sul lettore cd...non è il massimo ma aiutano certamente a rendere ripetitiva,entro alcuni limiti , la condizione di ascolto che è pur sempre una esperienza nuova ogni volta :wink:

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 19 dic 2011, 11:42
da EF80
LuCe68 ha scritto:
GizMo ha scritto:
LuCe68 ha scritto:Sto per darvi una notizia che vi farà tremare i polsi.....hanno inventato i termistori :devil:
ih che bello cosi' tutto il circuito di alimentazione varia al variare della temperatura ambiente, cara chiudi la porta che si ammoscia la gamma alta, scherzo XD
Shhhhh, non lo diciamo in giro, la tensione varia anche senza i termistori.........la cattivona dell'Enel dichiara variazioni del 10% ma in realtà sono spesso superiori. Mi raccomando non lo dire altrimenti la gente smetterà di comprare e selezionare a mano resistenze allo 0,1% e poi dovrà passare il tempo seduto sul divano a guardare le soap opera con la moglie ...... :devil:
Se lo sapessero le mogli !!!! :lol:
Bhe adesso a casa mia la tensione varia da 235 a 225 e sono variazioni che cambiano dal giorno alla notte, poi non so se te hai la casa alimentata da un mulino collegato a una dinamo, ma avere un NTC o PTC provocherebbe variazioni repentine ben piu' ampie ogni minuto, non raccontare cavolate che con le derive termiche ci ho avuto a litigare con un'amplificatore che la finale a bias fisso e accoppiata al suo driver in DC, avere resistenze stabili in temperatura (che siano allo 0.1% non indica che lo siano) serve eccome, sul regolatore che generala la tensione che regolava il bias ho usato resistenze nos per strumenti di misura, roba risalente agli anni 50 ma che non variano di 1ohm nemmeno se le tieni sulla fiamma viva.. bhe caso strano dopo il bias era stabile e non si spostava piu', mi sembrate un po' catastrofici con i problemi e alla fine adottate soluzioni che causano piu' problemi di quelli che c'erano in partenza.

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 30 dic 2011, 21:56
da stereosound
A breve dovrei iniziare la la 2a parte di questo bi-amplificatore...un SE di 6C33 da 15 w rms per canale utilizzabile come il primo anche separatamente . Il presupposto di base sarà sempre l'economicità realizzativa finalizzata ad una buona qualità generale. Schema di grande semplicità ma con qualche piccola stravaganza!

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 06 mag 2012, 16:53
da piero7
stereosound ha scritto:
IMG.jpg
Questo è lo schema dell'alimentazione anodica che dovrei realizzare per questo apparecchio, Il giratore é la prima L della cella LCLC di filtraggio.
Devo verificare praticamente se il giratore messo subito dopo il ponte possa funzionare bene...altrimenti devo mettere prima dello stesso un condensatore di valore opportuno...oppure variare la disposizione delle L.
Appena avrò tutto il materiale potrò passare alla fase pratica...
domanda: qual'è il vantaggio avere raddrizzatori al silicio seguiti da una valvola e da altri diodi?

Re: Biamplificatore-prima parte

Inviato: 06 mag 2012, 17:47
da stereosound
Qui se ne è parlato:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... &start=100

I diodi all'uscita di ciascun polo del filamento(catodo) servono a prelevare la DC dalle due sezioni e risultano in antiserie vista dalla AC che alimenta il filamento stesso trattandosi di un tubo a riscaldamento diretto.
Questi due diodi si sarebbero potuti anche omettere uscendo da un solo polo(ma non sarebbe stato il massimo) oppure prelevare l'uscita dal centrale del secondario del TA sulla linea del filamento, se è disponibile...a me questa soluzione però non garba(ti metto uno schemino di esempio).

Comunque inizialmente il tubo è stato inserito(calcolate le cadute avendo le placche in parallelo) come soft-start per ritardare l'anodica di qualche sec dopo la rettifica ,poi avendo usato i regolatori Coleman per accendere i filamenti delle 300b mi sono trovato con una anodica anticipata di parecchi secondi e ciò causava un po' di rumore in uscita nella fase di riscaldamento del DHT,questo mi ha costretto poi ad inserire un temporizzatore per ritardare l'anodica di 60sec.

Poi questo piccolo inconveniente è sparito! :wink: