modificare i condensatori

Discussioni relative alla componentistica ed accessoristica per autocostruzione audio. Dove trovare materie prime a buon prezzo. Come impiegare i componenti al meglio.
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Non conosco metodi attendibili diversi dal doppio cieco. ...''ogni scarrafone è bello a mamma soja" [/i]?




Originariamente inviato da aiacel - 18/10/2007 :  06:52:01
Continuo ad essere d' accordo con te, anche se premessa indispensabile è l' addestramento del panel d' ascolto, la definizione di criteri di osservazione e linguaggi condivisi, la verifica preliminare e periodica delle prestazioni individuali ecc.
Condivido per altro le tue conclusioni, perfettamente in lnea con il mio concetto di HiFi,anche se tendenzialmente ritengo sempre preferibile ampliare la gamma dei soggetti.

Non credo, per dove saranno nello specifico posizionati i cap, che potranno influenzare piu' di tanto il suono; e comunque saranno l' ultimo dei problemi.

Mauro

PS: dove le differenze sono marcate, appaiono comunque evidenti anche ad un solo osservatore dotato delle qualità necessarie per valutare. Estrapolando da altre situazioni, 100 imbecilli non fanno un genio.
Ma due ampli 'artigianali' o diy ( SE , NO FB ecc) apparentemente uguali, suonano uguali?
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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Le prove d'ascolto non le dovrebbe fare Armando
Originariamente inviato da aiacel - 18/10/2007 : 06:52:01
Chiarisco solo: premesso che considero l'esperimento di Mauro Baudino una verifica della mera funzionalità elettrotecnica di questa pratica (visto che da Armando, a Riccardo, al sottoscritto, le maggiori perplessità si appuntavano su questo aspetto), il mio commento era una semplice battuta sulle attese di Mauro circa un esperimento in realtà ancora tutto da compiere, e sull'autoironia più volte espressa dal medesimo Mauro circa le proprie attitudini di "ascoltone".

Capisco anche che questa mia divertita e complice ironia dall'esterno non fosse facilmente coglibile, e credo anzi che lo stesso Mauro Baudino non l'abbia forse colta appieno.

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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Continuo ad essere d' accordo con te, anche se premessa indispensabile è
Premessa tua a parte, lapidariamente: io invece continuo ad essere d'accordo con l'ing. Russo, e con le sue invettive contro i cd. "doppio cecati" (di audioreviuviana memoria). Ovviamente non ho intenzione di discutere questa mia posizione (questo significa "lapidariamente") e vi prego di scusarmi davvero, se eventualmente ho offeso qualcuno di voi, per il solo fatto di ritenere il cd. "ascolto in doppio cieco" una vera e propria superstizione scientifica.
Ma due ampli 'artigianali' o diy ( SE , NO FB ecc) apparentemente uguali, suonano uguali?
Originariamente inviato da MBaudino - 18/10/2007 : 07:54:04
Ovviamente no, ma tu sei bravissimo a fare domande pleonastiche.

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Messaggio da aiacel »

(...)io invece continuo ad essere d'accordo con l'ing. Russo, e con le sue invettive contro i cd. "doppio cecati" (di audioreviuviana memoria).
Non conosco assolutamente tale CD.

Io mi riferivo a un sistema di indagine statistico universalmente riconoscito usato in tutti i campi della vita: dall'effetto placebo a capire se la nuova merendina piacerà o meno una volta immessa sul mercato.

Che 100 imbecilli non facciano un genio siamo tutti d'accordo, anzi rincarando la dose "facendo la media otterrai solamente un risultato mediocre" (Platone). . Ma tutto ciò poco c'entra nel capire se una modifica è efficace o meno perchè parafrasando il solito proverbio napoletano : "Ogni orecchia è perfetta al padre sojo" o se preferisci ogno di noi si considererà il genio della situazione indipendentemente dalla posizione assunta.

Come al solito chiudo con una cosiderazione a margine. Tutti, io compreso, si vanno ad impelagare su "quisquiglie e pinzellacchere" come direbbe Totò: prendiamo posizioni su condensatori rinchiusi in una bara di legno o su cavi antanizzati quando l'elemento più critico della catena e l'altoparlante. Forse, come qualcuno ha già scritto in questo forum, la gente più che cercare di costruirsi un sistema ben suonante cerca qualcosa con cui mettersi in mostra. Finchè non verrà fatta la prova del doppio cieco, per me il condensatore di legno rientra pienamente in quella categoria.
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Messaggio da Luc1gnol0 »

(...)io invece continuo ad essere d'accordo con l'ing. Russo, e con le sue invettive contro i cd. "doppio cecati" (di audioreviuviana memoria).
Non conosco assolutamente tale CD.
Originariamente inviato da aiacel - 18/10/2007 : 13:33:36
"cd." sta semplicemente, in italiano scritto corrente, per "cosiddetto" (o, come nel caso di specie, al plurale, per "cosiddetti"). Ma forse la tua era una battuta di spirito, visto il tuo modo di proporti nello scrivere, che io non ho saputo cogliere appieno.

Il doppio cieco, nella ricerca medica, è una metodologia scientifica, con la sua validità, e le relative controindicazioni (soprattutto nel campo della psicologia). Ma qui non si discute di ricerca medica, mi pare.

Il cd. "ascolto in doppio cieco" (pur linguisticamente assai simile come espressione) invece non è niente, oggettivamente e scientificamente: anzi, personalmente mi son spinto a dire che, per quel che mi riguarda, è assimilabile ad una pura superstizione.

Ovviamente non mi provo a far cambiare idea a chi sia di parere diametralmente opposto (nè sono disposto non solo a cambiare posizione, ma anche ad un semplice confronto, per amor di brevità), il che motiva la scelta dell'avverbio "lapidariamente" usato nella mia risposta a Mauro Baudino.

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Messaggio da aiacel »

"cd." sta semplicemente, in italiano scritto corrente, per "cosiddetto" (o, come nel caso di specie, al plurale, per "cosiddetti").

Originally posted by Luc1gnol0 - 18/10/2007 : 14:33:38
Confesso che per CD aver capito "compact disc" e temevo che "doppio cieco" dell'ING Russo fosse il titolo di un disco con traccie speciali per l'ascolto scientifico. Non sto scherzando, pensavo fosse relmente ciò.

Mi sfuggono i motivi per cui ritieni il metodo doppio cieco non adatto, ma sono pronto ad abbracciare un modo migliore. Tu cosa proponi?
Visto che c'entra poco con i Wooden Capacitor (guarda caso si abbreviano WC 8) ) mandami pure un mp.
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Messaggio da MBaudino »

Proverei a ritornare IT, lasciando ad ognuno le sue convinzioni. Questo non per rispetto democratico, ma perchè è meglio affrontare un argomento per volta.

Non avendo numeri è inutile chiedersi se arrivino vibrazioni al condensatore, e da dove, e quante e perchè debbano nuocere al suono, e quale sia la massima accelerazione permessa.
Non avendo risposte, è anche inutile chiedersi perchè un condensatore dovrebbe migliorare o peggiorare usando uno dei seguenti sistemi: blue tack, piombo, incollaggio al telaio, C37, carbon block, baretta di ebano, baretta di bamboo con carta jap all' interno, verniciatura all' argento esterna, verniciatura alla grafite esterna, gommalacca . Ecc. Spero di non aver dimenticato nulla e nessuno.E poi, su quale condensatore, fatto come?


Quindi nessuna domanda, limitiamoci ai fenomeni e supponiamoli reali. Se tali non li ritenessimo, passiamo ad altro. Scopo non è scrivere un paper per l' AES, ma esplorare sperimentalmente un piccolo mondo.


Rimanendo sull' argomento proposto da Armando, l' apertura del mio condensatore alcune cose le ha indicate, naturalmente relative al solo modello esaminato ( ma apparentemente anche valide per il condensatore utilizzato nel link di Armando).

L' avvolgimento del condensatore ( un componente mediocre) è un cilindro molto morzato, leggermente cedevole sotto la pressione delle dita. Le armature sono alcuni mm distanti dalle pareti del guscio di alluminio. I reofori sono fissati in maniera abbastanza rigida alla spirale, ed hanno diametro decrescente con il crescere della distanza dalle armature. La base del condensatore è un disco di plastica stampata, con i due fori per l' inserimento dei reofori. Il guscio in alluminio è crimpato al disco di plastica.
In pratica, meccanicamente il condensatore è costituito da due elementi distinti: il primo comprende armature e reofori; il secondo comprende il disco di base e il guscio esterno.L' accoppiamento fra i due sistemi è minimo, costituito solo dall' attrito dei reofori attraverso i fori nel disco, che ricordo è in moscio materiale termoplastico.

I due sistemi così male accoppiati, poi oscillano insieme sulla PCB attraverso la molla costituita dai reofori saldati. Ma questa è un altra storia.

Ora, nell' ipotesi ( vera o falsa) che qualche effetto le vibrazioni possano avercelo, mi sembra del tutto improbabile -per il sistema sopra descritto e per quella tipologia di condensatore - che qualunque gadget andiamo ad applicare sul guscio esterno possa avere un significativo effetto sulle armature interne. Il guscio, come detto, è accoppiato relativamente poco alle armature (solo per attrito, lo sfilamento dei reofori dal disco non richiede alcuno sforzo) .Pertanto piombo, blue tack, argento ecc. applicati sul guscio sarebbero meccanicamente ben distanti dalle armature. Ben piu' promettente potrebbe essere invece (ripeto:potrebbe essere) l' effetto della carta Jap applicata direttamente all' esterno delle armature, l' uso di cere ecc. Magari faranno male, ma qualche cosa è molto probabile che avvenga.

Quindi (sempre nell' ipotesi che ridurre le vibrazioni delle armature possa servire a qualche cosa), in via preliminare sembrerebbe preferibile il metodo giapponese ( smorzamento delle armature) a quello latino/piombifero (appesantimento e smorzamento del guscio). Quindi, proprio volendo perderci del tempo, il metodo Jap ha qualche chances di produrre effetti (positivi o negativi che siano).

Condensatori assemblati con altre tecnologie potrebbero richiedere un approccio differente, ad esempio quelli a film in cui il pacco delle armature è strizzato e compresso dalla custodia esterna. Personalmento ritengo che non esistano approcci buoni per tutte le stagioni e la soluzione vada individuata sperimentalmente caso per caso.

Mauro
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Proverei a ritornare IT, lasciando ad ognuno le sue convinzioni. Questo non per rispetto democratico, ma perchè è meglio affrontare un argomento per volta.
Cos'è, censura preventiva? In ogni caso personalmente non ho nessuna intenzione di discutere di alcunché con chicchessia in ognidove (basta peraltro solo pensare a cosa sia, come si svolga, quali fini abbia la procedura doppio cieco - lasciando perdere l'audio - per avere risposte iniziali ma basilari).
mi sembra del tutto improbabile -per il sistema sopra descritto e per quella tipologia di condensatore - che qualunque gadget andiamo ad applicare sul guscio esterno possa avere un significativo effetto sulle armature interne.
Io sono un somaro in fisica, nel senso che non la so, e che o me la spiegano pezzettino per pezzettino, o semplicemente non ci arrivo a trarre le conclusioni solo studiandola (meno male che non sono ingegnere, qualcuno penserà: ed ha ragione). Visto che spiegata in modo acconcio poi la capisco, probabilmente non ho metodo, o anche problemi psicologici, o ambedue: ma questo è un altro discorso.

Premesso questo: nel limitato caso degli elettrolitici, per quale motivo ci stiamo interessando del vibrare delle armature e non anche dell'involucro, di entrambi o di uno solo degli aspetti? Davvero è insufficiente il contatto disco-reofori? E' importante il contenitor d'ebano con cui batter fino alla morte (di) Giaime, o aver tolto l'altro? Togliere i coperchi è una pratica foriera di buone cose già ben sperimentata. C'è un'ovvietà (o più d'una) che non colgo.

OH! (© by gluca) Giaime, se vuoi grattati, ma per favore non lamentarti: stavo solo facendo una sciocca battuta, ora.
Quindi (sempre nell' ipotesi che ridurre le vibrazioni delle armature possa servire a qualche cosa), in via preliminare sembrerebbe preferibile il metodo giapponese ( smorzamento delle armature) a quello latino/piombifero (appesantimento e smorzamento del guscio).
Ma l'uso del piombo ha dei riscontri sperimentati, anche qui, dal punto di vista della percezione almeno: l'altro metodo sembrerebbe anche, almeno de relatu, anche se i fenomeni sono descritti partendo da premesse diverse. Ciò non mi scioglie il nodo gordiano di prima, l'ovvietà: siamo sicuri di cosa guardare e dove? Io mi limiterei alla funzionalità ed affidabilità del condensatore, dopo ciascuna e tutte le fasi della lavorazione, e non inerirei altro (vedi premessa sulla fisica) per il momento. Poi si potrà eventualmente vedere altro.

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Messaggio da riccardo »

Perdonatemi l'intrusione. Ma:
uno spirito pratico, non dovrebbe forse cercare una sintesi pragmaticamente occidentale, fra le metodologie Jap e quelle Latine?
E questa sintesi, non dovrebbe essere la carta di riso a fasciare, e la capsula esterna di piombo?
- è non automatico, estrarre dal tappo di plastica, i reofori di Rubycon ZA e ZHL, nonchè di panasonic FC - Lo dico perchè uso appunto i tappi dei vecchi condensatori come distanziali per i cavi...


Saluti

R.R.
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Messaggio da Luc1gnol0 »

- è non automatico, estrarre dal tappo di plastica, i reofori di Rubycon ZA e ZHL, nonchè di panasonic FC -
Originariamente inviato da riccardo - 18/10/2007 : 22:14:46
Sembrerebbe che, nell'editing stesso del messaggio, tu debba aver inavvertitamente cancellato parte del medesimo... si capisce?

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Messaggio da aiacel »


Quindi (sempre nell' ipotesi che ridurre le vibrazioni delle armature possa servire a qualche cosa), in via preliminare sembrerebbe preferibile il metodo giapponese ( smorzamento delle armature) a quello latino/piombifero (appesantimento e smorzamento del guscio). Quindi, proprio volendo perderci del tempo, il metodo Jap ha qualche chances di produrre effetti (positivi o negativi che siano).



Originally posted by MBaudino - 18/10/2007 : 18:33:14
Ormai penso che abbiatee capito tutti che vedo la pratica dei WC un mero esercizio onanistico. Temo comunque che state sottovalutando il Giapponese: non credo affatto che l'intenzione sia quella di eliminare le vibrazioni, ma bensì di sostituirle con altre più gradevoli. Il legno o il bamboo riusuonano e enche parecchio, come sa bene chi suona uno strumento ad arco od uno xilofono: sicuramente quanto, se non di più, dell'involucro in alluminio .
E qui si apre un mondo nuovo !!!
Non solo il risultato dipenderebbe dal materiale adoprato per la modifica, ma anche dalla sua geometria e spessore. Un lavoro da liutaio insomma.

Se tutto questo vuol essere un passatempo per il fortunato che ne ha da buttare, ben venga: sarò il primo a complimentarmi con lui per l'eccellente lavoro sonico-artistico, esattamnte come faccio col mio vicino di casa che incide orrende statuette nella radica. Ma per chi non ne ha, non sarebbe più semplice, più veloce ( e quindi forse anche più economico) e sicuramente migliore dal punto di vista acustico non adoprare elettrolitici ?

Ciao Aiace

PS. per favore adesso non cominciate con i soliti discorsi di lapalissiana memoria che è meglio un buon elettrolitico di un pessimo xxx, sul quale persino Max Catalano non può che essere d'accordo.
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Messaggio da mariovalvola »

le vibrazioni , almeno quelle provocate dalla musica, le elimino tenendo le sorgenti e le elettroniche in
una stanza separata dal diffusore.

gli elettrolitici, praticamente, non li uso. :D .
immodestamente, riesco a godere abbastanza così senza aiuti esterni e/o ulteriori stimoli.
Mi rimane da risolvere il problema enorme dell'ambiente d'ascolto. ; ) ; )

Mario Straneo
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Messaggio da MBaudino »

Ieri sera ho passato alcuni minuti a giocare con il mio scacciaspiriti, un graziosissimo manufatto in canne di bambu. E' in casa da anni, e quando il vento entra o viene urtato con la testa, si mette a suonare. Un suono veramente piacevole. Molto abile l' intaglio delle canne che consente loro di emettere suoni di frequenza molto diversa fra loro.

Tu pensi quindi che esista correlazione fra risonanza del bambu o del guscio di alluminio e risposta del condensatore (non necessariamente risposta in frequenza)? E quindi, immagino, anche che forma, spessore, tipologia e modalità di fissagio del bulbo di una valvola influiscano sul suono? Suggestivo.
Mauro
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Messaggio da Luc1gnol0 »

non credo affatto che l'intenzione sia quella di eliminare le vibrazioni, ma bensì di sostituirle con altre più gradevoli.
Originariamente inviato da aiacel - 19/10/2007 : 10:42:22
Credo che l'idea del mass damping (o dampening) abbia sfiorato la mente di tutti i partecipanti non distratti a questo thread: daltronde, come ha sottolineato Mauro Baudino, i reofori (specie connessi su una PCB o una tag strip) costituiscono una molla su cui esercitare il carico offerto dalle armature (peraltro parte della molla stessa). Da questo punto di vista l'assenza (per non fattibilità) di una formalizzazione e di una verifica dei modi vibrazionali del condensatore nel circuito sono una grande falla in qualsiasi pretesa di sperimentazion realmente scientifica.
In ogni caso, come è noto (perché ormai è noto, vero?), se la frequenza di risonanza del sistema cade in banda audio, allora: smorzare, smorzare, smorzare. Mass damping appunto (credo che l'alluminio dell'involucro pesi alquanto meno dell'alloggiamento posticcio).

Tutto questo non so quanto abbia a che vedere con supposte e non espresse intenzioni iniziali di chicchessia, che forse potrebbero pure essere assenti, nonostante, per citare Edith Stein, chi cerchi la verità, cerchi Dio, che lo sappia o no.

Più prosaicamente, credo che chi abbia provato l'imbals... l'incapsulamento delle armature, abbia poi potuto anche avvertire delle differenze: se buone, cattive, marcate o meno, in quale senso, credo sia una questione da lasciare alla soggettività di ciascun sperimentatore, secondo la propria sensibilità ed esperienza, e purché appunto il condensatore sia al 100% affidabile e performante come lo era prima della "cura".

Quest'ultimo è il principale aspetto oggettivo da appurare, secondo me: le intenzioni di mr. Yamamoto o di Cees Piet per quanto mi riguarda sono piuttosto irrilevanti, per quanto sopra espresso e sottinteso (sottinteso: l'assoluta non oggettività, e dunque in definitiva non correlabilità, dell'esperimento stesso).

Quanto infine all'ulteriore e collegato aspetto dell'utilità in confronto alle alternative comuni, che mi pare sia stato sollevato, mi viene da notare come questa - mi pare chiaro - non sia una sperimentazione da principianti o un poco di più: non per niente chi l'ha proposta alla ns. attenzione ha già esplorato una grande panoplia di accorgimenti e soluzioni, immagino dal fondamentale al ridicolo, probabilmente più di quasi tutti noialtri astanti messi insieme (d'acchito faccio salvi almeno Riccardo, che di condensatori ne ha pasticciati parecchi, e Mario, che di pasticci ne sa uno più dell'Armando).

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Messaggio da MBaudino »

(credo che l'alluminio dell'involucro pesi alquanto meno dell'alloggiamento posticcio).
Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 19/10/2007 :  14:23:34
Nel caso esaminato:

capsula esterna Alluminio 1.66 gr + perdite di taglio ( pochissimo)
disco plastico 1.74 gr
condensatore (armature, isolante, reofori) 7.38 gr
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Messaggio da aiacel »

In ogni caso, come è noto (perché ormai è noto, vero?), se la frequenza di risonanza del sistema cade in banda audio, allora: smorzare, smorzare, smorzare. Mass damping appunto (credo che l'alluminio dell'involucro pesi alquanto meno dell'alloggiamento posticcio).


Originally posted by Luc1gnol0 - 19/10/2007 : 14:23:34
Ma per smorzare non serve aumentare la massa. Aumentando la massa sposti la frequenza di risonanza verso il basso, ma nessuno ti garantisce che riesci a spostarla a frequenza subsonica. Anzi non conoscendo a priori la frequanza di oscillazione rischi di portare il fenomeno dagli ultrasuoni alla banda audio anzichè allontanarlo.
Per smorzare devi utilizzare materiali opportuni. La cera adoprata nei WC (=wooden capacitors) ad esempio è smorzante: magari il trucco è lì più che nel legno. Ma prima di fare una operazione sadica al povero condensatore non sarebbe più semplice applicarli una panicca si blu tack e stare ad ascoltare i risultati?
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Messaggio da mariovalvola »

(d'acchito faccio salvi almeno Riccardo, che di condensatori ne ha pasticciati parecchi, e Mario, che di pasticci ne sa uno più dell'Armando).
Guarda che Armando frequenta strane compagnie. :D :D
ne conosce più di me di pasticci. La differenza è che ha meno tempo.

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Messaggio da ungern »

Guarda che Armando frequenta strane compagnie. :D :D
ne conosce più di me di pasticci. La differenza è che ha meno tempo.

Mario Straneo


Originally posted by mariovalvola - 19/10/2007 :  20:42:07
(cantato in gregoriano)
io sono un umile pellegrino che spera solo di essere degno di abbeverarsi alla fonte della saggezza: Colui che accoppiava gli stadi a trasformatori quando io ancora mi rotolavo nel peccato... Egli che conosceva i DHT quando io brancolavo nell'oscurità delle 5687 e delle 6sn7. La somma luce che applicava il filament starving, quando io mi trastullavo con le riviste hifi (hifi, dico!!!).
(fine cantato gregoriano)

quando internet era giovane e la banda andava risparmiata a tutti i costi, avrei semplicemente scritto Mario... :D

Tornando OT, mi piacerebbe conoscere le impressioni di Mauro sul condensatore modifica. anche senza doppio cieco ecc.

ciao
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Messaggio da riccardo »

Bella voce, l'umile pellegrino Gregoriano.
A proposito: in una stupenda e più che millenaria chiesa, costruita in traslucido onice, nella valle ai piedi dell'antico abitato di Montalcino*, d'estate, mi pare ai vespri del giovedì, viene cantata la messa. Canto gregoriano.
Roboante, il canto spaventa gli uccelli estivi nascosti nelle altissime capriate, facendoli volare e cinguettare forte nel chiaroscuro della chiesa.
la cattedrale, chiesa Abbaziale, si chiama Sant'antimo.

* Montalcino è la patria di quel vino cyborg che chiamasi Brunello.

Detto questo: per quel che mi consta - a fate assai male a fidarvi- appiccicare il blue tack in cima ai condensatori, non mi ha fatto mai grande impressione. Qualcosa fa. Però, ultimamente, devo dire, mi è piaciuto di più piombarli.
Ma va a capire.
Per me, lo ripeto,sarebbe interessante involucrare il cartoccio in carta di riso, e lamiera di piombo. Il tappo lo si incolli a cera e saldatore a stagno, funzionerà? Ci fate sapere, O Demiurghi?

Saluti

R.R.
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Messaggio da MBaudino »

Tornando OT, mi piacerebbe conoscere le impressioni di Mauro sul condensatore modifica. anche senza doppio cieco ecc.


Originariamente inviato da ungern - 21/10/2007 :  21:49:27
Armando, mi sa che hai frainteso. Io ho fatto esattamente quello che ha scritto Luca, una verifica ''elettrotecnica'' molto preliminare, buttati li' velocemente giusto per avere un orientamento. Ho aperto il condensatore, l' ho scaldato brutalmente, ho visto che nulla colava a caldo, che continuava a reggere la DC (per altro inferiore alla VL, perchè avevo solo quell' alimentatore in funzione), ho misurato la sola capacità prima e dopo, a caldo e a freddo ecc. Prove insufficienti per dire che il condensatore srà affidabile, ma sufficienti per dire che con le operazioni descritte non capita nulla di drammatico nel breve termine o che quanto meno si può provare. Insomma, ho solo verificato (superficialmente) alcuni dei dubbi che avevamo tutti. Niente bamboo, niente carta Jap: gli orari dei negozi sono incompatibili con i miei di lavoro, spero in settimana di reperire il necessario.
Avrei anche pensato a come ridurre (o eliminare) le risonanze del bamboo, facendogli un intaglio longitudinale con la fresa (la sezione da''O'' verrebbe una ''C'' quasi chiusa, prestressando il bamboo (in pratica divaricandolo leggermente) e riempiendo la fessura di materiale elastico( puro lattice di gomma naturale nella versione eso, viton nella versione techno :D ). Funzionava sugli estensimetri a C per le prove a fatica ( e lì era una marea di vibrazioni), potrebbe funzionare anche quì. Forse. Magari il parere di un meccanico sarebbe utile.

Sempre come dice Luca, non ci penso neppure a provare una cosa del genere con qualche cosa di diverso da una sinusoide e ad esprimere un parere. Mi ci vorrà un poco a fare un pototipo con i miei infami condensatori, poi mi dirai che marca e valore di elettrolitico preferisci (nel ragionevole), proverò a modificarlo e te lo spedirò. Le laccatura in 16 mani andrà iniziata in una notte di luna piena, i guanti di seta li ho già, per la vergine mi sto attrezzando :)
Mauro
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