Mi sono registrato ieri e questo e' il mio primo messaggio al gruppo e
contemporaneamente QUESTO E' IL MIO PRIMO AMPLIFICATORE HI-FI VALVOLARE!
![Smile :)](./images/smilies/emoticon-0100-smile.gif)
Per una sorta di coincidenze del destino, senza neppure averlo pensato
o immaginato prima, mi sono ritrovato ad autocostruire un amplificatore
valvolare in classe A con EL34 con i trasformatori in aria!
![Smile :)](./images/smilies/emoticon-0100-smile.gif)
NON ho avuto modo di pensarci prima o chiedere informazioni su quale
poteva essere lo schema piu' adatto, mi sono semplicemente trovato nelle
condizioni di scambiare un sacchetto di condensatori HV che avevo recuperato gratuitamente tempo fa con tutti i materiali necessari per
realizzare un amplificatore valvolare partendo dallo schema LX1240 di Nuova Elettronica, il precedente proprietario aveva piu' volte tentato senza successo di farlo funzionare e alla fine ci aveva rinunciato.
![Very Happy :D](./images/smilies/emoticon-0102-bigsmile.gif)
Bando alle ciance, preciso subito che NON si trattava del kit completo
di nuova elettronica ma semplicemente delle 4 valvole, dei due trasformatori di uscita ( fatti avvolgere in aria da www.autocostruire.com
), zoccoli e la manciata di componenti passivi necessaria per realizzare il circuito senza mobile, circuito stampato e componenti dell' alimentatore ( alla fortuna c'e' un limite dopotutto! ) :p
Mi sono buttato a capofitto nella sua realizzazione, per evitare rischi di ronzii, autooscillazioni o magagne varie ed eventuali ho cercato di realizzare un cablaggio per quanto piu' possibile compatto, con i componenti disposti razionalmente, i fili corti e una massa consistente sotto forma di piano metallico.
Parto dal principio, per mia comodita' ho pensato di organizzare la costruzione in "blocchi" separati da inserire poi tutti in un unico mobile in
legno; ciascun blocco doveva essere formato da un rettangolo di basetta di vetronite completamente ramata da un lato e verniciata di nero dall' altro, chiaramente il lato nero e' destinato all' uso estetico esterno e quello ramato ad uso di piano di massa interno.......
prima di iniziare il cablaggio ho voluto verificare se questa soluzione poteva ritenersi valida, ho provato dunque a verniciare un ritaglio di vetronite con bomboletta spray acrilico nero opaco..... in un paio di mani il risultato e' stato perfetto.......... e' ora di costruire!
Ho tagliato due pezzi di vetronite rettangolari identici, con una fresina ho
realizzato i fori per gli zoccoli delle valvole e successivamente ho segnato con una matita i fori per le viti ma, prima di trapanarli, ho notato che i supportini metallici degli zoccoli erano decisamente un po troppo bruttini per essere messi a vista, decido quindi di metterli al di sotto ed ancora volta mi blocco alla ricerca delle viti esteticamente "piu' belle" che ovviamente NON avevo in casa.......
per farla in breve, ho notato che il metallo dei supporti era saldabile e senza pensarci due voltel' ho saldato brutalmente sulla vetronite dal lato cablaggi....... una soluzione un po particolare ma certamente veloce ed esteticamente validissima! :p
Passate le seghe mentali estetiche, mi sono buttato a capofitto nel cablaggio del circuito sfruttando per quanto possibile i terminali degli zoccoli e dei componenti incollati a zampe all' aria come ancoraggi, nei punti in cui questo NON e' stato possibile ho usato le solite pagliette per cablaggi isolate in bakelite ( naturalmente saldate alla basetta senza fori e viti! ), due ore dopo mi stavo gia' gustando il suono di uno dei due canali!
Ho ripetuto le medesime operazioni anche per l' altro modulo gemello, lo ho collaudato separatamente e quindi e' giunto il momento di pensare al mobile....
NON possiedo le competenze necessarie per realizzare un mobile di legno
di qualita' adatta, ho quindi semplicemente raffazzonato su quattro pezzi di legno assiemando un mobile super-provvisorio ed ho telefonato ad un amico mobiliere, anc' esso autocostruttore ( che si e' subito detto disposto
a realizzarmi un super-mobile gratuitamente se gli avessi prestato l' ampli
per un mesetto, giusto il tempo per provarlo, ascoltarlo e........ COPIARLO naturalmente! ) :p
Allo stato attuale delle cose e' venuto cosi:
![Immagine](http://www.teslacoil.it/temporary/amplivalvole/Ampli1.jpg)
Visto dall' interno
![Immagine](http://www.teslacoil.it/temporary/amplivalvole/Ampli2.jpg)
Visto dall' esterno
![Immagine](http://www.teslacoil.it/temporary/amplivalvole/modulo1.jpg)
uno dei due moduli amplificatori, il connettore RCA nero e' quello d' ingresso, il connettore RCA bianco riporta invece il segnale in uscita dal trasformatore per la controreazione
Iniziano ora le dolenti note:
innanzitutto preciso che NON ho ancora realizzato un alimentatore decente per questo ampli, per ora sto usando un vecchissimo alimentatore per apparati valvolari che avevo costruito quando avevo 16anni.
tale alimentatore era in origine provvisto di doppio diodo a valvola 5U4GB, valvola che pero' nel corso degli anni ha avuto "qualche piccolo problema tecnico strutturale" ( insomma, il vetro e' sottile e fragile, vi sara' capitato anche a voi di romperlo per errore! ) ed e' stata sostituita con due volgarissimi diodi 1N4007.
purtroppo l' induttanza originale e' andata perduta e in laboratorio NON avevo a disposizione altre induttanze adeguate; ho tamponato il problema
in qualche modo abbondando un po con la capacita' di filtraggio ed inserendo due induttanze totalmente sottodimensionate...... in capacita' sono arrivato a 4,8mF ( leggi MILLIFARAD!!! ) parallelando un po di bei cilindroni switching-grade;
forse ho esagerato un tantino con la capacita' visto che l' ampli mi rimane
acceso e sonante per una decina di secondi a spina disinserita ( nota: si spengono anche i filamenti in contemporanea! ) ma e' ancora possibile
percepire un lieve ronzio di rete se si avvicina l' orecchio al woofer della
cassa acustica senza segnale di pilotaggio, alla prossima fiera vedro' di recuperare le induttanze giuste.
Mi sembra proprio che le due valvole stiano soffrendo un po troppo!
una delle due valvole presenta un lieve arrossamento sulla placca e
emette una discreta luminescienza azzurra sul vetro in corrispondenza dei fori sulla placca ( i due fenomeni sono lievi e visibili solo al buio o cmq con luminosita' ambientale decisamente attenuata ), l' altra valvola invece apparentemente sembra funzionare correttamente ma, guardando al suo interno attraverso le fessure, si nota che alcune spire della griglia2 sono incandescienti ( il fenomeno appare solo su tre spire, o perlomeno cosi'
sembra guardando dalle fessure! )
![Sad :(](./images/smilies/emoticon-0101-sadsmile.gif)
Preciso che le valvole sono entrambe NUOVE, costruite nel 2001, marca Electro Harmonix ed usate solo in questo amplificatore da un paio di settimane.
![Immagine](http://www.teslacoil.it/temporary/amplivalvole/valvola1.jpg)
![Immagine](http://www.teslacoil.it/temporary/amplivalvole/valvola2.jpg)
Su questo stesso forum ho trovato questo topic.......
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=125
Parla di come modificare l' ampli di nuova elettronica, quello che pero' mi chiedo io e questo: le modifiche proposte possono essere valide anche con i miei trasformatori di uscita in aria???
Consigli?
Richieste?
Incoraggamenti?
Insulti? ( senza esagerare pls! )
Ringrazio in anticipo chi avra' la pazienza di rispondermi ( e di leggere il mio lungo messaggio!
![Smile :)](./images/smilies/emoticon-0100-smile.gif)
Ciao!
Fabio.
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In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
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