Ciao Marzio
> un progetto all'italiana .... nel senso che me lo trascino da anni, poi succede sempre qualcosa e mi fermo.
Non me ne parlare! Il tempo è sempre troppo poco....
Faccio una piccola premessa prima di passare al caso pratico: il problema dell'SPDIF non è legato tanto alla trasmissione priva di errori, che è abbastanza semplice da ottenere con circuiti non affinati, ma all'estrazione del clock attraverso il PLL interno al CS8412/14 o similari.
IMPORTANTE: Tale clock determina il momento il cui il campione viene convertito in analogico dal IC DAC.
Vien da se che se il fronte del clock fluttua attorno alla sua frequenza nominale, il segnale (pseudo-)analogico ricostruito sarà distorto rispetto a quello campionato in origine.
Questo è il jitter!
Per minimizzare questo fenomeno il fronte dei bit del SPDIF deve essere pulito e stabile in frequenza. Il PLL interno al ricevitore ha frequenza di loop abbastanza alta per consentire la flessibilità nell'aggancio del segnale in ingresso, circa 1kHz, perciò le componenti spettrali (che modulano la portante, quale il jitter) al di sotto di questa frequenza passano lisce lisce nella ricostruzione del clock e si sovrappongono al segnale analogico ricostruito.
> vorrei avere la possibilità di commutare 2 o 3 sorgenti digitali, da notare che in ingresso alla scheda DAC c'è un trafo, consigli su come fare?
La via da seguire è questa:
http://www.vishay.com/analog-switches/l ... uct-70055/
(oppure dei relais per RF)
Osserva bene la configurazione del commutatore a 'T' nel datasheet
Il problema dell'implementazione della connessione SPDIF è il rispetto dell'impedenza caratteristica 75 ohm su tutta la linea di trasmissione. Dunque.....
> in fondo la cosa più semplice, un commutatore meccanico, che problemi avrebbe?.....
> il commutatore meccanico credo nessuno
Molti problemi!
Qui si parla di segnali digitali a 2.8 MHz, quindi RF, quindi transmission lines e impedenze caratteristiche.
Nella trasmissione/ricezione del SPDIF è imperativo non provocare riflessioni, in cui una parte del segnale 'rimbalza' nel punto in cui varia l'impedenza del mezzo trasmissivo, torna alla sorgente e modula il segnale in uscita. Tanti saluti al fronte di salita pulito!
Il segnale deve partire de una sorgente con impedenza d'uscita 75 ohm - un gate seguito da un R 75 ohm non ha Zout 75 ohm, ma piuttosto attorno a 100 ohm ...si parte già con una alterazione dell'impedenza.
Idem per quanto riguarda il lato ricevitore: i suoi ingressi shmitt-trigger riflettono il segnale (soluzione: ricevitore lineare - video opamp), l'induttanza parassita del trasfo riflette il segnale (soluzione: rete zobel),
l'RCA coi suoi 30 ohm di impedenza caratteristica riflette il segnale (soluzione: BNC 75 ohm).
Un cablaggio troppo efficiente non attenua le possibili riflessioni (soluzione: cavo non troppo corto e con leggera perdita e H-pad in uscita).
Che scopo hanno quei condensatori shunt in ingresso nello schema? Se non alterare volontariamente l'impedenza caratteristica? E le resistenze A/B?
Che impedenza caratteristica ha un commutatore meccanico? Io non lo so.... probabilmente non 75 ohm, che dite?
L'impedenza è determinata dalla geometria dei conduttori propria e reciproca dei conduttori hot e gnd. Se la geometria varia l'impedenza si modifica e si generano le riflessioni.
Inoltre il cavo di segnale che si attesta sul commutatore meccanico si allontana (per forza di cose) dal suo ritorno (gnd), varia l'impedenza e - grave - produce un'antenna che si trova nelle immediate vicinanze di un'altra antenna, quella relativa ad un altro ingresso. Risultato... crosstalk! I segnali si disturbano a vicenda.
> Mi succede che quando ci sono due sorgenti digitali in ingresso, quella che va mi da dei problemi. Fino a quando non stacco il cavo.
Come volevasi dimostrare!
RF signori!! Dimenticate gli usi comuni del layout dei circuiti analogici a frequenze audio, o meglio usateli solo nella prima parte della PSU e nello stadio I-V e analog out.
Lo star ground per esempio, se usato con segnali digitali produce dei danni enormi, mentre nell'analogico è consigliatissimo.
Per chi avesse voglia consiglio lo studio di 'High speed digital design - a handbook of black magic', oppure... Google!
> ...bè al posto dei tasfini potrei usare degli optoisolatori.....ma il jitter?!.....
Pessima idea. Il problema non è tanto del livello del SPDIF - 1V a vuoto, 0.5V sul carico di 75ohm - ma delle riflessioni provocate dall'optoisolatore sulla linea di trasmissione. Secondo anello debole: il phototransistor - avrebbe bisogno di un'alimentazione ultra low noise, in quanto il rumore tende a modulare il segnale in uscita e produrre jitter.
Conclusione:
1 - ricevi ogni SINGOLA linea SPDIF rispettando le transmission lines e evitando le riflessioni;
2 - commuta con delle T-net per selezionare l'ingresso (meglio se lo mantieni differenziale);
3 - immeti il segnale differenziale negli ingressi del ricevitore.
Buon AudioFaidate!
Ciao
Roberto