Ciao a tutti
Lasciando fuori gli stadi di uscita, ed escludendo le batterie, e i diversi circuiti che prevedono uso di una tensione negativa, credevo che erano i led (in particolare i Vishay) l'alternativa migliore al uso delle resistenze (bypassate o meno) sotto i catodi delle amate valvoline.
Non ostante, ultimamente ho sentito (letto) quà e là, sulla rete, opinioni favorevoli al uso di questo tipo di componente:
http://www.infineon.com/dgdl/IDT03S60C_ ... 3a0aed6f2e
In alternativa ai led, dovuto ad una paventata superioritá "timbrica"
Qualcuno ha avuto esperienze con questi componenti, riguardanti l'uso in quella funzione?
Le differenze possono essere tali da giustificare il maggior costo ed ingombro di questi dispositivi?
Cose moderne da mettere sotto i catodi
- JJT
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
di sicuro quelli sono ottimi per il raddrizzatore ed in qualsiasi altra applicazione dove serve un diodo con tensione <= 600V...
Sotto ai catodi ci puoi mettere piu` o meno qualsiasi cosa produca una caduta di tensione pari a quella desiderata e quanto piu` possibile costante (al variare della corrente catodica e della frequenza). Cioe`, detto in altri termini, che abbia una caratteristica I/V quanto piu` possibile "verticale".
Volendo, potresti metterci anche un regolatore di tensione attivo (a transistor, FET, ecc), come ad es. sta provando a fare GizMo in un suo recente lavoro.
L'importante e` che l'impedenza dinamica sia quanto piu` bassa possibile (che e` solo ancora un altro modo per indicare le stesse condizioni dette prima... ) e che questa si mantenga bassa (e possibilmente costante) al variare della frequenza per tutto lo spettro audio e oltre.
Sulle differenze "timbriche" (legate probabilmente alla diversa "pendenza" e curvatura delle caratteristiche I/V) non avendoli provati non posso esprimermi. Di sicuro differenze ce ne sono non solo tra Schottky e LED in generale, ma anche tra LED diversi, ecc.
Come sempre, le caratteristiche (funzioni di trasferimento) dei vari elementi in gioco si combinano a formare il risultato finale e quindi verosimilmente non esiste una scelta migliore in generale ed in assoluto ma dipende anche dal tipo di valvola, le relative condizioni di lavoro, il circuito, ecc.
E` possibile -anzi probabile- che in un dato circuito qualche tubo "preferisca" uno Schottky mentre qualche altro "preferisca" un certo tipo di LED piuttosto che un altro, ecc.
AFAIK, l'unico modo di sapere come suona un certo circuito o sua variazione con determinati componenti e` provarlo ed ascoltarlo...
Sotto ai catodi ci puoi mettere piu` o meno qualsiasi cosa produca una caduta di tensione pari a quella desiderata e quanto piu` possibile costante (al variare della corrente catodica e della frequenza). Cioe`, detto in altri termini, che abbia una caratteristica I/V quanto piu` possibile "verticale".
Volendo, potresti metterci anche un regolatore di tensione attivo (a transistor, FET, ecc), come ad es. sta provando a fare GizMo in un suo recente lavoro.
L'importante e` che l'impedenza dinamica sia quanto piu` bassa possibile (che e` solo ancora un altro modo per indicare le stesse condizioni dette prima... ) e che questa si mantenga bassa (e possibilmente costante) al variare della frequenza per tutto lo spettro audio e oltre.
Sulle differenze "timbriche" (legate probabilmente alla diversa "pendenza" e curvatura delle caratteristiche I/V) non avendoli provati non posso esprimermi. Di sicuro differenze ce ne sono non solo tra Schottky e LED in generale, ma anche tra LED diversi, ecc.
Come sempre, le caratteristiche (funzioni di trasferimento) dei vari elementi in gioco si combinano a formare il risultato finale e quindi verosimilmente non esiste una scelta migliore in generale ed in assoluto ma dipende anche dal tipo di valvola, le relative condizioni di lavoro, il circuito, ecc.
E` possibile -anzi probabile- che in un dato circuito qualche tubo "preferisca" uno Schottky mentre qualche altro "preferisca" un certo tipo di LED piuttosto che un altro, ecc.
AFAIK, l'unico modo di sapere come suona un certo circuito o sua variazione con determinati componenti e` provarlo ed ascoltarlo...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
Grazie, ottima risposta. Sono d'accordo che si deve diffidare degli "assoluti". Adesso mi resta chiaro che non si puó parlare di superiorità di questo o quell'altro, senza menzionare in quale circuito ed in quale funzione.
- plovati
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
Se ti va, potrtesti prenderne uno e misurare curva tensione-corrente a bassi valori di corrente (da 1 a 100mA).Giá quella potrebbe dirci qualcosa di piú, per l'utilizzo che ne vuoi fare.
_________
Piergiorgio
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
Il prossimo acquisto da Mouser, oltre ai DN2540 ne chiedo una manciata di questi..., ma quelli da 600V.
- UnixMan
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
ottima idea. Utilizzali in tutti i raddrizzatori. A differenza dei normali diodi a giunzione, questi (al limite con una R in serie se del caso x limitare l'ampiezza dei picchi di corrente) non ti faranno rimpiangere le rettificatrici a vuoto.
Inoltre usali anche per separare le alimentazioni dei vari stadi (e/o canali, se non vai di dual-mono).
Inoltre usali anche per separare le alimentazioni dei vari stadi (e/o canali, se non vai di dual-mono).
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
Sto pensando ad un circuito per sperimentare robe su gli anodi e sotto i catodi. L'idea mi viene da diversi e svariati input, tra i quali (salvando le distanze) il venerabile Sakuma.
Le 16GK6 sono come le 6BQ5 ("no ho mai sentito un ampli con le EL84 che...")
Ho saggiato di persona che anche 2W, a casa, possono bastare (anche senza alta efficienza)
Perció, 5W mi vanno piú che bene.
Costa poco
SE e figo, e suona bene.
una 16GK6 collegata a triodo, pilota una 16GK6 pentodo non UL, i numeri ci sono.
Sopra si puo usare CCS o Gyrator, e vedere cosa e meglio.
Sotto si possono provare led, Schottkys zener e batterie
Lo stadio di uscita, invece, classico, resistenza e condensatore.
Alimentatore CLC.
Altri dettagli sono piú bizzarri e non troveranno il favore di tutti, ma io ho le mie ragioni.
Domani vado comperare due traf di alimentazione che sono il cuore della idea.
I TU sono due Telefunken trovati sulla baia, ma se merita, se cambiano per due TUU
Le 16GK6 sono come le 6BQ5 ("no ho mai sentito un ampli con le EL84 che...")
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
A proposito di cosa mettere sotto ai catodi e perché: "Ping Sy: LED for Cathode Bias".
Molto interessante il discorso sulle possibili risonanze prodotte dalla presenza del C di by-pass in caso di polarizzazione RC in risposta al post #165.
Molto interessante il discorso sulle possibili risonanze prodotte dalla presenza del C di by-pass in caso di polarizzazione RC in risposta al post #165.
Ciao, Paolo.
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Re: Cose moderne da mettere sotto i catodi
io non non scaterei gli zener: l'effetto valanga e zenere producano una caratteristica I-V più ripida rispetto alla polarizzazione diretta, il che dovrebbe conferire una resistenza dinamica più bassa.
Difatto l'utilizzo del Led parallalato con un elettrolitico è a mio giudizio un non sense.
Ciao
LuCe
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«L'unico motivo valido per chiedere il congedo dal fronte è la pazzia.»
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«Chiunque chieda il congedo dal fronte non è pazzo.»
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