L'estetica?
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- plovati
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Stimolato da alcuni OT in altre discussioni, ho pensato di dedicare una discussione al valore dell'estetica nel nostro hobby e più in generale nel mondo.
Tema (maturità audiofila 2005)
E' indubbio che il senso del bello sia in qualche maniera indissolubilmente legato alla nostra esistenza, tanto che un turbamento dell'armonia viene percepito in audio come in qualsiasi attività umana come un errore a cui porre rimedio, indipendentemente da ogni considerazione utilitaristica.
Svolgimento ...
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Piergiorgio
Tema (maturità audiofila 2005)
E' indubbio che il senso del bello sia in qualche maniera indissolubilmente legato alla nostra esistenza, tanto che un turbamento dell'armonia viene percepito in audio come in qualsiasi attività umana come un errore a cui porre rimedio, indipendentemente da ogni considerazione utilitaristica.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
Piergiorgio
- riccardo
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Stimolato da alcuni OT in altre discussioni, ho pensato di dedicare una discussione al valore dell'estetica nel nostro hobby e più in generale nel mondo.
Tema (maturità audiofila 2005)
E' indubbio che il senso del bello sia in qualche maniera indissolubilmente legato alla nostra esistenza, tanto che un turbamento dell'armonia viene percepito in audio come in qualsiasi attività umana come un errore a cui porre rimedio, indipendentemente da ogni considerazione utilitaristica.
Svolgimento ...
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Piergiorgio
Originally posted by plovati - 09/11/2005 : 20:07:34
non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.
Questo assunto apparentemente innocente e ovvio è la ragione stessa della catastrofe in cui versa l'umanità.
Dubbi?
ma come..!?
a rigor di logica,
Se è bello ciò che piace, e le cose ve le scegliete da soli, non dovreste averne.
ma?
saluti
RR
Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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- plovati
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No, Danilo, ho postato volutamente in questa sezione. Infatti è dedicata alla discussione del valore delle cose.
Mi piaceva inserire un argomento più fondamentale legato al modo in cui diamo valore a quanto ci circonda, audio o non audio.
Preferirei pertanto lasciare questo piccolo richiamo ad un valore universale proprio nella sezione 'contaminata' dal richiamo necessario al denaro.
Comunque se ritenete di spostarlo per chiarezza, fate pure. Basta che comunichiate le vostre riflessioni in merito nell'una o nell'altra sezione che sia.
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Piergiorgio
Mi piaceva inserire un argomento più fondamentale legato al modo in cui diamo valore a quanto ci circonda, audio o non audio.
Preferirei pertanto lasciare questo piccolo richiamo ad un valore universale proprio nella sezione 'contaminata' dal richiamo necessario al denaro.
Comunque se ritenete di spostarlo per chiarezza, fate pure. Basta che comunichiate le vostre riflessioni in merito nell'una o nell'altra sezione che sia.
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Piergiorgio
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- PPoli
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Argomento interessante ma non facilmente esauribile in interventi spot come quelli di un forum, l'unica possibilità è quella di esprimere un concetto in poche righe senza la pretesa di sviscerarlo completamente. Coglierne cioè l'essenza attraverso elementi in grado di evocare in chi li legge ricordi di ragionamenti, privati o comuni, già analizzati.
Siamo più vicini alla categoria dell'arte che a quella della logica o del dibattito.
Cercherò comunque di dare il mio contributo.
L'estetica nella sua forma più attinente all'hobby della autocostruzione, può essere ricondotta al concetto della psichedelia, intesa come naturale pulsione umana verso la ricerca di quello c'è oltre il confine, dietro la collina, che metaforicamente rappresenta il limite (visivo nella metafora) dei nostri limiti. E' quello che ci rende facile immaginare un cerchio o una retta come astrazione di elementi non altrettanto perfetti che percepiamo dal mondo che ci circonda. La ricerca delle proporzioni e dell'ordine (abbastanza innaturale in un mondo in cui la regola è l'entropia) diventa così un esercizio che riesce a gratificare la sete di appagamento dell'animo umano.
Il riconoscimento da parte degli altri del raggiungimento di un certo livello estetico deriva poi da una oggettività (umana) della percezione, per cui possiamo arrivare a definire anche con le regole della matematica o della fisica alcuni criteri universalemnte riconosciuti: l'articolo nel sito sul phi (http://www.audiofaidate.org/materiale/phi.pdf) ne è un classico esempio.
Il problema, ritengo pricipalmente della cultura occidentale, e più specificamente europea, non è tanto in un oscurata capcità di riconoscimento degli elementi caratterizzanti dell'estetica, tanto che riusciamo comunque tutti a distinguere chiaramente cosa è bello e cosa è brutto, equlibrato o sgraziato. A proposito, complimenti per "Stella Rossa".
Quello che molti non riescono più a riconoscere è la quantità di impegno intellettuale che sta dietro ad una soluzione finita. E questo probabilmente perchè l'aumento generalizzato del benessere, e il senso di appagamento da questo generato, hanno tolto carburante alla spinta psichedelica: per decidere di scalare la collina serve anche un po' di insoddisfazione per qello che sta al di quà.
E una mentalità votata all'estetica richiede allenamento costante.
Quindi tutti a comprare l'ultimo telefonino e il televisore più largo e sottile possibile, senza magari rendersi conto che se poi lo devo vedere da un metro e mezzo (come dice un mio amico architetto: le case sono sempre più "razionali", che significa "piccole") devo girare la testa come se fossi ad una partita di tennis.
Scusate se sono andato di lungo, ma mi è venuta così.
Siamo più vicini alla categoria dell'arte che a quella della logica o del dibattito.
Cercherò comunque di dare il mio contributo.
L'estetica nella sua forma più attinente all'hobby della autocostruzione, può essere ricondotta al concetto della psichedelia, intesa come naturale pulsione umana verso la ricerca di quello c'è oltre il confine, dietro la collina, che metaforicamente rappresenta il limite (visivo nella metafora) dei nostri limiti. E' quello che ci rende facile immaginare un cerchio o una retta come astrazione di elementi non altrettanto perfetti che percepiamo dal mondo che ci circonda. La ricerca delle proporzioni e dell'ordine (abbastanza innaturale in un mondo in cui la regola è l'entropia) diventa così un esercizio che riesce a gratificare la sete di appagamento dell'animo umano.
Il riconoscimento da parte degli altri del raggiungimento di un certo livello estetico deriva poi da una oggettività (umana) della percezione, per cui possiamo arrivare a definire anche con le regole della matematica o della fisica alcuni criteri universalemnte riconosciuti: l'articolo nel sito sul phi (http://www.audiofaidate.org/materiale/phi.pdf) ne è un classico esempio.
Il problema, ritengo pricipalmente della cultura occidentale, e più specificamente europea, non è tanto in un oscurata capcità di riconoscimento degli elementi caratterizzanti dell'estetica, tanto che riusciamo comunque tutti a distinguere chiaramente cosa è bello e cosa è brutto, equlibrato o sgraziato. A proposito, complimenti per "Stella Rossa".
Quello che molti non riescono più a riconoscere è la quantità di impegno intellettuale che sta dietro ad una soluzione finita. E questo probabilmente perchè l'aumento generalizzato del benessere, e il senso di appagamento da questo generato, hanno tolto carburante alla spinta psichedelica: per decidere di scalare la collina serve anche un po' di insoddisfazione per qello che sta al di quà.
E una mentalità votata all'estetica richiede allenamento costante.
Quindi tutti a comprare l'ultimo telefonino e il televisore più largo e sottile possibile, senza magari rendersi conto che se poi lo devo vedere da un metro e mezzo (come dice un mio amico architetto: le case sono sempre più "razionali", che significa "piccole") devo girare la testa come se fossi ad una partita di tennis.
Scusate se sono andato di lungo, ma mi è venuta così.
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okNo, Danilo, ho postato volutamente in questa sezione. Infatti è dedicata alla discussione del valore delle cose.
Mi piaceva inserire un argomento più fondamentale legato al modo in cui diamo valore a quanto ci circonda, audio o non audio.
Preferirei pertanto lasciare questo piccolo richiamo ad un valore universale proprio nella sezione 'contaminata' dal richiamo necessario al denaro.
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Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 11/11/2005 : 00:05:20
Danilo
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Negli antichi tempi dell'arte
i costruttori lavoravano con la massima cura
ogni parte minuscola e invisibile
perché gli dèi sono ovunque.
<hr noshade size="1">
Henry W. Longfellow
(http://eclecticesoterica.com/longfellow.html)
i costruttori lavoravano con la massima cura
ogni parte minuscola e invisibile
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Piergiorgio
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- gluca
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uno dei miei preferiti ... quanto sareste disposti a pagare di meno (sul prezzo finale di circa 30000dollari) per lo stesso amp con stessi componenti ma in una scatola anonima?
Attachment: pixbodySeries3Amp0.jpeg ( 4964bytes )
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"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
- Giaime
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L'estetica?
la principale ragion d'essere delle valvole nel 2006.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
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Nah. Vuoi mettere?
questo è uno Zen a transistor, eppure fa luce
Saluti termoionici
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guardate sto sito http://www.exoticaudio.org/ , l' ho classificato nei segnalibri come "sito per ispirazioni"
Saluti, Stefano
Saluti, Stefano
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Già viste, conosciute e considerate...Allora guarda qua
Originally posted by gluca - 05/07/2006 : 20:48:11
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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Belli e particolari anche i fi di don garber
http://www.enjoythemusic.com/magazine/e ... 5/fixy.htm
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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Ciao
Gianluca
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