Ciao a tutti,
ho deciso di dire anch'io la mia su questo argomento.....finora vi ho letto con grande interesse e sono curioso di provare gli elastici sotto la mia meccanica, anche se non vi nascondo che ho un pò paura a sospendere la mia amata a degli elastici poco stabili...... con quello che ho speso per acquistarla ( ho venduto un rene!!!!) è una CEC TL1.
Tornando alla questione Woofer da 38 da 16 o da 12....ed alla questione delle misure.
Dalla mia sperienza si d'ascolto che, soprattutto, di correlazione tra le sensazioni d'ascolto e le misure, sono convinto che il 99% delle misure sinora utilizzate per la valutazione qualitativa dei sistemi d'altoparlanti servano a poco
Cerco di spiegarmi meglio e, attenzione, non ho detto che non servono a nulla.....ho detto solo che servono a poco.
Servono a poco quelle che valutano solo la risposta in frequenza in asse in campo vicino,
servono a poco quelle che non forniscono informazioni nel dominio del tempo,
infine, servono a poco quelle che non danno informazioni mettono in correlazione la distorsione in funzione del livello sonoro.
Ciò premesso appare ovvio che tutte le altre misure, quelle che soddisfano i requisiti sopra elencati, una qualche minima indicazione su come possa suonare un sistema di altoparlanti la possono dare.
Questi parametri insieme a tutta la fisica che ci sta dietro rappresentano le fondamenta di ogni buon progetto....C'è da dire però che tutti gli apparecchi meglio suonanti che abbia mai ascoltato partono sì da solide basi teoriche (che sono anche, ma non solo, rappresentate dalle misure) ma superano lo stadio del mero calcolo, della grezza misura...sconfinano da un approccio meramente ingegnieristico per arrivare all'artigianato di altissimo livello, che è in tutto e per tutto una forma d'arte; anzie potremmo dire la più concreta e pragmatica forma d'arte inquanto crea oggetti funzionanti e funzionali (alla fine accendiamo sti benedetti apparecchi, mettiamo su un CD e godiamo della musica che ri-producono).
Voglio solo dire che le misure sono pure importanti......l'importante è la corretta interpretazione di queste......è altresi importante dare loro il giusto peso e prenderle per quello che sono: un fotogramma di una porzione molto limitata della realtà. Con le duvute analisi si può solo intuire un infinitesima parte del perchè uno stradivari abbia un suono coì magico;
chi costruisce oggi i fantastici Bösendorfer (i pianoforte, non i diffusori
) non sta li a misurare il modulo di young del legno, ma mette li quel legno con quella stagionatura, con quella particolare sezione di taglio e quella specialissima colla segreta per il trattamento superficiale.....si arriva all'esoterismo, all'alchimia, all'indefinibile ed incommensurabile.
Se non ha senso (o comunque a un senso molto limitato) fare analisi per comprendere il suono di uno stradivari o, perchè no il gusto travolgente di un castelmagno a latte crudo, o la stupefacente complessità di profumi di uno Chateau Mouton Rothschild del 1982, non vedo perchè debba averne il suono dei grandi diffusori (o amplificatori).
Tornando ai woofer......
ALTEC 416: credo che se cerchi nelle misure il perche del loro magico suono potrai trovare qualche indicazione (per quanto limitata e non esaustiva) nella loro ridottissima massa dell'equipaggio mobile e nel loro elevato fattore di forza. Il perchè del loro suono poi va cercato in tantissimi altri particolari che non sono misurabili, ma sono sotto gli occhi di tutti:
Tipologia e supporto dell'avvolgimento e della bobbina mobile,
Magnete in ALNICO (se ci pensi bene un magnete in ferrite ed uno in Alnico che alle misure presentano lo stesso flusso magnetico suonano in modo talmente diverso da lasciare esterefatti...)
Tipologia e materiali del cono e delle sospenzioni.
Alcuni poi usano gli ALTEC 416 caricati alla "IMAI" ..... ma nessuno a mai calcolato il mobile ( anche perchè non esistono opportune fomule di calcolo) ..... bene io ho ascoltato a lungo queste tipologie di diffusori è suonano in modo straordinariamente naturale... alla faccia dei calcoli (e delle misure)
Sulla questione della neccessità di woofer da 38 (a questo punto io direi di quel particolare woofer- ALTEC 416 o simili: leggi mms bassa 70g circa, cono e sospenzioni in carta altissima cedevolezza; tipo GOTO, SUPRAVOX 400, ALE.) Caricati alla IMAI per la riproduzione di un suono naturale io sono, personalmente, straconvinto. Ho ascoltato di tutto dalle avantgard trio alle avalon, dalle B&W 800D alle Tablette su citate.....niente sinora regge il confronto con il suono altec.
Poi sono dell'avviso di provare per credere.
Lorenzo Russo mi ha invitato a casa sua ad aprilia per un ascolto....
Potremmo organizzarci in due tre persone e darci appuntamento li ....
propongo di farlo in concomitanza di qualche grande concerto al fatastico AUDITORIUM romano..... Prima ascoltiamo grande musica dal vivo e poi andiamo ad ascoltare quella riprodotta. Solo così si possono fare veri confronti
Ciao Salvo