Memorie di Adriano

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nullo
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Messaggio da nullo »

...ascoltando la promozione di uno spettacolo con Albertazzi protagonista, mi è tornato in mente con quanto piacere ho letto questo splendido libro di Marguerite Yourcenar e poi mi sono perso a pensare.....

Scritto in maniera splendida ( frutto di un lavoro di cesello, fatto in più riprese e durato 30anni), è in grado di toccare le corde più profonde dell'animo.

Una frase che ricorre accostata al libro è:

“Quando gli déi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo”.

Unica raccomandazione, leggerlo il più lentamente possibile, soffermandosi in più punti, assaporandolo come se si dovessero riconoscere i singoli sapori che compongono una amalgama perfetta.

un link fra i tantti:
http://www.internetbookshop.it/ser/serd ... 8806174088

Ciao, Roberto
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Dovresti entrare in Castel Sant'angelo, a Roma, che è poi il Mausoleo di Adriano, o mole Adrianea, la sua tomba, insomma..
Salire la rampa ripida e buia, scavata a forza nelle immani murature, all'interno, dove a metà salita trovi la camera mortuaria dell'imperatore. E' lì, la targa, l'epigrafe citata all'inizio dalla Yourcenair.
Se hai letto il libro, ti viene in mente continuamente mentre sali, e quando ti trovi nella camera buia e fredda.
Animula...in quella colossale struttura. Dopo le piramidi, non credo ci sia tomba più grande e possente.
DI converso, ogni volta che penso al libro, e essendo romano, al castello/mausoleo, mi viene sempre un mente un altro posto in bilico tra l'essere e il nulla. Una tomba di un altro potente, un militare. Vicino alla tomba di Napoleone, c'è la sepoltura di un militare, mi pare un certo Foch (potrei sbagliare).
4 soldati portano in spalla il feretro.
Me la ricordo di un materiale nero.
Mi fece l'impressione di comunicare assai bene di quanta responsabilità pesi su un capo, e quanto le conseguenze dei suoi gesti ricadano sulla piccola gente....
Mi è parsa la prima volta che vedevo ammesi e immortalati gli effetti del potere, e non solo la sua minacciosa grandezza.
Ogni sincero democratico dovrebbe inginocchiarsi a riflettere davanti a quella scultura, e capire che il potere è un servizio, una combinazione, un dono di cui deve esistere la contropartita da restituire.




...ascoltando la promozione di uno spettacolo con Albertazzi protagonista, mi è tornato in mente con quanto piacere ho letto questo splendido libro di Marguerite Yourcenar e poi mi sono perso a pensare.....

Scritto in maniera splendida ( frutto di un lavoro di cesello, fatto in più riprese e durato 30anni), è in grado di toccare le corde più profonde dell'animo.

Una frase che ricorre accostata al libro è:

“Quando gli déi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo”.

Unica raccomandazione, leggerlo il più lentamente possibile, soffermandosi in più punti, assaporandolo come se si dovessero riconoscere i singoli sapori che compongono una amalgama perfetta.

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Ciao, Roberto


Originariamente inviato da nullo - 05/11/2006 : 18:49:40
Saluti

R.R.
Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''

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