Ciao a tutti,
trafficando e sperimentando con le valvole un problema è avere a disposizione la giusta tensione di filamento.
Anche disponendo di una buona scorta di trasformatori qualcuna manca sempre , la soluzione potrebbe essere farsi un regolatore switching.
Un ottimo integrato è http://www.ti.com/product/lm2678 disponibile in PTH e in grado di erogare fino a 5A.
Il chip lo conosco e uso in altri ambiti, la progettazione si fa con il tool online Webench di TI.
La mia idea è farne due versioni:
- 12-20V 5A per GM70 e dintorni
- 10-2.5V 5A
Caratteristiche generali:
- PCB unico per le due versioni
- uso componenti PTH
- uso di contenitore metallico
- filtrato in ingresso e uscita
- 300 Khz di frequenza di funzionamento
Io nelle prossime settimane me lo faccio se qualcuno vuole partecipare
Lo scopo di tutte queste ciance è avere uno scatolotto regolabile per farsi le tensioni per i filamenti con trasformatori di fortuna.
Qualcuno dirà uno switching per le valvole orrore, va a 300 Khz e se ben filtrato ha pochissima influenza.... serve pr fare prototipi poi uno si fa il trasformormatore ottimizzato.
Regolatore filamenti a tensione variabile
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
Idea molto simpatica. Ma non si riesce a farlo in modo da coprire l'intero range, da 2.5V a 20V (eventualmente suddiviso in due o più sub-range) con un unico alimentatore?
P.S.: visto e considerato non sarebbe male andare anche oltre i 20V, diciamo almeno fino a 25V o addirittura 35V... oltre che per i filamenti, un alimentatore del genere potrebbe tornare utile per molte altre applicazioni.
P.S.: visto e considerato non sarebbe male andare anche oltre i 20V, diciamo almeno fino a 25V o addirittura 35V... oltre che per i filamenti, un alimentatore del genere potrebbe tornare utile per molte altre applicazioni.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
Serve fare alcune simulazioni di verificaUnixMan ha scritto:Idea molto simpatica. Ma non si riesce a farlo in modo da coprire l'intero range, da 2.5V a 20V (eventualmente suddiviso in due o più sub-range) con un unico alimentatore?
L' unico problema è il limite di ingresso massimo di 40V per avere 35 in uscita... oppure devi ricorrere ad IC meno popolari Questo pezzo di circuito eroga 90W quello di fianco all' LM2678 è il diodo di ricircolo.P.S.: visto e considerato non sarebbe male andare anche oltre i 20V, diciamo almeno fino a 25V o addirittura 35V... oltre che per i filamenti, un alimentatore del genere potrebbe tornare utile per molte altre applicazioni.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Tiziano
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
con 5V di dropout non ce la fa? Avevo detto 35V proprio perché avevo visto il limite di 40V in ingresso, ma in effetti è meglio non spingersi troppo vicini al limite max. Usare un chip diverso vale la pena solo se è altrettanto reperibile, economico e facile da usare... altrimenti si arriva dove si può con sicurezza e basta.mrttg ha scritto:L' unico problema è il limite di ingresso massimo di 40V per avere 35 in uscita... oppure devi ricorrere ad IC meno popolari
Piuttosto, una funzione molto utile sarebbe la limitazione in corrente regolabile, con la possibilità di passare da generatore di tensione a generatore di corrente (ad es. impostando la tensione ad un valore superiore a quella necessaria e limitando la corrente a quella desiderata). Non ho spulciato attentamente il datasheet di quel chip: si può fare in modo semplice?
Ciao, Paolo.
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
Il drop dovrebbe essere di 3V comunque con un raddrizzatore difficile che tu riesca a fare una tensione che non superi il limite.UnixMan ha scritto: con 5V di dropout non ce la fa? Avevo detto 35V proprio perché avevo visto il limite di 40V in ingresso, ma in effetti è meglio non spingersi troppo vicini al limite max. Usare un chip diverso vale la pena solo se è altrettanto reperibile, economico e facile da usare... altrimenti si arriva dove si può con sicurezza e basta.
Probabilmente con un operazionale.Piuttosto, una funzione molto utile sarebbe la limitazione in corrente regolabile, con la possibilità di passare da generatore di tensione a generatore di corrente (ad es. impostando la tensione ad un valore superiore a quella necessaria e limitando la corrente a quella desiderata). Non ho spulciato attentamente il datasheet di quel chip: si può fare in modo semplice?
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
Conto di stare nella fascia 12/15€ di componenti compresa la scatola.mariovalvola ha scritto:Quanto costa?
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
Una idea molto simpatica.
Una nota: Nella tua esperienza, quanto e diverso questo chip dal LM2596? Io ho fatto (pocha) esperienza con un modulo fatto con essa (?), tutto SMD, molto comodo, molto compatto (2cm*4cm), forniva realmente 3 amper senza batterci un occhio, senza sovracaldarsi.
Pero si e acceso tutto il laboratorio, con il rumore generato.. E non sembrava una avventura facile a filtrarlo, ho fatto diversi tentativi.
E guardando quanto era compatto, se non era facile a domarlo questo, figurati un pezzo TH?!
Pero ammetto che non ho provato ad incapsularlo totalmente in metallo.
http://www.dzsc.com/product/682358-201432711246110.html
Una nota: Nella tua esperienza, quanto e diverso questo chip dal LM2596? Io ho fatto (pocha) esperienza con un modulo fatto con essa (?), tutto SMD, molto comodo, molto compatto (2cm*4cm), forniva realmente 3 amper senza batterci un occhio, senza sovracaldarsi.
Pero si e acceso tutto il laboratorio, con il rumore generato.. E non sembrava una avventura facile a filtrarlo, ho fatto diversi tentativi.
E guardando quanto era compatto, se non era facile a domarlo questo, figurati un pezzo TH?!
Pero ammetto che non ho provato ad incapsularlo totalmente in metallo.
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
Ciao Joseph,Joseph K ha scritto:Una idea molto simpatica.
Una nota: Nella tua esperienza, quanto e diverso questo chip dal LM2596? Io ho fatto (pocha) esperienza con un modulo fatto con essa (?), tutto SMD, molto comodo, molto compatto (2cm*4cm), forniva realmente 3 amper senza batterci un occhio, senza sovracaldarsi.
penso che l' unica differenza sia nella tenuta di corrente del mosfet, si tratta sempre di switching che manipola corrente con SR alti.
Minimo devi mettere un filtro di modo comune in ingresso e beads in ingresso e uscita... moduli piu sofisticati usano tecniche polifase e raddrizatori sincroni.Pero si e acceso tutto il laboratorio, con il rumore generato.. E non sembrava una avventura facile a filtrarlo, ho fatto diversi tentativi.
E guardando quanto era compatto, se non era facile a domarlo questo, figurati un pezzo TH?!
Pero ammetto che non ho provato ad incapsularlo totalmente in metallo.
http://www.dzsc.com/product/682358-201432711246110.html
La soluzione che vedi in foto ha passato tranquillamente le misure per CE
In questo caso l' idea è fare un modulo ruspante con disturbo accettabile, adattabile e flessibile... a costi umani.
La soluzione PTH per regolatore è questione di praticità li dissipi sulla scatola e chiunque con un poco di manualità si fa lo schedino.
Probabilmente ci sarà qualche pezzo SMD come i ceramici di ingresso ma roba in 1206, formato saldabile anche da inesperti.
Per range di tensioni e correnti maggiori occorre usare controller e switch esterno... LT ha bellissime soluzioni ne parliamo in futuro.
Tiziano
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
Per il ponte raddrizzatore dai un occhiata al sito linear hanno un driver per 4 mosfet che realizza un ponte raddrizzatore ideale.
_________
Piergiorgio
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Re: Regolatore filamenti a tensione variabile
questo? http://www.linear.com/product/LT4320plovati ha scritto:Per il ponte raddrizzatore dai un occhiata al sito linear hanno un driver per 4 mosfet che realizza un ponte raddrizzatore ideale.
interessante!
Peccato che la max tensione sia bassa, sarebbe una soluzione da provare anche per i rettificatori delle anodiche negli ampli a tubi! Chissà se esiste qualcosa di simile adatta a tensioni maggiori...
Ciao, Paolo.
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