Regolatori di tensione per filamenti

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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PPoli
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Messaggio da PPoli »

Senza offesa PPoli, prendo solo spunto.
Figuriamoci se mi offendo per una cosa simile. E poi sono in montagna con lo skipass pagato sino a sabato e una scorta adeguata di nobile di Montepulciano.
... pensavo in questo thread si parlasse di regolatori ...quelli veri!
...invece... alimentazione filamenti, '317 e '350, "gli elettrolitici fanno schifo", meglio un film o un tantalio... i soliti discorsi "sentito dire" e amenità audiofile varie...

lo dico a Mauro Penasa eh! ...paura!?!
Mi spiace, magari correggo il titolo.
Il fatto è che tra i frequentatori del forum ci sono livelli diversi di conoscenza. Quando disquisisce Mauro Penasa io leggo ammirato, capisco il minimo, e non mi azzardo ad intervenire per non dire sciocchezze.

Per me autocostruzione significa mettere insieme alcuni mattoncini e continuare a sorprendersi perchè riescono a produrre un suono.
Ho aperto la discussione perchè nel mio caso le differenze in termini di rumore tra alimentazione in continua e in alternata dei filamenti si sente (parecchio) e quindi gioco un po' su quella strada.
Spero possa interessare anche ad altri e magari fargli risparmiare tempo in lunghe sperimentazioni.
Invece di comprare i Jensen ....un bel oscilloscopio? qualche bibbia di elettronica? ..no eh??
Non ho comprato i Jensen, ma dei bellissimi (da vedere, per quello che conta) ROE in un gruppo di acquisto capitanato a suo tempo da Filippo (audiofanatic). Credo a meno di un euro l'uno.
Per l'oscilloscopio un passettino per volta, Al momento mi sono procurato quello USB da PC di Nuova Elettronica. Certo che una sperimentazione approfondita anche sui regolatori richiederebbe tempo, condividerne i risultati con chi l'ha già fatto potrebbe essere utile.
Evitare gli elettrolitici????????????? Perchè ..di grazia?
Il tantalio lasciatelo perdere.
A parte il nome dal fascino esotico o parlato di tantalio perchè lo citano i datasheet del 317 e del 350, suggerendone l'uso "to provide improved output impedance and rejection of transients". Per i transienti immagino con un filamento non ci siano problemi, ma magari una maggior impedenza d'uscita potrebbe far comodo. Premettendo che non ho nemmeno idea di come sia costruito un condensatore al tantalio.
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Messaggio da PPoli »

Finalmente grazie a Francesco (Campedel) che mi ha regalato una coppia di LT1085 (sembrano abbastanza difficili da reperire) ho provveduto a dotare i filamenti delle 300B di un raddrizzatore/stabilizzatore.

MERAVIGLIA.

Ho rischiato di sfondare un woofer infilandoci dentro la testa alla ricerca del ronzio.

Prima, nonostante un potenziometro per variare il riferimento a massa, il rumore era decisamente percettibile. sempre quello indipendentemente dalla posizione del selettore degli ingressi e dal volume. Si sentiva chiaramente (facendoci caso) anche a due metri di distanza. Tanto che a volte girando per casa mi capitava di accorgermi che avevo lasciato l'amplificatore acceso.

Il ripple sull'anodica era di soli 4mV su 470V, quindi decisamente entro il tollerabile (almeno per me).

Ora SILENZIO TOTALE.

Morali:
1) l'alimentazione in continua da risultati decisamente migliori di quella in alternata, perlomeno con alcune finali a riscaldamento diretto.
2) Provare, provare, provare. Mezzora al saldatore (si lo so, sono lento) può essere più utile di decine di commenti letti su Internet.
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Messaggio da gluca »

LT1085 usato come?

Trallatro si trovano su RS.

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Messaggio da PPoli »

Lo so che si trovano su RS. non volevo fare un ordine per due aggeggini.
LT1085 usato come?
Che vuol dire usato come?

Classico schemino da datasheet.

Avevo fatto fare a suo tempo un filamento 0-5-7.5V 2A per cui ho usato il 7,5V

Ponte in ingresso-> cap ROE 15.000 -> LT1085 -> Filamenti.

Condensatore al tantalio in uscita tra + e massa.

Resistenza di riferimento 220 Ohm, di massa 660 Ohm (è un regolabile)
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Messaggio da gluca »

Sospettavo :) Dovresti usarlo in altro modo.

Poor's man

Puoi omettere il primo regolatore che serve per segare il ripple a zero. Invece il filtro LC dovresti tenerlo dato che gli LT non sono efficaci ad alta frequenza.

Ciao

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Messaggio da mrttg »

Invece il filtro LC dovresti tenerlo dato che gli LT non sono efficaci ad alta frequenza.
GainLuca spiegati meglio... a che frequenze deve intervenire il filtro di ingresso?

Saluti Tiziano
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Messaggio da gluca »

Immagine

Scegli tu ... anche un RC andrebbe bene.

Per le 304TL uso filtri passivi CLCLC. Sulla 801A come quello postato oppure LCLC. Sulla 211 ora sto usando

Ponte-10000uF-10mH-10000uF-regolatore LM1084 in corrente - 150uF. Tutti cap elettrolitici.

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Messaggio da mrttg »

Scegli tu ... anche un RC andrebbe bene.
Pensavo ti riferissi ad abbattere eventuali disturbi presenti in ingresso al regolatore (in quel caso meglio un filtro EMC sulla rete).

Visto che si alimentano dei filamenti l' andamento dell' impedenza all' uscita del regolatore è relativamente importante.

Alimentare i filamenti in DC sicuramente migliora il rapporto S/N in un ampli: non è la panacea per tutti i mali... tanti ampli vanno in ac





Saluti Tiziano
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Messaggio da gluca »

No, per essere più chiaro mi riferivo al rumore generato a seguito del raddrizzamento che il regolatore non filtra ma un semplice rete passiva riesce ad abbattere.

E' opinione diffusa e condivisa che sia meglio andare in AC oppure in DC con un regolatore a pozzo di corrente (per i DHT) ma è da evitare la regolazione della tensione. Inoltre la regolazione di corrente salvaguardia anche il filamento. L'alternativa è una serie di filtri LC che non è detto che costi di più ... gli LM costano 7 euro l'uno+IVA su RS.

Sulla 211 che uso nel pre leggo all'oscilloscopio un disturbo di 500uVrms al filamento usando lo schema citato prima. Il solo filtro CLC lasciava circa 50mVrms che erano decisamente troppi.

In uno stadio finale potrebbero essere OK anche rumori residui sino a 10mVrms (dipende dalla sensibilità dei diffusori).

Quite filaments by J. Atwood e L. Olson

L'alternativa furba è fare amplificatori push pull che è quello che vorrei fare per la sezione bassi. A che sei arrivato con il trafo?

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Messaggio da PPoli »

Sospettavo Dovresti usarlo in altro modo.
Scommetto che vai a lavorare in elicottero perchè in macchina c'è traffico. 8)

Io dovevo solo eliminare i 50Hz che uscivano dai woofer e gli LT1085 lo fanno egregiamente.
Può darsi che sulla linea Enel ci sia un bel po' di schifezza ad alta frequenza, ma io non la sento nei tweeter.

Sul piano accademico la tua soluzione è molto interessante, solo che io sono già dovuto saltare sui tutto quello che c'è dentro all'amplificatore per fare spazio alle due basettine. Più spazio proprio non l'avevo. Ora è tutto talmente affollato che qualsiasi modifica futura è esclusa.

PS credevo di avere esagerato con i dissipatori, ma questi LT scaldano parecchio.
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Messaggio da gluca »

50Hz o 100Hz. Il raddrizzamento a ponte con condensatore di livellamento produce spurie ad alta frequenza (oltre a quelle che arrivano dalla rete). Provaci ... devi solo modificare due resistenze (anzi una la elimini!)

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Messaggio da mrttg »

L'alternativa furba è fare amplificatori push pull che è quello che vorrei fare per la sezione bassi. A che sei arrivato con il trafo?
Gluca disquisizione interessante la tua sui filamenti in DC... come hai agito per quelli della GM70 :?:

Per il trasfo ne parliamo venerdi a cena.


Saluti Tiziano
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Messaggio da gluca »

Per la GM70 avevo fatto CLC (sempre sui 10000uF e qualche mH) e regolatore LM in corrente. Forse era un LC ... non mi ricordo più. Prova a vedere se ho scritto qualcosa su bitches brew.

Ciao

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Messaggio da PPoli »

Grazie del link. Appena ho un po' di tempo me la studio per bene. Credo vada nella stessa direzione anche il costoso regolatore di Guido Tent (regolatore in corrente).
Il raddrizzamento a ponte con condensatore di livellamento produce spurie ad alta frequenza
Ok, ma pensavo che il problema fosse che la regolazione in alternata sui DHT provoca delle variazioni cicliche (50Hz) nella temperatura del filamento e di conseguenza nel flusso di elettroni emesso. Per frequenze relativamente alte l'inerzia termica del filamento dovrebbe essere sufficiente a mantenere "abbastanza" costante la temperatura, o quantomeno a limitare il fenomeno.
Inoltre la regolazione di corrente salvaguardia anche il filamento.
Questo aspetto mi piacerebbe approfondirlo meglio. La resistenza del filamento non dovrebbe da sola garantire una corrente costante?

Per quanto riguarda ilo fenomeno della "deriva degli elettroni" in continua ho provveduto a cablare i filamenti del canale destro e sinistro con polarità inversa (tra loro). Basta ogni tanto scambiare le due finali.
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Messaggio da gluca »

Ok, ma pensavo che il problema fosse che la regolazione in alternata sui DHT provoca delle variazioni cicliche (50Hz) nella temperatura del filamento e di conseguenza nel flusso di elettroni emesso. Per frequenze relativamente alte l'inerzia termica del filamento dovrebbe essere sufficiente a mantenere "abbastanza" costante la temperatura, o quantomeno a limitare il fenomeno.
Non ho capito cosa intendi, cmq non credo proprio che la temperatura del filamento "pulsi" a 50Hz. Senti i 50Hz perchè la valvola amplifica il segnale (non bilanciato ai capi) che proviene dal filamento.
Inoltre la regolazione di corrente salvaguardia anche il filamento.
Questo aspetto mi piacerebbe approfondirlo meglio. La resistenza del filamento non dovrebbe da sola garantire una corrente costante?
La resistenza a freddo del filamento è minore e quindi imponendo una tensione (regolata al nominale) ai suoi capi il filamento si becca una sberla di corrente all'avvio. Se realizzi il regolatore con corrente fissa noterai che la luminosità della valvola aumenta dolcemente proprio come dolcemente aumenta la resistenza del filamento e quindi la potenza dissipata in luce e calore.
Per quanto riguarda ilo fenomeno della "deriva degli elettroni" in continua ho provveduto a cablare i filamenti del canale destro e sinistro con polarità inversa (tra loro). Basta ogni tanto scambiare le due finali.
Si, spesso ho letto di un precoce od asimmetrico invecchiamento del filamento in DC. Mai nulla di concerto se non congetture, sarei curioso di leggere fonti attendibili. Sui vecchi schemi che ho visto nel caso di filamenti in DC veniva invariabilmente messo a terra un lato del filamento (come faccio io). Forse c'è qualcosa sul radiotron (?)

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Messaggio da PPoli »

La resistenza a freddo del filamento è minore e quindi imponendo una tensione (regolata al nominale) ai suoi capi il filamento si becca una sberla di corrente all'avvio.
...mmmm...

quasi quasi ci aggiungo il transistor e la resistenza per il soft start

Immagine
veniva invariabilmente messo a terra un lato del filamento (come faccio io)
io ho lasciato il potenziometro per il riferimento a massa variabile che avevo in alternata.
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Messaggio da gluca »

L'altra sostanziale differenza che c'è tra un regolatore che impone la tensione nominale ed uno che invece controlla la corrente di filamento è che quest'ultimo ha un alta impedenza mentre per il primo tende a zero. Per il medesimo motivo "si dice" che induttanze in serie al regolatore in tensione aiutino a migliorare il suono e che queste siano superflue quando si usa il regolatore in corrente. Cerca sul sito di guido tent una sua vecchia presentazione sull'argomento.

OH! Ma ci metti due minuti a modificare l'alimentazione ... perchè non ci provi?

Ciao

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Messaggio da PPoli »

OH! Ma ci metti due minuti a modificare l'alimentazione ... perchè non ci provi?
Ci provo, ci provo....mi interessa...

....hai mai avuto tre figli? Bisogna cogliere i momenti opportuni quando arrivano, per il resto è un continuo di impegni previsti e imprevisti.
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Ponte-10000uF-10mH-10000uF-regolatore LM1084 in corrente - 150uF. Tutti cap elettrolitici.


Originally posted by gluca - 07/05/2008 :  13:11:12

Bisogna eliminare il cap da 150uF in uscita al regolatore.

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Messaggio da MBaudino »

Delle tre tensioni che definiscono il bias ed il comportamento anodico di una valvola ( Vfil , Vgk e Vak), è saggio stabilizzarne una sola? O due su tre , o tre su tre ? O è preferibile non stabilizzare nulla ?

Mauro
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