MTBE ha scritto:Sarebbe possibile al posto dei vari condensatori mettere un paio di moltiplicatori di capacità?
teoricamente si, ma praticamente non so quanto sia opportuno farlo.
I componenti reattivi, induttori e condensatori (veri, non simulati), sono in grado di accumulare energia (in un campo magnetico i primi, in uno elettrico i secondi) e di restituirla in un secondo momento. Giratori e moltiplicatori di capacità sono in grado di simulare alcuni dei comportamenti e delle caratteristiche di un componente reale, ma NON di accumulare energia. Dato che questa non viene accumulata localmente, l'unica cosa che quei circuiti possono fare è dissiparla (in calore) quando dovrebbero accumularla e cercare di attingerne di nuova a monte, dalla loro alimentazione, quando dovrebbero restituirla.
Il che significa che inevitabilmente deve esserci un flusso di energia
modulato dal segnale che non si arresta all'ultimo condensatore di filtro (quello che dovrebbe chiudere il circuito audio) ma risale all'indietro verso la rete elettrica. Come accade pressoché inevitabilmente nei circuiti che non funzionano in classe A. Che forse anche per questo di solito suonano peggio. Non mi sembra una buona idea.
Di norma, negli alimentatori per SE si cerca di fare esattamente il contrario, cioè fare in modo che il flusso di energia assorbito sia quanto più possibile costante (e quindi indipendente dal segnale) man mano che "ci si allontana" dal circuito audio. La funzione dei filtri CLC è proprio quella. Le variazioni di assorbimento energetico (istantaneo) dovute alla modulazione del segnale sono assorbite/coperte proprio dagli elementi reattivi (L e C) del filtro di uscita, che si caricano di energia quando l'assorbimento è minore e la rilasciano quando è maggiore.
Altro problema è che ti ritroveresti il moltiplicatore di capacità (che è comunque un circuito attivo, sicuramente meno lineare del peggiore dei condensatori reali)
direttamente in serie al segnale. Trasformando il tuo ampli a tubi in un ibrido, dato che il circuito a SS del moltiplicatore di capacità entrerebbe a far parte del circuito audio e ne tratterebbe il segnale (e quindi lo influenzerebbe) tanto quanto il tubo di uscita... a quel punto tanto varrebbe fare direttamente un ampli tutto a SS.
MTBE ha scritto:Nella versione normale gli ultimi due condensatori, li ho ridotti a 10uf e 4.7uf, forse pochini, mi pare che influiscano abbastanza sulla qualità del suono............
ci puoi scommettere! Un condensatore si comporta come una "resistenza" variabile con la frequenza (reattanza capacitiva "Xc"). Con capacità così piccole, alle basse frequenze la Xc assume valori paragonabili (se non addirittura maggiori!) a quelli della impedenza interna del tubo ed a quella del carico riflessa al primario del TU.
Cioè stai inserendo in serie al circuito di uscita (tubo e TU), una "resistenza variabile" con la frequenza che ha un valore paragonabile a quella del carico e della "resistenza variabile" che dovrebbe determinare la modulazione del segnale di uscita (il tubo).
Con ciò stai alterando tanto la risposta in frequenza (e fase) che l'impedenza di uscita (smorzamento) del tuo amplificatore, rendendola fortemente variabile con la frequenza (ancor più di quanto non lo sia già a causa del TU stesso).
In pratica stai letteralmente *FILTRANDO* il segnale nonché modificando la risposta degli altoparlanti e/o del relativo filtro cross-over (se presente).
Agendo in tal modo puoi anche riuscire ad ottenere empiricamente una risposta complessiva (suono) che magari in quel momento ti risulta più gradevole ma che difficilmente sarà quella più "corretta" (cioè sarà quasi certamente artefatta, "colorata"). E per di più il risultato ottenuto è strettamente legato al tuo setup complessivo di quel momento.
Cambia diffusori, ambiente e/o relativo posizionamento e la risposta ne risulterà stravolta. E tu magari sarai li a chiederti perché quell'ampli che prima suonava così bene ora va male... e/o magari darai la colpa ai nuovi diffusori.
Se vuoi fare un amplificatore che fa correttamente il suo lavoro, alterando il meno possibile il segnale e la risposta dei diffusori, altro che 10u: il condensatore di uscita del filtro dell'alimentazione DEVE essere *ENORMEMENTE* più grande!
Da un minimo di almeno un 100io di uF con TU (e tubi) con impedenze molto elevate (>=10K) fino a svariate migliaia di uF con TU e tubi a bassa impedenza e/o in parallelo.
Altrimenti avrai di che divertirti a trovare le combinazioni migliori del momento (la famosa "accordatura" del sistema cui accennavo in un altro post a proposito delle induttanze con nucleo in amorfo) e poi a ricominciare di nuovo tutto daccapo ogni volta che cambi qualcos'altro, all'infinito...
Fai come vuoi, l'importante però è che capisci cosa stai facendo e perché.
La "colpa" non è mai di quel particolare condensatore o, più in generale, di un particolare componente, ma solo di come questo altera l'intero sistema (in questo caso quello alimentatore-amplificatore-diffusori-ambiente).
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»