mmmh, ma perche` quando dico una str^H^H^H corbelleria
nessuno me lo fa` notare?
Purtroppo, mentre l'analisi fatta riguardo alla situazione con il classico potenziometro di bilanciamento ai capi del filamento e` (dovrebbe essere) sostanzialmente corretta, quella relativa alla compensazione tramite "iniezione" di rumore in griglia no... infatti nel farla ho commesso il "piccolo" errore di considerare il catodo come puntiforme (o la tensione di rumore Vgk uniforme lungo il fiamento, il che e` lo stesso).
Sfortunatamente, non e` cosi`... la tensione di rumore sul filamento, che e` prodotta dalla corrente AC che ci scorre, e` distribuita lungo tutta la lunghezza dello stesso con un gradiente circa uniforme che va` da 0 a Vac se il filamento e` riferito a massa ad un estremo o da -Vac/2 a +Vac/2 se il filamento e` riferito (virtualmente) al centro (secondario con presa centrale a massa o potenziometro di bilanciamento; il segno ovviamente si riferisce alla fase relativa).
Questo vuol dire che lungo tutta la lunghezza del filamento esistera` un solo punto per cui la vgk di rumore si annulla, mentre in tutti gli altri la tensione di rumore sara` sotto- o sovra-compensata (e quindi localmente vgk=/=0).
In definitiva quindi la situazione purtroppo e` identica a quanto accade con il classico potenziometro di bilanciamento: regolando opportunamente il livello di rumore iniettato in griglia e` possibile far si` che le "frazioni" sovracompensate e quelle sottocompensate si equivalgano e che quindi la risultante complessiva sia nulla, ma tale annullamento NON accade "esternamente" al triodo (come accadrebbe se il filamento fosse puntiforme o il rumore uniformemente distribuito), ma solo al livello di somma delle "correnti interne" sulla placca. Cioe` dopo che il rumore e` stato amplificato dal triodo, con tutto cio` che ne consegue a causa della non linearita` dello stesso (comparsa di armoniche ed IMD).
Inoltre, fin qui` avevo considerato come origine del rumore il solo "segnale" AC impresso lungo il filamento a causa della corrente che ci scorre.
Rileggendo l'articolo sul n.ro 55 di CHF mi sono reso conto di aver completamente trascurato un altro possibile effetto: la "modulazione di temperatura" del filamento a causa della insufficente inerzia termica dello stesso.
Quello che nell'articolo non c'e` scritto e` che, se tale effetto esiste realmente ed e` significativo, il rumore prodotto NON sara` a 50Hz ma (guarda caso...), proprio a 100Hz come rilevato da Dmitry!
Infatti la temperatura "istantanea" in un dato punto del filamento e` ovviamente legata alla potenza dissipata localmente in quel momento e, a sua volta, questa dipende dal quadrato della corrente istantanea... quindi i 50Hz della corrente diventano 100Hz nelle variazioni di potenza/temperatura!
A differenza pero` delle tensioni, le variazioni della temperatura del filamento sono uniformi lungo tutta la sua lunghezza (o perlomeno lo sono fintanto che questo e` alimentato con AC a frequenze la cui lunghezza d'onda e` >> della lunghezza del filamento... come e` ampiamente il caso a 50Hz!
) e quindi non sono compensate/compensabili riferendo (virtualmente) a massa il centro del filamento.
Lo si puo` pero` contrastare con una certa efficacia iniettando rumore a 100Hz sulla griglia, ad es. cosi` come suggerito da M.Ferretti nell'articolo su CHF (lui suggeriva di ridurre intenzionalmente il filtraggio del negativo di griglia cosi` da sfruttarne il ripple residuo. Inutile dire che, in tal caso, oltre al suggerimento citato nell'articolo di utilizzare unicamente filtraggi CRC per evitare deleterie rotazioni di fase del ripple, aggiungo io a scanso equivoci che il raddrizzamento deve essere tassativamente a doppia semionda...
).
OH! Sfortunatamente, a questo punto TUTTE le soluzioni proposte acquisiscono pero` la natura di "rimedi posticci", come dici tu...
Infatti, se ha ragione Ferretti, il meccanismo di "generazione" del rumore per modulazione della temperatura del filamento funziona "modulando" i parametri stessi del triodo (la sua trasconduttanza).
Se e` cosi`, fenomeni di IMD in presenza di segnale sono purtroppo inevitabili...
...e quindi l'unica soluzione praticabile e` la DC, con tutti i suoi problemi.
BTW: resta valido (a maggior ragione) il mio consiglio di adottare le stesse tecniche di riduzione del rumore utilizzate in AC ("riferire al centro" il filamento utilizzando il potenziometro di bilanciamento e/o iniettare in griglia il rumore residuo della DC di filamento) anche nel caso di accensione in DC!
In ogni caso, a questo punto sarei curioso di fare un po` di esperimenti facendo misure accurate nelle varie condizioni, sia con l'AC che con la DC...
Analizzando il rumore tanto con l'oscilloscopio quanto (soprattutto) con l'analizzatore di spettro, e sia con il tubo a riposo che (soprattutto) in presenza di segnale (a vari ivelli) per determinare l'influenza e l'entita` dei fenomeni in questione ed il loro effetto sul segnale utile a livello di IMD, questione (IMHO) probabilmente ben piu` importante del semplice aumento del rumore di fondo di per se`...
Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»