Il "PowerTotem": una nuova via al SET?

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plovati
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Messaggio da plovati »

Paolo, Riccardo,
vi riserviamo una saletta al 1° audiofaidate contest? :)


Circa la topologia proposta, non mi è chiaro che vantaggio dovrebbe avere su un SRPP. Non è vero che quest'ultima configurazione va bene solo per carichi estremi (0 o infinito) è che spesso si analizza semplificando in quella maniera. Regolando le due resistenze di catodo in un SRPP si puo' ottenere la distorsione minima per ciascuna impedenza di carico. Ho un libro fantastico che riporta una bella analisi del SRPP, appena trovo lo scanner libero la posto.

Nella configurazione asimmetrica Power Totem si utilizza una valvola per amplificare in tensione e una in potenza. In pratica, si rinuncia alla compensazione di tipo Push-pull simmetrico cercando altri vantaggi. Il maggior possibile vantaggio che mi viene in mente è che la configurazione proposta lascia la libertà di scelta del tipo di valvola per la tensione e per la potenza, ottimizzando seperatamente le due, almeno in via teorica.

Oppure, c'è qualcosa di più sottile? Non ricordo se lo avevi già detto qui o su diyaudio: hai provato Paolo a fare una comparazione SRPP / Supertotem a parità di potenza ?

Ivo, lo schema postato sarà mica destinato al contest, vero?

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Messaggio da Ivo »

Ivo, lo schema postato sarà mica destinato al contest, vero?
Hi Piergiorgio !

Non e possibile, bisogna di una impédanze di carrica molto troppo bassa, a circa di 400 Ohms :(

Ivo
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Paolo, Riccardo,
vi riserviamo una saletta al 1° audiofaidate contest? :)
Piergiorgio, sai che non amo la polemica, ma forse stavolta sono davvero lieto di averne sfiorato il contesto, perchè è servito a UNIXMAN a chiarire, in modo molto più appropriato, le cose che dovevano già essere contenute nel primo post "comparativo". E Lo ringrazio per questo, anche a nome degli iscritti, che si saranno sentiti confortati da qualcosa che è diverso dal dire:
"non so se suona i bassi, ma per me è meglio di quell'altro.."
Che non mi pareva sto granchè di disamina...soprattutto perchè SIAMO LETTI da tanti...e il nostro scopo non è essere superficiali...

Poi OT: non è affatto vero che ascolto e misure possano prescindere da parametri comuni.
Proprio gli strumenti a corda, così osannati in certe tipologie riproduttive, sono indice di quanto strumento e orecchio possano concordare.
Potete parlarne con qualche musicista che sia pratico di studi di registrazione...la distorsione armonica produce spesso una forma di compressione, che fa suonare le chitarre, in particolare, si molto belle, ma niente affatto naturali.
Siate disponibili: fate suonate lo stesso pezzo di chitarra da un medio ampli a valvole (o un SE a SS di piccola potenza), e da un chitarrista nella stessa saletta.Non credo vi possano sfuggire alcune rispettive peculiarità, peculiarità che vanno oltre il fatto che l'impianto non potrà mai eguagliare la realtà...e che caratterizzano nettamente le due esperienze.
Riducendosi la distorsione caratteristica , il suono riprodotto torna in un alveo più vicino a quello del musicista vero.
Almeno, ci sono cascato con tutte le scarpe parecchie volte, e non sono uno che sviaggia per partito preso o per marchi...




Saluti

R.R.
Riccardo
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Messaggio da UnixMan »

Paolo, Riccardo,
vi riserviamo una saletta al 1° audiofaidate contest? :)
mi piacerebbe davvero... temo pero` che sia difficile che io possa venire... :(
per me, che ho la famiglia a PG e lavoro al Gran Sasso siete un po` fuori mano,
purtroppo.

Certo sarebbe bello... magari se si potesse replicare un po` piu` a Sud... :p
Circa la topologia proposta, non mi è chiaro che vantaggio dovrebbe avere su un SRPP.
ripeto, non farti ingannare dalle apparenze. Non volevo fare un SRPP, ma un SE
con uscita a cathode follower. Il "PowerTotem" e` solo un modo diverso dal solito
per farlo, tutto qui`. Confrontarlo con un SRPP "vero", bilanciato, sarebbe un po`
come confrontare le mele con le pere.

Un SRPP "vero" darebbe piu` potenza, ma ci vorrebbero due finali; a quel punto,
IMHO probabilmente sarebbe meglio fare un "vero" PP, che almeno sulla carta ha
prestazioni decisamente migliori. :)

O magari forse il top forse sarebbe fare un Push-Pull... in PowerTotem!! :p

(si`, nulla vieta di combinare due "PowerTotem" in uno stadio di uscita P-P di
tipo "convenzionale", con sfasatore a monte e TU a presa centrale in uscita).

Rispetto ad altre configurazioni SE i vantaggi principali sono quelli "soliti" di tutte
le configurazioni con lo stadio di uscita a cathode follower che riduce distorsione,
sensibilita` al carico ed impedenza di uscita (unitamente ai vari vantaggi legati al
pilotaggio a bassa impedenza del primario del TU).

Rispetto ad altre soluzioni SE con uscita a catode follower, invece, il vantaggio
principale direi che stia nella circuitazione semplice ed anche (relativamente...)
economica: per una versione "base", con i "ferri" di Novarria ed i tubi russi siamo
sui 500€ tutto compreso. Non male per un SET da oltre 15W, no?

Nella versione attuale ci sono solo due tubi per canale: un triodo/pentodo da TV
6F5P russo (oppure gli equivalenti occidentale ECL/PCL 85/805), la 6C33 ed una
manciata di componenti passivi. La solita complessita` esagerata da monotriodo
minimalista, insomma! :D

Inoltre, come giustamente dici la topologia a totem si presta molto bene a
"giocare" con la cancellazione armonica tra driver e finale, che con la 6C33C
e` quasi un "must" se si vogliono ottenere prestazioni decenti (vista la gran
quantita` di 2a armonica che genera...).

C'e` poi anche il vantaggio dell'accoppiamento (almeno parzialmente) diretto
tra driver e finale, la semplicita` della gestione del bias, i percorsi minimali del
segnale... dimentico qualcosa? :D

Naturalmente i vantaggi maggiori si dovrebbero avere con i pentodi/tetrodi a
fascio: in quel caso, nel collegamento a follower si combina l'alta efficenza del
pentodo con la bassa impedenza e distorsione del triode mode...

per ora ho fatto solo qualche simulazione "esplorativa", ma le solite EL34/KT88
in "PowerTotem" dovrebbero fare faville... roba da far concorrenza ad un DHT!

Daltronde, anche A. Ciuffoli ha provato (con il suo "SETA") il SE con uscita a
cathode follower, ed anche lui con risultati (a suo dire) molto interessanti:

http://www.audiodesignguide.com/my/se.html

solo che, a differenza del PowerTotem, il SETA usa un costoso interstadio...
per contro il PowerTotem ha un alimentatore un po` piu` complesso.

BTW, nel caso della 6C33 o di altri tubi che lavorano intorno ai 200V di anodica
l'alimentazione x il PowerTotem volendo la si puo` ottenere anche da un solo
trasformatore di isolamento 1:1 che fornisce l'anodica x la finale con un ponte
e quella per il driver con un duplicatore, piu` ovviamente un TA x i filamenti che,
dovendo essere "sollevati", deve necessariamente avere almeno due secondari
separati per driver e finali.

A voler risparmiare all'osso, basta un Pi-greco resistivo con una resistenza da
220 ohm 50W in mezzo ad un paio di "robusti" cond. elettrolitici cosi` com'e`
nella versione attuale del mio prototipo (io ho 330uF in ingresso e circa 1000uF
in totale in uscita).

Forse ci si perde qualcosina (non so` ancora x certo se il minore impatto in
basso rispetto ad una versione precedente sia dovuto effettivamente solo
all'eliminazione delle induttanze o a qualcosaltro... sono cambiate troppe
cose nel frattempo x poterlo dire con certezza fintanto che non provero` a
rimettere le induttanze al loro posto), ma di sicuro si risparmiano diverse
decine di euro e... tanto mal di schiena! :grin:
Regolando le due resistenze di catodo in un SRPP si puo' ottenere la distorsione minima per ciascuna impedenza di carico.
e qui` sta il problema... il carico di un diffusore e` tutto tranne che costante,
cosi` che nella migliore (?) delle ipotesi la tua ottimizzazione funziona solo a
determinate frequenze. :(
Ho un libro fantastico che riporta una bella analisi del SRPP, appena trovo lo scanner libero la posto.
bene!!! :p
Il maggior possibile vantaggio che mi viene in mente è che la configurazione proposta lascia la libertà di scelta del tipo di valvola per la tensione e per la potenza, ottimizzando seperatamente le due, almeno in via teorica.
ripeto, di fatto hai un driver in cascata con la finale, come al solito... e` solo
che sono connessi in modo diverso dal solito, e questo da` qualche vantaggio
quando devi ottenere tutto lo swing di tensione necessario al catode follower.

L'alternativa piu` immediata sarebbe un u-follower che pilota la finale in modo
tradizionale. Hai piu` liberta` e maggiore efficacia del carico attivo, ma a parte
il fatto che come minimo ci vuole un tubo in piu`, restano da risolvere i problemi
legati all'accoppiamento ed alla polarizzazione della finale. Nel "PowerTotem",
oltre a risparmiare un tubo, questi problemi sono risolti in maniera semplice,
efficace ed -IMHO- elegante. :D
Oppure, c'è qualcosa di più sottile? Non ricordo se lo avevi già detto qui o su diyaudio: hai provato Paolo a fare una comparazione SRPP / Supertotem a parità di potenza ?
Non ho provato a fare conti o simulazioni con un stadio SRPP "vero", ma a naso
dovrebbe dare senzaltro piu` potenza di un PowerTotem; pero` al prezzo di avere
due finali anziche` una sola, e quindi doppia dissipazione.

Dato che, sempre "a naso", e` verosimile che buona parte della potenza prodotta
dalla "valvola bassa" sarebbe dissipata (sprecata!) sulla resistenza "di mezzo" del
totem e non contribuirebbe quindi alla potenza di uscita, direi che l'efficenza di una
configurazione del genere non dovrebbe essere un gran che`.

L'unico vantaggio (se tale e` davvero... Cheever non sarebbe daccordo, e non ha
tutti i torti) sarebbe l'assenza di DC nel TU.

Pero` allora, ripeto, IMHO e` molto meglio un PP "tradizionale"... magari con uscita
ad inseguitore! ; )


Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Re: Il "PowerTotem": una nuova via al SET?

Messaggio da UnixMan »

Ciao Ivo,
Ecco come penso che potrebbe essere un SEPP:
http://www.dissident-audio.com/Yves/Sepp.gif
Uh? scusa, il progetto magari e` anche interessante, ma non capisco cosa c'entri
l'SEPP con il "PowerTotem". :?:

BTW, per chi non lo conoscesse, qualche cenno: l'SEPP non e` certo un concetto
nuovo; se non ricordo male e` stato inventato verso la meta` del secolo scorso.

Cursiosamente, mentre e` stato alla base dello sviluppo degli OTL, non ha trovato
molte applicazioni nella versione con TU.

In sostanza, potremmo dire che si tratta di un... "Push-Pull invertito". In un P-P di
tipo "tradizionale" i tubi sono in serie rispetto al segnale ed in parallelo rispetto
all'alimentazione, mentre nel SEPP e` il contrario: i tubi sono in serie x la DC ed in
parallelo nei confronti del segnale (al solito: guardate i percorsi delle correnti nei
due casi, ricordate che massa ed alimentazioni dal punto di vista del segnale sono
la stessa cosa e capirete il xche`...).

Il vantaggio principale e` ovviamente che, a parita` di altre condizioni, il TU puo`
avere impedenza pari ad 1/4 di quella totale (placca-a-placca) necessaria per un
P-P di tipo "tradizionale".

Per contro comporta diverse difficolta` in piu` rispetto ad un P-P tradizionale, ad
esempio e` molto piu` complicato ottenere un corretto bilanciamento... e questo
probabilmente spiega xche` non abbia avuto molta diffusione.

Altro problema che vedo e` nell'uso in classe AB... non ho mai fatto una analisi
approfondita ma, cosi` a naso, nel passaggio tra il funzionamento in "classe A"
(entrambi i tubi in conduzione) a quello in "classe B" (uno dei tubi interdetto) si
ha un repentino quanto drastico cambiamento dell'impedenza di uscita, si passa
da due tubi in parallelo ad uno solo, sempre sullo stesso carico...

Beh, forse dopo tutto non e` poi cosi` drastico e repentino: man mano che la
conduzione in un tubo diminuisce si ha anche un aumento della sua impedenza
interna mentre va` a diminuire quella dell'altro (la cui conduzione aumenta) per
cui la transizione potrebbe essere graduale... certo pero` che alla fine il tubo
che resta "da solo" si trova a lavorare su un carico decisamente basso...

Non so`, alla fine tutto sommato potrebbero non aver avuto tutti i torti ad aver
preferito la soluzione "tradizionale" al SEPP... ; )

Specie con tubi a bassa imp. interna, dove non e` un problema fare un buon TU
per P-P "tradizionale", il SEPP non mi sembra cosi` vantaggioso. Magari potrebbe
esserlo di piu` con tubi ad alta impedenza che richiedono carichi anodici molto alti
per i quali fare un buon TU diventa difficile ed oneroso...


Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da UnixMan »

torniamo a bomba...

6C33 PowerTotem: prototipo attuale

Questo e` lo schema della versione attuale del mio prototipo di "PowerTotem"
con la 6C33C, aggiornato ad oggi... (ver. 3 rev. 2)


Immagine Allegato: 6C33_POWER-TOTEM-6F5P-proto3r2.pdf ( 17312bytes )

Secondo le simulazioni, nelle condizioni indicate si dovrebbe arrivare a sfiorare
i 18W, e addirittura qualcosina di piu` utilizzando Vad maggiori (~600V).

Al momento non ho ancora fatto misure "in the real world" su questa versione.
Nella versione precedente (v3r1) le misure erano gia` eccellenti, ma la potenza
non superava i 12.5W circa.

L'alimentazione e` ancora nella versione duale; in futuro vorrei provare la
soluzione alternativa che, come mostrato in precedenza, permette di ottenere
percorsi di segnale decisamente piu` favorevoli (almeno in teoria).

L'unico problema e` l'isolamento dei TU...

Nella versione con alimentazione duale il TU e` a massa, e la max tensione che
deve reggere l'isolamento e` quella corrispondente ai picchi max di segnale; al
contrario, nella versione con alimentazione flottante/sovrapposta, il TU si viene
a trovare sollevato della tensione di alimentazione del driver (Vad), cui poi si va`
a sommare il segnale...

dato che il nucleo (e presumibilmente anche il secondario...!!! :grin: ) sono sempre
a massa, ed in questo caso Vap~=200V, Vad<=630V (*), per stare tranquilli il TU
dovrebbe avere un isolamento in grado di reggere un bel po` di tensione, diciamo
almeno oltre 1 kV di picco!

Il problema e` che non so` se i TU che ho siano in grado di reggere, ma purtroppo
temo proprio di no... :?:

(*) nel prototipo attuale Vad e` poco piu` di 400V, ma dato che andando su` con
la tensione le prestazioni migliorano e visto che con un duplicatore si fa` presto ad
arrivare intorno ai 600V a partire dallo stesso TA da cui si ricava Vap...


BTW: a proposito dell'analisi dei percorsi di segnale: possibile che nessuno
abbia avuto qualche commento da fare?!? :(

E, soprattutto, possibile che nessuno abbia notato qualcosina di insolito...
diciamo dalle parti del catodo del driver!? :o :?:



Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da plovati »

Novità?


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Piergiorgio
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Messaggio da UnixMan »

Novità?
qualcuna si`... (non esattamente recente, avrei dovuto postare qualche aggiornamento molto
tempo fa`; :oops: al momento sono fermo in attesa di trovare TA e TU per la versione "definitiva").

BTW: ho fatto un po` di prove sul prototipo ed alla fine sono tornato indietro alla versione
"semplice" del totem.

Le simulazioni mi avevano spinto a provare la soluzione "u-follower like", ma invece in pratica
va` meglio l'altra. Ho provato a giocare con i valori della R del totem, che possono variare tra
circa 5.6k e 10k circa. Il valore "ottimale" definitivo potro` stabilirlo solo nella realizzazione in
versione difinitiva (i.e. con alimentazione e TU definitivi). Occhio che con i valori piu` bassi ci
si avvicina pericolosamente al limite max di dissipazione del tubo driver.

Tanto x dare quache numero, nel prototipo attuale si ottengono risultati strepitosi alle misure
(THD < 0.1% @ 1W, <1% ai primi segni di clipping...) con, se non ricordo male, 6.8k.


Immagine Schema aggiornato, comprensivo di PSU: 6C33_POWER-TOTEM-5.pdf ( 5952bytes )

N.B.:
  • le resistenze indicate come Rdc_* indicano le resistenze in continua degli avvolgimenti
    ed ovviamente non sono fisicamente presenti come componenti a parte nel circuito...
  • i generatori indicati come "TA_OUTPUT" e "TA_DRIVER" rappresentano ovviamente
    i rispettivi secondari del/i trasformatore/i di alimentazione; le potenze indicate sono
    quelle minime
  • il circuito va` replicato interamente per ogni canale, secondari dei TA compresi; nel
    caso di realizzazioni stereo, le uniche parti in comune tra i due canali possono essere
    i secondari dei filamenti.
Ciao,
Paolo.
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Messaggio da mrttg »

Ciao Paolo,
il trasformatore che doveva essere il pezzo forte come lo hai poi relaizzato?

Tiziano
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Messaggio da UnixMan »

il trasformatore che doveva essere il pezzo forte come lo hai poi relaizzato?
per l'appunto, NON lo ho ancora realizzato... :(

Con Andrea "abag" abbiamo definito un progetto di massima che -almeno sulla carta-
promette meraviglie. Il progetto prevede un nucleo a "C" da circa 6Kg ed avvolgimenti
ininterrotti (e NON parallelati) in filo litz sia per i primario che per il secondario.

Il numero di spire e` talmente limitato e la sezione del filo tale da rendere praticabile
anche un avvolgimento casalingo a mano, senza l'ausilio di avvolgitrici.

Il problema e` che pero` purtroppo non riusciamo a reperire i materiali adatti...
o, almeno, non a prezzi accettabili. :?


Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da UnixMan »

alla fine, abbiamo abbandonato l'idea di realizzarci da soli i TU e ci siamo presi una coppia di Bartolucci. Versione "solo sostanza" in "veste" economica.

Anche in veste economica costano diversi soldini (*), ma li valgono tutti. Dalle varie misure fatte direi che le caratteristiche corrispondono alle (eccellenti!) specifiche tecniche dichiarate dal costruttore. :p

(*) alla fine non molto di piu` di quanto avremmo speso di soli materiali per realizzare il nostro progetto di TU "monster"... :|

I miei sentiti complimenti e ringraziamenti al Sig. Bartolucci per qualita` e competenza nonche` disponibilita` e simpatia. :)

Come per altro prevedibile, rispetto agli economici Novarria che avevo preso per cominciare... e` cambiato il mondo, in tutto e per tutto! :D

In allegato le misure fatte con RMAA nonche` la funzione di trasferimento (Vin vs Vout XY) rilevata con Visual Analizer (N.B.: scala non calibrata!).

Con l'amico George "Joseph_K" (che ringrazio vivamente x a collaborazione!) abbiamo fatto anche diverse altre misure, tra cui le solite risposte alle onde quadre e triangolari, risposta in frequenza e risonanze fino a quache 100io di KHz nonche` una rapida occhiata in "reverse driven" (rapida xche` purtroppo un corto accidentale sulle uscite del suo ampli SS che stavamo utilizzando per la misura lo ha messo fuori uso :( :x ). Pero` queste misure le abbiamo fatte con strumenti "tradizionali" (generatore di segnali, frequenzimetro, un buon vecchio Tektronix analogico...) e non ho fatto foto alle schermate.

Cmq. la quadra e` sostanzialmente perfetta anche a 20KHz, appena "smussata" sui fronti e sempre senza la benche` minima traccia di risonanze od oscillazioni di sorta (a qualsiasi frequenza ed ampiezza si provi). Semplicemente eccellente! :)


Immagine Attachment: pwrttm_6C33-ECL85.zip ( 298534bytes )

Nei tre rapporti c'e` il riferimento (misura in loopback delle scheda audio utilizzata) ed i due canali, misure ripetute ad 1Wrms ed a circa 10Wrms (poco prima dell'insorgere del clipping).

L'esemplare misurato (nonche` l'unico attualmente esistente! :D ) e` il prototipo. Utilizza una ECL85 per stadio di ingresso e driver e la 6C33 come finale. L'alimentazione e` ancora nella versione "duale" (stadi di ingresso e driver alimentati "dal basso" con tensione negativa, capo "freddo" del TU a massa) e semplificata (via le induttanze, semplice filtraggio CRC su entrambi i rami). Raddrizzamento a stato solido. Il TA e` ancora il vecchio Novarria da 350VA, decisamente insufficente (scalda quasi piu` lui dei tubi...).

Le condizioni della misura sono:

- carico resistivo, circa 7.3 ohm (3x22ohm in parallelo)

- uscita sulla presa "8 ohm" (imp. riflessa nominale 600 ohm su 8 ohm, quindi un po` meno del previsto con 7.3)

- punto di lavoro delle 6C33: Va ~= 205V, Ia ~= 225mA; Vg ~= -77V circa (sensibilmente diversa tra un canale e l'altro).

Resistenza tra anodo del driver e catodo della finale 7.5K (2x15K in parallelo) => Ia del driver poco piu` di 10mA.

Per motivi che devo ancora indagare meglio, i due canali sono alquanto diversi tra loro... al momento non so` ancora dire se cio` sia dovuto solo alle tolleranze dei componenti (soprattutto dei tubi, ovviamente...) oppure se tra le tante prove, modifiche e ricostruzioni fatte un pezzettino alla volta a distanza di mesi non mi sia "sfuggito" qualche valore sensibilmente diverso tra un canale e l'altro. Devo verificare.

Commenti, pareri, opinioni... :?:


Ciao,
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Messaggio da pipla »

Per motivi che devo ancora indagare meglio, i due canali sono alquanto diversi tra loro.
in che senso? :?:

remigio

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Messaggio da UnixMan »

in che senso? :?:
basta che guardi le misure... un canale distorce il doppio dell'altro. Anche il guadagno (che ovviamente non si vede in quelle misure che sono state fatte agli stessi livelli di uscita) e` abbastanza diverso.

Ciao,
Paolo.
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Messaggio da UnixMan »

P.S.: sempre a proposito delle differenze tra i due canali, e` possibile che siano dovute alla differenza tra le tensioni di griglia delle due finali (a parita` di Ia e Va), cosa normale con le 6C33 a meno di quasi impossibili selezioni ed accoppiamenti dei tubi. Visto il tipo di accoppiamento diretto con il driver, differenze nella tensione di BIAS (Vgk) delle finali portano ovviamente a variazioni abbastanza sensibili dei punti di lavoro dei driver stessi e quindi verosimilmente anche a differenze sensibili nelle prestazioni...

comincio a pensare che l'idea di far lavorare la 6C33 in "DCMB" ("PowerTotem" o tradizionale con uscita sull'anodo che sia) forse non sia delle piu` brillanti... :?

Decisamente il "PowerTotem" devo riprovarlo con tubi diversi, in particolare con quache pentodo o tetrodo a fascio. Come accennavo altrove, alcune simulazioni veloci fatte a suo tempo avevano indicato risultati MOLTO interessanti e.g. anche con le classiche EL34, KT88, etc...



Ciao,
Paolo.
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Messaggio da hobbit »

Ciao Paolo.

Volevo farti i complimenti pubblicamente per il PT. Oggi ci stavo riflettendo e devo dire che quello che ho goduto ieri a casa tua è il più bell'ascolto che mi sia mai capitato. :) (Live escluso ovvimente!)
E si perché l'ampli di Paolo mi ha veramente stupito: preciso, potente, voci chiarissime e ben distinte, acuti splendenti e bassi controllatissimi.
Avevamo iniziato l'ascolto con i suoi Williamson modificati, belli precisi, ben sonanti, ma alla fine "normali", il Power Totem nella sua ultima versione è tutta un'altra musica...... :p
Chiedete di farvelo ascoltare ne vale la pena ; )

Ciao,

Francesco
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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Messaggio da UnixMan »

Ciao Francesco,
Volevo farti i complimenti pubblicamente per il PT. Oggi ci stavo riflettendo e devo dire che quello che ho goduto ieri a casa tua è il più bell'ascolto che mi sia mai capitato. :) (Live escluso ovvimente!)
addirittura! :o sono lusingato... :oops:

BTW, un paio di note:

1) la versione che hai ascoltato di fatto... non e` (piu`) il PowerTotem! :D

Come mi pare ti avevo accennato (spero tra le tante piacevoli chiacchiere non mi sia dimenticato di dirtelo! :) ) , dopo averlo ascoltato e misurato nella configurazione "originale" con uscita di catodo ho provato a riconfigurarlo in maniera piu` "tradizionale" con uscita sull'anodo (cosi` come descritto in un post precedente: catodo della finale collegato direttamente alla giunzione tra i due alimentatori -nel caso di questo prototipo la massa- anziche` al TU e questultimo spostato in serie all'anodo).

Senza dubbio il suono era buono anche nella versione "originale" (con uscita di catodo) ma, altrettando indubbiamente, non era esattamente il "mio" suono, quello che stavo cercando. Per i miei gusti era fin troppo "precisino", troppo "abbottonato", troppo... "ai-fai". ; ) E non abbastanza "naturale". Per certi aspetti sembrava quasi un solid-state! :twisted: :D (OH! un SS di razza, si intende... ; ) :D )

Personalmente mi piace molto di piu` cosi` come lo hai sentito tu, i.e. DCMB con uscita sull'anodo. Ennesima dimostrazione che triodi, NFB e buon suono non vanno daccordo?

2) a difesa dei buoni vecchi Williamnson, va` detto che li abbiamo ascoltati (alquanto distrattamente tra una chiacchiera e l'altra! :D ) ad un volume assolutamente troppo basso per poterli apprezzare come si deve. ; ) BTW, forse finalmente sono riuscito a superarli... :)


Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da hobbit »

Ciao Paolo.

Si mi avevi detto che avevi cambiato il collegamento, dicevo Power Totem per semplicità.
Comunque sia sono rimasto colpito molto dalla tua realizzazione e a questo punto dalle 6c33.

I Williamson effettivamente non li abbiamo ascoltati al top, comunque mi sono piaciuti anche loro.

Ciao,

Francesco
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Messaggio da audiofanatic »

P.S.: sempre a proposito delle differenze tra i due canali, e` possibile che siano dovute alla differenza tra le tensioni di griglia delle due finali (a parita` di Ia e Va), cosa normale con le 6C33 a meno di quasi impossibili selezioni ed accoppiamenti dei tubi. Visto il tipo di accoppiamento diretto con il driver, differenze nella tensione di BIAS (Vgk) delle finali portano ovviamente a variazioni abbastanza sensibili dei punti di lavoro dei driver stessi e quindi verosimilmente anche a differenze sensibili nelle prestazioni...

comincio a pensare che l'idea di far lavorare la 6C33 in "DCMB" ("PowerTotem" o tradizionale con uscita sull'anodo che sia) forse non sia delle piu` brillanti... :?

Decisamente il "PowerTotem" devo riprovarlo con tubi diversi, in particolare con quache pentodo o tetrodo a fascio. Come accennavo altrove, alcune simulazioni veloci fatte a suo tempo avevano indicato risultati MOLTO interessanti e.g. anche con le classiche EL34, KT88, etc...



Ciao,
Paolo.



Originariamente inviato da UnixMan - 02/08/2008 :  12:18:34
ho qualche 807 e delle 6080 in giacenza :D
ci esce qualcosa?
Filippo

PS di ECL85 ne ho una cassettata usate
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Messaggio da UnixMan »

ho qualche 807 e delle 6080 in giacenza :D
ci esce qualcosa?
perche` no? :)

Vista l'esperienza con la 6C33, probabilmente anche le 6080 conviene usarle senza NFB (con uscita sull'anodo). Dovrei provare almeno a simularlo, ma e` possibile che si possano usare in un DCMB con le ECL85 come le 6C33... darebbero qualche W di meno ma magari vanno anche meglio, chi lo sa`... Da non trascurare cmq la possibilita` di utilizzarle in push-pull, anche "monotubo". 8)

Mi pare che Fabio "2F" le abbia usate con soddisfazione in uno dei suoi segretissimi progetti... chissa`, magari ti conviene provare a chiedere a lui se ti da` qualche "dritta". :|

Viceversa, con le 807 connesse in UL (con partitore resistivo) o forse meglio a pentodo puro si puo` anche provare il powertotem: la connessione ad inseguitore dovrebbe riportare le caratteristiche complessive ad assomigliare a quelle di un buon triodo senza rinunciare alla maggiore efficenza anodica del pentodo... potrebbe venirne fuori qualcosa di molto interessante! :p

(N.B.: con l'uscita sul catodo, il funzionamento a pentodo NON lo si si ha mettendo la g2 ad una tensione fissa...)

Verosimilmente, se si comporta in modo abbastanza simile alle EL34 e KT88 che avevo simulato (ed ovviamente ammesso e non concesso che le simulazioni fossero attendibili, i modelli dei pentodi lasciano alquanto a desiderare...) "sotto" dovrebbe andarci bene ad es. una PCL/ECL82 (in questo caso invece le ECL85 non sembrano adatte).

Per la finale parti con un buon punto di lavoro standard "da manuale" (datasheet/application notes) come tensione e carico anodico... visto che ci sara` la connessione ad inseguitore ad abbattere impedenza di uscita e distorsione, probabilmente conviene scegliere il punto di lavoro che offre la max efficenza.

(se poi tra le tante possibili configurazioni del TUU ce n'e` anche una adatta per una 807 (o simili) in SE a pentodo, si potrebbe scegliere il punto di lavoro di conseguenza e provare con quello... :p )

In ogni caso il driver lo devi alimentare con una tensione piuttosto alta. Pur restando prudentemente lontano dai limiti max di Va (e soprattutto di Vg2 se del caso!) oltre che di dissipazione, in generale tanto piu` e` alta la tensione di alimentazione del driver e meglio e`. Considera ovviamente che in regime dinamico l'anodo del driver "segue" il catodo della finale e quindi sale a valori (positivi) anche molto piu` alti rispetto alla tensione a riposo: occhio quindi anche ai valori max assoluti "dinamici" oltre che a quelli "statici".

In questo caso per cominciare puoi provare con una R compresa tra circa 5 - 10K tra il catodo della 807 e l'anodo della PCL82 (connessa a triodo).

Se vuoi posso provare a buttare giu` uno schemino ed a rifare qualche simulazione...
PS di ECL85 ne ho una cassettata usate
usate... dove, come e quanto? :|

se sono ancora buone e non troppo "sfruttate" vale senzaltro la pena di farci qualcosa... :p



Ciao,
Paolo.
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Messaggio da audiofanatic »


Verosimilmente, se si comporta in modo abbastanza simile alle EL34 e KT88 che avevo simulato (ed ovviamente ammesso e non concesso che le simulazioni fossero attendibili, i modelli dei pentodi lasciano alquanto a desiderare...) "sotto" dovrebbe andarci bene ad es. una PCL/ECL82 (in questo caso invece le ECL85 non sembrano adatte).


In questo caso per cominciare puoi provare con una R compresa tra circa 5 - 10K tra il catodo della 807 e l'anodo della PCL82 (connessa a triodo).

Se vuoi posso provare a buttare giu` uno schemino ed a rifare qualche simulazione...
PS di ECL85 ne ho una cassettata usate
usate... dove, come e quanto? :|

se sono ancora buone e non troppo "sfruttate" vale senzaltro la pena di farci qualcosa... :p



Ciao,
Paolo.



Originariamente inviato da UnixMan - 06/08/2008 :  12:53:55
se hai tempo di simulare poi accrocchio :D non so se c'è un modello della 807, magari la 6L6 va bene lo stesso, tra l'altro ho anche delle 1624, identiche alle 807 ma sono a riscaldamento diretto.
Anche di PCL82 ne ho un po' e anche di PCL86
Le PCL85 le posso selezionare col mio i-177 e l'espansione MX949A, con la quale si possono testare tutte le valvole più strane, avendo la piedinatura dello zoccolo configurabile a piacere

Filippo
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