Ciao a tutti, devo risolvere il problema del ronzio meccanico delle induttanze per alimentatore con ingresso induttivo.
Non mi sembra un problema di dimensionamento ma proprio il fatto che la I del nucleo vibra rispetto alla E a causa dell'alternata.
Mettendo un condensatore dopo il ponte, abbastanza piccolo da non cambiare la natura induttiva dell'alimentatore, il ronzio sparisce. Osservando sull'oscilloscopio la tensione dopo il ponte si vede che con tale condensatore rimane uguale la forma d'onda ma spariscono le armoniche alte, che quindi sono responsabili del ronzio (commutazioni dei diodi).
Vorrei comunque poter utilizzare l'induttore senza condensatore, o con condensatore più piccolo.
Ho pensato di resinare l'induttanza con un'idonea resina epossidica dura, qualcuno ha esperienze in merito e consigli da darmi?
Aspetto interessante è che utilizzo diodi a stato solido, mentre in passato avevo utilizzato dei tubi e il problema non si verificava...
Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
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Re: Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
se vuoi resinare ti devi assicurare che il prodotto non contenga solventi. Dovresti utilizzare prodotti appositi che non siano aggressivi verso lo smalto che isola il filo utilizzato nell'avvolgimento.
Vincenzo
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Re: Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
Se vibra è sbagliato il dimensionamento dell' induttanza, potresti provare ad aumentare il gapcrumble ha scritto:Ciao a tutti, devo risolvere il problema del ronzio meccanico delle induttanze per alimentatore con ingresso induttivo.
Non mi sembra un problema di dimensionamento ma proprio il fatto che la I del nucleo vibra rispetto alla E a causa dell'alternata.
No il ronzio diminuisce perchè con il condensatore diminuisce la tensione rms ai capi dell' induttanza... le armoniche in alto sono prodotte dalla saturazione.Mettendo un condensatore dopo il ponte, abbastanza piccolo da non cambiare la natura induttiva dell'alimentatore, il ronzio sparisce. Osservando sull'oscilloscopio la tensione dopo il ponte si vede che con tale condensatore rimane uguale la forma d'onda ma spariscono le armoniche alte, che quindi sono responsabili del ronzio (commutazioni dei diodi).
Questa forse è l' unica viaVorrei comunque poter utilizzare l'induttore senza condensatore, o con condensatore più piccolo.
Resinandola ottieni semplicemente che il ronzio si sente meno si scalda di più e diminuisce il tempo di vita del tutto ti rimangono le armoniche.Ho pensato di resinare l'induttanza con un'idonea resina epossidica dura, qualcuno ha esperienze in merito e consigli da darmi?
Avevi una maggiore caduta di tensione sulle valvole e dei picchi di corrente più dolci... alla fine vale l' energia che attraversa l' induttanza (usando i giusti criteri per il dimensionamento)...Aspetto interessante è che utilizzo diodi a stato solido, mentre in passato avevo utilizzato dei tubi e il problema non si verificava...
Tiziano
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Re: Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
Dimenticavo per resinare resina bicomponente per uso elettrico si trova anche in qualche colorificio fornito; rispetta rigidamente i dosaggi dei due componenti.
Tiziano
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Re: Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
Il dimensionamento non è sbagliato, non saturano assolutamente.
Il ronzio non diminuisce perchè il condensatore diminuisce la tensione alternata (tra l'altro non è che diminuisce, sparisce, diventa veramente trascurabile), essa rimane identica, precisamente uguale, anch'io la pensavo così prima di verificarlo strumentalmente, ciò che sparisce sono solo le armoniche ma la forma d'onda delle fondamentali è la stessa, come anche la tensione continua ottenuta.
Il ronzio non diminuisce perchè il condensatore diminuisce la tensione alternata (tra l'altro non è che diminuisce, sparisce, diventa veramente trascurabile), essa rimane identica, precisamente uguale, anch'io la pensavo così prima di verificarlo strumentalmente, ciò che sparisce sono solo le armoniche ma la forma d'onda delle fondamentali è la stessa, come anche la tensione continua ottenuta.
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Re: Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
prova a metterci una resistenza di potenza in parallelo, potrebbe aiutare!
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Re: Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
Inanzitutto grazie per i consigli, oggi ho condotto un sacco di misure per capire meglio la situazione.
La realtà mi sa che sta nel mezzo...
intanto il ronzio esagerato delle nuove induttanze è dovuto principalmente al fatto che non sono impregnate (l'avvolgitore le ha lasciate così in modo che potessi cambiare facilmente il traferro), infatti ronzano sempre anche variando tensioni e correnti mentre utilizzandone di simili ma impregnate il ronzio sparisce e ricompare (comunque in misura molto minore) solo quando ci si avvicina ai limiti del componente.
Nelle condizioni per cui sono state progettate sono in effetti un pò troppo sfruttate, infatti è vero che la forma d'onda della corrente è molto buona, una sinusoide con pochissima distorsione di seconda ma è anche vero che mettendone due in serie la situazione ronzio rientra a un livello minimo, praticamente impercettibile.
La realtà mi sa che sta nel mezzo...
intanto il ronzio esagerato delle nuove induttanze è dovuto principalmente al fatto che non sono impregnate (l'avvolgitore le ha lasciate così in modo che potessi cambiare facilmente il traferro), infatti ronzano sempre anche variando tensioni e correnti mentre utilizzandone di simili ma impregnate il ronzio sparisce e ricompare (comunque in misura molto minore) solo quando ci si avvicina ai limiti del componente.
Nelle condizioni per cui sono state progettate sono in effetti un pò troppo sfruttate, infatti è vero che la forma d'onda della corrente è molto buona, una sinusoide con pochissima distorsione di seconda ma è anche vero che mettendone due in serie la situazione ronzio rientra a un livello minimo, praticamente impercettibile.
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Re: Vibrazioni in induttanze per alimentatore induttivo
Questa mi sembra un'ottima idea, solo che facendo 2 conti si vede che la potenza dissipata è troppo elevata, a meno di non utilizzare un valore molto alto, che a quel punto potrebbe diventare poco efficace per abbattere i picchi di tensione. Pensavo di mettere un blocco RC in modo da evitare la dissipazione a 100HZ e poter quindi utilizzare una resistenza più bassa, che ne pensi? (tra l'altro è una soluzione che ho già visto in qualche vecchio schema)Tfan ha scritto:prova a metterci una resistenza di potenza in parallelo, potrebbe aiutare!
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