daltanius29877 ha scritto:al mio impianto tempo fa avevo collegato un pre valvolare con 2 miniwatt ecc88 e devo dire che il suono e' cambiato, molto piu' caldo e arrotondato la scena sonora molto ampia insomma mi e' piaciuto.
viene da chiedersi perché... e sarebbe utile capirlo. L'inserimento del pre risolveva forse qualche problema presente nella catena (che so', un cattivo adattamento di impedenze tra sorgente ed integrato) oppure il pre in questione ci metteva del suo, "abbellendo" artificialmente il suono, cioè ad es. aggiungendo "colorazioni", distorsione e/o compressione gradevoli all'ascolto?
daltanius29877 ha scritto:mo se collego un pre quindi mi dite che andrei a perderci in qualita'?
che dire... dipende. Quantomeno da cosa si intende con "qualità". Pragmaticamente, dal punto di vista dell'utente (ascoltatore) quello che conta è solo il risultato. Per cui, se per qualsiasi motivo a te il risultato piace di più con un (con "quel") pre, metticelo e vivi felice.
Per inciso, in giro troverai sicuramente schiere di audiofili pronti a benedire questa scelta, giurando e spergiurando che il pre è un elemento fondamentale ed imprescindibile di qualsiasi catena di riproduzione degna di questo nome, vitale per la "formazione" del suo suono e soprattutto della sua "scena sonora", che senza un pre non sarà mai buona...
Se invece si vuole fare un ragionamento tecnico, è ovvio che qualsiasi elemento reale, a causa delle sue inevitabili imperfezioni, non può che alterare il segnale che lo attraversa (deteriorandolo, visto che l'informazione, così come l'energia, non può avere altro destino). In questa ottica, di solito si cerca di minimizzare il numero di stadi attivi, evitando quindi di aggiungerne di superflui. Per cui, se il suono dell'apparecchio così com'è "non va" (non ti piace), anziché tentare di "metterci una pezza" aggiungendo errori ad errori è "più corretto" (perlomeno sembra più ragionevole) lavorare sul circuito esistente per tentare di risolvere il problema alla radice. O quantomeno per metterci una pezza cercando di fare il minor numero di "danni collaterali" possibili.
Su quell'ampli, per cominciare io lavorerei un po' sull'alimentazione (almeno per quanto è possibile senza rifare tutto daccapo...), cercando almeno di introdurre un minimo di disaccoppiamento tra i canali e tra gli stadi. Delle banalissime coppie diodo/condensatore, aggiunte in serie in punti strategici talvolta possono dare risultati sorprendenti.
Per cominciare, mettine due per separare i rami di alimentazione dei due canali. L'alimentatore deve diventare: TA -> ponte raddrizzatore -> C, cui si collegano gli anodi di due diodi. I cui catodi vanno ad altrettanti condensatori che alimentano separatamente i due canali (abbonda con la capacità... devi lasciare almeno un 330uF o più x canale ed altrettanto su quel che resta del "ramo comune" subito a valle del ponte raddrizzatore).
Altri due diodi (uno per canale) vanno aggiunti in serie alla R da 2K2 che separa l'alimentazione del pre/driver da quella dello stadio finale. Non farebbe male aumentare la capacità del C che segue (ora da appena 22uF?).
Infine, ancora una coppia diodo-condensatore (una per canale) andrebbe aggiunta per disaccoppiare l'alimentazione del primo stadio da quella della "concertina" a bjt.
Questo trattamento dovrebbe migliorare sensibilmente sia l'immagine che molte altre cose.
Data una sistemata all'alimentazione, puoi provare a modificare il circuito audio.
Una prima cosa da provare sicuramente è la riduzione del tasso di NFB globale. Prova ad aumentare il valore della R (attualmente da 2K2) che riporta il segnale di uscita allo stadio di ingresso, portandolo e.g. a 3K3, 4K7, ecc.
Il modo più comodo e veloce per trovare il valore "ottimale" potrebbe essere quello di scollegare un estremo di quella R e mettergli in serie (tra l'estremo volante ed il punto in cui questo era collegato) un potenziometro doppio da 5 o 10K (usi una sezione per canale). Agendo sul potenziometro puoi variare in tempo reale il tasso di NFB applicato fino a trovare il punto che ti da' il suono migliore. Una volta trovato il punto ottimale, facendo attenzione a non spostare la posizione del cursore scolleghi il potenziometro, ne misuri la resistenza, sommi i 2.2K della R fissa e quindi sostituisci la vecchia R da 2.2K cun un'altra del valore standard più vicino a quello trovato.
Altra cosa che puoi provare facilmente (e che così come la riduzione del NFB
potrebbe sortire l'effetto che cerchi, ovvero quello di "scaldare" ed "ammorbidire" il suono) è una semplice modifica dello stadio di ingresso (che di fatto è il tuo "pre" integrato). La modifica consiste molto banalmente nello scollegare la base del bjt dal catodo della 12AX7 "alta" e collegarla invece all'anodo della 12AX7 "bassa", cioè all'altro capo della R da 1K cui è connessa. Per fare le cose per benino andrebbe rivista leggermente anche la polarizzazione del bjt. Ma, data la poca differenza di tensione tra i due punti in questione (probabilmente poco più di 1V), direi che puoi tranquillamente lasciarla così com'è.
Ancorché non si capisca bene perché le due R (quella sotto l'emettitore e quella sul collettore) siano sensibilmente diverse tra loro! In effetti, una prova da fare (anche senza cambiare la connessione della base) è quella di rendere tali due R uguali tra loro (quindi sostituire l'una o l'altra per portarle entrambe a 47K o entrambe a 39K; occhio però che non si sforino tensioni, correnti e Pd massime del bjt!).
Successivamente, eventuali interventi più radicali potrebbero essere la completa eliminazione del NFB globale e la sua sostituzione con loop locali, la sostituzione dello stadio di ingresso con altro diverso (eventualmente anche utilizzando tubi diversi, e.g. ecc81 o ecc88), ecc. Ovviamente queste però devono essere fatte "cum grano salis" e richiedono una adeguata riprogettazione dell'intero ampli. Ma a quel punto probabilmente è meglio partire da zero e costruirsene un altro...
P.S.: prima di metterti a fare modifiche, procurati qualche transistor di ricambio... a differenza dei tubi, i dispositivi a SS sono alquanto permalosi e basta un minimo errore per "fargli esalare il fumo magico". Non c'è niente di più frustrante che cominciare una modifica e ritrovarsi con l'apparecchio fuori uso perché è saltato un transistor e non se ne ha uno di ricambio a portata di mano...