Inviato: 22 nov 2008, 04:09
Ieri sera, leggendo Audioreview n°295 (n°11, novembre 2008) mi sono imbattuto nell'articolo a firma di Fabrizio Montanucci riguardante una gara di ascolto alla cieca proposta al top audio.
Stavo per saltare l'articolo (trattando, nella prima parte, delle solite "questioni" di quantità) ma ho "resistito" sino alla fine.
Nella seconda parte ho avuto la sorpresa!
Finalmente qualcuno che accenna a tematiche evolute...
L'ascolto della distorsione.
Dopo anni di bieche ed inutili misure, fatte per accontentare gli strumenti di misura (in barba alle considerazioni sulla reale natura dell'utente finale, cioè l'uomo e sulla fisiologia dello stesso e dell'arte musicale), finalmente qualcuno nelle riviste italiane ha iniziato a parlare di situazioni reali...
Ad un certo punto dell'articolo, infatti, si dice chiaramente che:
"...una distorsione di pochi punti per mille ma concentrata intorno allo zero può rendere il suono inaccettabile, laddove una distorsione del 5% di terza armonica può essere ampiamente tollerata".
Pochi recepiranno il mesaggio...è ovvio.
Ma per me è importante che qualcuno inizi finalmente a dirlo.
Sarebbe ora di finirla di "misurare il nulla" e valutare (e pontificare!!!) con i relativi risultati i sistemi...
Sarebbe ora di finirla di (s)ragionare con le quantità ignorando le qualità.
Leggo da decenni, ormai, valutazioni ingenue sulle quantità, che vogliono gistificare l'ingiustificabile...
C'è gente autolesionista (con degno svilimento e massacro di se tessi e della musica intera) che ascolta con apparati (tipicamente a stato solido) credendo di ascoltare la (fredda) verità, confortati da quattro inutili "misurine" della distorsione...
Essi credono inoltre che le valvole siano "piacenti" ma poco conformi alla realtà, sempre in base a quattro "misurette"...
Mai qualcuno che si sia interessato agli effetti sulla sensibilità dell'uomo di tali distorsioni...
Ogni apparato distorce...è ovvio...
Ma le distorsioni sono di diverso livello e natura...
Nessuno si rende conto (metaforicamente in hi-fi) che la tetradotossina, ad esempio, uccide un uomo in piccolissime dosi, quando l'acqua pura, invece, può essere assunta in dosi altissime senza conseguenze...
Tale concetto, nella sua SPIETATA semplicità, viene ormai preso per scontato in ogni discpiplina scientifica che voglia definirsi seria...
Stranamente nella riproduzione (cosiddetta) hi-fi viene IGNORATO.
Cosicchè a tutt'oggi non si riesce a comprendere che una distorsione di natura "velenosa", anche fosse dello 0,000000000001%, può uccidere l'uomo e la musica (insieme ed in un sol colpo), a differenza di altre distorsioni "innocue"...
Quello che viene scamibato per "freddo vero", in realtà è in antitesi con la fisioogia umana e con la musica.
E proprio per questo molto lontano dall'idea di vero....
Di "vero" non esiste nulla, in riproduzione audio di un evento...se non l'errata convinzione umana, basata su futili "misurette" da saltimbanchi.
Capisco che l'articolo ed il concetto saranno ignorati dai più (soprattutto dagli "scienziati misuratori benpensati")...
Ma a me questo importa poco...
Io mi accontento di notare che qualcuno inizia a comprendere ed a porsi il problema...
L'articolo (benchè breve) vale l'acquisto della rivista.
Se non altro per una questione di principio.
salutoni,
Fabio.
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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)
Stavo per saltare l'articolo (trattando, nella prima parte, delle solite "questioni" di quantità) ma ho "resistito" sino alla fine.
Nella seconda parte ho avuto la sorpresa!
Finalmente qualcuno che accenna a tematiche evolute...
L'ascolto della distorsione.
Dopo anni di bieche ed inutili misure, fatte per accontentare gli strumenti di misura (in barba alle considerazioni sulla reale natura dell'utente finale, cioè l'uomo e sulla fisiologia dello stesso e dell'arte musicale), finalmente qualcuno nelle riviste italiane ha iniziato a parlare di situazioni reali...
Ad un certo punto dell'articolo, infatti, si dice chiaramente che:
"...una distorsione di pochi punti per mille ma concentrata intorno allo zero può rendere il suono inaccettabile, laddove una distorsione del 5% di terza armonica può essere ampiamente tollerata".
Pochi recepiranno il mesaggio...è ovvio.
Ma per me è importante che qualcuno inizi finalmente a dirlo.
Sarebbe ora di finirla di "misurare il nulla" e valutare (e pontificare!!!) con i relativi risultati i sistemi...
Sarebbe ora di finirla di (s)ragionare con le quantità ignorando le qualità.
Leggo da decenni, ormai, valutazioni ingenue sulle quantità, che vogliono gistificare l'ingiustificabile...
C'è gente autolesionista (con degno svilimento e massacro di se tessi e della musica intera) che ascolta con apparati (tipicamente a stato solido) credendo di ascoltare la (fredda) verità, confortati da quattro inutili "misurine" della distorsione...
Essi credono inoltre che le valvole siano "piacenti" ma poco conformi alla realtà, sempre in base a quattro "misurette"...
Mai qualcuno che si sia interessato agli effetti sulla sensibilità dell'uomo di tali distorsioni...
Ogni apparato distorce...è ovvio...
Ma le distorsioni sono di diverso livello e natura...
Nessuno si rende conto (metaforicamente in hi-fi) che la tetradotossina, ad esempio, uccide un uomo in piccolissime dosi, quando l'acqua pura, invece, può essere assunta in dosi altissime senza conseguenze...
Tale concetto, nella sua SPIETATA semplicità, viene ormai preso per scontato in ogni discpiplina scientifica che voglia definirsi seria...
Stranamente nella riproduzione (cosiddetta) hi-fi viene IGNORATO.
Cosicchè a tutt'oggi non si riesce a comprendere che una distorsione di natura "velenosa", anche fosse dello 0,000000000001%, può uccidere l'uomo e la musica (insieme ed in un sol colpo), a differenza di altre distorsioni "innocue"...
Quello che viene scamibato per "freddo vero", in realtà è in antitesi con la fisioogia umana e con la musica.
E proprio per questo molto lontano dall'idea di vero....
Di "vero" non esiste nulla, in riproduzione audio di un evento...se non l'errata convinzione umana, basata su futili "misurette" da saltimbanchi.
Capisco che l'articolo ed il concetto saranno ignorati dai più (soprattutto dagli "scienziati misuratori benpensati")...
Ma a me questo importa poco...
Io mi accontento di notare che qualcuno inizia a comprendere ed a porsi il problema...
L'articolo (benchè breve) vale l'acquisto della rivista.
Se non altro per una questione di principio.
salutoni,
Fabio.
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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)