Ciao a tutti,
per fare delle prove, ho fatto delle misure di tensione anodo - catodo
e catodo - griglia di ingresso su un ampli che mi aveva costruito un anno fa un'amico.
Lo schema si basa su quello di nuova elettronica in Calsse A con EL34
un po' modificato.
La El34 funziona con una tensione anodo-catodo di 318 V
e con la griglia di ingresso a circa -16V.
Avendo una resistenza da 220 ohm sul catodo verso massa passa una corrente di circa 70 mA.
Per cui il punto di lavoro mi sembra buono, + o - quello standard.
Giusto?
Facendo pero' queste misure con gli altoparlanti collegati all'ampli
e con il tester collegato ad esempio ad anodo e catodo sentivo un forte ronzio (molto forte) nelle casse.
Da cosa dipende questo secondo voi?
Ho sbagliato qualche cosa?
Dopo di che le misure le ho fatte con gli altoparlanti scollegati.
Ho fatto bene o male?
ciao e grazie
GS
Misure con tester per esercitarmi
-
- new member
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Non ho ben compreso come sei arrivato a determinare i 70 mA,Avendo una resistenza da 220 ohm sul catodo verso massa passa una corrente di circa 70 mA.
se vuoi verificare la corrente anodica un semplice sistema è quello
di misurare la tensione sulla resistenza di catodo, e poi con V / R
trovi la corrente.
Dipende dal fatto che i puntali captano i segnali di disturbo presenti nell'aria (principalmente i 50 Hz della
Facendo pero' queste misure con gli altoparlanti collegati all'ampli
e con il tester collegato ad esempio ad anodo e catodo sentivo un forte ronzio (molto forte) nelle casse.
Da cosa dipende questo secondo voi?
rete elettrica) e li iniettano nel circuito di amplificazione della valvola.
Lo so uno si aspetta che vengono amplificati solo i segnali messi sulla griglia, in realtà applicare un segnale
sulla griglia o sul catodo è la stessa cosa, visto che la valvola amplifica la VGK, giusto ?
Ciao
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- senior member
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- Iscritto il: 02 dic 2005, 17:14
- Località: Italy
Ho ragionato cosi, ditemi poi se e' giusto...
(non sono un tecnico e sto cercando di capirci qualche cosa)
La resistenza di catodo e' di 220 ohm.
Ho misurato con il tester che la tensione fra catodo e griglia di ingresso e' di 16V
Per cui la caduta di tensione ai capi della resistenza catodica e di 16V
Per cui:
16V/220 = 70mA per cui sul catodo passa una corrente di 70mA.
Fino ad oggi ho sempre pensato che passando una tot corrente nel catodo passasse anche nell'anodo per cui ho detto che anche la corrente anodica e' di 70mA.
Fatemi sapere se il mio ragionamento e' errato.
gabriele
(non sono un tecnico e sto cercando di capirci qualche cosa)
La resistenza di catodo e' di 220 ohm.
Ho misurato con il tester che la tensione fra catodo e griglia di ingresso e' di 16V
Per cui la caduta di tensione ai capi della resistenza catodica e di 16V
Per cui:
16V/220 = 70mA per cui sul catodo passa una corrente di 70mA.
Fino ad oggi ho sempre pensato che passando una tot corrente nel catodo passasse anche nell'anodo per cui ho detto che anche la corrente anodica e' di 70mA.
Fatemi sapere se il mio ragionamento e' errato.
gabriele
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- sostenitore
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- Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
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Non ho sottomano lo schema, ma presumo che nel caso specifico sià giusto. La griglia (in linea generale) potrebbe però avere una parziale o totale polarizzazione fissa, nel qual caso non è la resistenza catodica a polarizzarla.
Il metodo corretto di misura (attraverso una resistenza) della corrente è quello che ti ha detto NBF: misurare la tensione ai capi della resistenza. Poi dividere il valore trovato per il valore della resistenza. Nel tuo caso, il risultato non cambia: ma è un caso
Aggiungerei solo una cosa: la misura di tensione in punti ad alta impedenza (come potrebbe essere una griglia) è valida solo se la resistenza interna del tester è molto superiore all' impedenza nel circuito nel punto di misura; ad esempio, usando i tester analogici, potresti avere una resistenza dello strumento relativamente bassa ( è quel numeretto del tipo 10.000 ohm/V, che va moltiplicato per i volt della portata che usi. Nell' esempio, per la portata 10V f.s., hai una resistenza dello strumento di 100K). Se la resistenza dello strumento è bassa (come nell' esempio) altereresti in maniera significativa le polarizzazioni del circuito che stai misurando.
Il problema in genere non si pone con i multimetri elettronici, che in genere hanno Ri di almeno 1Mohm (in genere indipendente dalla portata utilizzata). Se però tu metti i puntali del multimetro su una placca polarizzata da una resistenza da 100K, è come se mettessi una R da 1M fra la placca e massa, in serie alla resistenza di placca ed in parallelo alla Rint del tubo. Crei un partitore di tensione, alterando il punto di lavoro del circuito. Se il multimetro ha Ri di 10M il problema praticamente non si pone, salvo casi particolari.
Ciao.
Mauro
Il metodo corretto di misura (attraverso una resistenza) della corrente è quello che ti ha detto NBF: misurare la tensione ai capi della resistenza. Poi dividere il valore trovato per il valore della resistenza. Nel tuo caso, il risultato non cambia: ma è un caso
Aggiungerei solo una cosa: la misura di tensione in punti ad alta impedenza (come potrebbe essere una griglia) è valida solo se la resistenza interna del tester è molto superiore all' impedenza nel circuito nel punto di misura; ad esempio, usando i tester analogici, potresti avere una resistenza dello strumento relativamente bassa ( è quel numeretto del tipo 10.000 ohm/V, che va moltiplicato per i volt della portata che usi. Nell' esempio, per la portata 10V f.s., hai una resistenza dello strumento di 100K). Se la resistenza dello strumento è bassa (come nell' esempio) altereresti in maniera significativa le polarizzazioni del circuito che stai misurando.
Il problema in genere non si pone con i multimetri elettronici, che in genere hanno Ri di almeno 1Mohm (in genere indipendente dalla portata utilizzata). Se però tu metti i puntali del multimetro su una placca polarizzata da una resistenza da 100K, è come se mettessi una R da 1M fra la placca e massa, in serie alla resistenza di placca ed in parallelo alla Rint del tubo. Crei un partitore di tensione, alterando il punto di lavoro del circuito. Se il multimetro ha Ri di 10M il problema praticamente non si pone, salvo casi particolari.
Ciao.
Mauro
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Vediamo se ho capito bene.
Io utilizzo un multimetro digitale.
Se misuro la tensione prima della placca e dopo la resistenza di placcfra la placca e la resistenza di placca a e' come se mettessi una resistenza in serie alla resistenza di placca e in parallelo al tubo.
Allora e' per questo che sento del ronzio nelle casse.
Quindi cosi facendo modifico il punto di lavoro della valvola fintanto che eseguo la misurazione?
Ma e giusto misurare le tensioni in questo modo?
Quindi per evitare di diventare sordo devo staccare le casse.
In questo caso si rovina qualche cosa?
Come faccio a capire la resistenza interna del tester?
Io utilizzo un multimetro digitale.
Se misuro la tensione prima della placca e dopo la resistenza di placcfra la placca e la resistenza di placca a e' come se mettessi una resistenza in serie alla resistenza di placca e in parallelo al tubo.
Allora e' per questo che sento del ronzio nelle casse.
Quindi cosi facendo modifico il punto di lavoro della valvola fintanto che eseguo la misurazione?
Ma e giusto misurare le tensioni in questo modo?
Quindi per evitare di diventare sordo devo staccare le casse.
In questo caso si rovina qualche cosa?
Come faccio a capire la resistenza interna del tester?
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- sostenitore
- Messaggi: 3266
- Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
- Località: Italy
<Se misuro la tensione prima della placca e dopo la resistenza di placcfra la placca e la resistenza di placca a e' come se mettessi una <resistenza in serie alla resistenza di placca e in parallelo al tubo.
Non ho ben capito, scusa. Comunque il multimetro (usato come voltmetro) mette una resistenza IN PARALLELO al punto di misura (la sua resistenza interna)
<Allora e' per questo che sento del ronzio nelle casse.
No, come ti hanno già detto, i puntali del tester captano i disturbi presenti e li iniettano nel punto di misura.
>Quindi cosi facendo modifico il punto di lavoro della valvola fintanto che eseguo la misurazione?
Solo se la Rint del tester è confrontabile con l' impedenza del punto di misura. In punti a bassa impedenza ( uscita casse, catodi ecc) questo effetto è trascurabile.
>Quindi per evitare di diventare sordo devo staccare le casse.
>In questo caso si rovina qualche cosa?
In genere non fai danni, ma per sicurezza puoi mettere delle resistenze da 6-15 ohm (almeno un paio di watt se non insisti troppo a lungo. Altrimenti di potenza simile a quella di uscita del tuo ampli)
>Come faccio a capire la resistenza interna del tester?
Leggere il manuale di istruzioni, alla pagina delle specifiche?
Oppure prendere una pila, misurare la tensione (es 9v). Mettere in serie (fra pila ed uno dei puntali) una resistenza da 1M. La R da 1M e la Rin del tester fanno un partitore di tensione.
Se lcol tester leggi 4,5V la Rint è 1 M, se leggi circa 8v la Rint è da 10M ecc ecc secondo la legge di ohm. Mi sembra che in questo forum sia stato detto come misurare la Rout di un ampli; il procedimento è simile ( sempre la legge di ohm)
Ciao
Mauro
Non ho ben capito, scusa. Comunque il multimetro (usato come voltmetro) mette una resistenza IN PARALLELO al punto di misura (la sua resistenza interna)
<Allora e' per questo che sento del ronzio nelle casse.
No, come ti hanno già detto, i puntali del tester captano i disturbi presenti e li iniettano nel punto di misura.
>Quindi cosi facendo modifico il punto di lavoro della valvola fintanto che eseguo la misurazione?
Solo se la Rint del tester è confrontabile con l' impedenza del punto di misura. In punti a bassa impedenza ( uscita casse, catodi ecc) questo effetto è trascurabile.
>Quindi per evitare di diventare sordo devo staccare le casse.
>In questo caso si rovina qualche cosa?
In genere non fai danni, ma per sicurezza puoi mettere delle resistenze da 6-15 ohm (almeno un paio di watt se non insisti troppo a lungo. Altrimenti di potenza simile a quella di uscita del tuo ampli)
>Come faccio a capire la resistenza interna del tester?
Leggere il manuale di istruzioni, alla pagina delle specifiche?
Oppure prendere una pila, misurare la tensione (es 9v). Mettere in serie (fra pila ed uno dei puntali) una resistenza da 1M. La R da 1M e la Rin del tester fanno un partitore di tensione.
Se lcol tester leggi 4,5V la Rint è 1 M, se leggi circa 8v la Rint è da 10M ecc ecc secondo la legge di ohm. Mi sembra che in questo forum sia stato detto come misurare la Rout di un ampli; il procedimento è simile ( sempre la legge di ohm)
Ciao
Mauro
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ok , grazie.
Ho capito perfettamente.
Abbiate un po di pazienza, i miei neuroni non son abbituati a ragionare per circuiti e resistenze...
Sono totalmente aruigginiti anche se qualche domanda alla ***** effettivamente l'ho fatta...
>>Come faccio a capire la resistenza interna del tester?
>Leggere il manuale di istruzioni, alla pagina delle specifiche?
Ops...
grazie ancora
gabriele
Ho capito perfettamente.
Abbiate un po di pazienza, i miei neuroni non son abbituati a ragionare per circuiti e resistenze...
Sono totalmente aruigginiti anche se qualche domanda alla ***** effettivamente l'ho fatta...
![Very Happy :D](./images/smilies/emoticon-0102-bigsmile.gif)
>>Come faccio a capire la resistenza interna del tester?
>Leggere il manuale di istruzioni, alla pagina delle specifiche?
Ops...
grazie ancora
gabriele
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