Magari sarebbe utile anche rispondere sul forum, per tutti i curiosi di conoscere il significato di queste sigle
Originariamente inviato da Natali - 05/12/2006 : 15:08:01
A parte le simpatiche prese in giro di Tiziano e Mauro, credo tu non abbia bisogno di ulteriori spiegazioni dopo la tabella postata da Mauro. Credo, eh.
Ad ogni buon conto, la denominazione comune "Mn" esprime un "grado" di "qualità" (per l'acciaio magnetico FeSi a G.O.), specificatamente in ordine alle perdite complessive del ferro a 50Hz e per B data (dall 1983 al 1998 sono variati i valori dell'induzione),cioè alla perdita di potenza utile dissipata nel nucleo. Tale indice si comprende forse ancora più chiaramente se si pensa ai trasformatori di alimentazione.
Com'è noto le perdite nel ferro sono dovute sostanzialmente alle perdite da isteresi e dalla corrente di Eddy (più alcuni contributi minori).
Più basse saranno dette perdite, più basso sarà il numero n.
Tale indice di "qualità" ha un valore piuttosto relativo (limitatamente al circorscrirtto settore dei trasformatori d'uscita o interstadio per amplificatori a valvole ad alta fedeltà) per tutta una serie di ragioni, sia di metodologia, sia per concomitanti fattori meccanici legati alle lavorazioni (credo sia chiaro che 1Kg di lamierini campione non è equivalente ad un trasformatore reale).
Tuttavia bene esprime una qualità di base per cui chiaramente un ferro M0 sarà di qualità effettivamente molto più elevata di un ferro M6 ("qualità" minima dei G.O.).
La classificazione, come si evince anche dalla tabella, è di origine americana, stabilita dall'AISI (e recepita da ASTM, ANSI, IEC), mentre nel resto del mondo ci sono differenti autorità che determinano le normative per le specifiche degli acciai magnetici (pur non pervenendo queste a risultati diversi, anzi, direi pienamente sovrapponibili), ed è di comune applicazione.
Il documento di riferimento IEC (a pagamento) è prelevabile dal sito americano dell'ANSI:
http://webstore.ansi.org/ansidocstore/p ... 0%20b:1998
ed a mia conoscenza ci sono almeno altri tre documenti al riguardo (sempre a pagamento) sul sito della ASTM, sezione "standards".
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Ciao, Luca