Finitura okumè

Discussioni varie, audio e non.
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Dopo aver pensato a quale tipo di finitura estetica scegliere per le mie mosquito, ho alla fine deciso di abbandonare l'idea di usare un riporto di ebano makassar. Bellissimo, ma troppo costoso sia per in confronto alla spesa totale sostenuta per il progetto, che per le mie attuali finanze.

Non avendo esperienza in merito chiedo aiuto per scegliere un tipo di trattamento economico e dal buon risultato finale.
Le casse sono tutte in okumè di ottima qualità, con una bella venatura naturale. Stavo pensando di trattarle a cera o a olio di teck in modo da mantenere bella viva la venatura naturale.

Qualche consiglio? Quale procedura seguire per ottenere un risultato ottimale?


Marco
Marco
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

...Stavo pensando di trattarle a cera o a olio di teck in modo da mantenere bella viva la venatura naturale.

Qualche consiglio? Quale procedura seguire per ottenere un risultato ottimale?


Marco


Originariamente inviato da titano - 04/10/2006 :  12:58:47
Sto facendo in questi giorni delle prove su una tavola di pero (legno molto molto duro).
I migliori risultati ( se non si vuole modificare il colore con impregnanti) li ho ottenuti con passaggi successivi di carte fino alla 400 e poi cera in pasta applicata con paglietta di ferro 000/0000.
Bisogna finire a carta molto bene, eventualmente con seppie ancora piu' fini, in modo da ridurre al minimo l' uso della paglietta, in quanto c'è una certa tendenza della polvere di ferro a piantarsi nel legno.
Il legno viene estremamente liscio, serico, un lucido 'sapientemente' satinato , con vena molto in evidenza.
Mauro
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Da quanto ho letto cercando on line, sembra che la cosa migliore da fare prima di passare la cera sia dare una mano di turapori al nitro.
Il turapori protegge il legno e lo rende compatto prima della passata della mano a cera.

Mi piace comunque anche l'idea di usare olio di teck o lino, che rendono il legno leggermente più scuro, mantenendo viva la venatura.
Li hai mai provati?


Marco
Marco
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

Si, ho fatto delle prove con turapori e cera. E' un sistema molto piu' rapido, analogo a quello ''impregnante+ cera''. E' meno tradizionale della sola finitura a cera senza pretrattamento con materiali polimerici.
Come dire: valvole contro mosfet....... Con i secondi ottieni misure sicuramente migliori ( L' high-tech fa parte del mio lavoro, non dei miei hobbies :D )

Il ciclo turapori+cera ha una serie di grossi vantaggi:
- risparmi veramente tanto tempo in fase di carteggiatura
- viene piu' liscio ed il pelo non si 'raddrizzerà mai piu'
- il legno è piu' protetto

A mio avviso ci sono controindicazioni:
- la cera non penetra nel legno e dura di meno
- il poro del legno rimane chiuso o quasi chiuso
- è una finitura piu' artificiale
- piu' che levigare il legno, lucidi la vernice turapori

Naturalmente in termini di prestazioni, i cicli di verniciatura moderni sono indubbiamente piu' efficaci: turapori poliuretanico, base come sopra e finitura satinata acrilica ti danno il top.
La finitura a cera è semplicemente piu' tradizionale, con un aspetto ''piu' antico'', ma qui si va a gusti. In una piccola libreria, su legno tenero, sono arrivato a dare sei mani di cera, in parte a caldo... ma non tutti i gusti sono alla menta.

Gommalacca, olio di lino (cotto o crudo), olio di teck sono altre opzioni; direi che non cambia molto in termini di protezione, ma è un problema di preferenze estetiche. Personalmente non metterei oli siccativi su legno destinato ad ambienti chiusi: danno troppo l' idea delle vernici, senza essercene veramente bisogno.

Gli esperti 'ebanisti' sono Nullo e Poli: spero che diano un parere...
Ciao Mauro

Aggiungerei solo alcune considerazioni. La gommalacca è stata introdotta in occidente alla fine del cinquecento, e solo verso la fine del seicento è stata utilizzata in modo significativo. Solo nell' ottocento è diventata di uso frequente. Pensando a finiture 'very old fashion' dovresti quindi escluderla. La lucidatura mista ( fondo con gommalacca e lucidatura a cera ) è quindi relativamente recente.
La lucidatura a sola cera (con paglietta metallica o straccio) ha lo svantaggio che potrebbe far depositare la polvere fra le fibre del legno: è quindi meglio pensarla per i soli legni molto molto duri ( appunto il pero, fra quelli italiani). Non conosco il tuo legno, ma se è simile al wange è piu' duro del pero e meno dell' ebano.
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Si tratta di un multistrato di okumè, come per le originali:

http://www.audiofanatic.it/Diffusori/mo ... ito_4.html

http://litongwood.en.alibaba.com/produc ... ywood.html

Le mie sono state fatte tutte con ukumè da 18mm, col frontale fresato per mantenere la stessa area della faccia su cui sono montati gli altoparlanti.

Mi pare che anche Jorge abbia scelto una finitura a olio.
Il risltato finale dovrebbe somigliare a questo:

http://www.maclementhorn.it/maclementhorn_D-37.htm

So per certo che Clementi usa olio di lino per la finitura delle sue trombe.
Non è male, non trovi?



Marco
Marco
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »


Mi pare che anche Jorge abbia scelto una finitura a olio.
Il risltato finale dovrebbe somigliare a questo:

http://www.maclementhorn.it/maclementhorn_D-37.htm

So per certo che Clementi usa olio di lino per la finitura delle sue trombe.
Non è male, non trovi?
Marco

Originariamente inviato da titano - 04/10/2006 :  17:42:30
Non impazzisco per il multistrato a vista, preferirei metterci un listellino.
Però quella delle foto è una soluzione molto pratica; quasi sempre -nel mio caso- il 'meglio' è nemico del bene :evil:
L' olio di teak è cotto? E che effetto fa? Tipo olio di lino?
Mauro
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Se ho ben capito deve essere una miscela di olio tung e lino, più coloranti per scurire il legno.

Devo informarmi meglio, ne ho letto su una rivista. Pare che dia un'ottima protezione del legno (viene usato per ravvivare i legni esotici in campo nautico, resiste bene alla slasedine e all'umidità) e che la finutura sia leggermente "dorata" e "calda".



Marco
Marco
Avatar utente
mariovalvola
sostenitore
Messaggi: 6508
Iscritto il: 08 ott 2005, 00:39
Località: Italy
Has thanked: 20 times
Been thanked: 23 times

Messaggio da mariovalvola »

Il mio onken è in okumè. L'ho trattato con 2 mani di mordente all'acqua, carteggiato lievemente tra una mano e l'altra, una mano di turapori, e quattro mani di trasparente sempre ad acqua. ll legno deve essere ovviamente liscio prima di cominciare

Mario Straneo
Mario
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Foto? :D

Marco
Marco
Avatar utente
mariovalvola
sostenitore
Messaggi: 6508
Iscritto il: 08 ott 2005, 00:39
Località: Italy
Has thanked: 20 times
Been thanked: 23 times

Messaggio da mariovalvola »

Immagine

Immagine


:)

Mario Straneo
Mario
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Bello...fa un po' credenza della nonna ma mi pare un ottimo lavoro, come al solito :D

Forse preferisco una finitura meno lucida, qualcosa di un po' più opaco sarebbe meglio

Marco
Marco
Avatar utente
mariovalvola
sostenitore
Messaggi: 6508
Iscritto il: 08 ott 2005, 00:39
Località: Italy
Has thanked: 20 times
Been thanked: 23 times

Messaggio da mariovalvola »

Forse hai ragione ma ho tutti i mobili , in sala, più o meno "della nonna" :D :D

[Immagine

Mario Straneo
Mario
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

Bellissime casse, non sapevo che eri un ''ebanista'' super.
Il mobile lo hai fatto tu?
Mauro
Avatar utente
mariovalvola
sostenitore
Messaggi: 6508
Iscritto il: 08 ott 2005, 00:39
Località: Italy
Has thanked: 20 times
Been thanked: 23 times

Messaggio da mariovalvola »

Non sono un ebanista. :) Ho fatto tagliare e levigare quattro assi e le ho incollate con calma. (non mi ricordo neanche quanti anni sono passati). Questo cassone, è almeno facile da costruire.

Mi sono fatto furbo per i fori del frontale: ho chiesto a un fabbricante che costruisce mobili da bar , di fare i buchi con una fresa a controllo numerico.


p.s. E' una cassa sola: vado in mono :D :D :D
Mario Straneo
Mario
Arge
senior member
Messaggi: 1007
Iscritto il: 20 feb 2006, 02:48
Località: Italy

Messaggio da Arge »

Immagine

Immagine


:)

Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 04/10/2006 :  18:59:11
Confermo, sono ben fatte ...ops.. ben fatta !!!! e suona anche egreggiamente.

Comunque,il consiglio di un mio amico mobiliere "arte povera" è stato quello che per avere una buona finitura,facile da ottenere e di ottimo livello, è quello di usare l'impregnante a cera,che unisce i vantaggi dell'uno con quelli dell' altro, si trova in finitura lucida e satinata in tolle da 750 ml. del colore che si vuole.
E' più costoso di un impregnante, ma ne vale la pena visto i risultati.

metodo d' uso:

-levigare bene la superfice da trattare con carta vetrata. da 180/240/400
-passare l' impregnante in modo uniforme seguendo le venature
-una volta ascugato levigare con carta vetrata fine da 400/600

se il colore e quello desiderato passare la cera ,altrimenti ripassare l'impregnante e ripetere il tutto.

per la finitura lucida se il legno è preparato bene,non c' è bisogno di passare cere o altro.

ciao da Giovanni
Ciao da JOE
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

<<è quello di usare l'impregnante a cera,che unisce i vantaggi dell'uno con quelli dell' altro, si trova in finitura lucida e satinata in tolle da 750 ml. del colore che si vuole.>> by Arge

E' quello che uso anche io, un mix di poliuretano e cera ( all' acqua). Senza la finitura finale (cera o olio o gommalacca o vernice) è però poverello, e mi sembra troppo 'aperto' alla polvere.

Io aumento la varietà di colori dando due mani di colori diversi: es.
1° mano di ciliego selvatico
asciugatura di almeno 30 minuti
2° mano di rovere scuro

La seconda mano penetrerà poco e quindi svilupperà solo in parte il suo colore. Nell' esempioo fatto si ottiene un rovere non troppo scuro e con una forte tonalità calda sul rosso.

Mauro
Arge
senior member
Messaggi: 1007
Iscritto il: 20 feb 2006, 02:48
Località: Italy

Messaggio da Arge »

E' quello che uso anche io, un mix di poliuretano e cera ( all' acqua). Senza la finitura finale (cera o olio o gommalacca o vernice) è però poverello, e mi sembra troppo 'aperto' alla polvere.

Mauro



Originariamente inviato da MBaudino - 04/10/2006 :  23:06:08
No, non credo sia la stessa cosa,difatti la finitura che io uso di solito è quella lucida e ti assicuro che non è "poverella e aperta"..... è la stessa finitura lucida dei mobili arte povera...

domini mi riprometto di fare due foto a un mobile con tale finitura.

ciao da Giovanni
Ciao da JOE
Arge
senior member
Messaggi: 1007
Iscritto il: 20 feb 2006, 02:48
Località: Italy

Messaggio da Arge »

Foto:
è una baule...,quindi sono stato molto rustico nella preparazione, nel senso che ho dato una carteggiata veloce ( ma bene) e una sola mano di impregnante alla cera Maxmayer,senza nessuna altro trattamento !!!!


eppure il risultato è ottimo ( le foto non rendono giustizia..)

Immagine


Immagine

un saluto da Giovanni
Ciao da JOE
MBaudino
sostenitore
Messaggi: 3266
Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
Località: Italy

Messaggio da MBaudino »

Ho capito, almeno penso.
Si tratta di una finitura '' con cera'', in genere è inodore ma diluita in solvente. Dovrei averne ancora a casa e domani controllo. Si tratta però di una vernice (e quindi con percentuale di resina pari al 50-60%- capibile da quello che viene chiamato ''secco''), destinata a fare un film sulla superficie del legno (ovviamente se il legno è molto poroso penetrerà parecchio).

Per impregnante in genere si intende una vernice ( sempre di 'vernici' si tratta - sono solo denominazioni) con piu' solvente e meno resina, destinato a penetrare integralmente nel legno senza lasciare una pellicola visibile sulla superficie. E quindi il poro del legno rimane quasi completamente aperto; il vantaggio è che non essendoci pellicola in superficie, questa non potrà mai deteriorarsi. Lo svantaggio è che richiedono una frequente manutenzione (typ ogni 2-3 anni, ma basta una carteggiata leggera e si ripassa sopra) Possono essere all' acqua o al solvente, ma sono in genere ottimizzati proprio per penetrare il piu' possibile. In genere contengono ossidi di ferro opportuni ( micronizzati in modo estremamente fine da non coprire il legno, e quindi non nascondere la vena), in modo da dare le varie tinte.
L' impregnante 'piu' autentico' è quello verdastro che vedi in molti profilati grezzi di legno destinati all' uso all' aperto (recinzioni, panchine ecc): penetra molto (anche applicato sottovuoto) e non fà nessuna pellicola superficiale.
COmunque sono solo denominazioni commerciali ed in fondo si tratta di gusti personali.... ognuno hai i suoi, per fortuna.
Mauro
Arge
senior member
Messaggi: 1007
Iscritto il: 20 feb 2006, 02:48
Località: Italy

Messaggio da Arge »

Ho capito, almeno penso.
Si tratta di una finitura '' con cera'', in genere è inodore ma diluita in solvente. Dovrei averne ancora a casa e domani controllo. Si tratta però di una vernice (e quindi con percentuale di resina pari al 50-60%- capibile da quello che viene chiamato ''secco''), destinata a fare un film sulla superficie del legno (ovviamente se il legno è molto poroso penetrerà parecchio).

Per impregnante in genere si intende una vernice ( sempre di 'vernici' si tratta - sono solo denominazioni) con piu' solvente e meno resina, destinato a penetrare integralmente nel legno senza lasciare una pellicola visibile sulla superficie. E quindi il poro del legno rimane quasi completamente aperto; il vantaggio è che non essendoci pellicola in superficie, questa non potrà mai deteriorarsi. Lo svantaggio è che richiedono una frequente manutenzione (typ ogni 2-3 anni, ma basta una carteggiata leggera e si ripassa sopra) Possono essere all' acqua o al solvente, ma sono in genere ottimizzati proprio per penetrare il piu' possibile. In genere contengono ossidi di ferro opportuni ( micronizzati in modo estremamente fine da non coprire il legno, e quindi non nascondere la vena), in modo da dare le varie tinte.
L' impregnante 'piu' autentico' è quello verdastro che vedi in molti profilati grezzi di legno destinati all' uso all' aperto (recinzioni, panchine ecc): penetra molto (anche applicato sottovuoto) e non fà nessuna pellicola superficiale.
COmunque sono solo denominazioni commerciali ed in fondo si tratta di gusti personali.... ognuno hai i suoi, per fortuna.
Mauro


Originariamente inviato da MBaudino - 05/10/2006 :  18:40:43
Si è un qualcosa del genere,ma ancora non ci siamo :D
è un impregnante, e quindi penetra nel legno lasciando le venature,senza coprirle.E' essenzialmente a base di resine e nell' appunto usa come solvente un distillato di trementina,che di per se è gia un oleoresina.Ascugandosi da i vantaggi dell 'impregnante:lunga durata .
e della cera:effetto lucido o satinato,ma non lascia i pori aperti
Ora non sono un falegname,ma la persona che me lo ha consigliato, lo è, e mi ha anche detto che il 95% dei mobili arte povera sono verniciati con questa procedura....(non è l' unica..)

per i gusti hai perfettamente ragione !!! ;)

Io ho visto il mio vicino dare prima l' olio di lino cotto rosso su i serramenti color faggio e poi dare su il flatting.... :D :D :D
risultato? ...fate Voi.....
IO RIDEVO;ANZI ANCORA RIDO !!!!

ciao a tutti
Ciao da JOE
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio