Amp Camp di Nelson Pass
Inviato: 09 apr 2020, 18:36
Ho appena acceso la prima scheda, tutto ok...
5 Watt in classe A, pochi ma buoni
Filippo
5 Watt in classe A, pochi ma buoni
Filippo
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è l'amp perfetto allora!m_b ha scritto:....cacchio mi avete “smontato” .... ero indeciso se ordinarlo o meno ( sullo store di diyaudio cominciano a raccogliere i preordini per il kit) per assemblare un ampli con i figlioli sperando di suscitargli un qualche interesse e fargli abbandonare le cassette Bluetooth ...
è un piccolo ampli minimale, non ha senso spenderci centinaia di euro in finiture di pregiom_b ha scritto:....cacchio mi avete “smontato” .... ero indeciso se ordinarlo o meno ( sullo store di diyaudio cominciano a raccogliere i preordini per il kit) per assemblare un ampli con i figlioli sperando di suscitargli un qualche interesse e fargli abbandonare le cassette Bluetooth ...
...e tecnicamente sono molto meglio.audiofanatic ha scritto: sinceramente i kit cinesi del JLH possono essere una buona alternativa,
quello compreso di L per il dissipatore costa una dozzina di euro a canale e si tira fuori il doppio della potenza
Sull'alimentazione cosa ci metti? Tutto PP?Maxxx ha scritto:E la scelta obbligata del componente da usare : Elettrolitico = , sarebbe molto meglio un Polipropilene, ma a quei livelli di capacità è impensabile .
per farla breve vedere un condensatore elettrolitico in uscita per me e come vedere la nutella sulla pizza .
ho mangiato con gusto, molto gusto, pizze con nutella. ovviamente solo impasto infornato e poi nutella come se fossimo bambini.Maxxx ha scritto:la nutella sulla pizza .
Buona, anche io !! una mega Crepes !! , ma io intendevo una bella capricciosa alla nutella !!gluca ha scritto:ho mangiato con gusto, molto gusto, pizze con nutella. ovviamente solo impasto infornato e poi nutella come se fossimo bambini.Maxxx ha scritto:la nutella sulla pizza .
UnixMan ha scritto:Sull'alimentazione cosa ci metti? Tutto PP?Maxxx ha scritto:E la scelta obbligata del componente da usare : Elettrolitico = , sarebbe molto meglio un Polipropilene, ma a quei livelli di capacità è impensabile .
per farla breve vedere un condensatore elettrolitico in uscita per me e come vedere la nutella sulla pizza .
Perché, casomai non lo sapessi, anche i condensatori di alimentazione sono in serie all'uscita. In tutto e per tutto. Anche se a prima vista può non sembrare così evidente...
(P.S.: qualsiasi amplificatore non è che un modulatore della sua tensione di alimentazione).
plovati ha scritto:Sapevo di toccare un argomento scottante…
La mia ‘inchiesta’ è nata dalla constatazione che leggendo articoli vari della stampa specializzata, sia italiana che straniera, ma specialmente quella italiana si nota una grande confusione circa la definizione di percorso del segnale. L’unico criterio sembra quello di dare un blasone hi-end al proprio apparato, contando o meno i condensatori che interessano il percorso del segnale a seconda della convenienza. Il circuito proposto non è un ampli reale, ma solo un esempio in cui sono evidenziati tutti i condensatori possibili in uno schema semplice.
Vedo che anche qui non ci sono due che concordano…
Secondo me, è bene premettere quello che vogliamo intendere come segnale. La definizione più ovvia e però aderente alla realtà mi pare questa: il segnale è una variazione delle grandezze elettriche utile ai fini della riproduzione del suono. In altri termini segnale è una variazione apprezzabile di tensione o corrente diretta all’altoparlante nella gamma 20Hz-20KHz.
A questo punto, poiché di variazione si tratta, dobbiamo ragionare sul circuito equivalente in AC. Da questo si nota che C1 e C4 sono direttamente in serie con il segnale a tutte le frequenze, mentre tutti gli altri, se dimensionati in maniera ovvia, hanno impedenza trascurabile per tutto il centro gamma e intervengono solamente agli estremi di questa. Mi sembra ragionevole concludere che C1 e C4 hanno influenza di primo ordine mentre gli altri influenzano il segnale mediante effetti di secondo ordine. Per esempio il condensatore di alimentazione di filtro non ideale fa variare al tensione di alimentazione in dipendenza dalla corrente, ma questo si ripercuote sul segnale smorzato del PSRR dell’amplificatore, che generalmente non è 1. Pertanto qualunque sia l’effetto di C7 è sicuramente di secondo ordine. Stesso discorso per il condensatore di bypass sulla griglia schermo, la variazione della tensione di griglia schermo è riflessa sulla corrente anodica molte volte meno di quanto faccia la tensione di griglia. Per quanto riguarda i condensatori di Bypass catodico, dal momento che è facile ed economico dimensionarli in modo che intervengano una decade o anche due al disotto dei condensatori di accoppiamento, si può’ pensare che siano veramente dei cortocircuiti, tanto più che oggigiorno gli elettrolitici hanno componenti parassite molto piccole.
E’ ragionevole pertanto attendersi che i condensatori che hanno maggiore influenza sul segnale siano quindi C1 e C4. Inoltre poiché C4 è soggetto a variazioni di tensione maggiori, probabilmente le sue non-idealità saranno più pesanti per l’intero amplificatore.
Questa descrizione a naso si accorda abbastanza bene con una sperimentazione che avevo condotto su un ampli EL48 a triodo (diciamo simile al Giochino per intenderci). Posto che il mio impianto è di basso livello, le uniche differenze soniche verificate da più persone (mai più di 3, purtroppo) in maniera avvertibile, anche se comunque di sfumature sempre si tratta, sono risultate essere la sostituzione del C4. Alla fine ho messo uno Sprague Vitamin Q, che in media su diversi generi musicali era quello più equilibrato.
Ora il problema è cercare una giustificazione elettronica al perché di questo comportamento. In altre parole quale è l’anello mancante di congiunzione tra la scimmia audiofila e l’homo sapiens electronicus?
Mi sembra molto valido il suggerimento di Federico (che appartiene già ad una specie più evoluta rispetto all’homo electronicus: l’homo simulationicus), di utilizzare Spice per veder che succede sostituendo uno ad uno i condensatori ideali con il loro modello non lineare. Il problema è cosa cercare…
Ho fatto la seguente prova, cercando nella THD e nella risposta in frequenza qualche indizio. Il guadagno non è importante, la fase forse ma non saprei quale fase sia indicativa. Ho usato i modelli di Tina per le valvole, dei valori tipici per i componenti e un trafo ideale 2700/100spire 10Henry primari, su carico 8 ohm resistivo.
Con capacitori ideali ho Vin 100mVpeak, Vout 497mV rms THD 0,9489%
Simulando nonlinearità capacitori
mettendo due diodi 1N4148 in antiparallelo
tra loro e in serie al condensatore ho:
Con C7 497mV 0.9432%
Con C2 521mV 1.033%
Con C3 304mV 0.51%
Con C4 336mV 12.46%
Con C5 238mV 5.56%
Con C6 495mV 0.954%
Per quanto riguarda la risposta in frequenza, sostituendo ali condensatori un equivalente lineare con elementi parassiti ESL10uH, ESR 0,1ohm, in parallelo il termine di assorbimento dielettrico (10Mohm+10pF) e un termine di leakage da 10Mohm, il diagramma di Bode ha il seguente effetto:
C7 non cambia nulla
C4 aumenta risposta di 0,09db in centro banda
C3 non cambia nulla
C1 non cambia nulla
C5 non cambia nulla
C6 non cambia nulla
Se riteniamo corrette le premesse, la conclusione che si puo' trarre è che sebbene tutti i condensatori siano in qualche maniera influenti sul segnale, C4, il condensatore di accoppiamento interstadio, ha un effetto più marcato. Potremmo ritenere ai fini pratici quest'ultimo come l'unico condensatore sul percorso del segnale, fatto salvo un corretto dimensionamento di tutti i condensatori.
O no?
_________
Piergiorgio
no, sei tu che continui a non capire quello che ha cercato di dirti gigigi:Maxxx ha scritto:Ok, cambiamo prospettiva e vedo di farmi capire meglio: [...]
Ovvero: NON è un condensatore "in più" sul percorso del segnale. Semplicemente, è un condensatore che è sempre presente nel circuito. Non lo puoi eliminare. Se lo togli dall'uscita lo devi necessariamente mettere da un'altra parte, che sempre in serie al segnale è... e viceversa.gigigi ha scritto:[...] il condensatore in uscita corrisponde a uno dei due dell'alimentazione duale... o meglio, che il segnale passa comunque attraverso due condensatori.