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2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 10 feb 2020, 22:15
da enzo.
Salve a tutti gli appassionati del forum. Vorrei costruirmi con un po’ di calma un monotriodo ispirato all'Audio Note Neiro ma avrei bisogno di consiglio e di aiuto per realizzare il progetto e i ferri in quanto non sono un progettista pur avendo una discreta manualità come autocostruttore.
In casa mi ritrovo alcune cose acquistate qualche anno fa e mai utilizzate come il rame e i ferri per il trasformatore di uscita universale e le valvole preamplificatrici e finali. Anzi, due giorni fa ho iniziato a darmi da fare e in un paio di pomeriggi sono riuscito ad avvolgermi i due TU. Stasera sono ai collegamenti finali del secondo trasformatore.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 10 feb 2020, 22:16
da enzo.
Lo schema di massima che mi è venuto in mente per l’ampli sarebbe questo

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 feb 2020, 08:59
da plovati
:handshake:

Bell'iniziative e ottima volontà. L'affarino cinese per avvolgere me lo sono comprato anche io, ma fa la polvere in garage..
Sul forum troverai moltissimi suggerimenti per calcolare i trasformatori di uscita (OPT-DA, per cominciare) e esempi di amplificatori autocostruiti con la 2A3 anche meglio dell'Audio Note. Ma non farti distrarre: una volta che avrai avvolto i ferri potrai realizzare moltissime varianti del circuito. magari il primario potrebbe essere avvolto con una presa cenrale, per lasciare la porta aperta anche ad un possibile push-pull..

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 feb 2020, 09:44
da UnixMan
enzo. ha scritto:Lo schema di massima che mi è venuto in mente per l’ampli sarebbe questo
a parte i dettagli (che non ho controllato), topologicamente c'è qualcosa che non mi torna nel primo stadio... forse manca il collegamento tra l'anodo del tubo in basso con la griglia di quello sopra, a formare un SRPP? :?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 feb 2020, 18:19
da mariovalvola
Il Neiro aveva una coppia di 2A3 in parallelo. Per me fai bene a usarne una sola. Non replicare la stupidaggine di esagerare con le capacità nell'alimentazione .

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 feb 2020, 19:47
da enzo.
Grazie per l'incoraggiamento. In pratica mi servirebbero ora delle indicazioni per avvolgermi il trasformatore di alimentazione e l'induttanza di filtro. Per l’ampli di sopra, avrei calcolato che il TA deve fornire a riposo 70-80 VA a seconda del punto di lavoro scelto per le finali. Il primario sarà a 230v e i secondari 270-0-270 200mA, 150-0 30mA, 5-0 3A, 2,5-0 2,5A, 2,5-0 2,5A, 6,3-0 1A, 6,3-0 1A. Non so se per i secondari dei filamenti serva la presa centrale dato che userei un potenziometro per l'attenuazione del ronzio sulle finali.
L'induttanza potrebbe essere da 3-5 Hr 150-170 mA.
Cercherei un modo semplice (!) per calcolarmi i dati costruttivi di questi ferri oppure qualcuno che abbia maggiore dimestichezza di me con i conti che mi aiuti a farlo, magari sovradimensionandoli un po’ se necessario per farli lavorare a bassa temperatura.

Altra domanda è sulla necessità e sulla modalità di impregnare i ferri, che saranno sia per i TUU che per il resto dei lamierini a GO M6. Il trasformatore di alimentazione immagino sarà necessario impregnarlo. Secondo voi anche inscatolarlo? E per l'induttanza e i TUU è necessaria/opportuna l’impregnatura? Cosa usare, c’era (d’api) o resina? Come fare l’impregnatura in casa volendo poi usare delle calottine nere?

Per quanto riguarda lo schema, lo vorrei perfezionare progressivamente con voi ragionando sulle scelte tecniche e l’aspettativa sonora. Come prima cosa, giustamente, va fatto il collegamento tra l’anodo dell’inferiore e la griglia del triodo superiore dell’SRPP di ECC83. Poi andrebbero definiti i dati delle tensioni e dei punti di lavoro, sollevato il filamento dell’ECC83 superiore, dimensionato l’alimentatore…

Partendo dall’inizio, vi “piace” sonicamente questa valvola in quel circuito? Con quale punto di lavoro si potrebbe provare? E’ l’unica che mi è venuta in mente tra quelle facilmente reperibili (e che ho già in casa) in grado di darmi in SRPP un guadagno di ca 70, sufficiente per un integrato a due stadi (e mezzo, diciamo così!).

Leggendo in internet sembra che a molti piaccia sul suono del Neiro /Kageki/Souga, forse più di altri ampli AN. Certamente non è solo lo schema a fare l’ampli ma insomma da un buon circuito bisogna pur partire. Resto comunque aperto ad altre proposte ed esperienze d’ascolto...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 feb 2020, 19:55
da enzo.
mariovalvola ha scritto:Il Neiro aveva una coppia di 2A3 in parallelo. Per me fai bene a usarne una sola. Non replicare la stupidaggine di esagerare con le capacità nell'alimentazione .
Piacerebbe anche a me avere qualche watt in più ma lì quasi tutto raddoppia, anche dimensioni e peso... E poi, infondo, con i volumi d'ascolto a cui sono abituato, raramente vado oltre il watt con casse da circa 90 db, in ambienti da 12-15 mq.
Mi servono indicazioni anche sull'alimentatore. Leggo infatti pareri diversi sul dimensionamento dei componenti...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 feb 2020, 23:19
da plovati
dal sempre utilissimo Yves (dissidentaudio.com) il SW per calcolare i trasformatori di uscita (OPT-DA) e di alimentazione (PST):

http://www.dissident-audio.com/OPT_da/P ... OPT.tar.gz
PST-and-OPT.tar.gz

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 feb 2020, 23:37
da UnixMan
enzo. ha scritto:Altra domanda è sulla necessità e sulla modalità di impregnare i ferri, che saranno sia per i TUU che per il resto dei lamierini a GO M6.
se non li hai già presi, sarebbe preferibile usarne di più sottili... quanto meno per i TU (per TA ed induttanze M6 è grasso che cola).
enzo. ha scritto: Il trasformatore di alimentazione immagino sarà necessario impregnarlo. Secondo voi anche inscatolarlo? E per l'induttanza e i TUU è necessaria/opportuna l’impregnatura? Cosa usare, c’era (d’api) o resina?
In linea di principio non è necessario per nessuno dei ferri. In pratica può essere conveniente per tutti. Io userei la cera d'api, o al più la paraffina. Non fosse altro perché in caso di necessità puoi ri-fonderla e recuperare almeno il nucleo.
enzo. ha scritto:Come fare l’impregnatura in casa volendo poi usare delle calottine nere?
Se vuoi impregnare, non usare le calottine. Usa piuttosto delle "scatolette". Ci metti dentro il trasformatore (o l'induttore), lasciando i fili che spuntano, e ci coli dentro la cera fusa.

N.B.: in ogni caso, non resinare nulla prima di aver completato e testato l'amplificatore... eventualmente fallo soltanto quando sei sicuro che tutto funzioni come dovrebbe e soddisfatto del risultato ottenuto!
enzo. ha scritto:Partendo dall’inizio, vi “piace” sonicamente questa valvola in quel circuito?
perché no? In generale è un tubo che "suona bene". Se non ricordo male l'ha usata così anche Aloia, nel GY50 (che se ben realizzato è un gran bel sentire). Considerato poi che va a pilotare un altro tubo si segnale, non vedo controindicazioni. Però il risultato sonico complessivo dipende sempre da tutto l'insieme, e quindi da come quello stadio "si sposa" col resto, per cui a priori è impossibile dirlo con certezza. L'unica è provare, ed ascoltare... :wasntme:
enzo. ha scritto:Certamente non è solo lo schema a fare l’ampli ma insomma da un buon circuito bisogna pur partire.
tecnicamente lo schema è eccellente. Hai uno stadio di guadagno in tensione in ingresso (cosa che massimizza il rapporto segnale/rumore, tanto più che la ECC83 ha un rumore proprio relativamente basso, era usata perfino per gli stadi fono), seguito da un bel buffer che pilota in accoppiamento diretto la finale (cosa buona e giusta). Cosa vuoi di più?

Inseriscilo in un simulatore (ad es. LT Spice, che è ottimo e pure gratis), gioca un po' con i parametri... poi non ti resta che realizzarlo, e goderti la musica. :smile:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 17:44
da mariovalvola
Valuta un accensione dei filamenti meno rudimentale.
Se vorrai spendere meno, pensa alle 6C4C

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 19:52
da enzo.
Troppo rudimentale? No, perché! Semplice è bello. Lo dice pure Kondo san nello schema del Neiro :smile: Ma i consigli sono sempre bene accetti :wink:
Come finali userò un paio di 2A3 acquistate qualche anno fa come nuove a metà prezzo vincendo un'asta ebay. Quelle di segnale invece le conservo da quasi vent'anni per un domani che non arriva mai. Così inizierò a svuotare finalmente sti benedetti cassetti :nod:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 20:17
da enzo.
Innanzitutto, comunque, grazie per quanto mi avete detto finora. Rispondere in modo puntuale e articolato a tante domande comporta sempre tempo ed energie. A buon rendere. Nei prossimi giorni cercherò di ragionare sulle vostre indicazioni con calma.

Oggi pomeriggio intanto ho scaricato il software di Ivo. Non si installa ovviamente sul mio Mac, ma nemmeno sul Win10 di mia moglie. Su un vecchio netbook con XP invece parte, senza installazione. Ho infine aggiornato le impostazioni internazionali, invertendo il separatore decimale “.” e “,”, per cui ora dovrei essere pronto per iniziare… ad imparare il funzionamento del software.

Vediamo di impostare quindi correttamente i dati. La schermata di inizio è questa (ho anche la versione in italiano di un paio di anni prima).

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 20:34
da UnixMan
enzo. ha scritto: Non si installa ovviamente sul mio Mac,
sul Mac puoi provare con "wine". Non garantisco, ma potrebbe funzionare(*).

https://www.winehq.org/

Qui ci sono delle istruzioni specifiche per Mac... non ho idea se siano accurate, non uso Mac:
https://www.howtogeek.com/263211/how-to ... with-wine/

Edit: su Linux (con wine) funziona...
OPT_da-322_on_Linux+wine.png

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 20:42
da enzo.
Da ciò che ho capito finora, ci sarebbero alcuni dati da impostare preliminarmente, dati che però durante il calcolo potrebbero anche essere ritoccati in funzione del risultato finale e dei materiali che effettivamente verranno utilizzati.
I dati costruttivi del mio TA dovrebbero essere i seguenti:
Pri: 230v
Sec 1. 270-0-270 200mA
Sec 2. 150-0 30mA
Sec 3. 5-0 3A
Sec 4. 2,5 2,5A
Sec 5. 2,5 2,5A
Sec 6. 6,3 1A
Sec 7. 6,3 1A
Consumo a riposo di 70-80 VA.

Dunque, per certo la frequenza (Hz) di rete da impostare è 50 Hz. Poi veniamo all'inserimento degli altri dati:
- primario, se a sinistra inserisco 230 a destra (volt reali) mi segna un valore leggermente più alto. Dovrei "correggere" il primo dato per avere il secondo giusto?;
- secondari, non mi basterebbero. Cosa si fa?
- quale densità di corrente per mmq considerando che andrò ad usare lamierini EI GO M6? Di default inserisce 3 A.
- il nucleo immagino che dovrò sceglierlo io in funzione del consumo e dello spazio disponibile per gli avvolgimenti.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 20:52
da enzo.
UnixMan ha scritto:
enzo. ha scritto: Non si installa ovviamente sul mio Mac,
sul Mac puoi provare con "wine". Non garantisco, ma potrebbe funzionare.

https://www.winehq.org/

Qui ci sono delle istruzioni specifiche per Mac... non ho idea se siano accurate, non uso Mac:
https://www.howtogeek.com/263211/how-to ... with-wine/
Grazie per l'indicazione, Paolo. Qualche tempo fa provai ad installare Wine ma, forse perché non sono un drago nè con i conti nè col pc, non mi riuscì subito di farlo partire e dovetti desistere.
Oggi pomeriggio, poi, pensando alla solitudine del mio vecchio netbook universitario, l'ho riattivato con piacere per far girare il programma di Ivo e ritrovare un mare di ricordi.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 20:53
da plovati
Per i troppi secondari, invece che inserire due da (per esempio) 6,3V 1A marrone uno da 12,6V 1A. Il Sw ti darà per esempio 100 spire ma tu sai di doverne fare 50 e 50.

Buona prassi è bilanciare perdite nel ferro e nel rame, per cui se hai lamierini a basse perdite vai con 2,7Ammq.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 21:17
da enzo.
Bene per i filamenti. E per quanto riguarda il Sec 1 ad alta tensione (270-0-270 200mA), come andrebbe inserito tra le specifiche?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 21:34
da enzo.
UnixMan ha scritto:
Edit: su Linux (con wine) funziona...
OPT_da-322_on_Linux+wine.png
Sgrunt!! ]:) E allora devo riprovarci...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 21:35
da UnixMan
enzo. ha scritto:Bene per i filamenti. E per quanto riguarda il Sec 1 ad alta tensione (270-0-270 200mA), come andrebbe inserito tra le specifiche?
come un solo secondario da 270+270=540V, cui poi aggiungerai una presa centrale...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 21:40
da enzo.
:up: zzie. Appena butto dentro i dati vi posto i risultati.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 feb 2020, 21:53
da UnixMan
P.S.: quando avvolgerai, se non crea troppi problemi fai una presa centrale anche sui secondari dei filamenti... ti potrebbero essere utili per il riferimento a massa (o alla tensione che serve).

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 13 feb 2020, 15:39
da enzo.
Accidenti quanto è difficile ottimizzare spazi e perdite!...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 13 feb 2020, 16:31
da enzo.
Comunque, questo è ciò che mi è venuto fuori da un primo calcolo impostando un’induzione di 9000 G e una densità di 2A/mmq in un ferro EI120 con pacco 40x50mm (un lamierino che avrei già). L’altezza sembrerebbe superare la massima consentita ma gli avvolgimenti ad alta corrente dei filamenti da 5v verrebbero avvolti su un’unico strato, quindi, stratificando con mylar da 0,05 e isolando i secondari con carta da 0,2, dovrei stare sotto i 15 mm.
Alcuni diametri “reali” sono stati forzati, come lo 0,18 che mi farebbe più comodo avvolgere se fosse 0,25 (0,28 2L, oltretutto ce l’ho già) e l’1,38 che alla fine sarà 1,25 (1,38 2L) sia per i filamenti della raddrizzatrice che delle finali.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 14 feb 2020, 18:50
da mariovalvola
enzo. ha scritto:Troppo rudimentale? No, perché! Semplice è bello. Lo dice pure Kondo san nello schema del Neiro :smile: Ma i consigli sono sempre bene accetti
L'unico modo per aumentare la dinamica se ascolti in un ambiente silenzioso, è ridurre il rumore dell'ampli che, oltretutto sporca pure il resto.
Semplice è comodo. Non è sempre bello. Perché non ha usato due secondari per i due tubi in parallelo con due reostati per centrare meglio il minimo rumore? guarda i Coleman
Per il trasformatore di uscita, pensa a un 5K con circa 26/27H di induttanza primaria a 30Hz.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 15 feb 2020, 11:14
da enzo.
E "Comodo" non è forse sinonimo di "bello" nel linguaggio odierno? Ma se parliamo di trascendentali, anche l'orecchio audiofilo giustamente vuole la sua parte :smile:
Bene, ragioniamoci allora. Se ad esempio elevassimo le tensioni dei filamenti delle valvole preamplificatrici (ECC83 e 6CG7) da 6,3 a 9v e stabilizzassimo con un 7806, otterremmo un miglioramento chiaramente udibile dal punto di vista del ronzio? Anche a livello di risultato sonoro? O credi sia più "naturale" il suono dell'alternata pur accettando un po' di ronzio in più, fintanto che esso non diventi realmente fastidioso in ambienti silenziosi? Sulla preferenza tra alternata e continua per i filamenti ricordo vagamente di aver letto dei pareri discordanti. Ma, tranne tre o quattro apparecchi a valvole autocostruiti qualche anno fa, ammetto di avere poca esperienza a riguardo. Quindi, i consigli sono ben accetti.
Per quanto riguarda il Neiro, non so in effetti perché sulle finali vi sia un solo potenziometro. Si tratterà forse di coppie selezionate?
Per il TUU ho previsto di non configurare subito i secondari, in modo da poter scegliere all'ascolto tra 2,5K e 5K di carico.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 15 feb 2020, 13:00
da mariovalvola
Fa come credi. Prima, però, ti converrà documentarti.
Se la rete luce fosse stabile e pulita, forse con una 2A3 si potrebbe rischiare l'accensione normale. Ma, di solito, la rete luce odierna è sporca e moolto ballerina.
Non sto invitandoti a utilizzare un omologo di un orrido 7806 per accendere un DHT!!!
la differenza è la stessa che passa tra la cacca e la cioccolata.
Sto suggerendoti un'accensione in corrente!!!
Cerca dove vuoi gli scritti di Rod Coleman sui suoi DHT Regs. Oltretutto, dovrebbero arrivare a plovati le nuove versioni V8. Valuta vantaggi e svantaggi prima di avvolgere il ferro (i ferri) di alimentazione

Con la selezione dei tubi per centratura del rumore, sei riuscito a mettermi di buon umore :rofl: :rofl:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 15 feb 2020, 14:05
da giupo
Accendendo la 2a3 in alternata e ottimizzando col potenziometro il ronzio a volume zero è chiaramente udibile (con diffusori nella media). Poi alzando il volume il ronzio viene superato dal suono e non si avverte più, ma c’è.
Dei Coleman parlano tutti come della soluzione finale. Io li valuterei.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 15 feb 2020, 16:13
da mariovalvola
Comunque, seriamente, sentiti libero di sperimentare quello che più ti aggrada.
Tieniti sui 50mA 250Vak

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 16 feb 2020, 22:30
da enzo.
Ho cercato quello che mi avete consigliato e ho letto di alcune esperienze sui regolatori di Coleman anche qui sul forum. Credo che in un’ottica di eccellenza tecnica e sonora valga certamente la pena di sperimentarli. Non penso tuttavia che lo farei in questo progetto, in quanto richiedono parecchia complicazione in più a livello circuitale, di alimentazione (necessità/convenienza di un trasformatore dedicato per i filamenti), di energia dissipata, di spazio… Insomma, Mario, mi devi dare dei consigli un po’ più semplici in questo progetto che vorrebbe essere poco più che didattico, altrimenti inizio a pensare troppo in grande... :smile:

A proposito di ronzii, quelli fisici provenienti dal TA sono anche elettronici e finiscono nei diffusori? Se si impregna o inscatola il TA questi ronzii potrebbero diminuire udibilmente? Ciò varrebbe per tutti i ferri, inclusi i TU per single ended e l’induttanza di filtro sull’anodica?

Per quanto riguarda l’anodica, vorrei poter spremere qualcosina in più dai tubi se mi servisse, dato che il driver in una certa misura me lo consentirebbe. Se alla fine scegliessi di far lavorare le finali sui 18w con un carico da 2,5k, cosa converrebbe fare, tendere ad aumentare la corrente o la tensione rispetto ai punti di lavoro canonici?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 12:39
da UnixMan
enzo. ha scritto:A proposito di ronzii, quelli fisici provenienti dal TA sono anche elettronici e finiscono nei diffusori?
No, sono due cose diverse.
enzo. ha scritto:Se si impregna o inscatola il TA questi ronzii potrebbero diminuire udibilmente?
Se ben dimensionati e realizzati i "ferri" non dovrebbero produrre alcun ronzio/rumore percepibile, senza bisogno di impregnanti o altro. Se "ronzano" in modo udibile, affogarli nella cera (o resina) non è che un palliativo: il problema è altrove, e va risolto all'origine.

In generale la causa di un ronzio eccessivo (udibile) è da imputarsi ad una eccessiva induzione (o addirittura saturazione) del nucleo. Questo può essere causato da un dimensionamento errato (nucleo troppo piccolo...) oppure, non di rado, nei TA può essere causato dalla presenza di una componente DC sulla linea elettrica(*) che causa la saturazione del nucleo.

Per prevenire questo problema, anche nei TA potrebbe essere opportuno prevedere un piccolo "gap" (traferro), come se si trattasse di un TU per SE.

(*) la componente DC sulla rete elettrica si forma a causa degli effetti di "raddrizzamento" (cioè, delle componenti di ordine pari della distorsione armonica) causati da carichi non lineari presenti sulla linea.
enzo. ha scritto:Per quanto riguarda l’anodica, vorrei poter spremere qualcosina in più dai tubi
:shake:

"spremere" un tubo per ottenere un po' di potenza in più non serve a nulla, se non ad accorciare la vita utile del tubo e -non di rado- a peggiorare la qualità del suono... :tmi:

La percezione umana dell'intensità sonora è logaritmica. La minima differenza di intensità percepibile (quanto meno, percepibile come tale, cioè come differenza di "volume") corrisponde ad una differenza di potenza di 3dB, cioè ad un raddoppio (o dimezzamento) della potenza!

Un tubo "spremuto" al limite non comporta nessuna differenza di "volume" percepibile rispetto allo stesso tubo fatto lavorare in un punto di lavoro più tranquillo.

In altre parole, il massimo "volume" (intensità sonora percepita) che puoi ottenere (con dato tipo di diffusori in un dato ambiente di ascolto) è determinato a priori dalla scelta del tubo. Le modeste variazioni della max potenza di uscita che puoi ottenere cambiando carichi e punti di lavoro sono del tutto irrilevanti da un punto di vista pratico.

Perfino mettere due tubi in parallelo, che comporta un aumento di potenza significativo, ma sempre leggermente inferiore ai 3dB (raddoppio della potenza), produce una differenza di "volume" percepito insignificante, impercettibile o quasi.

Perciò, se vuoi un consiglio, ignora il dato relativo alla potenza di uscita e dimensiona lo stadio di uscita (retta di carico e punto di lavoro) alla ricerca di un comportamento ottimale.

Cerca di minimizzare distorsione ed impedenza di uscita. Cosa che in generale (con i triodi) si traduce nello scegliere una retta di carico quanto più "orizzontale" possibile, cioè un carico anodico più alto possibile, compatibilmente con le caratteristiche del tubo impiegato. Sempre avendo cura di evitare di "stressare" inutilmente il tubo portandolo a lavorare troppo vicino ai suoi limiti di tensione, corrente o potenza dissipata. Una buona norma è cercare di mantenere tutti e tre i valori (Va, Ia e Pa) entro il 75% di quelli max tollerabili dal tubo.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 17:21
da enzo.
Ok, Paolo. Rivedrò la tensione sul primo secondario del TA, facendola scendere da 270 a 250v, per tenere le tensioni dell'anodica più vicino possibile al punto di lavoro consigliato di 250v 50-60 mA. Del resto, anche il TA del Neiro è specificato per quella tensione.

Per quanto riguarda il dimensionamento del TA, vi sarei grato se deste un'occhiata ai dati impostati nel programma di Ivo. Vi sembra che possano andar bene o cambiereste qualcosa?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 19:14
da plovati
se devi fare un alimentatore stereo, mi pare che manchi un filamento 2A3

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 19:37
da enzo.
Sì, cioè... no :smile: perché avendo poche caselle nel programma ho considerato anche i due secondari per i filamenti delle 2A3 (2 x 2,5v 2,5A) in un'unico secondario da 5v 2,5A, le cui spire andranno suddivise fisicamente durante la costruzione. Nel nostro caso 7 + 7 del Sec4 (che suddividere 13 non è possibile!).

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 19:57
da enzo.
Visto che stiamo ancora parlando di ferri, definiamo anche l'induttanza.
In questi monotriodi con la 5U4G (Audio Note, Sun Audio...) viene usato un induttore da 3-5 Hr. Avreste un progetto di induttanza di questo valore che tenga i 200 mA o un programma che mi aiuti a calcolarla?

Se lo ritenete valido, qui ci sarebbe già qualcosa: http://www.turneraudio.com.au/audiofilterchokes.html
Se non ho capito male, per un'induttanza del valore richiesto si potrebbe usare lamierino EI 75, nucleo 25 x 25, avvolgendo sul rocchetto ca 1900 spire (23 strati da 80 spire) di filo del diametro di 0,35 (0,42 con isolante) e usando infine un traferro da 0,15-0,17 mm. La resistenza dell'avvolgimento sarebbe di ca 46 ohm.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 20:08
da enzo.
Ora, ammetto che i dati di progetto e quelli costruttivi risultano un po' troppo sparpagliati. Però, una volta realizzati i prototipi e constatato che tutto funziona correttamente, potremmo anche ordinarli in un'unico post.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 20:10
da mariovalvola
Ragiona bene sulle capacità, dopo la raddrizzatrice e non farti rovinare dalle mode dell'epoca. Guarda bene i data-sheet e pensa alle resistenze di protezione della raddrizzatrice. D'accordo devi considerare la risonanza delle celle LC ma lo schema originale mi pare francamente estremo (per essere educati). Lavorare in sicurezza (per la raddrizzatrice), ovviamente potrebbe impattare sulla tensione del secondario HT

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 17 feb 2020, 21:16
da plovati
enzo. ha scritto:Visto che stiamo ancora parlando di ferri, definiamo anche l'induttanza.
In questi monotriodi con la 5U4G (Audio Note, Sun Audio...) viene usato un induttore da 3-5 Hr. Avreste un progetto di induttanza di questo valore che tenga i 200 mA o un programma che mi aiuti a calcolarla?
OPT-DA, sempre nello stesso pacchetto postato in precedenza. Progettala come un trasformatore 1:1 con 1/4 di induttanza desiderata..

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 18 feb 2020, 10:48
da UnixMan
enzo. ha scritto:Visto che stiamo ancora parlando di ferri, definiamo anche l'induttanza.
personalmente suggerirei di "sdoppiare" l'alimentazione... quindi anziché un induttore da 200mA, ne metterei 2 da 100 (uno per canale). Ovviamente poi devi raddoppiare anche il numero di cap di filtro a valle.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 18 feb 2020, 17:20
da enzo.
Cercherò di capire come funziona anche l'altro programma di Ivo e di fargli calcolare l'induttanza. Vediamo se riesco almeno ad arrivare alla definizione dei dati costruttivi di tutti i ferri per avvolgermeli. Ci vorrà certamente un po' di tempo per ordinare il materiale e terminare gli avvolgimenti ma sono ottimista. Almeno per la parte costruttiva dell'ampli.

Sulla progettazione, invece, non so se riuscirei a calcolarmi un alimentatore ad hoc per questo amplificatore. Attualmente potrei autocostruirmi qualcosa a partire da un progetto dato, o al limite fare piccoli adattamenti circuitali, ma non credo, per questioni di tempo ed energie, che potrei mettermi a studiare il funzionamento degli alimentatori e sperimentare la soluzione più conveniente. L'idea era quella di riprendere semplicemente lo schema del Neiro senza troppe variazioni.
Capisco anche la perplessità di Mario nel vedere la capacità di filtraggio di 100 uf posta dopo la raddrizzatrice rispetto ai 40 massi consigliati, ma mi "consolo" sapendo che c'è chi ha fatto molto peggio: https://vdocuments.mx/cary-audio-design ... matic.html . Magra consolazione, si dirà. Eppure, tra parentesi, quel Cary ce l'ha mio cognato da trent'anni e ha dovuto sostituire qualche anno fa le finali prima che le raddrizzatrici. Misteri dell'elettronica :grin:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 18 feb 2020, 17:33
da plovati
enzo. ha scritto: Sulla progettazione, invece, non so se riuscirei a calcolarmi un alimentatore ad hoc per questo amplificatore. Attualmente potrei autocostruirmi qualcosa a partire da un progetto dato, o al limite fare piccoli adattamenti circuitali, ma non credo, per questioni di tempo ed energie, che potrei mettermi a studiare il funzionamento degli alimentatori e sperimentare la soluzione più conveniente. n:
http://www.duncanamps.com/psud2/download.html

:-)

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 18 feb 2020, 17:45
da enzo.
Mi tenti alla virtù?! E va bene gli darò un'occhiata :smile:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 21 feb 2020, 15:41
da enzo.
plovati ha scritto:
enzo. ha scritto:Visto che stiamo ancora parlando di ferri, definiamo anche l'induttanza.
In questi monotriodi con la 5U4G (Audio Note, Sun Audio...) viene usato un induttore da 3-5 Hr. Avreste un progetto di induttanza di questo valore che tenga i 200 mA o un programma che mi aiuti a calcolarla?
OPT-DA, sempre nello stesso pacchetto postato in precedenza. Progettala come un trasformatore 1:1 con 1/4 di induttanza desiderata..
Dunque, ho aperto il programma di calcolo per i trasformatori d'uscita OPT di Ivo ma non ho capito come fare ad impostare il calcolo dell'induttanza di filtro. Se gentilmente potete farmi un esempio concreto, mostrandomi con un'immagine come impostereste i dati di un'induttanza, poi potrei calcolarla da me.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 24 feb 2020, 23:55
da enzo.
Sto ordinando il filo smaltato per il TA e l'induttanza, ma non sono riuscito a trovare on-line un negozio abbastanza fornito di diametri con doppio smalto. Qualcuno ha un buon assortimento, con buon prezzo, ma per il singolo smalto. Visto che vorrei stratificare, andrebbe bene lo stesso l'1L o lo sconsigliate?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 25 feb 2020, 09:59
da UnixMan
enzo. ha scritto:Visto che vorrei stratificare, andrebbe bene lo stesso l'1L o lo sconsigliate?
in tal caso dovresti usare obbligatoriamente un foglio isolante (di solito in carta impregnata) tra una sezione e l'altra...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 25 feb 2020, 10:41
da enzo.
Sì, penso infatti di stratificare con mylar da 0,05 tra strati e carta 0,1-0,2 tra sezioni.
Visto che ci sono, avete indicazioni di massima per i componenti passivi?
Credo che per l'alimentazione userò una basetta all'interno del telaio dove sistemare tutti i condensatori. Volendo stare sugli snap-in avete preferenze tra le buone marche e i vari modelli o uno vale l'altro?
L'ampli userà un solo cond di accoppiamento da 0,22/400 v. In passato mi sono trovato bene con l'MKP ERO 1841, che costava abbastanza poco ma che oggi non si trova facilmente. Consigliate di andare sui Mundorf o sui carta e olio? Eventualmente quali?
Varie ed eventuali?...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 25 feb 2020, 10:53
da enzo.
Altra cosa, serve mettere uno schermo elettrostatico tra primario e secondari, ad esempio avvolgendo uno strato di filo? E se questo strato lo mettessi anche alla fine degli avvolgimenti, collegando i due schermi?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 28 feb 2020, 14:47
da enzo.
Dunque, intanto che attendo il materiale, ho ridisegnato lo schema del circuito per il prototipo, definendo di massima i punti di lavoro e aggiungendo una scheda phono. Forse quest'ultima non la userò granché, ma data l'esiguità del costo e della complicazione, forse conviene mettergliela. Lo schema dello stadio phono dovrebbe essere quello dell'Audio Innovation 500 (1991), che consumerà in tutto meno di 3 mA.
Il trasformatore d'uscita è ovviamente il TUU configurato a 2,5K.
Mi fareste una cortesia se deste un'occhiata al tutto e mi diceste se può funzionare o c'è qualcosa che non vi torna.
Ho lasciato un punto interrogativo sul secondario per i filamenti di alcune valvole di segnale, perché non so se avvolgere un unico secondario da 6,3 con presa centrale e accendere tutto (5 valvole, 3 linea + 2 phono) in alternata, elevando di circa 100v i filamenti, oppure fare diversamente.
Coraggio, leggendo qua e là ho notato che avete idee diverse, per cui non mi offendo mica se esprimete pareri differenti. Alla fine probabilmente cercherò di adottare le soluzioni più semplici (!), ma resto aperto a successive sperimentazioni.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 28 feb 2020, 15:22
da enzo.
Dimenticavo di dirvi che le due valvole dello stadio phono sono ECC83.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 feb 2020, 08:17
da mariovalvola
enzo. ha scritto:Dimenticavo di dirvi che le due valvole dello stadio phono sono ECC83.
E all'ultima ECC83 del sedicente "phono" fai "vedere" un potenziometro da 50K? (attento: non ti sto suggerendo di alzare il suo valore resistivo).
Devi rivedere parecchie cose.
Hai stimato il rumore dell'alimentazione duale?
Che punto di lavoro hai scelto per la 2A3?
Con 60V alla griglia della 2A3 e 250V anodici, non portano a far scorrere 60mA!!
Sicuro che ci siano 280V all'anodo della ECC83?
Le resistenze catodiche del SRPP non sono troppo alte? che corrente prevedi?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 feb 2020, 11:38
da enzo.
Non ti piace questo phono? Perché?! :smile: L'ho costruito una ventina d'anni fa per il mio Oto line, poi finito ad una amico, e suonava piuttosto bene. Certamente meno bene del pre phono di Nardi con SRPP di 6SL7, apparso su CHF in quegli anni, che pure ho realizzato e ceduto, ma anche il primo tutto sommato non era malaccio per ascoltare qualche disco con testine MM.
Non ricordo se sull'Oto avevo un potenziometro da 100k. In questo ampli però mi interessa maggiormente lo stadio linea, per cui ho lasciato 50, che avrei già nel cassetto. Ma se è necessario si può sostituire.
Oggi vedo che sul secondo stadio alcuni mettono una 82 o una 88, sempre a catodo comune, ma il guadagno sarebbe inferiore e forse non abbastanza per l'integrato. Alla fine si potrebbe anche provare a sostituire la 83 del secondo stadio con una 88, adattando i punti di lavoro. Chissà comunque se ascolterò mai qualche disco con questo phono, dato che in questi anni giro abbastanza per lavoro e ho venduto il mio Thorens tanti anni fa.

Per la duale, nel Neiro c'è una doppia CRC, mentre Nardi nel suo PSE ne usa una singola. Non ho calcolato il rumore perché, come dicevo all'inizio, dovrei mettermi a studiare progettazione e non ho attualmente la possibilità. Ma se qualcuno lo sa fare e non gli costa troppa fatica, fatelo pure e il risultato finale sarà merito di un lavoro di gruppo. Io attualmente costruisco qualcosa per divertimento nei ritagli di tempo, usando solo un tester, e vorrei farmeli bastare...

Dagli schemi che trovo online non capisco bene che tensione arrivi sugli anodi del Neiro, qualcuno dice 250 qualcun'altro di più. Forse 280, in effetti, sarà un po' troppo, ma dipenderà anche da quello che mi verrà fuori dal TA, calcolato per 250. Alla fine comunque qualche decina di volt in più o in meno non credo che ci cambieranno la vita. Si adatterà la corrente nel modo più opportuno. Resisti, Mario...

Credo tu abbia ragione riguardo alla tensione del negativo di griglia della 2A3. Rivedendo i punti di lavoro della finale con l'utile tool postato da Filippo qualche giorno fa, anche in un range di anodica tra 250 e 280 v, dovrei stare intorno ai -45/-50 per rientrare nei 15w dissipati dal tubo. Forse dovrò aggiornare qualche valore di resistenza intorno al trimmer da 20k per avere una migliore regolazione.

Penso che con quelle resistenze catodiche sull'SRPP di 83, con una tensione di 250-280v, dovrei avere circa 1 mA o poco più. Ho visto usare 820R o anche meno sul catodo per far scorre più corrente. Se opportuno, quindi, si possono ridurre. In quelle condizioni, alla fine, si rimarrebbe sempre lontani dai limiti della valvoletta.

Provo a fare un secondario per i filamenti delle valvole phono, da alimentare in continua, magari stabilizzata con un 7806 o similia?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 feb 2020, 12:32
da mariovalvola
Prima di avvolgerlo, dovrai pur determinare in qualche modo che tensioni ti servono. Non a caso, plovati ti ha linkato PSUD. Ovviamente, devi sapere il valore resistivo degli avvolgimenti del primario del TU e dell'induttore , per calcolarti le cadute.
Lo ripeto: non ho scritto di sostituire il potenziometro. Piuttosto, sostituisci il phono.
Guarda che, normalmente, non si lavora a 15W di dissipazione. Si cerca di stare un poco sotto. Ripeto il mio suggerimento: 250V 50mA.
Un progetto, non è la sommatoria o la media "ponderata" degli schemi che trovi in rete.
Scusami: vorresti tenerti uno stadio phono sullo stesso telaio?. Il rumore, non è che si risolva, necessariamente, alimentando con un 7806 ( ripeto anche qui: soluzione modesta) i filamenti dello stadio Phono. Anche se fosse silenzioso, rimarrebbe molto, molto, molto limitato per tantissimi motivi che prima o poi comprenderai.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 feb 2020, 18:37
da enzo.
Le tensioni di quello schema le ha determinate il progettista: quelle del TA sono chiare e si possono vedere negli schemi del Neiro che circolano in rete; quelle del circuito non sempre ci sono e non sempre sono coerenti nei pochi schemi che ho reperito. Tuttavia, penso che non saranno 20 volt in più o in meno, né 20 ohm in più o in meno negli avvolgimenti del secondario del TA e nell’induttanza, che stravolgeranno il risultato finale. Almeno per le mie aspettative. I dati dei miei ferri comunque sono nelle schermate che ho postato qualche giorno fa, se vuoi cimentarti con i calcoli fini ti ringrazierò certamente per il tuo contributo.
Io attualmente mi diverto nei ritagli di tempo a sommare parti e a ponderare modifiche, non progetto. Ne sono consapevole. Per questo, in questo campo del sapere, non ho grandi aspettative e mi accontento dei risultati ottenuti, che certamente non serviranno al progresso dell’umanità nell’ambito della tecnologia audio valvolare ma solo a darmi la soddisfazione di aver fatto qualcosa di manuale nei fine settimana, dopo che ho dovuto dedicarmi nel resto dei giorni a parlare di cose immateriali più alte perfino della musica :angel: Tuttavia, i risultati ottenuti finora con le valvole non mi hanno mai deluso, per cui continuo a mantenere un ragionevole ottimismo nelle mie realizzazioni.

Dai Mario, alla fine credo che tra questo mio ottimismo e il tuo “pessimismo” verrà fuori qualcosa di decente. Anzi, guarda, ti dico che se questo amplificatore suonerà poco poco meglio del piccolo gainclone con cui (per esigenze logistiche e interesse reale per l’audio riprodotto) ascolto attualmente e tu non abiti troppo lontano da Torino, cercherò di venirti a trovare. Così tu mi potrai spiegare ciò che forse non potrò mai capire da solo sulla necessità esistenziale di un circuito phono con più di due valvole e io potrò condividere con te ciò che credo sia importante nella vita per costruire un’amicizia. Vedrai che ci divertiremo...

Ora, però, dobbiamo terminare questo. Sii vigile e non distrarti. Hai visto che le tue osservazioni mi hanno fatto notare l’errore sul negativo di griglia? Tutto serve e potrà essere utile e per arrivare al suo completamento :smile:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 01 mar 2020, 10:23
da enzo.
Uhm, un altro errore di cui mi sarei accorto in questo schema di massima è che l'ultimo condensatore del phono mi limiterebbe troppo la banda su 50k. Dovrò aumentarlo fino a 2uf.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 01 mar 2020, 14:19
da UnixMan
enzo. ha scritto:Uhm, un altro errore di cui mi sarei accorto in questo schema di massima è che l'ultimo condensatore del phono mi limiterebbe troppo la banda su 50k. Dovrò aumentarlo fino a 2uf.
Il problema non è (solo) quello. Una ECC83 non ce la fa a pilotare un carico così basso. :shake:

Il carico che colleghi in uscita è di fatto in parallelo al carico anodico, e determina il carico effettivo (che fissa la retta di carico sulla quale lavora il tubo), che per una ECC83 non dovrebbe essere inferiore ai 100K o poco meno.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 01 mar 2020, 22:01
da enzo.
UnixMan ha scritto:
enzo. ha scritto:Uhm, un altro errore di cui mi sarei accorto in questo schema di massima è che l'ultimo condensatore del phono mi limiterebbe troppo la banda su 50k. Dovrò aumentarlo fino a 2uf.
Il problema non è (solo) quello. Una ECC83 non ce la fa a pilotare un carico così basso. :shake:

Il carico che colleghi in uscita è di fatto in parallelo al carico anodico, e determina il carico effettivo (che fissa la retta di carico sulla quale lavora il tubo), che per una ECC83 non dovrebbe essere inferiore ai 100K o poco meno.
Grazie per la spiegazione, Paolo. Sono considerazioni, magari elementari, che avrò fatto molti anni fa, quando mi interessavo un po' di più di elettronica audio e quando ho inserito quel phono nel mio Oto. Molte cose purtroppo oggi non le ho più in memoria, nè le ritrovo tra i miei appunti. Ma quando sei giovane non li prendi neppure gli appunti...
Alla fine vedrò se cambiare valvola o potenziometro, o tutti e due. Una 88 ce l'avrei già in realtà. Se il guadagno è sufficiente e la 88 lavora bene su 50k, magari sostituisco la valvola e riadatto l’alimentatore.

Ancora una cosa riguardo all’avvolgimento del secondario ad alta tensione del TA. Qualche giorno fa mi dicevi che per ottenere 250-0-250 potrei avvolgere la sezione come un solo secondario da 500 v con presa centrale. Questo significa che praticamente è tutto in serie? Ossia, se il programma mi dà 1300 spire per 500v, io dovrò avvolgere le prime 650 e poi collegare all’ultima spira la prima del nuovo avvolgimento da 650 spire?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 02 mar 2020, 09:56
da UnixMan
enzo. ha scritto:Alla fine vedrò se cambiare valvola o potenziometro, o tutti e due. Una 88 ce l'avrei già in realtà. Se il guadagno è sufficiente e la 88 lavora bene su 50k, magari sostituisco la valvola e riadatto l’alimentatore.
la ECC88 non avrebbe problemi di carico, ma temo che il guadagno sarebbe insufficiente. Forse potrebbe bastare (ma è da verificare) tenendo la 83 al primo stadio e mettendo una 88 al secondo.
enzo. ha scritto:Qualche giorno fa mi dicevi che per ottenere 250-0-250 potrei avvolgere la sezione come un solo secondario da 500 v con presa centrale. Questo significa che praticamente è tutto in serie? Ossia, se il programma mi dà 1300 spire per 500v, io dovrò avvolgere le prime 650 e poi collegare all’ultima spira la prima del nuovo avvolgimento da 650 spire?
esatto.

Idem per i filamenti, se vuoi fare la presa centrale per collegarli al riferimento (massa o quel che sia).

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 02 mar 2020, 22:03
da enzo.
Questo fine settimana mi sono dedicato ad avvolgere gli ultimi due ferri, TA e induttanza. Penso (spero) che il grosso del lavoro sui ferri sia terminato. Ora non mi resta che inserire i lamierini nelle bobine e chiudere provvisoriamente con le calotte.
Se volete vi tedio con alcune considerazioni che ho fatto durante questa esperienza di avvolgimento, altrimenti andiamo avanti :smile:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 03 mar 2020, 10:30
da gluca
tedia pura! ;-)

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 03 mar 2020, 10:47
da baldo95
gluca ha scritto:tedia pura! ;-)
Seguo con interesse :up:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 03 mar 2020, 21:48
da enzo.
Ah volete ascoltare? Peggio per voi.
Allora, tante tante spire fa, quando non sapevo ancora in quali guai mi sarei cacciato, mi rigiravo tra le mani un pezzo di filo smaltato proveniente da una bobina inusata, acquistata molto tempo fa, e mi chiedevo se era proprio dello stesso tipo con cui avevano fatto i trasformatori del mio vecchio e stimato AN Oto. E poi fantasticavo tra me e me: “ma se questo filo fosse stato OFC forse l’ampli avrebbe suonato molto meglio”; “e chissà come avrebbe potuto suonare se invece fosse stato in argento”… e via dicendo. Finchè la voce del saggio non riecheggiò nella coscienza ricordandomi i miei doveri lavorativi e riportandomi alla memoria una famosa massima dell’antichità: “Chi bada al vento non semina mai...”.

Detto fatto. Terminata la settimana, nel primo ritaglio di tempo libero sono sceso in garage a prendere la bobinatrice nello scatolone, il filo che avevo a disposizione e il mio fido MFT bench autocostruito per attrezzare una postazione di lavoro nella mia stanzetta di studio. Avevo il filo per i TUU ma non quello per gli altri ferri, che dovevo prima calcolare e poi ordinare.
Cerco di mettermi all’opera con ciò che mi ritrovo, consolandomi del lungo lavoro previsto con l’ascolto dei miei nuovi prototipi di diffusori a due vie, che vedete in alto, fatti la settimana prima “senza troppi pensieri”, buttando qualche componente nel crossover e regolando ad orecchio. Per inciso, se le orecchie non mi ingannano, mi sembra che non suonino affatto male. Poi, se volete, ve li faccio ascoltare così come sono...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 03 mar 2020, 22:17
da enzo.
Quello degli avvolgimenti, invece, è un discoro da oltre 10.000 spire, senza contare tutte le volte che sono dovuto tornare indietro per rifarle. Ma non temete. Qui lo sintetizziamo un po’ con qualche considerazione sulla mia breve esperienza costruttiva.
Da inesperto devo dire che avvolgere manualmente, stratificando, è un’attività che ho trovato piuttosto curiosa. All’inizio un po’ mi spaventava, ma credo che con un opportuno addestramento si possa semplificare e con la pratica certamente velocizzare. Diciamo che se all’inizio per uno strato da 130 spire affiancate ci mettevo 20’, adesso ce ne metto 4-5, tendendo e guidando il filo con le dita. Una buona postazione comunque aiuta parecchio.
Alcune cose mi sono state utilissime, come la bobinatrice manuale da 30 euro – che mi ha servito decisamente meglio del trapano su supporto, usato molti anni fa quando ho avvolto i miei due TU per EL34 – i rocchetti con terminali (che mi ci sarebbero voluti anche per i TUU), mylar trasparente da 0,05, nastro in poliestere per alte temperature (giallo) e cartoncino frangiato da 0,1 mm.

Il programma di Ivo per il calcolo del TA mi è sembrato fin qui ottimo nell’aiutarmi a determinare le altezze degli avvolgimenti e la capacità di stipamento. Occorre sempre però adattare i dati manualmente, tenendo presente il filo realmente disponibile, la possibilità di stratificare o meno, gli isolanti che si andranno ad utilizzare e il fatto che il calcolatore seziona sempre, cioè mette sempre ogni sezione secondaria una sopra l’altra, mentre nel mio caso ad esempio ho potuto mettere tutti i secondari con poche spire dei filamenti su un’unico strato, rientrando nell’altezza massima di avvolgimento.
Il filo da 1,32 (1,38), disponibile dal mio rivenditore, si è rivelato meno ostico del temuto, ma il rocchetto va ruotato a mano e non con la manovella della bobinatrice, in quanto richiede una certa forza affinchè le spire siano effettivamente stirate e appaiate l’una all’altra. In questo caso il nastro giallo in poliestere è un aiuto indispensabile per tenere fermi gli avvolgimenti durante le operazioni.
Vedremo come si regolerà il TA quando sarà sotto carico. Da sola, comunque, la bobina fa una certa impressione: 850 gr di solo rame!

Non sono purtroppo riuscito ad usare l’altro programma di Ivo adattandolo al calcolo dell’induttanza – se decidete di fare un tutorial, magari posso provarci - per cui mi sono affidato alle indicazioni di http://www.turneraudio.com.au/audiofilterchokes.html , dove si spiegano certi criteri di funzionamento e di calcolo delle induttanze e si riporta anche qualche utile tabella riassuntiva. In pratica per un lamierino EI75/25-25 si otterrebbero circa 3H riempiendo il rocchetto di filo da 0,35 (reale), con un traferro di 0,17, ad una corrente di di 270 mA.

Stratificando sono riuscito a farci entrare 1900 spire, quindi potrei ragionevolmente pensare di stare sopra i 3H, che aumenterebbero ancora un po’ se riducessi il traferro da 0,17 a 0,15, per via della minore corrente che circola nel mio alimentatore. Una volta montata, cercherò in rete se c’è un semplice circuito per verificare il valore effettivo dell’induttanza.

In allegato vedete alcune fasi degli avvolgimenti: 1. il primo sudato strato del TUU a spire sempre affiancate, isolato con mylar da 0,05; 2. uno stesso strato "intermedio"; 3. le diverse sezioni della prima bobina finita; 4. il primo strato del primario del TA; 5. lo stesso primario terminato e isolato con nastro in poliestere (benedetti rocchetti con terminali!); 6. lo schermo elettrostatico tra primario e secondario, fatto con un semplice avvolgimento di filo; 7. schermo isolato; 8. il secondario ad alta tensione (250-0-250) con riferimento centrale; 9. l'ultimo strato dedicato agli avvolgimenti per l'alimentazione dei filamenti; 10. la bobina del TA completata; 11. la bobina dell'induttanza completata e piena come un ovetto.

Se vi va, condividete pure le vostre esperienze...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 07 mar 2020, 19:44
da enzo.
Dunque, adesso i lamierini del TA sono stati inseriti. Prima di montarlo in orizzontale con la sua calottina nera sulla lastra di alluminio, però, vorrei impregnarlo in cera d'api. Come si può fare? Anzi come fare con le calotte dell'induttanza e dei TUU che con le due parti separate E ed I neanche si tengono?
In rete ho trovato questi due video che mi stanno dando delle idee:
https://www.youtube.com/watch?v=K4VcmJIoNBA
https://www.youtube.com/watch?v=mKIihQFW-tY

Per il mio TA dovrei togliere i telaietti e montare la calotta prima che si asciughi la cera?
Per i TUU e l'induttanza sapete o vi viene in mente qualcosa?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 08 mar 2020, 14:15
da sandrelli
imho se stringi bene il pacco con chiave dinamometrica non c'è bisogno di nessun impregnamento...ti risulterà così facile smontare il trasfo in futuro

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 08 mar 2020, 20:34
da enzo.
Una dinamometrica per la bici ce l'avrei ma quale forza di serraggio applicare in questo caso? :smile:
Il tecnico del video, tuttavia, consiglia di impregnare se non si vuole ascoltare un ronzio che, per quanto contenuto, sarà sempre maggiormente presente rispetto ai trasformatori impregnati.
Io oggi ho acceso il TA e ho notato che a vuoto, senza impregnatura, ha un ronzio abbastanza contenuto, di certo meno forte del TA impregnato da 100VA che alimenta il mio piccolo gainclone. Ma se si può silenziare ulteriormente impregnandolo perché no. Del resto, quando andrà sotto carico costante (ca 70 VA), sebbene sia bello grosso, penso che tenderà a ronzare un po' di più.
La cosa sconveniente della soluzione è purtroppo il costo della cera d'api. Minimo verrà 20 euro al kg spedita e forse non ne basterà un chilo per immergere i trasformatori.
Una cosa positiva invece è il riscontro sulle tensioni a vuoto, perfettamente conformi a quanto calcolato dal programma di Ivo.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 10 mar 2020, 13:58
da audiofanatic
enzo. ha scritto:Una dinamometrica per la bici ce l'avrei ma quale forza di serraggio applicare in questo caso? :smile:
Il tecnico del video, tuttavia, consiglia di impregnare se non si vuole ascoltare un ronzio che, per quanto contenuto, sarà sempre maggiormente presente rispetto ai trasformatori impregnati.
Io oggi ho acceso il TA e ho notato che a vuoto, senza impregnatura, ha un ronzio abbastanza contenuto, di certo meno forte del TA impregnato da 100VA che alimenta il mio piccolo gainclone. Ma se si può silenziare ulteriormente impregnandolo perché no. Del resto, quando andrà sotto carico costante (ca 70 VA), sebbene sia bello grosso, penso che tenderà a ronzare un po' di più.
La cosa sconveniente della soluzione è purtroppo il costo della cera d'api. Minimo verrà 20 euro al kg spedita e forse non ne basterà un chilo per immergere i trasformatori.
Una cosa positiva invece è il riscontro sulle tensioni a vuoto, perfettamente conformi a quanto calcolato dal programma di Ivo.
Perchè non li smorzi con il gel per le scatole stagne?

https://www.youtube.com/watch?v=oegUhQQZ4s4

Filippo

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 10 mar 2020, 17:35
da samhorn
Inoltre la cera d’api è facilmente infiammabile

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 10 mar 2020, 18:06
da UnixMan
audiofanatic ha scritto:Perchè non li smorzi con il gel per le scatole stagne?

https://www.youtube.com/watch?v=oegUhQQZ4s4
Idea interessante... :?:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 10 mar 2020, 19:30
da samhorn
Il gel non penetrerebbe negli strati che continuerebbero a vibrare

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 mar 2020, 09:27
da enzo.
Grazie per l'indicazione Filippo, ma temo anch'io che il gel non abbia la capacità di penetrazione che mi occorrerebbe per una finitura a calotte. Giustamente, come ha detto Sam, vale la pena di ricordare anche l'infiammabilità della cera d'api. Nel caso la prendessi, dovrò usare una sonda di temperatura per farla sciogliere in modo adeguato ma tenendola entro la temperatura di sicurezza, non vorrei ritrovarmi a maneggiare dei trasformatori "flambè" :lol:

Intanto procedo con la costruzione. Avendo una lama per metallo duro me la faccio bastare anche per ritagliare la lastra di alluminio da 3 mm, ma regolando al minimo i giri della sega ad affondamento. In effetti il suo lavoretto lo fa. Poi, sovrappongo il disegno dei componenti essenziali e punzono.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 mar 2020, 16:46
da samhorn
Wow stai lavorando veramente bene,

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 mar 2020, 16:47
da samhorn
Per impregnare, meglio la resina apposita per trafi, oppure anche la comune vernice

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 mar 2020, 21:56
da enzo.
Intanto che proseguo con la foratura, date un'occhiata a questa cera: http://www.antichitabelsito.it/cera_mic ... allina.htm

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 11 mar 2020, 22:59
da samhorn
enzo. ha scritto:Intanto che proseguo con la foratura, date un'occhiata a questa cera: http://www.antichitabelsito.it/cera_mic ... allina.htm
Siamo sempre li, alta infiammabilità...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 mar 2020, 09:41
da baldo95
samhorn ha scritto:
enzo. ha scritto:Intanto che proseguo con la foratura, date un'occhiata a questa cera: http://www.antichitabelsito.it/cera_mic ... allina.htm
Siamo sempre li, alta infiammabilità...
Sì ma maggiore di 160° a quella temperatura fonde anche l'isolamento degli avvolgimenti con il conseguente intervento del fusibile; per la fusione bagnomaria e termometro
Nelle vecchie radio anni '30 (Philips) ci sono condensatori multipli che venivano impregati in paraffina e non ne ho mai visto uno scoppiato o bruciato; altro discorso per elettrolitici e più moderni sigillati in catrame

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 mar 2020, 12:04
da enzo.
Potrebbe essere un'alternativa più economica alla cera d'api. Se trovassi dalle mie parti l'una o l'altra farei un bel bagnetto caldo sia al TA che all'induttanza :smile:
Intanto, vado avanti con la foratura del piano usando necessariamente un trapano a colonna (per gentile concessione del vicino) con delle frese cinesi (4-5 €) per i fori grandi, fatte girare a bassa velocità. Queste non si possono usare a mano libera con il portatile ed è anche opportuno fissare la lastra di alluminio su un pezzo di legno sacrificale e bloccare tutto durante la foratura, scendendo lentamente e inserendo qualche goccia d'olio nella sede di taglio.
Ora il piano è pronto.
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Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 mar 2020, 13:28
da mariovalvola
Bravino. La prossima volta, usa le flange. Fai buchi da 60mm e usi i tubi che vuoi.
Oltretutto hai già i fori per ventilare il tubo ( se fori in corrispondenza il fondo sollevato con 4 supporti.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 mar 2020, 13:41
da mariovalvola
20200312_144005.jpg
Per spiegarmi meglio :smile:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 mar 2020, 14:57
da enzo.
Molto belli, Mario! Su quelli sì che la principessa starà comoda :smile: mentre io la restringo in spazi angusti e medito di darle attitudini da schiava, tirandole il collo con sovradissipazioni importune :lol: Ma sono convinto che, se ne difenderete l'onore, pian piano imparerò a trattarla come si deve... se prima non mi morrà fra le mani :emo:

E visto che ci siamo, dai fori grandi (37) ho qualche millimetro di areazione. Dato che non dissipo resistenze catodiche all'interno, pensate che questo spazio sia sufficiente o devo rimettere mano al trapano e praticare altri fori intorno alle finali e alla raddrizzatrice?

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 12 mar 2020, 16:01
da mariovalvola
Io ti consiglierei qualche foro da 10mm per svolgere la stessa funzione.
Certo, con le flange facevi un buco solo e, avvitandole sotto il telaio, stavano bene.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 13 mar 2020, 22:13
da enzo.
Oggi ho fatto una cornice di prova con una perlina di scarto regalatami dal vicino. Un pezzo "storico" che ha visto tutte le stagioni, dal momento che si tratta di multistrato fenolico per esterni. Se ha resistito all'acqua e al sole per anni, resisterà ancora per un po' in casa mia, sostenendo il peso dei miei ferri e godendosi il meritato pensionamento.

Lo riduco quindi a due strisce da 6 cm, lo taglio a 45°, ne allineo le parti e le tengo unite temporaneamente usando nastro per mascheratura. Quindi rivolto i pezzi e li incollo sfruttando al naturale elasticità del nastro. In pochi minuti la cornice è servita.

Da domani inizio a montare. Tuttavia non mi arriva ancora la raddrizzatrice e non ho cavi di qualità per il cablaggio interno, ma solo qualche metro di cavo da elettricista. Andrà bene lo stesso?

Ho trovato nel mio portattrezzi da viaggio un vecchio pot Noble da 100k. Chissà se funziona! Se no metto due resistenze all'ingresso e utilizzo il volume del Mac per regolarmi durante le prove.

Leggevo qua e là che ci sarebbero diversi modi per regolare il volume: potenziometro, attenutatore a scatti stepped/ladder, trasformatore, autotrasformatore... Di quest'ultimo (AVC) avete qualche schema costruttivo, o avete pensato di progettarlo? Un domani potrei provare ad avvolgere uno. In giro se ne parla abbastanza bene ma sono riuscito a trovare solo poche info per l'autocostruzione...

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 14 mar 2020, 12:46
da giupo
Bene, spedito ed efficace.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 15 mar 2020, 17:54
da enzo.
In questo periodo di "clausura" forzata approfitto della maggiore quantità di tempo che trascorro in casa per continuare a costruire. Purtroppo non ho tutto quello che mi servirebbe e dovrò arrangiarmi con ciò che mi ritrovo. Cavetteria e viteria saranno aggiornati in seguito, insieme alla cornice di legno.
Innanzitutto occorre montare i ferri che hanno le parti dei lamierini E ed I separati con le loro calotte. Il che non è proprio una banalità visto che le "I" tendono a spostarsi in continuazione. Il modo più efficace che ho trovato al momento è quello di sacrificare 4 lamierini "I" per bloccare temporaneamente le due parti, allinearle correttamente e poterle avvolgere con del nastro per trasformatori (sottile, elastico e resistente), in attesa di inserirle nelle calotte. A questo punto potrei imbullonare il tutto se non fosse che le calotte... sono fuori tolleranza :shake: e hanno bisogno di essere ammorsate e limate internamente perchè aderiscano con precisione ai bordi del trasformatore :whew:
Finalmente posso chiudere i ferri e provare se stanno comodi sul loro piano.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 21 mar 2020, 17:59
da enzo.
I lavori procedono, piano ma sempre. La sezione phono sarà completata in un secondo momento, in quanto non ho in casa nè i componenti della RIAA nè... il giradischi (!). La mia discoteca, inoltre, è dall'altra parte dell'Italia, irragiungibile al momento. Chissà se ci sono dei file digitali che simulano un segnale phono per fare almeno delle prove. Cercherò. Voi, se sapete, segnalate.

Attualmente sono all'arrangiamento delle masse. Come lo faccio? Ho i seguenti punti: ingressi R+L, bus del circuito audio, alimentazione, schermo elettrostatico del TA, piano metallico, terra della rete elettrica.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 21 mar 2020, 18:06
da mariovalvola
Sei stato bravo. Chapeau.
Non fidarti dell'isolamento dei cavi moderni se non hai impiegato PTFE da 600V. dove gira HT (compreso quindi il filamento della 5U4G ), deve essere assolutamente isolato anche con tubo stirling.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 21 mar 2020, 18:09
da mariovalvola
L'unica cagata stellare, è la regolazione del Hum regolabile solo dall'interno. Devi poter raggiungere i trimmer facilmente. è una regolazione che va fatta spesso.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 21 mar 2020, 18:22
da audiofanatic
mariovalvola ha scritto:L'unica cagata stellare, è la regolazione del Hum regolabile solo dall'interno. Devi poter raggiungere i trimmer facilmente. è una regolazione che va fatta spesso.
mi piace il termine cagata stellare, rende bene l'idea ma senza far pesare troppo l'errore :grin:

Filippo

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 21 mar 2020, 18:40
da enzo.
Va beh, ma tieni presente che all'inizio c'è stato un complimento. Per cui, l'espressione va letta alla luce di un generale apprezzamento. Mica ce lo possiamo dimenticare :wink:
Bisogna poi anche considerare che la prospettiva un po' schiacciata della foto non lascia immaginare che quei potenziometri arriveranno a mezzo centimetro dal fondo e quindi saranno eventualmente accessibili da là, come pure i trimmer che regolano la corrente di riposo.
Tuttavia vedrò se è il caso di aumentare l'isolamento dei cavi HT, come suggeritomi dal buon Mario :smile:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 21 mar 2020, 22:54
da gluca
bravo! precisione chirurgica. io non avrò mai tutta la pazienza necessaria (e neanche l'abilità)

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 23 mar 2020, 10:47
da enzo.
Grazie per l'apprezzamento, per quello che posso, cerco di fare del mio meglio. Restano di fondo, purtroppo, certi limiti tecnici e progettuali, dovuti al fatto che non sono nè un tecnico nè un progettista, per cui, dopo aver messo in funzione l'apparecchio, dovrò forse ripensare qualche scelta costruttiva e andare a ritoccare lo schema. Pazienza. Attenderò magari l'apertura di una sezione "didattica" nel forum :nod: che mi guidi nella comprensione ordinata e graduale di certi argomenti, come l'uso di un tester, di un oscilloscopio, di un analizzatore di spettro e di altre apparecchiature necessarie a valutare il corretto funzionamento delle nostre audiocostruzioni. Così come mi sarebbero utili anche dei tutorial sui software più usati, come quelli di Ivo, LTSpice ecc. Ma tutorial pratici di base, e soprattutto che abbiano un riscontro immediato con l'ascolto.

Io ad esempio, non essendo un tecnico, ho approcciato l'audiocostruzione tanti anni fa per l'invito di un amico, mio ex professore di biologia al liceo, che tecnico lo era solo un po' più di me ma che desiderava condividere il suo interesse per le apparecchiature audio. E abbiamo passato insieme diverse serate ad ascoltare musica e a maneggiare componenti, mentre fra una considerazione e l'altra mi spiegava di massima come funziona un tester e come si applica la legge di Ohm.

I miei primi diffusori a due e tre vie (parzialmente visibili in una foto alla terza pagina di questo argomento) li ho costruiti quest'anno nel tempo libero leggendo questo: https://www.diyaudio.com/forums/multi-w ... ement.html. E i risultati per le mie orecchie sono già soddisfacenti. Ma potrebbero essere perfezionati se qualcuno praticamente mi guidasse.

"Date e vi sarà dato", direbbe il Libro, ma posso comprendere che oggi la carenza di gratitudine e di amicizia tende a sterilire le altre virtù sociali e quindi il desiderio di collaborare sui forum. Io, per quello che posso, il mio cerco di farlo al meglio, ricordandovi anche nelle mie preghiere, perché questo social serva ad incrementare sempre meglio la condivisione e la collaborazione reciproca.

E ora torniamo... a massa. Mi serve un'indicazione sull'arrangiamento delle masse. Dite la vostra, grazie :smile:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 mar 2020, 13:38
da enzo.
“… e chi osserva le nuvole non miete”.
Ma questo è il tempo di rallegrarsi, non solo perché è una magnifica domenica ma anche perché è arrivato il momento di raccogliere i primi suoni riprodotti dall’ampli. Che dirvi? Dopotutto e nonostante tutto, una vera delizia.

https://www.dropbox.com/s/xbs2eysvh8atx ... 3.mp4?dl=0

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 mar 2020, 13:45
da mariovalvola
Bravo. Portare a termine una realizzazione è meritevole a prescindere.
Ti sarai accorto che più che la tensione negativa alla griglia conta la corrente circolante nella finale, con il rumore, come va? quanti mV in uscita?
Con le masse che strada hai scelto?
qualche foto ? grazie
:clap: :clap: :clap: :clap:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 mar 2020, 14:15
da baldo95
E partire da zero costruendosi tutto è anche un'impegno non indifferente, compimenti :clap: :clap:

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 mar 2020, 16:25
da giupo
E che rapidità!!! Complimenti!

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 29 mar 2020, 22:07
da enzo.
Grazie per i complimenti, signori. La sfida più stimolante è stata proprio quella di mettere insieme un ampli ben suonante con poca spesa, svuotando i polverosi cassetti riempiti in gioventù, ma che fosse anche facilmente replicabile da chiunque avesse la buona volontà di avvolgersi i ferri.
Si tratta, per me, dell’ampli didattico di questo periodo, ancora aperto a sperimentazioni e perfezionamenti.
Come potete vedere è ancora in veste provvisoria, senza cornice definitiva, morsetti d’uscita, interruttore di accensione, con il cablaggio degli ingressi che arriva su un pezzetto di millefori. A parte queste cose secondarie, però, l’ampli sembra funzionare benissimo e suonare anche meglio. Almeno per le mie aspettative. Forse, quando si andranno a fare misure con strumenti più sofisticati di un tester, si potrà notare qualche carenza elettronica. Chissà. Per il momento le mie orecchie queste cose non le sentono e vivo felice e contento…
Ovviamente sto scherzando! :wink:

Il circuito audio di qualche pagina fa è sostanzialmente lo stesso, anche se c’è stato qualche adattamento. Ora l’ho completato (escluso il phono, non ancora realizzato) e corredato di tutte le misure di tensione e corrente rilevate durante il funzionamento di questo fine settimana.
All’inizio, eseguendo prove senza carico, mi ritrovavo con una preoccupante tensione di 350 v nell’alimentatore dell’anodica. Ma poi, sotto carico, ho avuto la caduta prevista per quella raddrizzatrice e la perfetta centratura della duale, per cui la tensione sugli anodi delle finali è ora di 255 v per circa 60 mA di corrente. Ho scelto per il momento ad orecchio questo punto di lavoro per la 2A3 Sovtek, ossia la massima dissipazione senza superarla, perché è quello che all’ascolto mi consente di godere di tutta la dinamica di cui l’ampli è capace senza assottigliamenti della timbrica nei pieni orchestrali ad alto volume.
E di birra ne ha parecchia, per me, riuscendo a far cantare dei diffusori a due vie da 87-88 db che mi sto autocostruendo a livelli perfino fastidiosi per la moglie, separata dalla mia stanza da ben due porte. Anche se questo è un discorso che resta altamente soggettivo. Il fatto è che questo ampli è così dolce, trasparente e naturalmente dinamico, con una fatica d’ascolto bassissima, che si tiene volentieri ad alto volume per molto tempo, senza troppo patire. In gamma media e alta è veramente delizioso e sovraperforma certamente il mio gainclone. Perfino la moglie, che da anni (ora molto meno di prima) deve sopportare musica live e riprodotta in casa - e saggiamente non mi stuzzica con commenti audiofili - oggi non ha potuto trattenersi dal chiedermi se la cantante fosse in camera con l’ampli. Ahò, detto dalla moglie, so’ soddisfazioni! Non mi sembra il caso comunque di esagerare con il volume d'ascolto in una stanza come la mia da 12-15 mq. Mezzo watt, uno al massimo, con questi diffusori a me basta e avanza per ascoltare la mia musica preferita.
Il guadagno del primo stadio è buono. Non l’ho ancora misurato esattamente, ma mi sembra sufficiente per portare al limite l’ampli, anche se dall’uscita del Mac non sono riuscito a farlo distorcere fino a gracchiare. Meglio così, non è necessario per me arrivare a tanto. Pensavo inoltre di provare in futuro delle 6072, come nel Neiro, ma da una prova veloce fatta con delle ECC81, che già moltiplicano di più, non avrei certamente un guadagno sufficiente per un integrato.

Per quanto riguarda il rumore, non avendo altro che un tester, ho potuto solo effettuare una prova di bilanciamento del ronzio in alternata sui potenziometri delle finali, ottenendo ciò che vedete in foto. Se però avete consigli da darmi per ulteriori prove, dite pure. Al momento, sebbene sia in fase sperimentale, è l’ampli più silenzioso che ho costruito. Per sentire qualcosina nei woofer bisogna proprio mettere l’orecchio a 10 cm dalla membrana, mentre il tw è muto. Il mio vecchio AN Oto, per inciso, faceva certamente più rumore di questo e a mezzo metro qualcosina già si sentiva.
A questo proposito, in verità devo dire che una modifica per me necessaria sarà l’impregnatura del TA, anche se mi costerà qualche oretta di lavoro. Purtroppo non c’è stato niente da fare, nonostante la cura messa negli avvolgimenti e pur essendo stato calcolato per lavorare a bassa induzione (è praticamente “freddo” anche dopo ore d’uso), sotto carico costante il TA ronza un po’. Certo in modo tollerabile (e inudibile con la musica a basso volume) ma lo fa. Di notte meno che di giorno (!). E io non voglio che lo faccia, per cui un bagnetto in qualche soluzione prima o poi se lo farà. Gli altri ferri invece sono muti.

Le masse le ho disposte così: quelle degli ingressi R e L, rimanendo separate sia sui connettori che sul potenziometro, vanno al bus del circuito audio. Questo bus va sul punto di massa del condensatore a valle dell’induttanza. Su questo condensatore arriva anche la massa dell’alimentatore duale. Questo punto viene poi collegato ad un vite del TA (che ha tutte le viti isolate tranne una) e qui arrivano anche lo schermo elettrostatico del TA, la terra della rete elettrica e (per il momento) un capo del secondario del TUU. Ho letto che si consiglia di non collegare direttamente al telaio la stella composta dalle masse alimentatore-audio-TU ma tramite un condensatore in poliestere metallizzato. Io, tuttavia, che non ce l’avevo in casa, ho collegato per il momento tutte queste cose direttamente al telaio e suono così.

Le immagini vi mostrano la forma dell’ampli, stretto 21 e lungo 42 cm, disegnato in questo modo perché, in questi anni di spostamenti per lavoro, volevo qualcosa che si adattasse facilmente su una mensola (lato lungo) o su una scrivania (lato corto) e fosse anche bello (!) da ambedue i lati. De gustibus... Per quanto riguarda il peso, la Tanita mi segna 13 kg con l'ampli al completo. Non è molto ma è meglio saperlo.
L’unico dispiacere di questi giorni me lo sono autoinflitto ieri con una distrazione sui collegamenti della valvola pilota, ottenendo che un fusibile in serie al primario del TUU si sacrificasse eroicamente per me. Gentilissimo. Lo terrò per un po’ in ricordo dei caduti per la causa audiofila.

Re: 2A3 ispirato all’Audio Note

Inviato: 09 apr 2020, 15:40
da enzo.
Buona sera comunità audiofila, a quanto pare in questi giorni celebreremo le feste pasquali esclusivamente in casa. L’occasione mi sarà utile per dedicarmi alla riflessione, alla cura della famiglia e al riordino dei dati sparsi in queste settimane tra le pagine del thread.
Per quanto riguarda lo schema, da un paio di settimane ormai suono così.
Ho tolto il condensatore antidisturbo (Rifa 0,1/250v X2) in parallelo al primario del TA perché non sopportavo la compressione che mi dava in gamma medio-alta. Anche il secondario del TU non è più collegato a massa e la stessa gamma medio-alta respira udibilmente meglio.
Inoltre ho sistemato quattro pezzetti di gomma siliconica sotto i piedini dell’ampli, smorzando in modo molto efficace il rumore dovuto alla vibrazione del TA non ancora impregnato.
Le tensioni e le correnti risultano ben stabili, sia a riposo che durante il lavoro gravoso, e l’ampli non sembra soffrire i miei strapazzamenti durante le connessioni/sconnessioni delle sorgenti, qualche volta, distrattamente, perfino col volume al massimo (!).
Continuerò a godermelo per un po’ così com’è, senza modificare nulla.
Buone feste a tutti :smile: