Forse questa ?giupo ha scritto:Cioè, allora mi volete maleUnixMan ha scritto:è sempre meglio impiegare OpAmp singoli. Ci sono meno interazioni indesiderate tra le diverse parti, per cui il circuito ha prestazioni (e suono) migliori. Personalmente impiegherei gli OPA 827.giupo ha scritto:Vorrei stare su quella con 2 op amp doppi se non c'è un motivo preciso per preferire l'altra.riccardo ha scritto:Giupo. Se lo stampi fai la versione con 4 opamp. Arretra il pot verso il circuito tenendo conto che il pot é nel feedback. Non é come di solito.
Non solo mi volete far usare 4 op amp invece che 2, non solo che mi costano di più, ma pure SMD
A parte gli scherzi, non vedo pubblicata la PCB con op amp singoli, esiste da qualche parte?
Quello che posso fare io è modificare una PCB esistente non dico con paint (anzi, forse proprio con paint...), tipo per passare a diodi discreti invece che ponte o poco più.
Minibax 01, meglio tardi che mai
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
questa seconda, che andrebbe però controllata, potrebbe permettere di montare uno stadio raddrizzatore, regolatore ultra LDO esterno
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Bella ! Dai che se ne esce qualcosa adatto ad un "mero saldatore" qual sono io ( e neanche tanto bravo ), mi ci butto !riccardo ha scritto:
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Grazie Riccardo!
Intanto dal tuo secondo schema (quello con alimentatore esterno) ho ricavato un file lato rame stampabile e un altro lato componenti.
Nel ricontrollarlo mi è caduto l'occhio sul fatto che i due op amp alti non sono collegati allo stesso modo in quanto in quello di destra la linea di alimentazione +18 è collegata anche al potenziometro.
Probabilmente il potenziometro va spostato sul pin superiore, lo dico solo per coerenza con l'altro canale, ma va ricontrollato meglio.
Come alimentatore regolatore esterno pensavate semplicemente di sostituire lo zener con un regolatore tipo LR8 o LM7815 o qualcosa di diverso?
Intanto dal tuo secondo schema (quello con alimentatore esterno) ho ricavato un file lato rame stampabile e un altro lato componenti.
Nel ricontrollarlo mi è caduto l'occhio sul fatto che i due op amp alti non sono collegati allo stesso modo in quanto in quello di destra la linea di alimentazione +18 è collegata anche al potenziometro.
Probabilmente il potenziometro va spostato sul pin superiore, lo dico solo per coerenza con l'altro canale, ma va ricontrollato meglio.
Come alimentatore regolatore esterno pensavate semplicemente di sostituire lo zener con un regolatore tipo LR8 o LM7815 o qualcosa di diverso?
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Devi rivolgerti a roba moderna a rumore ultrabasso. Magari qualcuno qui sul forum ha qualche circuito pronto. Vediamo
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Capito.
Tipo questi con TPS7A4700: https://www.ebay.it/itm/TPS7A4700-Low-N ... SwCHBbEYh2
O questi con LT3042: https://www.ebay.it/itm/LT3042-Ultra-lo ... SwXahbYX8j
Ne servirebbero 2.
Tipo questi con TPS7A4700: https://www.ebay.it/itm/TPS7A4700-Low-N ... SwCHBbEYh2
O questi con LT3042: https://www.ebay.it/itm/LT3042-Ultra-lo ... SwXahbYX8j
Ne servirebbero 2.
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
La cosa si fa sempre più interessantegiupo ha scritto:Capito.
Tipo questi con TPS7A4700: https://www.ebay.it/itm/TPS7A4700-Low-N ... SwCHBbEYh2
O questi con LT3042: https://www.ebay.it/itm/LT3042-Ultra-lo ... SwXahbYX8j
Ne servirebbero 2.
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Ho dato un occhiata ai regolatori. mi sembra accettino in ingresso max 22V e, se non mi sbaglio, dopo i rettificatori abbiamo 25V.Fabus ha scritto:La cosa si fa sempre più interessantegiupo ha scritto:Capito.
Tipo questi con TPS7A4700: https://www.ebay.it/itm/TPS7A4700-Low-N ... SwCHBbEYh2
O questi con LT3042: https://www.ebay.it/itm/LT3042-Ultra-lo ... SwXahbYX8j
Ne servirebbero 2.
Mi chiedevo, ignorantemente, se gestiscono anche la tensione duale/negativa.
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
TPS non male, LT meglio.giupo ha scritto:Tipo questi con TPS7A4700 [...]
O questi con LT3042
Si, serve una alimentazione duale. A voler strafare, due coppie (una per canale, "dual mono") o addirittura quattro coppie (alimentazione separata dedicata per ciascun OpAmp).giupo ha scritto:Ne servirebbero 2.
Visto che vanno prodotti i PCB, la cosa migliore sarebbe ridisegnarli per mettere i regolatori direttamente sulla PCB audio, a ridosso di ciascun carico (OpAmp). Le alimentazioni grezze (rettificatori e primo filtraggio) invece possono stare (anzi, è meglio che siano) lontane, anche su un PCB separato (meglio, in quanto permetterebbe a chi realizza di scegliere se utilizzare un unico TA+rettificatore+filtri per tutto il circuito o adottare soluzioni "più estreme" separando ulteriormente le alimentazioni anche a monte dei regolatori).
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Nota: amplificazione ed alimentazioni
Due parole di spiegazione: spesso si sente dire che il segnale "attraversa" una serie di circuiti e ne esce "amplificato": una immagine astratta estremamente semplificata per rendere l'idea della funzione, ma niente di più lontano dalla realtà dal punto di vista del funzionamento. Laddove in effetti il segnale di uscita non è che una copia (eventualmente "ingrandita") del segnale in ingresso.
Semplificando all'estremo (ma in modo da restare più aderenti al reale funzionamento dei circuiti), qualsiasi stadio attivo di amplificazione (o buffer) potete immaginarvelo come un semplice potenziometro collegato tra tra i due rami di alimentazione (o tra alimentazione e massa), con il "cursore" collegato all'uscita ed il cui alberino venga girato di continuo in un senso o nell'altro seguendo l'andamento del segnale di ingresso.
Più precisamente, a prescindere dalla complessità e dalle tecnologie che impiega (IC, transistors o tubi a vuoto, con o senza NFB, ecc) e dalla funzione specifica (pre, buffer, ampli di potenza, ecc) qualsiasi circuito attivo che "amplifica" un segnale di fatto non è che una sorta di "modulatore": il segnale di uscita non è altro che l'alimentazione "modulata" dal segnale di ingresso.
Se si capisce questo semplice concetto, tanto banale e fondamentale quanto troppo spesso ignorato o sottovalutato, ci si rende conto immediatamente di come le alimentazioni di un apparecchio audio non costituiscano un elemento esterno, separato e secondario, ma siano sempre e comunque parte integrante del circuito audio.
Diventa così naturale ed immediato rendersi conto del perché il "suono" di un qualsiasi apparecchio audio dipende tanto dalle parti più evidentemente interessate dal segnale audio quanto (se non più) da quelle che a prima vista potrebbero apparire "estranee" e secondarie, quali le alimentazioni.
Un'altra cosa (fondamentale) che diventa immediatamente evidente se si guardano le cose con questa ottica è che non solo le alimentazioni sono parte integrante del circuito audio, ma sono per così dire "attraversate dal segnale audio".
In alcuni casi, quali ad es. i semplici stadi di amplificazione single-ended, che corrispondono esattamente (o quasi) al sopra citato modello del potenziometro, qui sostituito dal componente attivo (transistor, triodo, ecc) con il relativo "carico" (anodico, di collettore, ecc) la cosa dovrebbe risultare immediatamente ovvia ed evidente.
Altrettanto ovvio ed evidente dovrebbe essere che in tali casi la corrente che attraversa l'alimentatore è proprio la corrente di segnale stessa (cioè l'alimentatore è direttamente in serie al segnale, per quanto dal disegno dello schema potrebbe non apparire in modo così evidente).
In altri casi (circuiti più complessi e/o "bilanciati", ecc) le cose non sono così semplici e la relazione tra il "segnale utile" (di uscita) e la corrente assorbita dalla/e alimentazione/i è a sua volta più complessa e meno evidente ma, non di meno, le due cose sono sempre fortemente correlate tra loro.
Poiché la perfezione idealizzata non è di questo mondo, ed in particolare nessun alimentatore reale ha impedenza di uscita perfettamente nulla a qualsiasi frequenza (e neanche nessun "semplice pezzo di filo", se è per questo) ne deriva una ulteriore notevole conseguenza, origine di un ulteriore problema, tutt'altro che secondario: quello delle interazioni indesiderate tra le diverse parti di un circuito complesso attraverso le linee di alimentazione (e di massa, ovviamente).
Qui non entro in dettagli perché sarebbe troppo lungo ma, a questo punto, dovrebbe essere ovvio che uno dei modi per minimizzare tali interazioni indesiderate è proprio quello di separare quanto più possibile le alimentazioni delle diverse parti del circuito...
Semplificando all'estremo (ma in modo da restare più aderenti al reale funzionamento dei circuiti), qualsiasi stadio attivo di amplificazione (o buffer) potete immaginarvelo come un semplice potenziometro collegato tra tra i due rami di alimentazione (o tra alimentazione e massa), con il "cursore" collegato all'uscita ed il cui alberino venga girato di continuo in un senso o nell'altro seguendo l'andamento del segnale di ingresso.
Più precisamente, a prescindere dalla complessità e dalle tecnologie che impiega (IC, transistors o tubi a vuoto, con o senza NFB, ecc) e dalla funzione specifica (pre, buffer, ampli di potenza, ecc) qualsiasi circuito attivo che "amplifica" un segnale di fatto non è che una sorta di "modulatore": il segnale di uscita non è altro che l'alimentazione "modulata" dal segnale di ingresso.
Se si capisce questo semplice concetto, tanto banale e fondamentale quanto troppo spesso ignorato o sottovalutato, ci si rende conto immediatamente di come le alimentazioni di un apparecchio audio non costituiscano un elemento esterno, separato e secondario, ma siano sempre e comunque parte integrante del circuito audio.
Diventa così naturale ed immediato rendersi conto del perché il "suono" di un qualsiasi apparecchio audio dipende tanto dalle parti più evidentemente interessate dal segnale audio quanto (se non più) da quelle che a prima vista potrebbero apparire "estranee" e secondarie, quali le alimentazioni.
Un'altra cosa (fondamentale) che diventa immediatamente evidente se si guardano le cose con questa ottica è che non solo le alimentazioni sono parte integrante del circuito audio, ma sono per così dire "attraversate dal segnale audio".
In alcuni casi, quali ad es. i semplici stadi di amplificazione single-ended, che corrispondono esattamente (o quasi) al sopra citato modello del potenziometro, qui sostituito dal componente attivo (transistor, triodo, ecc) con il relativo "carico" (anodico, di collettore, ecc) la cosa dovrebbe risultare immediatamente ovvia ed evidente.
Altrettanto ovvio ed evidente dovrebbe essere che in tali casi la corrente che attraversa l'alimentatore è proprio la corrente di segnale stessa (cioè l'alimentatore è direttamente in serie al segnale, per quanto dal disegno dello schema potrebbe non apparire in modo così evidente).
In altri casi (circuiti più complessi e/o "bilanciati", ecc) le cose non sono così semplici e la relazione tra il "segnale utile" (di uscita) e la corrente assorbita dalla/e alimentazione/i è a sua volta più complessa e meno evidente ma, non di meno, le due cose sono sempre fortemente correlate tra loro.
Poiché la perfezione idealizzata non è di questo mondo, ed in particolare nessun alimentatore reale ha impedenza di uscita perfettamente nulla a qualsiasi frequenza (e neanche nessun "semplice pezzo di filo", se è per questo) ne deriva una ulteriore notevole conseguenza, origine di un ulteriore problema, tutt'altro che secondario: quello delle interazioni indesiderate tra le diverse parti di un circuito complesso attraverso le linee di alimentazione (e di massa, ovviamente).
Qui non entro in dettagli perché sarebbe troppo lungo ma, a questo punto, dovrebbe essere ovvio che uno dei modi per minimizzare tali interazioni indesiderate è proprio quello di separare quanto più possibile le alimentazioni delle diverse parti del circuito...
Ciao, Paolo.
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Svariati anni fa ( e purtroppo ancora mi prude il saldatore ) feci quà e là qualche upgrade di componentistica.
Uno mi colpì: un mio preamplificatore Naim aveva l'alimentazione "donata" dal finale. Questa entrava nel pre tramite un cavetto e veniva subito stabilizzata unicamente con un LM317 anonimo,senza marchio del produttore.
Pensavo che alla Naim ragionassero magari in economia e cosi lo sostituii con uno più blasonato.
Pessima idea, rimontai l'originale in un batter d'occhio.
Evidentemente l'originale era selezionato.
Eh si, l'alimentazione è importante.
Uno mi colpì: un mio preamplificatore Naim aveva l'alimentazione "donata" dal finale. Questa entrava nel pre tramite un cavetto e veniva subito stabilizzata unicamente con un LM317 anonimo,senza marchio del produttore.
Pensavo che alla Naim ragionassero magari in economia e cosi lo sostituii con uno più blasonato.
Pessima idea, rimontai l'originale in un batter d'occhio.
Evidentemente l'originale era selezionato.
Eh si, l'alimentazione è importante.
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Ancora grazie Paolo per i preziosi suggerimenti.UnixMan ha scritto:TPS non male, LT meglio.giupo ha scritto:Tipo questi con TPS7A4700 [...]
O questi con LT3042
Si, serve una alimentazione duale. A voler strafare, due coppie (una per canale, "dual mono") o addirittura quattro coppie (alimentazione separata dedicata per ciascun OpAmp).giupo ha scritto:Ne servirebbero 2.
Mi fido del tuo giudizio sugli LT3042. Starei su un disegno dual mono.
Si potrebbero montare in verticale al posto dei condensatori C11, C12, C15, C16. Se capisco bene dal datasheet del'LT3042, questo vuole solo un condensatore ceramico da minimo 4,7uF in uscita e C11, C12, C15, C16 non servono più (o meglio diventano ceramici da 4,7uF).Visto che vanno prodotti i PCB, la cosa migliore sarebbe ridisegnarli per mettere i regolatori direttamente sulla PCB audio, a ridosso di ciascun carico (OpAmp). Le alimentazioni grezze (rettificatori e primo filtraggio) invece possono stare (anzi, è meglio che siano) lontane, anche su un PCB separato (meglio, in quanto permetterebbe a chi realizza di scegliere se utilizzare un unico TA+rettificatore+filtri per tutto il circuito o adottare soluzioni "più estreme" separando ulteriormente le alimentazioni anche a monte dei regolatori).
Sì, input voltage fino a 20V. possiamo usare un TA da 2x15V.Fabus ha scritto:Ho dato un occhiata ai regolatori. mi sembra accettino in ingresso max 22V e, se non mi sbaglio, dopo i rettificatori abbiamo 25V.
Mi chiedevo, ignorantemente, se gestiscono anche la tensione duale/negativa.
Per gestire la tensione duale ne servono due (unendo il +15 di uno al GND dell'altro).
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
montando il regolatore a ridosso dell'OpAmp può bastare anche un cap di valore più basso... ma i ceramici li eviterei. In genere suonano di melma...giupo ha scritto:Si potrebbero montare in verticale al posto dei condensatori C11, C12, C15, C16. Se capisco bene dal datasheet del'LT3042, questo vuole solo un condensatore ceramico da minimo 4,7uF in uscita e C11, C12, C15, C16 non servono più (o meglio diventano ceramici da 4,7uF).
Conviene fare un po' di spazio extra, se necessario "allargando" la scheda quanto serve (per le schede conviene sempre adottare una delle misure standard, costa meno farsela produrre).
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Mi pare che i ceramici come bypass delle alimentazioni dei vari integrati siano i più indicati.
Diverso è se sono in serie al segnale.
Un piccolo smd se si riesce a saldare et voilà. .
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
vedo che non hai afferrato il senso quanto ho tentato di spiegare poco sopra. Un condensatore di by-pass è a tutti gli effetti in serie al segnale!Fabus ha scritto:Mi pare che i ceramici come bypass delle alimentazioni dei vari integrati siano i più indicati.
Diverso è se sono in serie al segnale.
Ciao, Paolo.
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
e quindi un PPS smdUnixMan ha scritto:vedo che non hai afferrato il senso quanto ho tentato di spiegare poco sopra. Un condensatore di by-pass è a tutti gli effetti in serie al segnale!Fabus ha scritto:Mi pare che i ceramici come bypass delle alimentazioni dei vari integrati siano i più indicati.
Diverso è se sono in serie al segnale.
invece per i bypass elettrolitici, esclusivamente polimerici
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Re: Minibax 01, meglio tardi che mai
Si, avevo afferrato, solo che pensavo all'alimentazione diciamo "principale" ( il banco di condensatori di filtraggio et similia.
Ritenevo che le piccole capacità verso massa come ad esempio C3 del circuito allegato non venissero interessate.
Adesso so una cosa in più.
Ritenevo che le piccole capacità verso massa come ad esempio C3 del circuito allegato non venissero interessate.
Adesso so una cosa in più.
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