E' da un po' che ho questo dubbio e approfitterei del momento di (relativa) calma per vedere se qualcuno in linea mi può aiutare
I trasformatori di ingresso "commerciali" di solito indicano (quasi solo) i valori di Zin e Zout, che spesso sono uguali e pari a 600 Ohm.
Ora mi chiedo: se un trasformatore in ogni caso adatta due impedenze, e se come carico (un ampli) ho una "normale" Z da 20 o più kOhm, il primario del trafo di ingresso che Z rifletterà?
Visto che è un trafo con i due avvolgimenti uguali mi verrebbe da dire "la stessa impedenza del carico" ma allora perchè il produttore si preoccupa di specificare Zin e Zout (i nostri 600 Ohm) anzichè altri parametri?
Bho, spero che almeno la domanda sia chiara
Grazie e ciao
Massimo
Originariamente inviato da mr2a3 - 14/06/2006 : 18:47:35
Ciao Massimo, provo a risponderti io:
La domanda è chiara e per niente banale.
Il motivo per il quale nella maggior parte dei casi vengono specificate solamente Zin e Zout è legato alla necessità di estrema sintesi e semplificazione delle specifiche chiave del componente, un po come per i condensatori si dichiara la capacità nominale (anche se in questo caso il componente è un po più simile all' "ideale"). E' chiaro che nel caso di un trasformatore di linea audio è quasi sempre necessario sapere qualcosa in più come ad esempio la banda di frequenze entro cui la risposta in ampiezza è lineare (ed eventualmente entro quale intervallo +/-dB), in molti casi questa viene sottintesa o specificata generalmente come "banda audio" ma non è ovviamente una definizione rigorosa.
Noti Zin e Zout è definito il rapporto di trasformazione 1:n che è pari alla radice del loro rapporto e costituisce il parametro fondamentale del trasformatore (ovvero l'unico per il modello ideale). E' evidente che nel modello ideale lo stesso rapporto di trasformazione si può ottenere per qualsiasi Zin ovvero qualsiasi Zout come da te giustamente osservato.
I valori dichiarati sono tuttavia legati alla risposta in frequenza del trasformatore, che a sua volta è determinata da un certo numero di componenti "parassiti" chesi aggiungono al modello "ideale".
In pratica il trasformatore avrà le prestazioni in frequenza dichiarate solo se fatto lavorare nelle condizioni prossime agli Zin e Zout nominali.
Per esempio un trasformatore 1:1 con Zin=600 ohm, Zout=600ohm e risposta in frequenza 20Hz 20 KHz, se terminato sul secondario con un carico di 20Kohm rifletterà al primario 20 Kohm soltanto in una banda molto più stretta, dipendente al primo ordine dall'induttanza degli avvolgimenti, dalle induttanze disperse e dalle capacità parassite. In alcuni casi potrebbe non riflettere i 20 Kohm a nessuna frequenza!
Viceversa terminandolo su un carico di resistenza molto più bassa le cose andranno meglio a bassa frequenza dove l'induttanza degli avvolgimenti sarà "sovrabbondante" ma probabilmente peggio alle alte frequenze per via del maggiore effetto dell' induttanza dispersa; soprattutto le perdite di inserzione aumenterebbero molto a causa delle resistenze in continua degli avvolgimenti.
Una specifica più completa di un trasformatore di segnale dovrebbe includere almeno:
Zin, Zout, 1:n, Lp (induttanza primaria, eventualmente al variare della corrente continua di bias e del livello e delle frequenza del segnale), Ld (induttanza dispersa), Cp (capacità parassita fra gli avvolgimenti), Rcc (resistenze in continua di tutti gli avvolgimenti), Vmax (massimo livello di tensione applicabile all' avvolgimento con il maggior numero di spire e relativa frequenza perchè il nucleo non saturi), distorsione armonica a Vmax.
Quante ne hai viste in giro?
Saluti
Davide