ehmmm, Paolo unixman, capisco le tue recriminazioni psico-intuitive, ma guarda che nel modellino semplice che ti ho postato la resistenza delle sospensioni e dell' aria c' è ed è in bella mostra..... (Res)
Quindi se ti riferisci a quello vorrei vederlo plottato, il tuo ragionamento....
eccoti servito... Il circuito e` lo stesso identico che hai usato tu; Rg=0.1 ohm. Il primo plot si riferisce alla potenza dissipata su Res, cioe` alla potenza utile effettivamente trasdotta (vs tempo). Ogni curva si riferisce ad una frequenza diversa da 20Hz ad 1KHz (step 20, 40, 80, ...).
Il secondo invece mostra tensione e potenza su Res in funzione della frequenza per vari valori della resistenza interna del generatore Rg: 0, 1, 2, 4, 8 e 16 ohm.
Come vedi, pilotando l'altoparlante in tensione, tanto la tensione (che rappresenta la velocita`) quanto la potenza dissipata su Res -che rappresenta il lavoro utile- dipendono fortemente dalla frequenza... l'andamento della tensione (cioe` della velocita`) non cambia poi piu` di tanto con Rg almeno fintanto che` Rg < Re, mentre cominciano ad essere piu` significative quando Rg >= Re (nulla di nuovo sotto il sole...).
Le differenze piu` significative pero` si notano rispetto alla potenza trasdotta... si direbbe che al limite, per il pilotaggio in corrente pura, la "risposta in potenza" diventi piatta e si annullino gli effetti della risonanza.
Mi viene un dubbio: sara` mica che -nel nostro caso- il piotaggio "a potenza attiva costante" coincide con quello in corrente?! mmmh... ah, certo... ovvio, nel modello Res e` costante...
Tornando al punto, siamo poi cosi` sicuri che tutto cio` che importa sia solo la velocita` del cono, e non piuttosto quanta energia acustica viene introdotta nell'ambiente nell'unita` di tempo?
Ripeto, io di (elettro)acustica ne so` pochino, per cui magari mi si puo` dimostrare che sto` dicendo c*****e ma, fino a prova contraria, "a naso" sono molto piu` propenso a credere all'importanza della "quantita` di energia" (cioe` della potenza) trasmessa all'aria piuttosto che a quella della sola e pura velocita` istantanea del cono...
Non fosse altro perche`, mentre tra velocita` del cono e suono prodotto nel mezzo c'e` l'efficenza di trasduzione meccanico/acustica (cioe` in sostanza dell'accoppiamento meccanico tra cono ed aria) che notoriamente (almeno nei comuni sistemi a cono a radiazione diretta) e` piuttosto scarsina e ad occhio e croce potrebbe verosimilmente essere dipendente dalla frequenza e/o dalla stessa veocita` del cono, la potenza dissipata su Res (tolte le perdite meccaniche) rappresenta proprio la potenza "assorbita" dal lavoro di pompaggio e quindi direi che sia proprio il parametro piu` direttamente correlato alla potenza acustica prodotta.
Ribadisco che io mi trovo in territorio assolutamente neutro, su questo discorso, voglio solo capire PERCHE' dovrei pensare un sistema in potenza, dato che io amo fare le cose solo se credo di avere un problema davanti, e non solo perchè credo che "suonino meglio"...
qui` e` la principale differenza nei nostri modi di pensare... per me un sistema di riproduzione sonora e` destinato alla soddisfazione dei nostri sensi, per cui l'aspetto "percettivo" e` l'unica cosa che conta veramente... per te sembra invece che si tratti della progettazione di un sistema di misura destinato ad un computer...
Tanto per fare un esempio banale, per quanto mi riguarda se un sistema che ha il 10% di THD suona meglio di uno che ne ha solo il 0.0001%, significa solo che (almeno entro certi limiti, cioe` fintanto che all'ascolto non percepisco distorsioni degne di nota) il paramtro "THD" non e` un parametro rilevante e che quindi bisogna rivolgere l'attenzione a qualcosaltro.
Mi pare di capire che, invece, dal tuo punto di vista un sistema che ha (ad es.) THD piu` bassa "deve" necessariamente essere migliore di uno che distorce di piu`, "a priori" ed a prescindere dalle impressioni di ascolto.
Ovvio che da questo punto di vista non potremo mai essere daccordo...
BTW, non e` detto (anzi, io di questo ne sono convinto) che non sia possibile trovare una correlazione diretta tra misure oggettive ed impressioni di ascolto. Si tratta solo di misurare la cosa giusta. Piazziamo un bel microfono nel punto di ascolto, facciamo suonare un CD e registriamo in digitale l'uscita del microfono. Poi cambiamo un componente (e.g. l'ampli) e ripetiamo la "misura". Infine, proviamo a confrontare in tutti i modi possibili (spettri, distorsioni lineari e non, etc.) le registrazioni tra loro e con "l'originale"... cosi` magari riusciremmo ad ottenere informazioni un po` piu` attendibili e complete su quanto stia accadendo complessivamente e su quali e quante "distorsioni" affliggano il nostro sistema di riproduzione... dopo di che, proviamo a correlare quello che ci dicono le registrazion con le impressioni di ascolto che abbiamo avuto durante il test. IMHO solo a questo punto potremmo avere una valida base di partenza per "tracciare" i veri problemi, capirne l'origine e cercare di risolverli.
Riguardo la tua disamina ampia sulle prestazione acustiche presunte dei sistemi, io non voglio più entrare nel merito perchè non porta da nessuna parte. Dico solo che se vuoi, per peggiorare un sistema SS fino ad avere tutte le variabili negative dei tuoi sistemi di riferimento non ci vuole molto, con tanto di piacevolezza auditiva.
se davvero ne saresti capace, perche` allora non lo fai?
ti garantisco che faresti soldi a palate! ...un solid-state con il suono di una 845, il doppio (o piu`...) della potenza ad un costo molto piu` basso si venderebbe come il pane! :p
Permettimi pero` di avere quache dubbio.
Se davvero fosse cosi` facile, come mai allora nessuno lo ha ancora fatto o, se ci ha provato (e qualcuno lo ha fatto), non ci e` riuscito?
Non conosco le tue esperienze di ascolto ma, se quello che hai in mente come "suono valvolare" e` il classico stereotipo del suono un po` moscio, "eufonico" e "ruffiano", sei completamente fuori strada. Ti posso garantire che (ad esempio) i miei sistemi non hanno alcuna di queste caratteristiche; al contrario sono veloci, dinamici e molto dettagliati... (secondo mia moglie, che ha un udito migliore del mio ma preferisce un suono magari un po` ruffiano all'iperdettaglio, l'ultima evoluzione del prototipo del powertotem per i suoi gusti suona anche troppo definito e dettagliato...
).
Tecnicamente, però, non si può dire che un DF=1 non cambia il suono dei diffusori e non crea degli evidenti variazioni di livello localizzato in risposta in frequenza..... basta un simulatore qualsiasi per vedere gli effetti, calcolabili in diversi dB. Un conto è che "non si senta" o "tu non lo senta", un conto è cercare di fare dei sistemi lineari.
vedi sopra... se misuri la tensione e` una cosa, se andiamo a vedere la potenza trasdotta si direbbe che le cose stiano in modo piuttosto diverso... siamo sicuri di quale delle due sia la piu` importante per il nostro sistema uditivo?
Il probema e` sempre quello. La maggior parte delle misure elettriche ed elettroacustiche comuni sono autoreferenziali in quanto di fatto non tengono conto della effettiva risposta dell'orecchio/cervello, per cui la loro effettiva utilita` nei confronti di un sistema destinato all'ascolto (e non ad un sistema di misura...
) sono a dir poco discutibili.
Ovvio che poi le differenze ci sono e che se si scoprisse che e` meglio pilotare in corrente, in potenza, ad alta impedenza od in un qualsiasi altro modo sarebbe opportuno/necessario riprogettare i cross-over... o meglio, se si riesce a trovare una soluzione a stato solido a costi accettabili, la cosa migliore e` senza dubbio ELIMINARE completamente ed una volta per tutte i cross-over passivi e multiamplificare, che e` la soluzione migliore comunque (anche se per assurdo alla fine venisse fuori che tutto sommato e` meglio lavorare in tensione).
Io resto scettico, e non leggo argomenti diversi dai miei sopra per giustificare "le tue sensazioni di ascolto".
Non dovrò mica simulare un diffusore completo e dimostrarti anche dove e come cambia la risposta in frequenza ?
posso immaginarmelo, ma hai presente come e quanto cambia la risposta in frequenza da un ambiente all'altro, od anche solo spostando (talvolta anche solo di pochi cm!) i diffusori?
Per cui, con le simulazioni in questo caso non si puo` dimostrare nulla, sarebbe casomai necessaria una misura in ambiente.
Ora, se i diffusori sono appena decenti per un uso valvolare (cioe` non presentano carichi "impossibili", etc), sono pronto a scommettere che gli effetti di cui giustamente parli sono sostanzialmente trascurabili rispetto agli effetti dell'ambiente. Tanto rumore x nulla...
Questione Res costante o non costante:
Non puoi girare intorno al problema di continuo. Se ti fa piacere, nel sistema modellato NESSUNA DELLE COMPONENTI E' ASSOLUTAMENTE COSTANTE:
Re -> subisce variazioni discrete a causa del regime termico elevato
Le -> varia a causa del non costante flusso magnetico al variare della velocità del cono e delle deformazioni meccaniche
Il parallelo RLC che simula la meccanica -> pressione e temperatura ambiente, regime termico, variazioni di intensità magnetica al variare del movimento ecc....
in effetti, se la mia ipotesi che quel che conta e` la potenza trasdotta (cioe` quella dissipata su Res) e` corretta, le variazioni di Re sono le uniche che mi preoccupano. Se ci pensi bene, nell'ipotesi di pilotaggio a "potenza attiva costante" tutto il resto diventa ininfluente!
dallo stesso studio però emerge UN RUOLO DEL TUTTO MARGINALE di Res nel sunto distorsivo complessivo, mentre la parte del leone la fanno altri elementi, in particolare quelli serie come Re ed Le, oppure mi verrebbe da dire, in base a studi Kef, legati al complesso magnetico quindi a tutto fuorchè a Res....
Per l'appunto!
Res rappresenta l'energia assorbita dall'ambiente; il lavoro di pompaggio potra` si` presentare delle non linearita`, ma queste sono senza dubbio marginali rispetto a quelle dovute ai limiti "interni" del trasduttore.
Se noi pilotiamo a potenza attiva costante, l'unica cosa che ci disturba (perche` altera la potenza attiva in maniera indipendente da Res) sono le variazioni di Re dovute agli effetti termici, ma sarebbe comunque un bel passo avanti rispetto alla situazione attuale, non trovi?!
D' altronde, se analizzi la posizione di Res, posizione condivisa da tutti gli analisti del problema, essa ha escusivamente un ruolo "smorzante" essendo in parallelo al sistema risonante, e non rappresenta in nessun caso un "problema" rilevante
Res NON e` e non PUO` essere un problema: comunque la si guardi, Res rappresenta l'USCITA acustica del nostro sistema!!!
Ciao,
Paolo.