Interessanti considerazioni.
Dico la mia in proposito:
Provare delle configurazioni del genere a me costa relativamente poco, perché negli anni ho acquistato diverso materiale e quindi ho la maggior parte degli oggetti nel “junkbox”.
Ho diluito le spese nel tempo e ho evitato di acquistare componentistica economica (molta componentistica economica alla fine può divenire anch’essa una spesa importante, ma non so quanto utile).
Capisco benissimo che il dover acquistare tutto “in un colpo” potrebbe essere oneroso (per me, per esempio, lo sarebbe. Per certo…)
La questione non ricade nelle differenze tra gioco e passione…Semmai è una questione di intenti.
Dipende, insomma, da cosa vogliamo fare.
Vogliamo divertirci a realizzare un ampli a valvole al solo scopo di vederlo funzionare?
Vanno benissimo i 300 euro del
Progetto Primo!
Vogliamo invece che la nostra realizzazione abbia un suono, un risultato eclatante?
Non ci si riesce con un budget minimale…Non ci si riesce proprio…
Un ampli a valvole che raggiunge punte di eccellenza è necessariamente costoso.
Ma è anche vero che non tutti gli ampli costosi raggiungono punte di eccellenza.
E qui si torna al discorso che s’è fatto in altro 3D con Lucignolo, Mariovalvola & C.
La componentistica costosa è giustificata solo se si è capaci di sfruttarla in modo giusto, intuendone l’uso.
Però è vero anche che un ampli a valvole di caratura economica è in grado di accendere solo lampadine.
Ed ecco, quindi, che non ha senso usare una 2A3 o una 300B in un contesto economico, a meno che non si lavori per appagare esclusivamente l’occhio.
L’abito non fa il monaco, e un “300B” economico potrà essere stracciato inesorabilmente da un qualsiasi “ECL86” costruito con perizia e componentistica top.
In questo senso capisco che il mio comportamento è più vicino a certi DIYer giapponesi, che non si risparmiano certo in componentistica, e che spesso riescono a dare un “perché” a determinate valvole.
Ecco come riescono a farcire di “ferri” importanti una valvola come la ECL86…
6GW8 Imai
Ed ecco spiegati perciò i perché di un
“Ultimate”
Esso vuole andare a colmare la mancanza di una versione top del
Progetto primo.
Il
Progetto primo è offerto a chi vuole iniziare a giocare con le valvole, e si aspetta soddisfazione nel vedere semplicemente funzionare e suonare l’oggetto auto-costruito.
L’
Ultimate invece si propone di interessare quella parte di utenza che si aspetta anche risultati sonici interessanti, e vuole e può spendere qualcosina in più.
Magari togliendosi anche la soddisfazione di metterlo di fianco ad un 300B commerciale, e “godere” del fatto che lo surclassa…
Mi si chiede anche il perché si vuol spendere certe cifre per un ampli con le 6EM7, anziché svincolare il discorso dal Progetto Primo e dedicarsi a valvole più blasonate.
Rispondo semplicemente che l’uso di valvole più blasonate ed impegnative ricadrebbe in un tetto di spesa ancora maggiore (e non di poco).
Si vorrebbe, infatti, sfruttare le valvole adottate sino alle loro massime capacità. Altrimenti non avrebbe senso alcuno usarle.
La cifra massima indicata per L’
Ultimate (2000 Euro massimi, nel caso più sfavorevole più sopra indicato) è appena sufficiente per ottenere risultati notevoli, ma non conduce le 6EM7 alla loro massima potenzialità (di fatto ci riesce invece l’
elolge de la folie, e costa il doppio!).
2000 Euro, calcolati in quella maniera (cioè in modo “sfavorevole”), non sarebbero sufficienti a “portare” una 300B o una 2A3 da nessuna parte.
Il costo delle valvole, infatti, aumenterebbe a dismisura il budget (a parità di qualità componentistica), perché si vorrebbe utilizzare delle valvole di pregio, che, nel caso delle 300B aumenterebbero la spesa di almeno 600 Euro solo per le finali, e le rivisitazioni dello schema (che diverrebbe più complesso) e della componentistica farebbe lievitare la spesa almeno di 1500 Euro (minimi!), con la coscienza di aver solo raggiunto un risultato più che ottimo (ma non il massimo possibile, che vorrebbe considerare almeno del “nickel” nei TU ).
E sorgerebbero lo stesso dei grossi interrogativi (come ora qualcuno se li pone sulla 6EM7 rispetto ai DHT).
Dovendo a quel punto ragionare sulla scelta di quella valvola (300B), in realtà molto comune e “qualunque”, rispetto a “mostri sacri” americani ed europei
Parlo delle 45 o delle 50, come delle PX4, PX25 e delle RE604, se non addirittura delle 205D WE….
E qui andrebbero aggiunti altri 1000 Euro (minimo! ma in realtà possono divenire facilmente anche 4000 Euro, dato che bisogna fare un minimo di selezione delle valvole, a diferenza delle 300B WE che vengono fornite "matched pair"), per appagare le qualità “feticiste” ed in un certo senso “vouyeriste” dell’ascoltatore e del DIYer…
Una coppia di 205D WE
usate costa
1800$:
205D WE
Col rischio che arrivino danneggiate (rischio abastanza alto) e con la consapevolezza che non possono essere "matched pair".
Quanto costano nuove (ammesso che si riesca a trovarle)? Quanto costa selezionarle?
Voglio anche tornare sui 2000 Euro che tanto hanno destato scalpore…
La cifra è stata calcolata considerando il materiale più costoso, ordinato a pezzi singoli e quindi comprensivo di molte spese di spedizione dai singoli “venditori”.
Questo vuol dire che rinunziando alle induttanze ISO Tango, al Trafo di alimentazione Bartolucci (facendosi per esempio costruire induttanze e trasformatore di alimentazione dalla Profel di Fano), ed usando il Tango U-808 anziché l’XE20-S
si raggiunge quota 1200 Euro di spesa per la componentistica (esclusi connettori, zoccoli, cablaggio e chassis).
Organizzando gruppi di acquisto credo che si riesca a scendere ad una cifra sotto ai
1000 Euro che non è poi così spaventosa!
Il tutto, logicamente,
IMHO.
E, concludendo, vi porgo una domanda semplice:
Appurato che la 245 globe, se ben usata, “straccia” qualsiasi 2A3, quanto pensate che suoni meglio un “
Lux et Umbra” (che a farlo costa uno sproposito! già il solo mettersi a selezionare le 245 globe è un "gioco" al massacro economico) rispetto ad un “
Eloge de la Folie”?
Salutoni,
Fabio.