Carissimo,
nel rinnovare il mio invito a partecipare con le tue idee alle discussioni sul nostro forum, mi permetto di rispondere ad alcune tue critiche.
E' ovvio che i gusti in audiofilia giocano un ruolo fondamentale. Ed è ovvio che quello che a me piace possa essere insopportabile per un altro. Per esempio, io odio le aragoste ed amo il tartufo. Ovvio che se io giudico i piatti di un ristorante, li giudicherò secondo i miei gusti, ed ovvio che se chi mi legge ama le aragoste ed odia il tartufo, non troverà per nulla affidabile il mio giudizio.
In questo senso, tu hai perfettamente ragione. Non solo ognuno di noi ha i propri gusti, ma ognuno di noi ha la propria stanza ed i propri dischi, che possono fare risaltare diversamente pregi e difetti dei singoli apparecchi.
Ma qui, se ci pensi bene, siamo ad un altro livello. Qui non si tratta di un ristorante dove c'è l'aragosta o il tartufo sul piatto; qui si tratta di un bicchiere di acqua che ci viene venduto facendoci credere che si tratta di acqua magica!
Se tu hai notato, noi nelle nostre prove del galileo audiofilo non sottolineiamo cosa suona meglio o cosa suona peggio: per quello ci sono i gusti di ognuno, e ognuno deve giudicare per conto proprio.
Qui parliamo di apparecchi che semplicemente NON POSSONO ESSERE DISTINTI, pur costando uno la frazione dell'altro. Io non dico che in assoluto non possano essere distinti. Altri, in altre stanze, con altre orecchie, con altri dischi, con altri impianti possono essere in grado di distinguerli perfettamente. Ma nel momento in cui noi, con i nostri limiti, diciamo che non siamo riusciti a distinguere un impianto al quale è collegato un cavo di alimentazione da un euro dallo stesso impianto al quale è collegato un cavo di alimentazione che costa mille euro, raccontiamo la nostra esperienza. Che, come tutte le esperienze scientifiche ha un limite, e può essere falsificata.
Altri ascoltatori, con altri mezzi ed altre orecchie, possono trovare che i due cavi sono facilissimi da distinguere. Ma, qui casca l'asino, devono farlo. Tu puoi avere tutti i gusti che vuoi, ma se io vengo a casa tua, nel tuo impianto, con i tuoi dischi e tu non riesci a distinguere i due cavi, i due cavi suonano in modo identico. Quindi non puoi preferirne uno all'altro, i gusti qui non c'entrano, perchè i gusti possono essere importanti quando il suono (o i piatti, o i quadri) sono diversi, ma non quando sono identici.
Su videohifi io ho scommesso duemila euro con chiunque potesse distinguere alla cieca due cavi uno buono, l'altro fantastico. Nessuno ha accettato la scommessa.
Le nostre esperienze hanno mille difetti, ma un pregio. Che possono essere ripetute. Diciamo quali cavi abbiamo usato, quale impianto, quali dischi. E cosa abbiamo trovato.
Quando non troviamo nessuna differenza tra un cavo e l'altro possiamo certamente sbagliarci. Ma a questo punto l'onere della prova ricade su chi pensa che quei due cavi suonino diversi. E' sufficiente che chi è convinto di questo dimostri che è vero (ovvero che li sa distinguere alla cieca) ed il discorso è chiuso: noi sbagliamo e lui è nel giusto.
Fino a quel momento, abbiamo ragione noi.
Capisco che è poco, quasi nulla. Ma a mio giudizio è un passo gigantesco che ci allontana da quell'insulso soggettivismo che, sono convinto ogni giorno di più, viene spesso utilizzato per promuovere qualcosa di molto vicino a delle vere e proprie truffe.
Vi aspetto nel forum.
Gualtiero
http://ilgalileoaudiofilo.forumup.it/