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marziom
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Messaggio da marziom »

corrente data circa 5A ... può essere meno (visto che il carico non è stabile e scende con il tempo)

ogni tanto ho agitato la soluzione...diciamo ogni 5 min.

ho gia provato con un pezzo più piccolo....vedi prima foto....ma.......

se non ci sono altre indicazioni....farò un 'ultima prova cambiando l'elettrodo di rame e facendo in modo che ricopra tutta la base del contenitore (oppure come un grata ma che sta sul fondo).

INOX?!..... ma che..... dopo 1 ora dagli esperimenti il pezzo è gia coperto di rugine e devo ogni volta scartavetrarlo per benino....

marzio
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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Veramente strano....
Metti del nastro di carta da carrozziere sul retro. Non sarà interessato dalla ramatura e potrai utilizzare tutta la corrente per una faccia.
Inizia con 10*10cm da un lato solo, e fai passare un paio di amper.
Prova ad agitare in continuazione.
Prova a cambiare tipo di lamiera, non si sa mai. Magari comincia con una piattina di ferro, se ne hai.

Rimane sempre l' acqua di Lourdes, ma c'è ancora tempo.
Mauro
Teslacoil
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Messaggio da Teslacoil »

Hola Mauro!
Hola Marzio!
Hola All!

mettendo il sale, è cambiato qualche cosa?
A prima vista direi assolutamente niente, ma devo ancora fare delle
prove piu' approfondite.

.... da notare invece che i fili di ferro che tenevano appeso il pezzo sono ramati perfettamente!!!
La fortuna e' cieca, ma qualcun'altra ci vede benissimo! ;)

Se sui fili di ferro il rame si e' depositato perfettamente, allora significa
che e' proprio da questi che dovresti partire nella sperimentazione, cosa
succede se provi a grattarli, sgrassarli & decaparli?

Prova magari ad eseguire la ramatura al soli fili di ferro, con un pezzo
di filo originale, uno solo grattato, uno solo sgrassato, uno solo decapato
e magari anche qualche altro filo con la combinazione di queste due cose,
se il problema e' in una fase della lavorazione, con questo metodo
dovresti riuscire a "sgamarlo" facilmente. ;)


Ti preciso a proposito che i miei pezzi ramati NON sono stati decapati
ma sono solamente stati grattati con una spazzola abrasiva rotante
a setole sintetiche per trapano ( vedi foto )


Immagine


Buone ramature!
PS: fossi in te proverei anche a filtrare l' elettrolito come ho fatto io,
ti basta un inbuto, mezzo strappo di rotolone asciugatutto e..... tanta
pazienza perche' il liquido scola lentamente....... :D

Ciao!
Fabio.
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marziom
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Messaggio da marziom »

OK, allora nella prossima prova faro:

1) filtro la soluzione
2) faccio in modo che l'elettrodo di rame si disposto sul fondo e lo ricopra quasi intermanete...un griata sul fondo insomma
3) provo con il particolare più piccolo
4) spazzolo il pezzo e lo pulisco con un panno e basta (magari il detersivo per i piatti lascia qualche sorta di brillantante....che però dovrebbe essere andato via con l'acido.... mà....)
5) per la corrente che faccio???? do gas o limito ancora di più la dose??.... stavo riflettendo sul fatto che il problema si manifesta maggiormente al centro del pezzo, e nell'ultima prova era più evidente sulla faccia in basso (quella vicina all'anodo), ciò mi fa venire in mente un problema di eccessiva densita di corrente.... o no??

marzio
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Messaggio da MBaudino »


5) per la corrente che faccio???? do gas o limito ancora di più la dose??....

Originariamente inviato da marziom - 03/01/2007 :  22:55:21
Facciamo così. Dato che nessuno ha esperienza di ramatura, ..... polarizziamo la 300B secondo i datasheet della WE..... poi vedremo se si puo' fare di meglio... :D
Delimita un area di 10cm x 10cm (il resto della faccia ed il retro ricoprili con nastro da carrozziere), dai 2-3 A /dm2, parti con una soluzione sui 20-25°C, agita per tutto il tempo della deposizione, usa un anodo da almeno 0,3 dm2, cambia lamierino, grattalo bene con carta vetro fine ( 180-400 ), tieni il tutto per almeno 40 minuti, dai tensione prima di immergere il pezzo, verifica che i fili di ferro con cui sostieni il pezzo facciano un buon contatto ..... e poi si vedrà. Buena suerte
Ciao Mauro
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Messaggio da marziom »

OK, agli ordini!

a proposito.... non abbiamo parlato dell'accrocco con cui alimento gli elettrodi...
si tratta di un alimentatore da PC in grado di fornire 12V 8A e 5V 20A, per controllare l'erogazione ho messo semplicemente sull'uscita 2 MOSFET IRF230 in parallelo pilotati da un potenziometro (centrale del pot sul gate).
L'uscita la prendevo sul source... ora che ci penso però mi conviene prendere l'uscita sul drain in modo tale da far funzionale l'accrocco quasi come un generatore di corrente (viste le caratteristiche del MOSFET), IMHO dovrebbe essere meglio visti i presupposti....

P.S.
non è che avete sottomano/mouse un circuitino fatto benino e semplice cosi è la volta che mi sistemo l'alimenatore come si deve?!.....

marzio
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Messaggio da MBaudino »

..non abbiamo parlato dell'accrocco con cui alimento gli elettrodi...
si tratta di un alimentatore da PC in grado di fornire 12V 8A e 5V 20A, per controllare l'erogazione ho messo semplicemente sull'uscita 2 MOSFET IRF230 in parallelo pilotati da un potenziometro (centrale del pot sul gate).

Originariamente inviato da marziom - 04/01/2007 :  16:46:49
Fortemente OT, ma visto che ci siamo... e se vuoi rispondermi.
Come faccio a far partire un alimentatore da PC; presumo che ci siano due fili che debbano essere cortocircuitati. Mi dici quali? Così provo anche io a ramare. Lunedì sento una zincatura mio cliente, può darsi che faccia anche ramature.
Grazie.
Mauro
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Messaggio da Giaime »

Tra i fili che escono ne troverai uno solo di VERDE, quello lo devi mettere in corto con un qualsiasi filo nero (che sono le masse).


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Messaggio da MBaudino »

Grazie Giaime

Solo un 'colpetto', tipo pulsante, o stabilmente connesso a massa per tutto il periodo di utilizzo??
Mauro
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Messaggio da Giaime »

No no devi proprio tenerlo in corto, non è a pulsante. Vivamente consigliato, se il tuo SMPS dispone di interruttore vicino alla presa di corrente, di saldare internamente il cavetto verde ad una massa, così ti togli il problema del ponticello volante.

Più di una volta ho fatto andare i grossi tubi trasmittenti col filamento da 5V con gli alimentatori da PC :D


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

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Messaggio da marziom »

:( :( :( :x :x

allora ho filtrato la soluzione, ho rifatto gli elettrodi del rame (adesso sono due tipo una grata e sono ai lati corti della bacinella), ho ripulito i pezzi senza però decappare e ho modificato l'alimentatore per usarlo come generatore di corrente.
ho preso il pezzo più piccolo, l'ho misurato e la superficie era di circa 1.2dmq, ho regolato la corrente per 3,5A
risultato identico al precedente....pero ho notato una cosa che prima mi è sempre sfugita:
appena immergo il pezzo di ferro si formano delle leggere bollicine (tipo ferrarelle :D ) che poi scompaiono.....e sapete dove vanno a finire??
l'ho scoperto dopo che ho tirato fuori il pezzo di ferro, mi sono soffermato a notare le zone scure della ramatura (le potete vedere anche nelle foto) ebbene avvicinando l'orechio mi sono accorto che si sentiva friggere e gurdando attentamente ho capito che il friggere (le bollicine) era localizzato sotto lo strato di rame... insomma sotto il rame ribolliva tutto e cosi si staccava e si creavano delle fessure nello strato elettrodeposto.
Che è????????? è normale??? credo di no........


marzio
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Messaggio da MBaudino »

Potrebbe essere idrogeno. Se riesci a raccoglierne un minimo, guarda se prende fuoco.
Non è normale. Avviene solo se non c'è rame a sufficenza in soluzione. Ad esempio, avessi solo acqua e solforico, otterresti idrogeno al negativo e ossigeno al positivo (usando un positivo di grafite e non di rame ovviamente)
Capita quando qualche cosa non va. Sei sicuro :
di aver usato vero solfato di rame
di averne messo il quantitativo giusto

Magari era un preparato per viticoltura a" base" di solfato di rame
Mauro
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Messaggio da Teslacoil »

Hola All!
Potrebbe essere idrogeno. Se riesci a raccoglierne un minimo, guarda se prende fuoco.
Non è normale. Avviene solo se non c'è rame a sufficenza in soluzione.

L' elettrolisi avviene anche con la soluzione satura, basta esagerare
un po con la tensione e vedi quante bollicine saltano su!

Ripeto che nella ramatura che ho fatto la tensione di lavoro si attestava
attorno agli 0,8V che tendevano a salire un poco man mano che l' anodo
si ricopriva di schifezze.


Ad ogni modo io NON ho visto bollicine sull' oggetto da ramare (catodo) ma
soltanto qualche bolluccia sull' anodo che si formava solo con elettrodo
pesantemente ricoperto di detriti.

Magari era un preparato per viticoltura a" base" di solfato di rame

Magari solfato di rame addittivato a qualche pesticida o
acido per batterie addittivato con un prodotto antisolfatazione!
:( :( :( :( :( :(


Ciao!
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Messaggio da MBaudino »

Non deve formarsi idrogeno al negativo. Se questo avviene i casi sono:

a) corrente troppo alta (ovvero tensione troppo alta, come dici tu). Passano così tanti elettroni che il rame ionico in soluzione non riesce a portarsi per diffusione vicino al catodo. Soluzioni: agitare moolto di piu', ridurre la corrente ( o meglio, la densità di corrente)

b) come a), ma solo perchè c'è poco rame in soluzione
c) lega bastarda ( non normale acciaio)

Stesso discorso all' anodo. Se è piccolo, rispetto al catodo, avrà una densità di corrente esagerata. La tensione di elettrodo sale ed occorre applicare maggior tensione per mantenere la ddc. Il rame inoltre si ossida, inizia a produrre ossigeno ossidandosi ancora di piu' e richiedendo piu' tensione che produrra' piu' ossigeno che...



Comunque a noi serve solo buttare un po di rame su una lastrina di ferro.
Strano che a Marzio venga così male. Comunque suggerisco di provare con una lastrina diversa e di verificare il solfato di rame
Mauro
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Messaggio da Teslacoil »

Hola All!
Strano che a Marzio venga così male. Comunque suggerisco di provare con una lastrina diversa e di verificare il solfato di rame

Prova con una rondella, una vite, un dado, una barra filettata e in
generale un qualunque pezzo di minuteria meccanica in ferraccio zincato
come ho fatto io e trova il modo di fare stare bassa la tensione....

Se ci sono riuscito io, dovresti riuscirci anche tu, altrimenti significa
che la tua soluzione contiene qualcosa che NON dovrebbe contenere..... :evil:


A proposito di ossigeno, oggi ho acquistato un cannello da taglio/saldatura
a propano-ossigeno usato bello grosso e massiccio ( pagato 15€ al
mercatino di Cormano! ), passi per il gas, che e' facile da reperire ad
un prezzo contenuto e dura parecchio, ma come faccio per l' ossigeno?
Al castorama ci sono le bombole ad alta pressione da 100 litri per 20€
( piu' 18€ per il regolatore di pressione ) ma con quelle bomboline il
cannello ce lo tengo acceso al massimo per 30-40 minuti....
esiste una soluzione piu' economica per procurarsi l' ossigeno?
quanto costano i bomboloni alti e stretti alta pressione e relativo riduttore?

Ciao!
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Messaggio da freccia »

Vediamo se migliora qualcosa:
1) il pezzo da ramare deve essere agitato continuamente
2) l'anodo dovrebbe essere in rame fosforoso...in mancanza di meglio un pezzo di rame il più puro possibile
3) l'anodo va messo in un sacchetto di cotone che fermi le impurità
4)partire con una corrente molto bassa per una decina di minuti e poi aumentare leggermente per altri venti minuti: più la deposizione è lenta e migliore è il risultato
5) mettere gli anodi e l'oggetto in verticale ed agitare il pezzo per 3-4 cm avanti-indietro in modo da muovere tutto il liquido (nelle galvaniche si usa un motoriduttore con eccentrico che muove continuamente il liquido)
6) se il deposito tende al rosso ed è rugoso, la corrente è troppo alta e si concentra solo in alcunii punti
7) fate sapere se le cose migliorano......

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Messaggio da marziom »

allora, quello che ho messo dentro era sicuramente verde rame.... poi se conteneva pesticidi non so......
comunque oggi farò queste prove giusto per vedere se cambia qualcosa:

provo a corrente fortemente ridotta, max 1A e vediamo che succede

provo un pezzo di lamiera diverso e qualche bullone/rondella.....

appena provo vi faccio sapere.

marzio
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Messaggio da carmine »

e se controllassi la tensione e non la corrente? se si scarica l' H2 la tensione è troppo alta, certamente baudino saprà calcolare la tensione teorica di scarica del Cu...


carmine.
:) :) :)
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Messaggio da Teslacoil »

Hola All!
1) il pezzo da ramare deve essere agitato continuamente
2) l'anodo dovrebbe essere in rame fosforoso...in mancanza di meglio un pezzo di rame il più puro possibile
3) l'anodo va messo in un sacchetto di cotone che fermi le impurità
4)partire con una corrente molto bassa per una decina di minuti e poi aumentare leggermente per altri venti minuti: più la deposizione è lenta e migliore è il risultato
5) mettere gli anodi e l'oggetto in verticale ed agitare il pezzo per 3-4 cm avanti-indietro in modo da muovere tutto il liquido (nelle galvaniche si usa un motoriduttore con eccentrico che muove continuamente il liquido)
6) se il deposito tende al rosso ed è rugoso, la corrente è troppo alta e si concentra solo in alcunii punti

1) io NON l' ho mai agitato
2) il mio anodo e' in rame ricotto ( tubo in rame per idraulica )
3) l' ho lasciato senza sacchetto
4) ho lasciato la corrente fissa ad un livello intermedio di circa 2,5A/dmq
5) il mio liquido era inesorabilmente fermo
6) la deposizione del rame e' avvenuta egregiamente su entrambe le
facce della rondella nonostante ci fosse un solo anodo rivolto verso una
sola faccia ( il retro e' venuto ramato con minor spessore )

NON saprei che dirvi altro, perche' a me funziona e a Marzio no???? :evil:

e se controllassi la tensione e non la corrente? se si scarica l' H2 la tensione è troppo alta, certamente baudino saprà calcolare la tensione teorica di scarica del Cu...
Ci ho gia' provato io, il metodo NON e' affatto buono perche' la resistenza
dell' elettrolita e' molto variabile in funzione della distanza degli elettrodi e
del loro stato, settando la tensione ad 1,5V ottenevo all' inizio consumi
superiori a 5A ( l' alimentatore si sedeva andando in protezione ) e alla
fine consumi irrisori.


Io per la mia ramatura ho usato alimentatori DA LABORATORIO,
quelli cioe' regolabili sia in tensione che in corrente ( a seconda di quale
delle due grandezze cerca di eccedere l' alimentatore limitera' la sua
uscita in automatico: per le mie deposizioni ho settato l' alimentatore a
800mA di corrente costante fino ad un massimo di 2,5V )


Immagine


In foto si vedono gli alimentatori usati per la prova e due oggetti che
ho provato a ramare:

Passi per l' alimentatore piu' in basso ( quello con i voltmetri analogici,
l' ho autocostruito io una decina di anni fa ), ma adesso ci sono cose piu'
moderne a prezzi decisamente contenuti: gli alimentatori che vedete con
i display rossi e verdi sono da 0-30V 0-5A con doppia regolazione fine e
grossa di corrente e tensione e costano solo 39€ cadauno nelle fiere,
sono un acquisto sicuramente consigliato ( magari addirittura due da
mettere in parallelo!!! )


Buoni esperimenti.


Ciao!
Fabio.
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Messaggio da marziom »

a rieccomi qua, con i risultati delle prove: pessimi!..... :( :x

sconfortato allora ho attrezzato velocemente un esperimento per verificare l'influenza della corrente nel processo, ho preso allora 5 pezzi di ferro tutti uguali:

Immagine

ho calcolato la superfice e quindi le correnti, i valori li potete vedere sul foglio segnati a penna
poi, seguendo i valori calcolati ho fatto le 5 prove ognuna con la corrente che avevo calcolato (tempo circa 5 minuti a pezzo), questo è il risulato:


Immagine
pessimo direi....
questo il dettaglio:
Immagine
Immagine

poi colto ancora più dallo sconforto ho preso un pezzo similare e lo immerso nella soluzione senza corrente alcuna.......
Immagine
e rispetto a tutte le prove devo dire che il risulato è senz'altro il migliore... a parte lo spessore esiguo della ramatura
insomma sembra che il processo peggiori con il tempo di immersione e/o con l'accumularsi del rame sull'elettrodo.....

Comunque se non riesco a venirne a capo, visto che la mia ramatura sarebbe stata solo per migliorare l'effetto schermante uso la soluzione della semplice immersione, e poi una volta ramato vernicio tutto.... meglio di cosi sembra che non si possa fare... :evil: :evil: :( :evil:

comunque, dai risultati ottenuti sembra che la corrente non è la causa del problema.... o perlomeno non è la sola causa.
gli elettrodi?, ecco una foto:
Immagine
non credo che per il pezzo che dovevo ramare siano insufficenti...

la soluzione??
questo è l'acido che ho utilizzato:
Immagine
l'acqua è quella del rubinetto, il solfato di rame quello per agricoltura (purtroppo era in una busta anonima, quindi non so altro....)
in più come consigliato da mauro c'è qualche mg di sale....

nella foto potete vedere anche il risultato ottenuto su delle viti...sempre uguale...
ricapitolando sembra che inizialmente la deposizione è buona poi con il tempo iniziano a formarsi dei "grumi" rossastri e comincia a staccarsi tutto......una cosa, quel rosso che si forma ....quasi quasi mi ricorda la rugine, non è che c'entra qualcosa?? parte qualche reazione con il ferro??

che dite?
marzio
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