Secondo me, qualcuno sta correndo decisamente troppo, sarebbe interessante capire al pieno le potenzialità di un sistema ( peraltro già bello studiato profondamente da Russo ed il "nostro" Ferdinando), poi eventualmente, dare un colpo d'ala ulteriore non sarà certo una disdetta.
Provate a valutare come si comporta un pendolo, cosa e perchè farà cambiare la freq. di oscillazione, poi (questo è stato per me rivelatore) pensate al funzionamento di un metronomo....
Ora se rileggete con attenzione quanto scritto da Ferdinando, gli elementi per dimensionare il sistema ci sono tutti, anzi no, manca all'appello un cronometro per valutare le oscillazioni nel tempo.
Vi riporto due righe che gli ho scritto ( spero non me ne vorrà) quando ho cominciato a valutare con una minima consapevolezza i principi e le variabili in gioco:
In pratica devo trovare il baricentro del grave e porre le molle a i vertici di un triangolo equilatero, al cui centro deve cadere la verticale che passa per il baricentro del grave stesso.
L'altezza del punto in questione, rispetto alle molle, inciderà sulla frequenza di oscillazione ( + alto è il baricentro, più lenta è la freq.) ; se il tutto sarà centrato a dovere, avrò una risposta nel tempo uguale nelle varie direzioni in cui si trovano le molle e di conseguenza avrò bilanciato il sistema.
Il cronometro, mi aiuterà a controllare, se ad es. conto il tempo di qualche oscillazione, diciamo almeno 5 in direzione di ogni molla, dovrei ottenere una misura abbastanza precisa.
Bello anche l'es. delle flessioni sul palmo/dita, devo pensare che la superficie della membrana dovrà essere dimensionata nella stessa maniera, tot. Kg per cmq. alla tal pressione, così posso scegliere quale sia il massimo carico applicabile.
Per avere una taratura agevole, la pressione nelle tre molle simile e bassa. come consigliato, il problema sarà creare le condizioni più adeguate perchè il sistema funzioni, può essere d'ausilio una forma solida da interporre fra le molle ed il grave, che abbia adeguate caratteristiche.
Se ad es. l'apli o la sorgente non avranno il baricentro coincidente con il loro centro geometrico, basterà posizionarli sopra al solido, spostandolo varie volte sul piano fino a creare una compensazione. Poi bisognerà pensare alla traslazione in altezza che rallenterà la freq, di oscillazione.
Un esperimento si può fare, sovrapponendo varie tavole di MDF, fino a trovare l'altezza giusta.
La mia proposta di usare il legno come base per la molla è già stata scartata
![Blush :oops:](./images/smilies/emoticon-0111-blush.gif)
, qualcuno ( FMF) ci ha già provato e non è riuscito a rendere impermeabile il legno all'aria, neanche con l'epossidica.
Rimango invece convinto che sia più comodo realizzare le basi di forma quadrata, così, come le flangie in alluminio, sia per la preparazione delle stesse con l'ausilio di una normale sega circolare, sia per la comodità di tracciatura dei fori da fare a raggiera attorno al foro dal quale dovrà uscire la gomma della sospensione (una squadrina, un compasso ed è fatta).
La mia domanda delle domande, a FMF ma anche a tutti è:
<< Ma perchè è importante il confinamento, inerziale o meno, di un elettronica? Definite le componenti sui tre assi di una vibrazione trasmessa dal suolo ad un elettronica (o viceversa), ed associandola ad un certo comportamento sonoro, esiste un evidenza sperimentale che il raddoppio o piu' di queste componenti vibrazionali comporta un peggioramento del suono?? O anche che, la stessa elettronica, in un ambiente ' tranquillo' suona molto meglio che in ambiente 'vibroso'?
Non è per polemica ma solo per darmi un punto di partenza.
Buona notte
Non credo che si possa dare una risposta univoca, dipende da tanti fattori, non ultimo, la qualità totale dell'impianto. Prova a testare il tuo, ascoltando l'incidenza sul suono che ottieni variando la qualità dei supporti e magari picchiettando sul mobile per saggiare la microfonicità e le sue implicazioni.
Io dal canto mio, comincerei con le sorgenti ed i diffusori, questi ultimi, dovrebbero godere del trattamento suonando più precisi e focalizzati, nello stesso tempo, confinandoli ( mi piace questa parola), avremmo un sacco di problemi in meno nel resto della catena.
Ciao, Roberto