ampli con 845

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stereosound
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Re: ampli con 845

Messaggio da stereosound »

berga12 ha scritto:
Che tipo di particolari precauzioni si prendono per lavorare con un'oggetto del genere aperto su un tavolo? esistono protezioni particolari per il corpo, o qualche "vestiario" messo a terra o in Scarica? O semplicemente si usa la Follia intrinseca? :)
In questi casi la "sicurezza elettrica" è vanificata totalmente dal montaggio aperto!
A parte questo è sempre necessario ridondare con le accortezze da prendere, ripetendole sistematicamente.
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samhorn
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Re: ampli con 845

Messaggio da samhorn »

c'è da aver paura anche a misurare col tester
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Re: ampli con 845

Messaggio da gmsansone53 »

samhorn ha scritto:c'è da aver paura anche a misurare col tester
ovviamente le misure si fanno collegando con i coccodrilli il tester ad apparecchio tassativamente spento.
gmsansone53
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Re: ampli con 845

Messaggio da gmsansone53 »

stereosound ha scritto:
berga12 ha scritto:
Che tipo di particolari precauzioni si prendono per lavorare con un'oggetto del genere aperto su un tavolo? esistono protezioni particolari per il corpo, o qualche "vestiario" messo a terra o in Scarica? O semplicemente si usa la Follia intrinseca? :)
In questi casi la "sicurezza elettrica" è vanificata totalmente dal montaggio aperto!
A parte questo è sempre necessario ridondare con le accortezze da prendere, ripetendole sistematicamente.
il montaggio aperto serve provvisoriamente per collaudare il progetto: tutti i contatti ad alta tensione sono stati protetti, e l'accensione avviene da un quadro esterno che alimenta il lettore, il piatto e il pre tutti a debita distanza dall'ampli "aperto" . Poi mi siedo in poltrona a godermi le 845. In passato , molto addietro negli anni , in AF ho utilizzato la 813 che veniva alimentata a circa 2000 volt
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berga12
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Re: ampli con 845

Messaggio da berga12 »

essere pizzicati da 1000 o 2000V credo faccia poca differenza, certo che in aria le distanze di isolamento e sicurezza cambiano! Ci vuole sicuramente molta conoscenza e molta sicurezza nelle azioni, l'idea del quadro esterno a distanza è utile per non incappare in errori e posizionare voltmetri nei punti chiave in anticipo credo sia intelligente per evitare di doversi avvicinare troppo.

Sbaglio, o nonostante l'alimentazione con tantissime celle, tutto sommato a livello circuitale è un finale abbastanza semplice?
Ciao, Luca
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stereosound
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Re: ampli con 845

Messaggio da stereosound »

gmsansone53 ha scritto:
il montaggio aperto serve provvisoriamente per collaudare il progetto
Ovviamente questo era già sottinteso!
berga12 ha scritto: essere pizzicati da 1000 o 2000V credo faccia poca differenza, certo che in aria le distanze di isolamento e sicurezza cambiano!
Non è questione di sola tensione;è sufficiente una corrente di ca 30-35mA,a tensioni molto più basse, per provocare una paralisi respiratoria e sotto i 100mA le fibrillazioni ventricolari con il conseguente blocco cardiaco nel perdurare del tempo.
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Re: ampli con 845

Messaggio da UnixMan »

berga12 ha scritto:certo che in aria le distanze di isolamento e sicurezza cambiano!
d'accordo, la prudenza non è mai troppa... e tensioni di quel genere sono letali (per altro, qualsiasi tensione oltre poche decine di Volt può esserlo, sebbene oltre poche centinaia di Volt c'è una soglia oltre la quale il rischio di morte in caso di contatto accidentale aumenta notevolmente).

Ma non starai un po' esagerando? ;) Non stiamo parlando di svariate decine o centinaia di KV. Dal punto di vista di un elettrotecnico, queste (fino a 3KV) sono ancora considerate "basse tensioni"! :lol:

Per "bucare" appena 1mm di aria secca ci vogliono 3KV. In presenza dei tassi di umidità normalmente presenti in un ambiente domestico e/o di ionizzazione, elementi sotto tensione molto sottili e/o appuntiti (vedi "effetto corona"), ecc. la distanza alla quale possono verificarsi pericolosi "archi" attraverso l'aria aumenta sensibilmente. Quindi avvicinarsi troppo con le mani (o altro) non sarebbe prudente ed è certamente da evitare... ma non è che per stare al sicuro devi tenerti a metri di distanza. :)

Però è senza dubbio consigliabile tenersi lontani quanto basta da garantire che anche "allungando" distrattamente una mano o altra parte del corpo non ci si avvicini troppo agli elementi sotto tensione.

N.B.: al solito, occhio all'energia accumulata nella carica nei condensatori (e nel campo magnetico degli induttori). Le parti in tensione possono restare letali per un bel pezzo anche dopo aver staccato la spina...
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: ampli con 845

Messaggio da berga12 »

non è questione di esagerare o meno, dico solo che lavorare con oltre 1000V e certe correnti su tavolacci mi farebbe molta paura, forse perchè sono distratto e alla fine faccio sempre qualche guaio, con quelle tensioni non te lo puoi permettere.

Anche quando lavoravo per un'azienda di Trasformatori di potenza (fino 400KV) avevo molto timore, e prima di fare i test sulle bobine in Aria (a bassa corrente) ricontrollavo il circuito 300 volte prima di dare tensione! non parliamo poi delle prove dei trasformatori stessi! (ma queste si facevano in cabina isolata)

Ho sempre avuto timore della corrente elettrica.
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Re: ampli con 845

Messaggio da gmsansone53 »

berga12 ha scritto:essere pizzicati da 1000 o 2000V credo faccia poca differenza, certo che in aria le distanze di isolamento e sicurezza cambiano! Ci vuole sicuramente molta conoscenza e molta sicurezza nelle azioni, l'idea del quadro esterno a distanza è utile per non incappare in errori e posizionare voltmetri nei punti chiave in anticipo credo sia intelligente per evitare di doversi avvicinare troppo.

Sbaglio, o nonostante l'alimentazione con tantissime celle, tutto sommato a livello circuitale è un finale abbastanza semplice?
Ma certamente non è abbastanza semplice, ma è semplicissimo ed il piu' classico, anche perché è la prima volta che utilizzo tubi a riscaldamento diretto e quindi ritengo giusto fare un passo alla volta. Poiché ho fatto alimentatori separati per i tubi, sia per l'anodica che per i negativi di griglia, in futuro potro' anche fare delle modifiche senza sconvolgere tutto : a parte la 845 dove l'unica cosa potrebbe essere quella di provare un ferro di uscita diverso ( tango o tamura ammesso di trovarli... ) per il driver potrei provare altre soluzioni, ( 801 in sostituzione della 10Y ad esempio ) anche se cosi' suona benissimo con un effetto presenza strepitoso nonostante il solo watt e mezzo di pilotaggio. Forse con una maggior potenza migliorerebbe la dinamica tante' che mi hanno consigliato di provare due 10Y in parallelo ( altri mi hanno anche detto che due tubi uccidono le qualità della 10Y..... ). La cosa che mi lascia perplesso di questo tubo sono le informazioni che si leggono ( riviste e datasheet ) riguardo la dissipazione anodica : attualmente sono a 7watt ma c'è chi la spinge sino a 12. Provero' a portarla ad una decina per alcuni minuti , giusto per verificare come cambia il suono. Qunato prima iniziero' i 4 telai , 2 per le anodiche, uno per i filamenti e uno per l'ampli vero e proprio.
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Re: ampli con 845

Messaggio da berga12 »

Se hai voglia, posta uno schema di questa bestiona, così i più esperti potranno darti qualche consiglio/parere in base al loro storico progettuale.
Ciao, Luca
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Re: ampli con 845

Messaggio da gmsansone53 »

berga12 ha scritto:Se hai voglia, posta uno schema di questa bestiona, così i più esperti potranno darti qualche consiglio/parere in base al loro storico progettuale.
Lo faro' sicuramente non appena iniziero' i telai, per il momento ho solamente le schede di costruzione di trasformatori e impedenze oltre ai pochi master dei circuiti stampati che ho fatto da me e lo schema sta solo nella mia testa : non ho purtroppo un software adeguato per disegnarlo, tranne quello dei circuiti stampati, obsoleto e con una libreria assai scarna e quindi lo devo disegnare a manina. Esistono tanti programmi free per disegnare i pcb e quindi di conseguenza gli schemi, ma impararne l'uso non è poi cosi' banale. In realtà lo schema è quanto di piu' classico si puo' realizzare e come gia' scritto debbo solo approfondire i dati di utilizzo della 10Y per utilizzarla al meglio.
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Re: ampli con 845

Messaggio da UnixMan »

Specie con le tensioni in gioco, i PCB li eviterei (se non per quanto riguarda eventuali circuiti "accessori"). Molto meglio cablare "punto-punto" in aria.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: ampli con 845

Messaggio da gmsansone53 »

UnixMan ha scritto:Specie con le tensioni in gioco, i PCB li eviterei (se non per quanto riguarda eventuali circuiti "accessori"). Molto meglio cablare "punto-punto" in aria.
utilizzati solamente per gli elettrolitici di alimentazione che sono da 400 volt quindi 3 in serie con relative resistenze. Piste estremamente distanti dato anche i diametri dei condensatori. Per il resto cablaggio tassativamente in aria
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Re: ampli con 845

Messaggio da gmsansone53 »

gmsansone53 ha scritto:
UnixMan ha scritto:Specie con le tensioni in gioco, i PCB li eviterei (se non per quanto riguarda eventuali circuiti "accessori"). Molto meglio cablare "punto-punto" in aria.
utilizzati solamente per gli elettrolitici di alimentazione che sono da 400 volt quindi 3 in serie con relative resistenze. Piste estremamente distanti dato anche i diametri dei condensatori. Per il resto cablaggio tassativamente in aria
Ho trovato le VT25A che hannola placca maggiorata rispetto alla versione standard. Cerco dati di utilizzo ,grazie
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Re: ampli con 845

Messaggio da gmsansone53 »

gmsansone53 ha scritto:
UnixMan ha scritto:Specie con le tensioni in gioco, i PCB li eviterei (se non per quanto riguarda eventuali circuiti "accessori"). Molto meglio cablare "punto-punto" in aria.
utilizzati solamente per gli elettrolitici di alimentazione che sono da 400 volt quindi 3 in serie con relative resistenze. Piste estremamente distanti dato anche i diametri dei condensatori. Per il resto cablaggio tassativamente in aria
Ho trovato le VT25A che hanno la placca maggiorata rispetto alla versione standard. Cerco dati di utilizzo ,grazie
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