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Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 nov 2015, 09:11
da riccardo
Questione: qualcuno a casa ha dimenticato di spegnere l'amplificatore, un G V7000, credo per almeno un paio di giorni.
Lui si è spento da solo, per mai più ripartire.
Ora, avendo poco tempo a disposizione, ho fatto a spizzichi una indagine solo visuale, e non ho trovato cenni di condensatori in perdita, bruciature, ecc, ecc.
Non ho sostituito il fusibile, interrotto, in quanto manco di tempo ma soprattutto di una corretta metodologia di indagine del guasto.
Premesso il probaile surriscaldamento (ma in idle? senza niente acceso attaccato, senza segnale in ingresso?) da dove comincio?
GRato

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 nov 2015, 10:02
da stereosound
riccardo ha scritto:
Non ho sostituito il fusibile, interrotto, in quanto manco di tempo ma soprattutto di una corretta metodologia di indagine del guasto.
Premesso il probaile surriscaldamento (ma in idle? senza niente acceso attaccato, senza segnale in ingresso?) da dove comincio?
GRato
Di solito lasciare acceso un apparecchio in idle per alcuni giorni non dovrebbe comportare nessun genere di inconveniente tecnico eccetto nei casi in cui la componentistica non sia troppo invecchiata. In tal caso potrebbe essere subentrato un guasto al TA che si è cotto al primario.

La strada da seguire è quella di rimettere il fusibile e sottoalimentare l'apparecchio non oltre metà della tensione di rete verificando se funziona.
In caso contrario bisognerebbe isolare il TA dal carico e procedere ai successivi controlli: verifica avvolgimento primario, rettifica e livellamento circuiti al secondario , stadi pilota e finali.
Reperire uno schema è sempre molto utile.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 nov 2015, 10:35
da riccardo
Grazie per la risposta
Ho lo schema, il service manual, ma non so come sottoalimentare

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 nov 2015, 10:39
da stereosound
riccardo ha scritto:
Ho lo schema, il service manual, ma non so come sottoalimentare
Puoi procedere,se non puoi procurarti in qualche modo un variac,inserendo in serie all'apparecchio una lampadina da 230vac di potenza molto vicina o uguale a quella assorbita dall'oggetto.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 nov 2015, 10:55
da riccardo
Fantastico.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 02 dic 2015, 21:24
da gigigi
Prima di tutto puoi controllare se ci sono corti sulle alimentazioni, con un tester. Di solito in un amplificatore sono i finali che saltano. (come giustamente dice anche Murphy : sono i transistor più costosi...) Anche il ponte e i cond. di filtro sono a rischio. Se non ci sono corti evidenti, si può usare un sistema descritto da Aloia (genuflessione) tanto tempo fa. Si prende un variac e, mentre si controlla la tensione sull' uscita dell'ampli, si sale piano piano. All'inizio, ovviamente, l'alimentazione sarà così bassa da non permettere il funzionamento corretto (cioè offset= zero) e quindi, in uscita, la tensione aumenterà. Non importa se va verso il positivo o il negativo, ma aumenta. Alzando ancora l'alimentazione, se tutto va bene l'offset oscillerà alcune volte tra valori positivi e negativi. Poi, finalmente, si assesterà sullo zero (sospiro di sollievo). Se invece l'offset tende senza esitazioni a una delle alimentazioni, qualcosa non va, ma l'alimentazione in questo momento è così bassa che non dovrebbe provocare danni. Spegni tutto e ricontrolla tutto. Questa prova va fatta senza carico, e collegandosi direttamente sui finali, di solito gli emettitori, cioè prima di un eventuale relè anti bump/protezione casse. Sarebbe bene usare un oscilloscopio per vedere cosa fa l'offset.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 03 dic 2015, 07:15
da riccardo
Mi salvo le tue indicazioni forse potró metterci le mani fra qualche giorno. Già tempo fa ho sostituito i finali di un canale ma in quel caso era saltata la relativa resistenza - fusibile. In questo caso l'esame visivo non ha rivelato lo stesso danno. Riguardo i condensatori di fiteo sarebbe un dramma archeo-ideologico. Non credo che esistano più dello stesso tipo....

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 13 dic 2015, 16:32
da riccardo
La debolezza e l'inclinazione a evitare ogni privazione, condizione tipica dell'uomo, da taluni definita vizio, ma ben conosciuta agli appassionati di audio, mi ha portato a una scorciatoia. Ho cambiato di netto il trasformatore. Dopodiche, il coso si è acceso, senza manifestare all'apparenza, aclcun tipo di problema.
Adesso, piano piano, inizio a controllare la tensione in uscita.....

Il coso suona, as usual....finchè dura...

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 13 dic 2015, 19:37
da gigigi
Ecco una cosa che mi ero dimenticato! Vuoi vedere che si è aperto il fusibile termico dentro il trasformatore? Spesso saltano senza motivo apparente. Visto che l'ampli è il tuo, e che sembra andare bene, lo puoi ponticellare, di solito i suoi fili arrivano all' esterno, sui contatti del trasformatore. Però, se c'è davvero qualche problema, il trasformatore fumerà. (brutto vizio, quello del fumo... :smile:

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 13 dic 2015, 20:57
da riccardo
Il trafo é un bel flatpack. Vuoi dire che é come il motore di un frullatore? Cmq ne ho messo un altro. Magari più avanti avendo tempo potrò indagare su quanto mi dici. Ma come li trovo i contatti?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 08:23
da gigigi
Prima di tutto misura il primario. Se è interrotto, guarda se, oltre ai fili dell 'avvolgimento (2, oppure 4 se il primario è sdoppiato, 110+110 V) ci sono 2 filini nascosti che vanno a finire nell' avvolgimento. Se li trovi, e se ci arrivi, guarda che siano effettivamente in serie al primario: uno dei capi sarà connesso con un capo del cavo di rete, e l'altro con uno dell' avvolgimento. Se l'avvolgimento è sdoppiato, possono anche essere collegati nel punto di unione dei due avvolgimenti. La resistenza fra i 2 filini sarà infinita: l'interruttore termico è aperto. Se invece fosse zero, in problema non è lì. Dopo averli ponticellati controlla che non ci siano corti sul primario, e se non sei sicuro, prima di dare tensione metti un voltmetro sul secondario, pronto a misurare la tensione: se l'avvolgimento è sdoppiato e ne hai ponticellato uno dei due, ti puoi ritrovare il doppio della tensione sul secondario (ma poi fuma subito...) quindi è meglio staccare i fili dei secondari, per prudenza, ed essere pronti a staccare la spina. In bocca al lupo, chiedi pure se hai dei dubbi.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 08:49
da riccardo
Grazie. Il trasformatore è montanto in un suo telaio particolarissimo, cmq con calma farò in modo di seguire le tue istruzioni. Piuttosto, avendo altri trafo identitici ho notato che questo è avvolto male, o cmq presenta un rigonfiamento dell'avvolgimento in uno dei pacchetti. (assomiglia a un R Core, per capirci, ha due rocchetti paralleli.)

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 09:07
da mrttg
gigigi ha scritto:Prima di tutto puoi controllare se ci sono corti sulle alimentazioni, con un tester. Di solito in un amplificatore sono i finali che saltano. (come giustamente dice anche Murphy : sono i transistor più costosi...) Anche il ponte e i cond. di filtro sono a rischio. Se non ci sono corti evidenti, si può usare un sistema descritto da Aloia (genuflessione) tanto tempo fa. Si prende un variac e, mentre si controlla la tensione sull' uscita dell'ampli, si sale piano piano. All'inizio, ovviamente, l'alimentazione sarà così bassa da non permettere il funzionamento corretto (cioè offset= zero) e quindi, in uscita, la tensione aumenterà. Non importa se va verso il positivo o il negativo, ma aumenta. Alzando ancora l'alimentazione, se tutto va bene l'offset oscillerà alcune volte tra valori positivi e negativi. Poi, finalmente, si assesterà sullo zero (sospiro di sollievo). Se invece l'offset tende senza esitazioni a una delle alimentazioni, qualcosa non va, ma l'alimentazione in questo momento è così bassa che non dovrebbe provocare danni. Spegni tutto e ricontrolla tutto. Questa prova va fatta senza carico, e collegandosi direttamente sui finali, di solito gli emettitori, cioè prima di un eventuale relè anti bump/protezione casse. Sarebbe bene usare un oscilloscopio per vedere cosa fa l'offset.
Oltre a questo per evitare danni ai finali basta mettere in serie alle alimentazioni resistenze da 10R 20W; se crolla l' alimentazione le vedi fumare (evitando che circoli una corrente distruttiva).

Riccardo dovresti ricontrollare anche il bias dei finali

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 09:17
da riccardo
GRazie Tiziano. Ho controllato i corti su transistor e finali ma non ho resettato il bias....mai un cosa per bene...

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 09:27
da mrttg
riccardo ha scritto:GRazie Tiziano. Ho controllato i corti su transistor e finali ma non ho resettato il bias....mai un cosa per bene...
Conviene che controlli le correnti di bias dei singoli canali (l' ideale sarebbe sia sul ramo positivo chenegativo) senza nessun carico collegato.

Conviene di nuovo ricontrollarlo dopo una mezzora di accensione e darei un occhio anche all' offset.

Se riesci un controllo con generatore e oscilloscopio servirebbe... quanto fatto in precedenza non da garanzie assolute.

Se c' è un RC in uscita verso massa guarda che almeno i componenti fisicamente siano integri.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 09:46
da riccardo
All'esame visivo l'iintegrità è totale. Stasera ritaro il bias a caldo. Non ho strumentazioni evolute, solo un Multimetro UNi T true ...grazie-
Cmq al suono sembra quello di prima...

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 22:38
da riccardo
Approfitto della Vostra grandissima e graditissima collaborazione.
Indagine a freddo.
questo è lo schema con i punti di controllo
CANALI V7000.jpg
e questi sono i risultati delle mie misure, con a fianco il valore considerato corretto quando all'epoca la tensione di rete era forse 220
Misure G V7000 14 dic 15.pdf
Il canale destro a me pare piuttosto sballato, ma non so se si possa definire guasto.
Prima di intervenire per la regolazione vorrei il vostro parere, o magari qualche bel consiglione.
Non ho preso misura a caldo, So stanco morto...

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 14 dic 2015, 22:41
da riccardo
V_7000_Service_Manual-1.pdf
Famo prima

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 15 dic 2015, 13:15
da riccardo
la cosa che non mi è chiara è come mai le tensioni del canale destro siano più o meno regolari fino a un certo punto, eppoi invece le tensioni all'emettitore dei finali, rispettivamente per il canale dx in A
di BD204 sia 0,008 volts e in B BD203 0,004 ossia decisamente bassa e di molto inferiore a quella rilevata negli stessi punti del canale SX laddove la norma dovrebbe essere circa 10 uV ossia i 20uV totali giusti per l'ampli.
Poi per favore e per cautela, se posso chiedere, per controllare le tensione di alimentatore nei punti indicati dal service, dove devo mettere il puntale a massa?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 15 dic 2015, 22:15
da riccardo
tramite i trimmer ho portato il bias dei finali a 2,35 volts, vicino al 2,4 di targa. La cosa che mi resta a me inspiegabile è che le misure in A e B di entrambi i canali
A SX R117 all'emettitore di T24 mi fa 0.006 e B all'emettitore di T25 da 0.011 La somma è 0,017 un po sotto la polarizzazione corretta a 0,02
mentre a DX 0,0053 in A all'emettitore di T26 e 0,0022 che sono 0,0070 che è una fetecchia....
intanto a caldo in due ore, i 2,35 di bias sono rimasti inchiodati, ma il valore di cui sopra non me lo spiego-- premesso che sul circuito le tensioni sono all'incira buone...

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 15 dic 2015, 22:53
da gigigi
Cominciamo dai bias discordanti. Le tensioni sulle r 0.22 dei finali dovrebbero essere uguali, per la legge di Ohm, perchè la corrente che vi circola è la stessa. Invece nel can. dx sono una il doppio dell'altra. Prova a controllare: A) le r 0.22 si sono cotte ed è variato il valore? B) le giunzioni B-E di drivers e finali sono in perdita? Misurare con la portata "ohm x 1000". C) Le r fusibili R94 e R104 sono ok?
Le altre differenze sui punti-test del circuito potrebbero essere una conseguenza di queste sullo stadio finale. (oppure il contrario...) Le misure le fai mettendo i puntali dove indicato dalle freccine dei test-point, quindi sempre ai capi di resistenze. Solo l'alimentazione e l'offset di uscita li misuri con un puntale a massa. Già che ci sei, puoi sostituire i condensatori elettrolitici di bootstrap C42 e C43, e gli altri due, C41 e C44, che potrebbero essere "stanchi", anche se non credo che possano provocare degli sbilanciamenti così.
Questi sono controlli abbastanza comuni, e che danno quasi sempre dei risultati, e l' ampli va a posto. Se non trovi nulla di strano, dovremo cambiare tattica e affidarci alla magia nera, sortilegi, ecc. :smile: :smile: :smile:

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 15 dic 2015, 23:09
da riccardo
Grazie, appena posso controllo
A proposito del puntale a massa, (proprio questo particolare volevo sapere) va bene sul negativo delle RCA o meglio a telaio?

e, 2 come possono essere sostituite oggi le R fusibile? si risalda semplicemente la molla sulla R nuova?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 16 dic 2015, 18:35
da gigigi
Il puntale di massa va bene in entrambi i modi, ma se non sei sicuro controlla (tester in ohm x 1) che siano effettivamente collegati allo zero dlle alimentazioni. Dallo schema si vede che le rca sono a massa. Le resistenze fusibili sono fatte come le altre, ma in modo che, se sottoposte a un sovraccarico, si aprono senza incendiarsi. Quindi a occhio possono sembrare buone. Le puoi solo sostituire con altre, (si trovano) o anche a carbone o strato metallico, quelle solite, insomma, però se succede qualcosa allo stadio finale, possono prendere fuoco. Allora, come piccola sicurezza, è meglio se non le monti a stretto contatto col circuito stampato, ma le lasci sollevate di 1 o2 cm. Almeno il circuito stampato si salva. Quelle che dici te sono R di alta potenza, dove il calore fa dissaldare uno dei contatti. Si possono anche risaldare, ma senza esagerare con lo stagno sennò al sovraccarico successivo...non si aprono più!

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 16 dic 2015, 23:06
da riccardo
nON CI HO CAPITO MOLTO,

r94 221 ohm r104 219 ohm ci siamo, targa valore 220
r118 81 ohm r117 82 ohm r121 82 ohm r119 81 ohm ci siamo valore targa 82 ohm
le fusibili a molla da 0.22 ohm NON dissaldate dal circuito, con la portata in automatico, mi danno circa 0,32 ohm. Ma la misura mi ha fatto abastanza penare, e non ho nessuna voglia, ora di dissaldarle da un capo.
I transistorS FINALI di potenza AMPLI SPENTO :
T25 BD204 PNP base emett 81 ohm B C 13 ohm
T24 BD203 NPN B E 82 OHM B C 16 OHM
T21 BC638 PNP BE 2100 OHM BC 2,2 MOHM
T16 BC548C NPN BE 830 OHM BC 232 OHM
T19 BC637 NPN BE 1400 OHM 9,4 MOHM

T27 BD 203 NPN B E 82 OHM B C 15 OHM
T26 BD204 PNP BE 81 BC 14 OHM
DRIVER
T22 BC638 PNP BE 6.9 OHM BC 7 OHM
T17 BC 548C NPN BE 800 BC 225 OHM
T23 BC637 NPN BE 1800 OHM 11MOHM

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 17 dic 2015, 08:24
da riccardo
Dato che faccio le cose troppo tardi la sera ..le misure dei transistor driver come valore ohmico sono più o meno giuste ma ho fattoble misure considerando che la piedinatura fosse vista dall'alto invece é dal basso...quindi nel caso del BC548 C basta scambiare la parola BC con BE e ok..con gli altri invece ovviamente ho toppato il parametro BASE..osdia il valore letto é ok ma il riferimento al polo é toppato. stasera correggo ma incomincio a dichiararmi scoraggiato. Nel senso che portando la tensione di bias dei finali a 2,4 si sballano i rif. A e B di entrambi i canali diminuendo di voltaggio e perdendo il residuo di simmetria. Tra l'altro io metto i puntali per A e B sul capi della R e a massa ottenendo la misura per singolo ramo. Come si fa invece a ottenere (ossia dove la misuro "tranquilla" ) la misura complessiva +/- circa 20 uV e non i singoli termini? Ho visto che si fa ma non ho capito come...grazie

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 17 dic 2015, 09:11
da mrttg
gigigi ha scritto: Questi sono controlli abbastanza comuni, e che danno quasi sempre dei risultati, e l' ampli va a posto. Se non trovi nulla di strano, dovremo cambiare tattica e affidarci alla magia nera, sortilegi, ecc. :smile: :smile: :smile:
Si potrebbe iniziare ad aprire la rete di feedback sollevando il capo della resistenza che va al nodo di uscita e collegandolo a massa.

Così facendo l' ampli forse mostra in modo macroscopico un eventuale problema di polarizzazione (servono le resistenze di protezione sulle alimentazioni).

Nel caso non ci siano effetti evidenti si procede con generatore e oscilloscopio a caccia dello stadio difettoso.

PS: le misure di resistenza che state facendo si potrebbero fare a confronto con il canale buono

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 17 dic 2015, 10:42
da riccardo
Ciao Tiziano, si, ho misurato entrambi i canali. Sia transistor che Resistenze, proprio per capire una qualche differenza.
Io soffro oltre che di ignoranza, di mancanza di attrezzatura. Non ho l'oscilloscopio, ne generatore di frequenza.

INTANTO, TENENDO CONTO DELL'ERRORE DI PIEDINATURA, POSTO LE MISURE CORRETTAMENTE RIFERITE AI POLI EFFETTIVAMENTE MISURATI

I transistorS FINALI di potenza AMPLI SPENTO :
T25 BD204 PNP base emett 81 ohm B C 13 ohm
T24 BD203 NPN B E 82 OHM B C 16 OHM
T21 BC638 PNP BE 2100 OHM EC 2,2 MOHM
T16 BC548C NPN BC 830 OHM BE 232 OHM
T19 BC637 NPN BE 1400 OHM EC 9,4 MOHM

T27 BD 203 NPN B E 82 OHM B C 15 OHM
T26 BD204 PNP BE 81 BC 14 OHM
DRIVER
T22 BC638 PNP BE 6.9 OHM EC 7 OHM
T17 BC 548C NPN BC 800 BE 225 OHM
T23 BC637 NPN BE 1800 OHM EC 11MOHM

DA CUI MI PARE CHE CI SIA UN DIFETTO DI T22 BC638 PNP BE 6.9 OHM EC 7 OHM CHE è IL transistor del canale DX collegato allo emettitore di T26 BD204 tramite R119

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 17 dic 2015, 11:44
da UnixMan
riccardo ha scritto:I transistorS FINALI di potenza AMPLI SPENTO :
voglio sperare che anche le resistenze tu le abbia misurate con l'ampli spento... :?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 17 dic 2015, 12:10
da riccardo
:clap: ti rispondo: si, le tensioni a ampli acceso, ai capi, le resistenza a spento.Invertendo i puntali in misure ripetute per evitare effetti da capacità.
che ne pensi della anomalia sopra?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 17 dic 2015, 13:25
da riccardo
Ho capito rospacci perché fate gli ampli a valvole...4 bottiglie in croce......grrrrrrrrrr

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 17 dic 2015, 20:52
da gigigi
Quando misuri le giunzioni in senso diretto, la resistenza che leggi è bassa e quindi è poco influenzata dal resto del circuito. Misurando invece la resistenza inversa, questa dovrebbe essere altissima. Per questo ho detto di fare la misura in "ohm x 1000". Ora però il resto la influenza moltissimo, al punto che non ha senso farla senza scollegare il transistor. I valori di T22 sono molto sospetti: smontalo e misuralo di nuovo. Se i finali saltano, è sempre buona norma provare bene anche i drivers, sennò quando dai corrente...Puf! Comunque, nel momento del supremo coraggio (quando si infila la spina per la prima volta dopo una riparazione, o a nuovo montaggio finito) sarebbe bene usare il variac, e andare su piano piano. Chi fa gli ampli a valvole ha una bella fortuna dalla sua: le finali non defungono in qualche millisecondo, come i transistor, e sopportano notevoli sovraccarichi. Però si prendono anche delle belle scosse...

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 18 dic 2015, 08:07
da riccardo
'Ngiorno. La pcb de sto coso é abbastanza sottile....noto parecchie tracce brune di disossidante. Lavo con pennello e trielina o con?
Chiedo conferma di un trucco per misurare i transistor. Portata Volts dc misuro BE BC se sano mi dovrebbe dare 0,5 0,6 volts se é rotto sale giusto? Con tale criterio mi ritrovo un BC637 che BC mi da quasi 2 volts....gli altri (tutti stanno su 0,5.
A proposito di BC637 ma quante dannate piedinature hanno prodotto?
Altra domanda...i pad. Scarsa la pcb...tali i pad. Se del malaugurato caso rifaccio con solid core cat 5? (Ma non li rompo....)

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 18 dic 2015, 13:04
da trini
riccardo ha scritto:'Ngiorno. La pcb de sto coso é abbastanza sottile....noto parecchie tracce brune di disossidante. Lavo con pennello e trielina o con?....
Diluente alla nitro, con la trielina mi rimangono residui appiccicosi che richiedono vari lavaggi prima di andarsene.

Ciao, Trini

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 18 dic 2015, 17:27
da mrttg
trini ha scritto:
riccardo ha scritto:'Ngiorno. La pcb de sto coso é abbastanza sottile....noto parecchie tracce brune di disossidante. Lavo con pennello e trielina o con?....
Diluente alla nitro, con la trielina mi rimangono residui appiccicosi che richiedono vari lavaggi prima di andarsene.

Ciao, Trini
Meglio un vecchio spazzolino da denti per togliere i residui... e vuota in un contenitore ragionevoli quantità di dilente nitro cosi eviti di sporcarlo.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 19 dic 2015, 11:37
da gigigi
Quel trucco per misurare i tr. va bene solo per la giunzione BE, che è polarizzata in senso diretto. La BC, essendo polarizzata in senso inverso, (non scorre corrente) non può mostrare la caduta diretta di una giunzione. Quindi dovresti ritrovarti la tensione di collettore di quel tr. meno la somma di Vbe (=0,6 V) e la tensione sull'emettitore ( zero se l'emettitore è a massa, diversa da zero se ci sono resistenze o altre parti di circuito). Allora, visto che T25 ha il collettore sull'alimentazione negativa, ai capi della giunzione BC misurerai (24 V - ( Vbe di T25 eT27, che sono in serie, + la caduta su R125)) cioè circa 22.5V. Dai che siamo vicini!

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 19 dic 2015, 12:01
da riccardo
Ho comperato tutti i driver per le sost eventuali. Mo domani lavo la scheda per togliere eventuali capacità del desossidanti quindi misuro e poi dissaldo e testo i 2 driver strani se confermano e altri. Non so come matchare i finali. Premesso che l'ampli suonava. Ora non do ma si accende tranquillo

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 21 dic 2015, 18:57
da riccardo
ho smontato i tre "driver" di entrambi i canali. Sembrano buoni. Misura canonica mi danno "0L" BE BC, invertendo i puntali mi danno una resistenza automatico su MOHM di 25,xx tranne uno bc637 che su BC mi da 15,6 ossia più bassa ma cmq altino è T19 del canale SX. Intanto lo sostituisco.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 22 dic 2015, 09:26
da riccardo
La via è lunga e irta di ostacoli..
Ho sostituito tutti e 6 i driver con quelli che ho trovato...
bc639 per il 637 bc640 per il bc638 e e bc 549 per bc548c
Se non erro sono tutti low noise capaci di prestazioni migliori. Devo dire che i BC640 c'erano gia, forse li avevo messi quando ho sostituito i finali 5 anni fa.
Cmq, allego le misure perchè non ne so uscire.
Ho regolato il bias per entrambi i canali a 2,38 circa, e si mantiene .
Tensioni
CANALE SINISTRO
R118 0.61 (valore di targa 0.59)
R117 0.61
R66 7.2 v (targa 6.75)
R94 2.8 v (targa 2.7)
R69 0,59 ( 0.57 targa)
R82 4,3 (targa 4.3 OK)
BIAS 2,38 V
Ma......dolenti note...
tensioni di bias:
R117 A 0,0038
R118 B 0,02

Offset in uscita, misura inaffidabile, cmq 0,000 max 0.005 ma il tester mi balla su volt e boh non sono sicuro

CANALE DESTRO
R121 0,51
R119 0.53 (valore di targa 0.59)
R67 7.10 (targa 6.75)
R104 2,8 (targa 2.7)
R71 0.58 ( 0.57 targa)
R83 4,4 (targa 4.3 OK
Bias 2.38
Tensioni di Bias
R119 B 0.0063
R121 A 0.0021


A questo punto la situazone benchè abbia sotituito i transitor mi pare la medesima, se non peggiorata. Ossia, le tensioni ai capi di R117 118 119 121 sono migliorate ma gli squilibri sul bias ramo positivo e negativo sono peggiorate.
A questo punto, mi manca la comprensione del funzionamento del circuito al fine di capire le ragioni delle derive nei valori.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 22 dic 2015, 11:28
da trini
riccardo ha scritto:...A questo punto, mi manca la comprensione del funzionamento del circuito al fine di capire le ragioni delle derive nei valori.
Credo sia un circuito supercollaudato e molto affidabile. Vedendo le misure che hai fatto direi che si tratta solo di selezione dei componenti attivi. Puoi anche controllare/sostituire le res di emettitore da 0,22 ohm selezionandole, anche se non penso siano coinvolte, solo che non si sa mai.
Un cent.

Ciao, Trini

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 22 dic 2015, 11:56
da riccardo
Componenti attivi intendi dire matching dei transistor?
Premesso che il cent é graditissimo é per questo che non arrivo in entrambi i canali ai 20mV previsto per il circuito ma anzi ne sono lontano? Voglio dire ferme restando nel prima d dopo tutte le R?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 22 dic 2015, 14:15
da trini
riccardo ha scritto:Componenti attivi intendi dire matching dei transistor?
Non tanto il matching, comunque auspicabile, ma la verifica delle caratteristiche per vederne la tolleranza rispetto ai data sheet. Poi potrebbe essere importante la marca/fabbrica dei transistor: qui la situazione è anche peggiore che con i tubi a vuoto. Tra falsi e componenti "da strada" è un bel macello. Comunque, anche se insufficiente,il provatransistor che si trova in molti multimetri una sgrossata la può dare.
Poi hai sostituito alcuni transistor con equivalenti, ma andrebbe verificato almeno il beta.
riccardo ha scritto:....é per questo che non arrivo in entrambi i canali ai 20mV previsto per il circuito ma anzi ne sono lontano?


E' una possibilità.
Controlla bene la gradazione degli originali( voglio dire A,B o C) e sostituisci con la stessa gradazione.

Ciao, Trini

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 22 dic 2015, 14:49
da riccardo
Grazie. Quindi questa sarebbe l'unica probabile causa delle tensioni troppo basse? Certo che cmq essendo circa quasi corretti i valori a monte il campo é circoscritto fra i finali e sti 6 transistor.. ho una cineseria con lo zoccolo hfe ma giusto ieri non ha dato cenno di vita. Apriamo il capitolo reperibilità componenti. Io li compro sempre da un particolare negozio. Per evitare ciarpame dove li cerco i transistor? Stessa questione con le resistenze MSw 0414 din. Non esistono più. Poi da 0,22 ohm non ti dico. Attualmente dovrebbero essere delle strato metallico da 1 watt...insomma questo é un restauro. Alcuni tipi di questi transistor sono obsoleti e si trovano solo di marca...ignota..tra l'altro la tensione di R119 ecc. Ecc. é corretta...intorno a 0,59 vots

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 22 dic 2015, 21:39
da gigigi
La misura più importante è la corrente a riposo, non la tensione di 2.4 V ai capi delle basi dei drivers. Questa è solo un' indicazione, e poichè interessa 4 giunzioni polarizzate in senso diretto e 2 R. da 0.22 ohm, tutte in serie, non varia neanche tanto. Mi spiego. Cosa misuro sulle basi? Mi aspetto di trovare 4x 0,6 = 2,4 V più la caduta sulle R, che è pochi mV. Se polarizzo i finali a 10 mA, per esempio, avrò 0,22 x 10 x 2= 4,4 mV. Se vado a 30 mA, che mi sembra meglio, avrò 0,22 x 30 x 2 = 13,2 mV. Sommati alle tensioni Vbe, CHE NON VARIANO, avrò nei due casi 2,404 V e 2,413 mV. Nello stesso tempo, la corrente di riposo nei finali è triplicata. Allora io direi di non preoccuparci troppo di quei 2,4 V e andare a misurare, invece, la corrente che scorre nei finali. Riesci a portarla a 30mA? Rimane stabile? Cos'altro succede? I finali devono essere tiepidi, se scottano forse l'amplificatore autooscilla (ci vorrebbe un oscilloscopio...) e ciò spiegherebbe le tensioni strane, e spiegherebbe anche il fatto che giriamo in tondo senza trovare niente di sicuramente guasto, per forza, il problema nasce da un'altra parte...
A proposito della piedinatura, è vero, io ho trovato dei BC639/640 con la classica EBC europea e altri con la BCE (visti da sotto e con il lato piatto verso la mia pancia) (la mia pancia sta diventando un punto di riferimento :sad: ) quindi controlla bene. La BCE è la più comune.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 23 dic 2015, 20:35
da riccardo
cari miei, l'alone oleoso dello sconforto ricopre la trasparenza del mio ottimismo---
dunque. Misura ai capi delle R di potenza.
Portata milliampere
R123 = 0.132
R122 = 0.078

R124 = 0.068
R125 = 0.0179


Il coso non scalda. Dissipatore a circa temperatura corporea, coperchio tolto. NOn ho cortocircuitato gli ingressi.
ditemi voi..

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 23 dic 2015, 21:23
da UnixMan
riccardo ha scritto:dunque. Misura ai capi delle R di potenza.
Portata milliampere
?!?!?

ai capi di una resistenza devi misurare la tensione che ci cade, non una corrente! :tmi:

La corrente la ricavi con la legge di Ohm, noto il valore della R. Altrimenti metti la resistenza interna (bassa) del milliamperometro in parallelo con la R!

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 23 dic 2015, 21:39
da riccardo
In effetti ho fatto una...c..ome si dice? Io giro imbambolato certe volte


cmq, temperature dei finali, circa 26,5 gradi il dissipatore un poco meno, 25, il canale destro è più alto di 1 grado
27,5 dopo circa 20 minuti.
Le tensioni..... (ma io ho dei dubbi sul multimetro, segna anche con i puntali in aria. Boh...è cotto pure lui....
canale destro
R123 0.0132 / 0,22 ohm= 0.06 A
R122 0.0130 /0,22= 0,059

canale sinistro
R125 0.0039/0.22 = 0.017
R124 0.0038/0.22= 0.0172

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 23 dic 2015, 23:18
da UnixMan
riccardo ha scritto: il canale destro è più alto di 1 grado
la differenza di temperatura è anche poca, visto che ha una corrente di BIAS che è più del triplo di quella del sinistro... ;)

Quanto dovrebbe essere la corrente di BIAS prevista? non ci sono regolazioni indipendenti per i due canali? :?
riccardo ha scritto:Le tensioni..... (ma io ho dei dubbi sul multimetro, segna anche con i puntali in aria. Boh...è cotto pure lui....
no, è semplicemente uno strumento "elettronico", con una impedenza che verosimilmente è >1Mohm. Con impedenze del genere qualsiasi inezia è più che sufficiente per produrre una lettura. Chiamasi induzione elettromagnetica, effetti capacitivi, ecc.

Oltre a questo, negli strumenti digitali (specie quelli economici) una certa fluttuazione casuale delle cifre meno significative è legata al principio di funzionamento dello strumento, ed è normalissima (non per caso è importante scegliere la scala "più giusta" per ogni misura).

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 24 dic 2015, 00:28
da riccardo
Non é economico. É un bel true rms. Ti ringrazio sospettavo quanto mi dici ma la tua conferma mi rincuora. Riguardo ai trimmer ci sono i due nello stadio finale. Ma percora non lo accendo più. Prima devo trovare un venditore di transistor d'epoca affidabile...o semplicemente un venditore affidabile divqualcosa che risulti essere documentato su un datasheet. Cmq in uno dei post iniziali c'é il service manual dell'ampli se ci vuoi dare una occhiata.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 24 dic 2015, 09:09
da riccardo
Premesso tutto, il manuale é in tedesco ed ok. Riporta soltanto le misure in volts. Come si fa,a conoscere la corrente di riposo dei finali? Ossia da quale misura la si ricava?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 24 dic 2015, 10:18
da riccardo
Agendo sui trimmer R89 e R 91 ho ridotto la corrente sul canale destro. Portando un maggiore equilibrio fra i canali. ma a occhio e croce non vado oltre ai 0.05 ampere. Tra l'altro ho difficoltà nella misura nel senso, banale, che mi risulta lungo ottenere una stabilizzazione del valore di lettura.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 24 dic 2015, 13:20
da gigigi
Dai 30 ai 50 mA dovrebbe andare bene, ma non è un valora critico. Non ti cade il soffitto sulla testa, come dice Aloia. Se è troppo alta, i finali lavoreranno in classe A (e quindi scaldano), almeno per piccoli segnali. Se è troppo bassa (classe B) aumenterà la distorsione d' incrocio ( i finali saranno ancora interdetti quando il segnale amplificato ha già ricominciato a salire, dopo essere passato per lo zero). Comunque il circuito funziona, dalle tue misure mi sembra ok, cercherei di tenere il canale dx un po' più basso e quello sx un po' più alto, ma insomma...mi pare che ci siamo. E' più importante che, scelta la corrente, questa rimanga stabile.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 24 dic 2015, 19:18
da riccardo
Grazie e Buon Natale a tutti. Cmq ho notato che i suoi vecchi transistor non erano matchati...ma per niente per niente...u

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 24 dic 2015, 23:14
da gigigi
Ma certo che non erano matchati, tanto poi ci pensa Santa Controreazione...Buon Natale a tutti!

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 dic 2015, 15:30
da riccardo
Allora... in questi giorni mi sto dedicando a svuotamento magazzino e al restauro del capitale audio..... al momento sulla scrivania ho sempre un V7000 (ossia identico a quello che mi ha indotto a chiedere assistenza e consiglio qui), e l'intento iniziale era quello di dargli una pulita e una registrata.
Prima cosa, ho dovuto ricostruire il cilindro metallico che collega questo circuito a massa, che era misteriosamente mancante.
Poi ho dato una controllata alle misure...e tataàààààà
Nel circuito i punt di misura sono tutti più o meno ok con scartamenti minimi. Invece, la tensione di polarizzazione i famosi 20 millivolts per canale fra emettitore e massa, era altissima, circa 0,6 volts per ramo.
Ho smontato tutti i transistor, dello stadio finale, compresi i finali testandoli uno a uno,. Ho cambiato tutti i finali per un fraintendimento sulla lettura inversa rispetto alla resistenza di giunzione base emettitore, perchè i philips danno tutti una lettura sui 10Mohm mentre altre marche oscillano dai 18 ai 20 mohm, e quindi bon li ho cambiati.
Non avendo trovato guasti, ho rimontato, e con grande sorpresa, non avevo risolto nulla. Grazie al consiglio di Sergio, ho inziato a invertire i dirver con quelli dellìaltro canale, e mentre che c'ero, ho pensato di controllare l'HFE dei driver, ho trovato Un BC638 fuori specifica, HFE 7 su un minimo dato da Fairchild per 25. Pensando fosse quello, ho sostituito entrambi gli esemplari SX e DX con 2 matchati HFE 110 Tfk BC 638 J. Gli altri ritestati e misurati stavano OK e ho rimontato.
Situazione finale a bocce ferme, canale sinistro misure A e B rispettivamente 0,040 e 0,035. i Finali sono nuovi. I driver controllati, le tensioni in giro sono ok.
Pensiero da niubbio, se la tensione verso massa è altina, ci può essere allora un condensatore malfunzionante? Ossia, brancolo in the bbuio.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 dic 2015, 20:03
da gigigi
Se hai una tensione sull'uscita, si chiama offset, vuol dire che il circuito non si autoregola. L' unico condensatore che potrebbe provocare un offset è C28, che è proprio sulla controreazione. Gli altri ( C32,C42,C44) sono 2 bootstrap e un bypass, non dovrebbero provocare offset. Comunque, dato che gli elettrolitici hanno una vita limitata, sarebbe bene sostituirli tutti. Mi accorgo adesso che ho indicato i C. del canale Dx, comunque il ragionamento vale per entrambi i canali. Oppure può essere una piccola tensione all'ingresso: chiudi a massa gli ingressi dell'ampli, così ti togli 'sto pensiero.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 dic 2015, 21:19
da riccardo
Ciao e grazie. Non nessuna tensione di offset alle uscite.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 dic 2015, 21:37
da gigigi
Ehm...scusa...allora non ho capito dove sono quei 20mV/ 0,6V...ho perso un po' il filo del discorso

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 dic 2015, 21:51
da gigigi
Ecco, ritrovati i 20mV. Che, divisi per le 2 resistenze da 0,22, danno circa 45mA di corrente di riposo. Dunque se ti ritrovi 0,6V al posto di 20mV, hai una corrente di ben 1,36A. I finali dovrebbero scottare. Oppure le R da 0,22 sono aperte. Oppure...hai lasciato un carico collegato? Queste misure si fanno senza carico in uscita.

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 30 dic 2015, 22:45
da riccardo
Nessun carico. Il dissipatore lato canale sinistro dopo 2 ore acceso, è semplicemente tiepido. Ieri sera la misura sui finali mi dava 26 gradi max su entrambi i canali. Più Le R da 0.22 pur non avendole dissaldate, le ho misurate ieri e sembrano Ok. Le tensioni corrette le trovo ovunque, tranne la misura A e B MI sembra che tu abbia visto lo schema. Girando il trmmer regolo i 2,4 volts che riguardano le basi dei driver, ma non riesco a influire sulla lettura in A e B. Che cmq ripeto ho dimezzato sostituendo il transistor fuori specifica. Riguardo queste 0.22 (che poi sono "a molla") mi sembrano R da 1 watt, a vedere la dimensione. Ma il manuale si riferisce a loro solo come MSW 0414 DIN, Sono certo che una persona esperta, che io non sono, ne verrebbe facilmente a capo. Io boh..

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 04 gen 2016, 22:51
da gigigi
Ooh, stanno per finire le feste, i compiti delle vacanze...torniamo a noi. Rileggendo i post ho notato che tu parli di tensioni A e B "verso massa". Forse è qui il malinteso. Quella tensione si misura da A a B, cioè ai capi delle due resistenze di emettitore, e applicando la legge di Ohm trovi la corrente che scorre nei finali. Sullo schema, in basso, si legge "tarare per 20mV FRA A e B". Quindi la corrente di riposo è di 45mA. Nel post del 23.12 hai misurato, correttamente, la tensione ai capi delle R122,123,124,125, da cui si vede che il canale dx è polarizzato un po' abbondante, e il sx molto scarso. Riesci a portare le somme delle tensioni su R122 + R123 e R124 + R125 a 20mV ?

Re: Criteri indagine guasto amplificatore

Inviato: 04 gen 2016, 23:07
da riccardo
Ohi. Ho finito le vacanze...il tempo a disposizione si è fatto di nuovo scarso. Vedi l'ora a cui scriviamo...Fin dall'inizio io ho misurato A e B sempre in riferimento alla massa presa dalle RCA di uscita. Sommando le tensioni misurate, ottenevo il valore fra A e B... Cmq, la situazione si è fatta pessima. Detto sopra, ho dimezzato la tensione eccessiva sostituendo il transistor T21 di cui al primo post del 30 dicembre. MI sono quindi detto che (non avendo testato l'HFE dei bacarozzi la prima volta) che pure T19 poteva essere sballato, e ho smontato ricontrollato (canale SX) T15 e T19. Pessima idea, una volta risaldati,(erano perfetti) il canale è andato alla deriva.-
Infatti:
R 122 = 0,0002 V
R 125= 0,0002 V
invece su R117 e R118 dove dovre avere 0,59 V ho lo sbalorditivo valore di 1,3 V.
Al che, ho spento rimesso il coperchio, e aspettato che mi venisse il giudizio necessario a capire che mii...a sia accaduto.