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Triodino III e affini

Inviato: 09 gen 2012, 19:46
da ilicetomauro
Siamo pronti?
Allora voglio fare una precisazione non mi va di sentire ma perchè non ti fai quello o questo,ma perchè non MONTI quelle valvole ma perchè NON VOGLIO SENTIRE NIENTE INTESIIIIIIIIIII.

Il circuito e quello le valvole pure possiamo cambiare i punti di lavoro dei tubi i componenti ecc possiamo partireeeeeee.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 09 gen 2012, 19:58
da ilicetomauro
Una precisazione sono ancora indeciso se farlo mono se farlo con raddrizzatore a vuoto se farlo mono e a vuoto comunque tenetelo in considerazione che potrebbe essere molto probabile. :inlove:

Re: Triodino III e affini

Inviato: 09 gen 2012, 22:56
da UnixMan
Per quanto riguarda i raddrizzatori, io resterei sullo stato solido, utilizzando però diodi Schottky in SiC in luogo dei normali diodi al silicio.

Se vuoi fare una cosa innovativa e raffinata, potresti mettere un MOSFET depletion connesso a mo' di CCS (tarato direi all'incirca sul triplo della corrente a riposo) tra il ponte di diodi ed il primo C di filtro, per limitare dinamicamente i picchi di corrente e ridurre quindi il rumore di rettificazione. Un po' come farebbe un diodo a vuoto, ma molto meglio (e senza i costi aggiuntivi e le rogne di questo). Però in tal caso (così come per il diodo a vuoto) il TA originale del Triodino non andrebbe più bene (ci vuole un secondario con tensione un po' più alta per compensare). Forse qui ti conviene evitare complicazioni e lasciare le cose come stanno (a parte i diodi SiC in luogo di quelli a giunzione).

Davanti (in serie) alla R da 270 Ohm tra "A" e "B" aggiungerei un ulteriore diodo. Sostituirei inoltre tale R con un giratore (vedi i vari thread in cui se ne sta parlando). Oppure puoi invertire le due cose e mettere l'induttanza al posto della R (sempre con il diodo davanti) ed il giratore al posto dell'induttanza (da provare a orecchio quale delle due opzioni suona meglio).

Infine, sostituirei tutti i gruppi RC di polarizzazione catodica: LED sotto le 6SN7, diodi Zener sotto le 300B, passando così dalla polarizzazione automatica a quella fissa.

Dual mono o stereo? dipende da quanto vuoi/puoi spendere. Ovviamente, dual-mono è meglio, ma i costi salgono. Una cosa che non ricordo più: nel progetto originale (che mi pare fosse previsto stereo) l'alimentazione è in qualche modo disaccoppiata tra i due canali oppure i punti A e B sono comuni ad entrambi i canali come si direbbe a giudicare dallo schema?

Se decidi di farlo stereo, prevedere un minimo di disaccoppiamento tra i canali IMHO è obbligatorio. L'alimentazione comune e condivisa è intollerabile. Se viceversa lo fai dual-mono, ovviamente il disaccoppiamento viene da se (ed è il migliore che ci possa essere...).

Bene. A questo punto, fossi in te comincerei con lo scaricarmi LTSpice, disegnare lo schema e provare qualche simulazione. Prima nella versione originale, poi con le varie modifiche. ;)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 10 gen 2012, 05:33
da ilicetomauro
Bene dove trovo LTspice e cosa devo scaricare oltre al programma? come funziona? madooooooooo

ci provo

Re: Triodino III e affini

Inviato: 10 gen 2012, 05:37
da ilicetomauro
Sto scaricando LTspiceIV e quello il programma?

Re: Triodino III e affini

Inviato: 10 gen 2012, 08:34
da ilicetomauro
per accorciare i tempi mi mandi qualche link dove descrive un giratore che fa al caso mio?

Re: Triodino III e affini

Inviato: 10 gen 2012, 12:08
da UnixMan
Si, il software è proprio LTspiceIV. Usa la funzione di ricerca sul forum (e/o Google) sia per trovare varie discussioni in cui si è parlato di LTSpice, di come si usa, dove trovare i modelli, ecc, che per quanto riguarda i giratori. Per questi c'è anche un lungo thread attivo proprio in questi giorni, leggilo.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 13 gen 2012, 12:43
da traferro
Salve a tutti, non scrivo molto ma vi leggo fin dalla fondazione :).
Io l ho costruito nel corso dell'anno ho cambiato diverse cose, ma sarei interessato a sapere quali opzioni vengono scelte, e se posso posso dare un piccolo contributo. Soprattutto in termi di esperienza. La configurazione attuale è Raddrizzatrici a vuoto e ho sdoppiato l'anodica dalle raddrizzatrici.
Il beneficio rispetto all'alimentazione singola è consistente. Filtri clc con capacità MKP.
Poi ho fatto altri esperimenti. Ho provato tutti i diversi tipi di stadi tensione (riportati su un articolo dettagliato di CHF) e alla fine ho optato per una soluzione con carico induttivo.
Tuttavia seguirò il treahd per vedere se ci sono applicazioni nuove ed interessanti.
PS. il consiglio di Unixman dei diodi di sezionamento l'ho già applicato, ovviamente solo tra stadi tensione e stadio finale.
Grazie a tutti.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 13 gen 2012, 14:27
da mau749
traferro ha scritto: ..........................
Poi ho fatto altri esperimenti. Ho provato tutti i diversi tipi di stadi tensione (riportati su un articolo dettagliato di CHF) e alla fine ho optato per una soluzione con carico induttivo.
....................
Se ho ben compreso semplice stadio a catodo comune con carico induttivo.

Con quale tubo?

Re: Triodino III e affini

Inviato: 13 gen 2012, 16:03
da traferro
mau749 ha scritto:
traferro ha scritto: ..........................
Poi ho fatto altri esperimenti. Ho provato tutti i diversi tipi di stadi tensione (riportati su un articolo dettagliato di CHF) e alla fine ho optato per una soluzione con carico induttivo.
....................
Se ho ben compreso semplice stadio a catodo comune con carico induttivo.

Con quale tubo?
so gia che mi attirerò degli strali, ma 6sn7 con induttanze da 80H. Ribadisco esperimenti.
Ho provato a mettere due led infrarossi in serie ma non hanno funzionato! quindi sono tornato a R con bypass di C.

se serve vi posso dire il numero di chf che riportarva diverse varianti di configurazione di stadio di tensione.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 13 gen 2012, 21:01
da UnixMan
traferro ha scritto:PS. il consiglio di Unixman dei diodi di sezionamento l'ho già applicato, ovviamente solo tra stadi tensione e stadio finale.
come lo hai realizzato?

per come è fatto lo schema originale, se metti semplicemente il diodo in serie alla R da 270 ohm come ho erroneamente indicato in un post precedente (non avevo notato che "A" va al driver e "B" alla finale e non viceversa come si fa' di solito), il "trucco" non funziona.

Infatti, dato che nello schema originale la finale prende la sua alimentazione a valle del punto in cui viene prelevata quella del driver, anche in presenza del diodo il driver risente comunque della modulazione indotta dalla finale (e quindi il diodo in quel punto sarebbe pressoché ininfluente).

Per implementare correttamente il disaccoppiamento tra gli stadi devi separare a monte, mettendo due diodi subito dopo il primo CLC che vanno ad alimentare separatamente uno la finale e l'altra la driver. In pratica un diodo lo dovresti mettere tra i due C da 470uF che ora sono in parallelo, scollegare il punto "A" (il driver) ed aggiungere un altro diodo ed un altro C per alimentare il driver (a monte dell'altro diodo, cioè i due diodi hanno gli anodi collegati insieme ai capi dell'uscita del CLC).

Oppure, potresti anche banalmente invertire "A" e "B", cioè collegare "A" alla finale e "B" al driver. In questo caso ti basterebbe aggiungere solo il diodo in serie alla R (prima però verifica le polarizzazioni e soprattutto tensione e dissipazione della finale).

Specie con il carico induttivo, la leggera riduzione della tensione sul driver dovuta alla cella RC non è un problema (mentre il filtraggio aggiuntivo sullo stadio con maggior guadagno non può che far bene). L'eliminazione della cella RC dallo stadio finale potrebbe addirittura risultare vantaggiosa per quanto riguarda il "PRAT" ("dinamica"/"velocità"/punch) percepito ma è sicuramente deleteria per il rumore in uno stadio che ha un PSRR bassissimo. Da verificare quindi all'ascolto: potresti provare così e, casomai fosse insoddisfacente, passare alla soluzione con i due diodi (che è anche leggermente superiore dal punto di vista del disaccoppiamento tra gli stadi, dato che in quel caso i due tubi sono entrambi disaccoppiati mentre in questa seconda versione la finale risente ancora delle modulazioni imposte dal driver, ancorché queste siano verosimilmente di entità molto modesta).

Re: Triodino III e affini

Inviato: 13 gen 2012, 21:12
da UnixMan
traferro ha scritto:Ho provato a mettere due led infrarossi in serie ma non hanno funzionato!
in che senso non hanno funzionato? suonava peggio o non funzionava proprio lo stadio? :?

(nel secondo caso è probabile qualche errore. Quant'è di norma la Vgk sulla 6SN7 con la polarizzazione RC?)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 14 gen 2012, 08:38
da traferro
UnixMan ha scritto:
traferro ha scritto:PS. il consiglio di Unixman dei diodi di sezionamento l'ho già applicato, ovviamente solo tra stadi tensione e stadio finale.
come lo hai realizzato?

per come è fatto lo schema originale, se metti semplicemente il diodo in serie alla R da 270 ohm come ho erroneamente indicato in un post precedente (non avevo notato che "A" va al driver e "B" alla finale e non viceversa come si fa' di solito), il "trucco" non funziona.

Infatti, dato che nello schema originale la finale prende la sua alimentazione a valle del punto in cui viene prelevata quella del driver, anche in presenza del diodo il driver risente comunque della modulazione indotta dalla finale (e quindi il diodo in quel punto sarebbe pressoché ininfluente).

Per implementare correttamente il disaccoppiamento tra gli stadi devi separare a monte, mettendo due diodi subito dopo il primo CLC che vanno ad alimentare separatamente uno la finale e l'altra la driver. In pratica un diodo lo dovresti mettere tra i due C da 470uF che ora sono in parallelo, scollegare il punto "A" (il driver) ed aggiungere un altro diodo ed un altro C per alimentare il driver (a monte dell'altro diodo, cioè i due diodi hanno gli anodi collegati insieme ai capi dell'uscita del CLC).

Oppure, potresti anche banalmente invertire "A" e "B", cioè collegare "A" alla finale e "B" al driver. In questo caso ti basterebbe aggiungere solo il diodo in serie alla R (prima però verifica le polarizzazioni e soprattutto tensione e dissipazione della finale).

Specie con il carico induttivo, la leggera riduzione della tensione sul driver dovuta alla cella RC non è un problema (mentre il filtraggio aggiuntivo sullo stadio con maggior guadagno non può che far bene). L'eliminazione della cella RC dallo stadio finale potrebbe addirittura risultare vantaggiosa per quanto riguarda il "PRAT" ("dinamica"/"velocità"/punch) percepito ma è sicuramente deleteria per il rumore in uno stadio che ha un PSRR bassissimo. Da verificare quindi all'ascolto: potresti provare così e, casomai fosse insoddisfacente, passare alla soluzione con i due diodi (che è anche leggermente superiore dal punto di vista del disaccoppiamento tra gli stadi, dato che in quel caso i due tubi sono entrambi disaccoppiati mentre in questa seconda versione la finale risente ancora delle modulazioni imposte dal driver, ancorché queste siano verosimilmente di entità molto modesta).
Carissimo Unixman,
ti ringrazio per i tuoi consigli e ti sarei molto grato se continuassi a fornirmeli.
Cio premesso la sezione alimentazione è in realtà stata molto cambiata. il punto (A) dello schema origianario è stato disconnesso come da te indicato. Ho seguito le tue istruzioni. Nel mio alimentatore ho uno standard CLC ed in cui la prima C è piccola (come gradito dalla rettificazione valvolare) una L e poi un C di dimensioni un po più generose. Trattandosi di Cond Mkp stiamo parlando di condensatori di capacita limitate (38uF).
Il sezionamento successivo era affidato ad una resistenza di 47K a cui segue un C di 10uF.
qui ho inserito il diodo tra l ultimo Condensatore del CLC della sezione ALimentazione e la resisenza di 47K.
Credo sia in linea con quanto da te evidenzato tuttavia se mi sbagliassi gradirei un consiglio.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 14 gen 2012, 08:46
da traferro
UnixMan ha scritto:
traferro ha scritto:Ho provato a mettere due led infrarossi in serie ma non hanno funzionato!
in che senso non hanno funzionato? suonava peggio o non funzionava proprio lo stadio? :?

(nel secondo caso è probabile qualche errore. Quant'è di norma la Vgk sulla 6SN7 con la polarizzazione RC?)
Sicuramente ho commesso qualche errore. Tuttavia non ho avuto il tempo di cercare la soluizione.
Purtroppo ho molto poco tempo per poter mi dedicare alla mia passione.

Comunque visto che sei cosi gentile mi permetto di sfruttare il tuo aiuto.

La tensione Vgk dovrebbe essere 6 volt. ho messo in serie (anodo -katodo) i due led e ho sostituito la resistenza di polarizzazione e relativo condenzatore di Bypass. Ma il risultato è che il suono era pessimo, e il katodo raggiungeva i 18 V. Scusa ma vado a memoria. E' passato un po di tempo.
Sicuramente sbaglio qualcosa. ho provato ad invertire i Led Ma ma è stato inutile.
Grazie per il tuo aiuto.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 14 gen 2012, 13:27
da UnixMan
traferro ha scritto:Nel mio alimentatore ho uno standard CLC ed in cui la prima C è piccola (come gradito dalla rettificazione valvolare) una L e poi un C di dimensioni un po più generose. Trattandosi di Cond Mkp stiamo parlando di condensatori di capacita limitate (38uF).
Il sezionamento successivo era affidato ad una resistenza di 47K a cui segue un C di 10uF.
qui ho inserito il diodo tra l ultimo Condensatore del CLC della sezione ALimentazione e la resisenza di 47K.
Credo sia in linea con quanto da te evidenzato tuttavia se mi sbagliassi gradirei un consiglio.
Quindi, se ho ben capito, prendi l'alimentazione della finale subito a valle del CLC (assorbimento della finale=I1 sul tuo schema, anche se non capisco perché hai simulato con un assorbimento così basso), mentre per il driver parti da qui aggiungendo il diodo ed una cella RC (assorbimento del driver=I2).

Se è così, direi sia sostanzialmente corretto. Gli unici dubbi sono sul dimensionamento dei vari componenti. Soprattutto i condensatori, che mi sembrano decisamente scarsini, specie quelli in uscita. :?:

A mio avviso con quei valori di C2 e C3 alle basse frequenze hai una Xc troppo elevata in serie ai circuiti audio (=>colorazioni, cattivo smorzamento, ecc).

Per di più (per quanto riguarda C1 e soprattutto C2) rischi che le risonanze del CLC ti finiscano in banda audio, dando luogo anche in questo caso a colorazioni significative del suono. Hai verificato a che frequenze finiscono?

Per quanto riguarda il valore di C1, vero che è sempre consigliabile restare bassi per limitare i picchi di corrente (e per non "stressare" inutilmente i diodi a vuoto laddove utilizzati), ma forse con appena 3.3u hai un po' esagerato per il verso opposto. :)

Io farei qualche prova aggiungendo degli elettrolitici "corposi" in parallelo a C2 e C3, ad esempio con dei 470u come quelli previsti dallo schema originale.

BTW: hai fatto qualche prova con e senza i diodi in serie agli RC dei driver? notato differenze?

Per quanto riguarda i LED, se avevi 18V decisamente c'era qualcosa che non andava. Quanta corrente fai passare nel driver, a riposo?

Re: Triodino III e affini

Inviato: 15 gen 2012, 08:43
da traferro
Buongiorno,
1) lo schema postato indica una corrente di pochi mA, solo perche per fare le simulazioni ho utilizzato lo "stepped Load" quindi gli altri milliampere arrivano dopo. (50mA) in tutto.
2) I condensatori di filtraggio, in realtà ho cominciato partendo da capacità molto maggiori, ed in seguito sono andato sostiuendo gli elettrolitici con mkp. L'idea alla base del progetto era di costruire un amp con meno silicio possibile ( i tuoi diodi hanno rappresentato un inversione interessane... Mai fossilizzarsi) e con meno elettrolitici. Vorrei utilizzare solo condizionatori più veloci.
In realtà dovrei cmq rimpolpare tutti i condensatori.
Ad orecchio grossi problemi di smorzamento e colorazioni non le rilevo. Purtroppo non so calcolare Xc.
3) Dopo l inserimento dei Diodi non ho avvertito grosse differenze. Tuttavia ho deciso di tenerli.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 15 gen 2012, 12:37
da UnixMan
traferro ha scritto:2) I condensatori di filtraggio, in realtà ho cominciato partendo da capacità molto maggiori, ed in seguito sono andato sostiuendo gli elettrolitici con mkp.
si, ovviamente immaginavo che il motivo fosse quello. :)

Hai provato anche con C a film "sostanziosi" in parallelo agli elettrolitici? (rapporto tra i valori dei C in parallelo compreso tra 1/10 e 1/100 max).
traferro ha scritto:Purtroppo non so calcolare Xc.
il calcolo della reattanza capacitiva è banale: Xc=1/2*Pi*f*C (con f in Hz e C in Farad, Xc è in Ohm).

Casomai non fosse chiaro, la Xc la puoi vedere come la "resistenza" che il condensatore oppone al passaggio della corrente. Tale "resistenza" varia ovviamente sia con la capacità che con la frequenza.

Per f=0 (cioè per la DC) la Xc è infinita (Xc=1/0) per qualsiasi valore di C. Analogamente, per f->infinito Xc->0 sempre, a prescindere da C.

Invece, per qualsiasi valore finito (e non nullo) di f, la Xc è inversamente proporzionale a C: tanto più la capacità è piccola, tanto maggiore è Xc e viceversa. Ad esempio, ad una frequenza f=10Hz, un C da 39uF ha una reattanza pari a:

Xc = 1/6.28*10*39E-6 ~= 1/2450E-6 = 10^6/2450 ~= 410 Ohm

Per una spiegazione un po' più dettagliata, vedi ad es.:

http://www.microst.it/tutorial/reattanz ... itiva.html
http://www.microst.it/tutorial/reattanz ... iva_3.html
http://www.galileimirandola.it/elettro/ ... TIEL22.HTM

In un tipico circuito di uscita SE come il tuo, l'alimentatore è direttamente in serie con il circuito di uscita.

Detto in altri termini, l'impedenza di uscita dell'alimentatore è in serie con la rp della finale ed il carico riflesso dal TU.

Idealmente, l'alimentatore dovrebbe rappresentare un cortocircuito perfetto per la AC (componenti variabili) a qualsiasi frequenza, cioè avere Zout=0 per qualsiasi f>0.

(in pratica non è materialmente possibile annullare l'impedenza di uscita dell'alimentatore. Utilizzando regolatori attivi a SS ci si può andare vicino, scendendo ad impedenze dell'ordine di pochi mOhm o anche meno. Ma ci si ritroverebbe con un ulteriore circuito attivo in serie al segnale...).

Nel tuo caso, l'impedenza di uscita dell'alimentatore sostanzialmente è determinata dalla Xc dell'ultimo C di filtro (in realtà ci sarebbero da tenere in considerazione le interazioni con il resto del filtro, ed in particolare l'effetto delle risonanze del CLC, ma almeno per il momento evitiamo di aggiungere ulteriori complicazioni).

Tale Xc rappresenta quindi un elemento "parassita" indesiderato in serie al circuito di uscita. Elemento che per di più è variabile con la frequenza, per cui altera il comportamento dell'intero sistema al variare della stessa.

Pertanto, per limitare il più possibile la sua influenza sul funzionamento del circuito, si dovrebbe fare in modo Xc sia sempre trascurabile rispetto alle altre due impedenze (la rp del tubo ed il carico riflesso dal TU) per qualsiasi frequenza nel range di normale funzionamento del circuito (in pratica a quella minima, quindi di solito si considera la Xc per f=10Hz).

Per quanto riguarda il problema delle risonanze nei filtri di alimentazione, se ne è parlato a lungo in passato. Ad es., dai una occhiata a questo vecchio thread:

max valore ripple tollerabile in alimentatori anodici

Re: Triodino III e affini

Inviato: 15 gen 2012, 13:22
da Marcus
UnixMan ha scritto:Pertanto, per limitare il più possibile la sua influenza sul funzionamento del circuito, si dovrebbe fare in modo che - a qualsiasi frequenza - Xc sia sempre trascurabile rispetto alle altre due impedenze (la rp del tubo ed il carico riflesso dal TU).
Ciao

Potresti indicare un rapporto di massima? 1/10 potrebbe andare bene o è ancora troppo alto?

Per l'analisi dei filtri può essere utile usare AADE Filter Design.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 15 gen 2012, 13:48
da UnixMan
Marcus ha scritto:Potresti indicare un rapporto di massima? 1/10 potrebbe andare bene o è ancora troppo alto?
si, di solito si considera 1/10 come rapporto minimo (quello massimo è ovviamente imposto da problemi pratici...). Ovviamente, per l'impedenza riflessa del TU devi considerare il caso peggiore (minimo dell'impedenza del carico ed effetti della non-idealità del TU alle basse frequenze). Idem per la rp (valore minimo nel range di funzionamento prevedibile).
Marcus ha scritto:Per l'analisi dei filtri può essere utile usare AADE Filter Design.
non lo conosco. Io di solito uso Spice (LTSpice, MicroCAP, ecc), che permette di modellare e verificare (quasi) qualsiasi cosa si voglia. ;)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 15 gen 2012, 14:35
da Marcus
UnixMan ha scritto:non lo conosco. Io di solito uso Spice (LTSpice, MicroCAP, ecc), che permette di modellare e verificare (quasi) qualsiasi cosa si voglia. ;)
certamente questi sono più completi, ma per un'analisi veloce e per chi non conosce molto spice può essere un'alternativa;
avevo postato alcune simulazioni nel 3d sul Ta e sulle induttanze per 6c45p.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 16 gen 2012, 13:44
da EF80
raddrizzatore a vuoto, bias fisso per la 300b, zener sotto la catodo della 6sn7 bassa. elettrolitici bypassati con mkp da almeno 4,7uF

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 11:52
da traferro
UnixMan ha scritto:
traferro ha scritto:2) I condensatori di filtraggio, in realtà ho cominciato partendo da capacità molto maggiori, ed in seguito sono andato sostiuendo gli elettrolitici con mkp.
si, ovviamente immaginavo che il motivo fosse quello. :)

Hai provato anche con C a film "sostanziosi" in parallelo agli elettrolitici? (rapporto tra i valori dei C in parallelo compreso tra 1/10 e 1/100 max).
Si in effetti si ho fatto anche quella prova. Io mi tenevo sui 1/20 infatti avevo un C da 100uf bypassato da uno da 4.7 Uf mkp.
Ho provato anche un ulteriore Bypass da .47 Uf o giu dilì.

Alla fine ho tirato via anche l ultimo elettrolitico e ho aggiunto un 17,5 mk.. qualcosa Ducati (ex motor) nuovo di pacca.
Dovrei dargli una sistemata perchè in effetti volevo rimpinguare il primo cond. Solo che mi sale un po troppo l anodica.
Quindi dovrei in realtaà aggiungere uno stadio RC passando da CLC a CRCLC. In sostanza bisogna un po ristudiare il tutto. Considerando anche i tuoi preziosi consigli.

Tuttavia volevo provare a passare al led Biasing. Ma anche lo zener in effetti potrebbe essere un idea!

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 11:59
da traferro
UnixMan ha scritto:
Per quanto riguarda i LED, se avevi 18V decisamente c'era qualcosa che non andava. Quanta corrente fai passare nel driver, a riposo?
Dovrebbero essere (5/6 Ma) La Resistenza di catodo è una 2.2 K Baypassata.
Per dirla tutta in realta è un integrato con due stadi tensione identici descritti sopra. L idea progettuale era di produrre una cancellazione della distorsione! Progetto ambizioso. :)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 14:34
da UnixMan
traferro ha scritto:Dovrebbero essere (5/6 Ma) La Resistenza di catodo è una 2.2 K Baypassata.
per quanto riguarda i LED, mi è venuto un dubbio: sarà mica che hai usato un tipo pensato per funzionare senza R di limitazione (con CCS integrato)?
traferro ha scritto:Per dirla tutta in realta è un integrato con due stadi tensione identici descritti sopra. L idea progettuale era di produrre una cancellazione della distorsione! Progetto ambizioso. :)
non funziona. ;)

In primo luogo perché per avere la stessa distorsione due stadi identici dovrebbero anche processare segnali di pari ampiezza. Se tu metti due stadi uguali in cascata, il secondo processa un segnale che inevitabilmente ha ampiezza nettamente maggiore dell'altro, quindi distorce di più (ed in generale anche in modo diverso). Per cui la distorsione non si cancellerà mai efficaciemente.

Inoltre, la "cancellazione armonica" con stadi simili è un trucco che serve solo ad ottenere THD più basse, ma raramente migliora la qualità effettiva all'ascolto (anzi, molti autori sostengono che se ottimizzi per la minima THD "combinata", ottieni un netto peggioramento della qualità all'ascolto).

Questo perché la riduzione della THD la ottieni al prezzo di "spostare" la distorsione verso ordini maggiori e scombinare il decadimento armonico: le armoniche "asimmetriche", (quelle di ordine pari, soprattutto la 2a) tendono a "cancellarsi" (la loro ampiezza relativa si riduce) ma quelle "simmetriche" (di ordine dispari, 3a, 5a, ecc) non solo NON vengono ridotte, ma anzi aumentano in ampiezza e numero.

(tieni conto che le distorsioni armoniche di due stadi in cascata non si sommano banalmente tra loro. Casomai si moltiplicano. Per ottenere una "vera" cancellazione armonica che riduca veramente la distorsione -senza "danni collaterali"- avresti bisogno di uno stadio che abbia una distorsione perfettamente complementare a quella dello stadio precedente. Sfortunatamente, un dispositivo con caratteristiche tali da poter dare un risultato del genere non esiste).

In genere, piuttosto che minimizzare la distorsione totale, ai fini della qualità percepita è sempre meglio minimizzare il numero di stadi ed ottimizzare ciascuno di essi per la minima distorsione "locale" (cosa che in generale è inconciliabile con la minimizzazione per cancellazione armonica della distorsione complessiva in uscita).

Se vuoi un integrato, IMHO è meglio scegliere un tubo con un guadagno più alto mantenendo la (tornando alla) struttura a due soli stadi. ;)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 16:23
da EF80
A parte che la cancellazione armonica e' in se fallimentare, perche' se usi 2 stadi simili ad esempio per eliminare la 2^ armonica inevitabilmente ti spunta una terza :D forse per questo c'e' chi dice che non suona bene, perche' le armonica pari sono + piacevoli che le dispari :)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 17:51
da traferro
UnixMan ha scritto:
traferro ha scritto:Dovrebbero essere (5/6 Ma) La Resistenza di catodo è una 2.2 K Baypassata.
per quanto riguarda i LED, mi è venuto un dubbio: sarà mica che hai usato un tipo pensato per funzionare senza R di limitazione (con CCS integrato)?
In realta sono dei Led acquistati dal Mercatino .. quindi senza specifica ;) ma se hai delle sigle da consigliarmi potrei provare a comprarne.
grazie

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 18:10
da UnixMan
traferro ha scritto:In realta sono dei Led acquistati dal Mercatino .. quindi senza specifica ;) ma se hai delle sigle da consigliarmi potrei provare a comprarne.
mmmh, se devi arrivare intorno ai 6V, forse ti conviene usare uno zener (5.6V o 6.3V) piuttosto che una serie di LED. :?:

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 18:13
da traferro
UnixMan ha scritto:
traferro ha scritto:Per dirla tutta in realta è un integrato con due stadi tensione identici descritti sopra. L idea progettuale era di produrre una cancellazione della distorsione! Progetto ambizioso. :)
non funziona. ;)

In primo luogo perché per avere la stessa distorsione due stadi identici dovrebbero anche processare segnali di pari ampiezza. Se tu metti due stadi uguali in cascata, il secondo processa un segnale che inevitabilmente ha ampiezza nettamente maggiore dell'altro, quindi distorce di più (ed in generale anche in modo diverso). Per cui la distorsione non si cancellerà mai efficaciemente.

Inoltre, la "cancellazione armonica" con stadi simili è un trucco che serve solo ad ottenere THD più basse, ma raramente migliora la qualità effettiva all'ascolto (anzi, molti autori sostengono che se ottimizzi per la minima THD "combinata", ottieni un netto peggioramento della qualità all'ascolto).

Questo perché la riduzione della THD la ottieni al prezzo di "spostare" la distorsione verso ordini maggiori e scombinare il decadimento armonico: le armoniche "asimmetriche", (quelle di ordine pari, soprattutto la 2a) tendono a "cancellarsi" (la loro ampiezza relativa si riduce) ma quelle "simmetriche" (di ordine dispari, 3a, 5a, ecc) non solo NON vengono ridotte, ma anzi aumentano in ampiezza e numero.

(tieni conto che le distorsioni armoniche di due stadi in cascata non si sommano banalmente tra loro. Casomai si moltiplicano. Per ottenere una "vera" cancellazione armonica che riduca veramente la distorsione -senza "danni collaterali"- avresti bisogno di uno stadio che abbia una distorsione perfettamente complementare a quella dello stadio precedente. Sfortunatamente, un dispositivo con caratteristiche tali da poter dare un risultato del genere non esiste).

In genere, piuttosto che minimizzare la distorsione totale, ai fini della qualità percepita è sempre meglio minimizzare il numero di stadi ed ottimizzare ciascuno di essi per la minima distorsione "locale" (cosa che in generale è inconciliabile con la minimizzazione per cancellazione armonica della distorsione complessiva in uscita).

Se vuoi un integrato, IMHO è meglio scegliere un tubo con un guadagno più alto mantenendo la (tornando alla) struttura a due soli stadi. ;)
Avevo detto che era un progetto ambizioso. Tutto stracondivisibile, In linea teorica la cancellazione per essere praticabile dovresti avere dei componenti identici. E con punti di lavoro identici. Ancora piu impossibile :)
In realta le armoniche dispari sono di entità minore nei triodi quindi anche se raddopiano bisognerebbe vedere di quanto .. in assoluto. IMHO.
In tutti i casi all'epoca mi ero documentato.. nn ricordo se era SBench o qualcun altro che aveva prodotto un a discreta letteratura.
Ma dopo che ho maturato una opinione molto simile alla tua ho pensato che l unica strada era di "cercare" i punti di lavoro che suonano meglio ... con piccole variazioni di resistenze di fuga e di carico... consapevole che l orecchio è "principe". Sempre IMHO.
Avevo pensato ad un 6sl7 ma poi vuoi perchè mi piace il suono dell 6sn7. vuoi perche il tempo tende -> 0 mi sono tenuto le 6sn7 con doppio stadio.
In tutti i casi voglio seguire il td perche se arrivano delle idee per sperimentare qualche innovazione mi piacerebbe provare vedi CSS o Led o zener su 2A3.
Grazie a tutti

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 18:46
da mau749
traferro ha scritto: ...................
Avevo pensato ad un 6sl7 ma poi vuoi perchè mi piace il suono dell 6sn7. vuoi perche il tempo tende -> 0 mi sono tenuto le 6sn7 con doppio stadio.
In tutti i casi voglio seguire il td perche se arrivano delle idee per sperimentare qualche innovazione mi piacerebbe provare vedi CSS o Led o zener su 2A3.
Grazie a tutti
Tanto per dirne un'altra potresti utilizzare la 6J5 che è elettricamente identica ad una sezione della 6SN7 ma non lo è sonicamente in un semplice catodo comune con CCS (C4S) sull'anodo e led sul catodo.

Lo stadio guadagna meno del mu-follower e quindi la sensibilità in ingresso è tale da richiedere un (buon) pre che pompi almeno 5-6V RMS.

E' una soluzione che ho mantenuto per molto tempo e con grande soddisfazione sui miei 300B (ero partito anch'io dal Triodino III) prima di approdare all'attuale con una EL84 a triodo e carico induttivo e con il solito led sul catodo.

Se poi hai bisogno di maggiore sensibilità in ingresso, anche se non a livello di integrato vero e proprio, c'è sempre la 6C45-P...

Ciao

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 19:32
da UnixMan
traferro ha scritto:Avevo detto che era un progetto ambizioso. Tutto stracondivisibile, In linea teorica la cancellazione per essere praticabile dovresti avere dei componenti identici. E con punti di lavoro identici.
NO! :shake:

Anche in quel caso NON avresti "cancellazione". Le armoniche non si sommano!

(in un sistema non-lineare il principio di sovrapposizione degli effetti NON vale. Ed in generale la funzione di trasferimento di due stadi in cascata è il prodotto delle funzioni di trasferimento dei singoli stadi).

Per avere una vera "cancellazione armonica" ti servirebbe un dispositivo la cui funzione di trasferimento abbia una non-linearità esattamente complementare a quella del triodo la cui distorsione vorresti cancellare (laddove la funzione di trasferimento del triodo "piega in giù", quella del dispositivo "X" dovrebbe piegare "in su" e viceversa). Il prodotto delle due funzioni di trasferimento dovrebbe risultare una retta. Due curve uguali NON faranno mai una retta!
traferro ha scritto:In realta le armoniche dispari sono di entità minore nei triodi quindi anche se raddopiano bisognerebbe vedere di quanto ..
magari fosse come pensi. Ripeto, le armoniche non si sommano. Se ne formano di più (e di sempre "peggiori" man mano che aumenta il numero di stadi in cascata) perché la parte di armoniche pari che "sparisce" in realtà viene convertita in armoniche di ordine superiore.

Prova a vedere la cosa graficamente: una distorsione di 2a armonica corrisponde ad uno "schiacciamento" di una semionda. Se questa forma d'onda schiacciata la fai passare in un secondo stadio che schiaccia la semionda opposta (anche in misura perfettamente uguale), riottieni forse una sinusoide perfetta? O piuttosto ottieni una sinusoide schiacciata da entrambi i lati?

Fai presto a vederlo sia qualitativamente che quantitativamente: basta fare due misure. Volendo anche solo in simulazione, con Spice.

edit: casomai non lo sapessi, una sinusoide schiacciata simmetricamente da entrambi i lati è una sinusoide affetta da distorsione di 3a armonica... ;)
traferro ha scritto:Avevo pensato ad un 6sl7
un classico. Oppure potresti provare con un pentodino, magari a triodo. Soluzione piuttosto comune pure quella, vedi ad es. Thorsten ... o Ciuffoli.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 gen 2012, 20:14
da mariovalvola
Effettivamente, la cancellazione armonica, è una chimera. Riesci anche ad abbassare la distorsione armonica. Il problema è che ti trovi con molta distorsione d'intermodulazione. All'ascolto, finita la suggestione della bassa distorsione armonica, cominci a trovare più difetti che pregi.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 18 gen 2012, 12:39
da traferro
Grazie a tutti per il contibuto, e i buoni consigli.
Ora ho capito che il mio progetto "ambizioso" in realtà era utopico... per non dire impossibile.. concedetemelo.
Continuerò a leggere ;) ancora grazie

Re: Triodino III e affini

Inviato: 23 gen 2012, 12:50
da traferro
UnixMan ha scritto:
traferro ha scritto:In realta sono dei Led acquistati dal Mercatino .. quindi senza specifica ;) ma se hai delle sigle da consigliarmi potrei provare a comprarne.
mmmh, se devi arrivare intorno ai 6V, forse ti conviene usare uno zener (5.6V o 6.3V) piuttosto che una serie di LED. :?:
Ok confermo che sono circa 6,6 volt. potresti cortessemente consigliarmi una sigla di zener da provare? grazie

Re: Triodino III e affini

Inviato: 23 gen 2012, 13:54
da UnixMan
traferro ha scritto:Ok confermo che sono circa 6,6 volt. potresti cortessemente consigliarmi una sigla di zener da provare? grazie
uno vale l'altro, cerca semplicemente uno zener da 6.3V. Hai una dissipazione minima (Pd=Ik*Vz), quindi un componente qualsiasi da 1/4W va benissimo (puoi metterne anche uno più grande, ma non andrei oltre 1W altrimenti rischi di stare troppo sul "ginocchio" della curva).

Re: Triodino III e affini

Inviato: 17 giu 2016, 12:21
da traferro
Salve a tutti dopo qualche anno ho deciso di riprendere il saldatore. Ho rimpolpato un po i condizionatori aggiungeno 136 Uf alla seconda gambina del p greco.
le cose vanno meglio. L hum è sceso anceh se non è perfetto!!! :)
allego la foto dell'oscilloscopio. Quelli sono 40mv piccopicco, ingressi non a massa( volume a zero!!!)
Devo rifare i calcoli della reattanza! :party:

Re: Triodino III e affini

Inviato: 28 mar 2018, 11:57
da traferro
Ciao A tutti,
come promesso ecco lo schema di massima del mio 2a3 che avete sentito all'ultimo (spero solo in ordine di tempo) Bottom.
Da allora ho solo rimpolpato i condensatori di filtro del pigreco, ma l idea è di aggiungerne un altro e fare un doppio pigreco, questo perche la 5r4, come scritto sopra accetta solo 4 uF come filtro capacitivo, quindi ho deciso per ora di fare un RC, da sostituire con un LC.
Sper siate buoni e non mi massacriate, tuttavia sono graditi suggerimenti.
Grazie a tutti.
Ps. il diodo di separazione tra stadioo tensione e stadio finale, come suggerito da Unixman, e la configurazione della sezione PSU è separata (destro sinistro) fin dalle valvoli rettificatrici. Ossia queste condividono il Trasformatore di alimentazione. Di li in poi tutto separato.
I diodi sui catodi sono da 6v. ho usato quelli solo per il disegno. (altro suggerimento di Unixman)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 28 mar 2018, 14:25
da gluca
riesci a mettere più grande? la figura è piccolina

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 06:51
da traferro
traferro ha scritto:Ciao A tutti,
come promesso ecco lo schema di massima del mio 2a3 che avete sentito all'ultimo (spero solo in ordine di tempo) Bottom.
Da allora ho solo rimpolpato i condensatori di filtro del pigreco, ma l idea è di aggiungerne un altro e fare un doppio pigreco, questo perche la 5r4, come scritto sopra accetta solo 4 uF come filtro capacitivo, quindi ho deciso per ora di fare un RC, da sostituire con un LC.
Sper siate buoni e non mi massacriate, tuttavia sono graditi suggerimenti.
Grazie a tutti.
Ps. il diodo di separazione tra stadioo tensione e stadio finale, come suggerito da Unixman, e la configurazione della sezione PSU è separata (destro sinistro) fin dalle valvoli rettificatrici. Ossia queste condividono il Trasformatore di alimentazione. Di li in poi tutto separato.
I diodi sui catodi sono da 6v. ho usato quelli solo per il disegno. (altro suggerimento di Unixman)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 08:05
da gluca
ma ti serve tutto quel guadagno (le 2 6SN7 una dopo l'altra?)

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 08:46
da plovati
Come sono fatti gli induttori da 100H ?
Pensavo che con la 6SN7 ci volessero sui 3-400H..

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 09:08
da mariovalvola
A me, a Modena, era piaciuto pur con tutte le mi riserve anche ideologiche.
Con le difficili casse di Filippo, andava bene.
Gluca ha ragione. Due stadi in cascata, oltretutto con carico induttivo, forniscono un guadagno abnorme e una banda passante non mostruosamente ampia.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 09:38
da mariovalvola
La storia dei 4uF è sempre da contestualizzare. In certi casi il condensatore può essere più alto

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 09:55
da traferro
mariovalvola ha scritto:A me, a Modena, era piaciuto pur con tutte le mi riserve anche ideologiche.
Con le difficili casse di Filippo, andava bene.
Gluca ha ragione. Due stadi in cascata, oltretutto con carico induttivo, forniscono un guadagno abnorme e una banda passante non mostruosamente ampia.
Ciao Mario (troppo buono), e Gluca.
Si sicuramente il guadagno è sovradimensionato, con i conseguenti rischi di rumore (ho detto rischi perchè in effetti tanto rumore non fa).
Per la banda l'idea è stata di aumentare gli interstadio (o almeno il secondo).
L'idea di avere ragionare su di un carico induttivo era di avere maggior swing.

Posto che potrei ritornare sui miei passi e tornare ad un catodo comune su uno dei due stadi, potrebbe aver senso tornare al carico resistivo sul primo stadio?
o è meglio il secondo?

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 10:05
da gluca
suggerei di lasciare il primo stadio così come è compreso il C di accoppiamento e di trasformare il secondo stadio in un follower caricato da induttanza collegato direttamente alla griglia della 2A3. probabilmente la sensibiltà sarà alta, dimmi tu

ciao

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 11:20
da mariovalvola
Oppure un srpp di 6SN7 scegliendo l'uscita da usare.
Il filamento della 2A3 come lo hai acceso?

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 11:28
da traferro
gluca ha scritto:suggerei di lasciare il primo stadio così come è compreso il C di accoppiamento e di trasformare il secondo stadio in un follower caricato da induttanza collegato direttamente alla griglia della 2A3. probabilmente la sensibiltà sarà alta, dimmi tu

ciao
Grazie gluca, ci penserò, molto interessante!

Tornando al mio scheam aggiugno che qualcosa di simile al mio caricamento lo avevo trovato su TUBECAD.com

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 11:31
da traferro
mariovalvola ha scritto:La storia dei 4uF è sempre da contestualizzare. In certi casi il condensatore può essere più alto
Ciao ho fatto delle prove raddoppiandolo, non so se alla lunga le rettificatrici possono soffrire. Ma i risultati non sono stati particolarmente billanti.
Diciamo che gia con lo stadio RC si ottiene il 50% del beneficio(in termini di riduzine del Ripple), anche se il PSUD non dà un responso parlmente affascinante, ma io non so ben interpretarlo.
Mi ripropongo di rifare simulazioni e magari chiedere maggiori consigli.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 11:32
da traferro
mariovalvola ha scritto:Oppure un srpp di 6SN7 scegliendo l'uscita da usare.
Il filamento della 2A3 come lo hai acceso?
Ciao,
in effetti gli stadi di ingresso li ho provati un po tutti anni fa. Tenete presente che lo uso come integrato!

Il filamento della 2A3 è in alimentato in alternata!

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 11:34
da traferro
plovati ha scritto:Come sono fatti gli induttori da 100H ?
Pensavo che con la 6SN7 ci volessero sui 3-400H..
mei li ha fatti il mio avvolgitore di fiducia, non ho particolari specifiche! mi spiace.
non so ho visto impieghi con 100H e ho scelto quella strada.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 12:02
da mariovalvola
Psud, sicuramente ti segnala il superamento della zona sicura.
Se vuoi combattere seriamente il rumore, prova i DHT regs. Potrebbe valerne la pena.
La dinamica viene aiutata anche da un ampli assolutamente silenzioso.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 29 mar 2018, 14:32
da traferro
mariovalvola ha scritto:Psud, sicuramente ti segnala il superamento della zona sicura.
Se vuoi combattere seriamente il rumore, prova i DHT regs. Potrebbe valerne la pena.
La dinamica viene aiutata anche da un ampli assolutamente silenzioso.
Mario Ricordo perfettamente il tuo consiglio.

ho visto le istruzioni del coleman, non sono proprio banali, e poi dovrei rifare l'alimentazione.

ma ci penserò.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 06 apr 2019, 07:21
da traferro
gluca ha scritto:suggerei di lasciare il primo stadio così come è compreso il C di accoppiamento e di trasformare il secondo stadio in un follower caricato da induttanza collegato direttamente alla griglia della 2A3. probabilmente la sensibiltà sarà alta, dimmi tu

ciao

Dopo circa un anno!!!! come vola il tempo ho provato i suggerimenti tuoi e di Mario.

Spostato l induttanza su catodo. Devo fare ancora ascolti, ma la perdita di guadagno è evidente, con una sola 6sn7 e l'altra in follower, il guadagno non è sufficiente a pilotare la 2A3. AD occhio o a orecchio saremo a un quarto di watt con il potenziometro a palla!

Farò un po di ascolti, per capire meglio. Dopodichè intravedo un paio di strade:
a)sostituire la prima 6sn7 con una 6sl7, e provare.
b) ritornare come era prima.
c) what else?

Re: Triodino III e affini

Inviato: 06 apr 2019, 12:08
da mariovalvola
Prova una coppia di EC86 come driver. Una per canale

Re: Triodino III e affini

Inviato: 06 apr 2019, 13:35
da hobbit
Ancora non ho trovato il tempo di utilizzare le mie 6b4g ;( (sovrapponibili alle 2a3), ma mi sembra di ricordare che per avere il guadagno necessario per pilotare a piena potenza la finale con uno stadio secco c'è bisogno almeno di una 6sl7 o di una ecc81, meglio la ecc83 o un pentodo.

Re: Triodino III e affini

Inviato: 06 apr 2019, 14:52
da mariovalvola
Infatti il Mu della EC86 è intorno a 63. :smile:

e86c siemens 1

SECTION 1

Test conditions:
Va : 165 (V) Swing +/- 16,5 V (10%)
Vg : -1,7 (V) Swing +/- 0,17 V (10%)

Test results:
Ia : 5,47 (mA)
Ra : 6,85 (kohm) Ra = dVa/dIa
Gm : 9,21 (mA/V) Gm = dIa/dVg
mu : 63 (-)

Il problema è che due sezioni di 6SN7 in cascata sono troppe e una, se non hai sorgenti che escono a 4V (come i Dac Gustard) divente difficile.