nullo ha scritto:Che è poi quello che faccio io col Super dip, ma con la differenza che il flusso dei dati non sarebbe costante usando la meccanica non bufferizzata e dotata di controllo di errore?
grosso modo l'idea è quella. Il problema però è che il link dalla meccanica è sincrono. Per cui qualsiasi cosa ci metti dietro non può che usare due strategie:
reclocking sincrono: utilizza un PLL (o FLL) per agganciarsi al clock del segnale in ingresso; la costante di tempo (il filtro) del PLL filtra anche il jitter in ingresso riducendo le componenti a frequenza più elevata.
reclocking asincrono (ASRC): utilizza un clock indipendente, "libero", per ricampionare il segnale in ingresso ed ottenere uno stream di uscita sincronizzato al clock locale (tipicamente realizzando anche un "upsampling" nel corso del processo).
Il problema è che nel primo caso il clock locale deve restare per forza di cose "agganciato" a quello in ingresso e vengono ridotte solo alcune componenti del jitter in ingresso. Nel secondo caso (ASRC), invece, il jitter in ingresso viene "convertito" in errori nei dati similmente a quanto avverrebbe in un DAC (sia pure con un certo livello di "reiezione", variabile a seconda della complessità e qualità dell'algoritmo utilizzato per implementare l'ASRC stesso).
nullo ha scritto:C'erano comunque anche dei test che correlavano jitter e vibrazioni, può succedere anche con oscillatori?
ovviamente si. Un oscillatore al quarzo è un dispositivo elettromeccanico che è sensibile alle vibrazioni (nonché alle variazioni di temperatura ed a tante altre cose).
nullo ha scritto:Tra l'altro il lavoro di George, ha già dimostrato l'influenza nefasta sulle alimentazione della chiavetta e quindi devo dedurre sull'oscillatore della stessa?..... comunque ho visto che ci sono già in commercio ed in rete un sacco di proposte al riguardo. Perché non ci hanno pensato loro?
si, ovviamente l'importanza dell'alimentazione è dovuta proprio alla estrema sensibilità degli oscillatori (anche) a questa. Non è che Manunta non ci abbia pensato, nella pennetta tutte le varie parti sono servite da regolatori dedicati. Il problema è che hanno voluto fare un oggetto piccolo, economico, comodo e facile da usare. Quindi hanno preso l'alimentazione direttamente dalla USB ed inevitabilmente hanno dovuto mettere degli alimentatori interni basati su convertitori DC/DC (ovviamente switching) per generare le varie tensioni necessarie. Altrettanto inevitabilmente, stante anche i limiti imposti dalle dimensioni al layout ed alle capacità di filtro, questo ha portato ad alimentazioni tuttaltro che ottimali.
Probabilmente non per caso adesso hanno fatto uscire anche una versione più evoluta, che non è più in formato "USB stick" ma un più classico scatolotto con alimentazione separata. Che dovrebbe essere molto interessante (tra l'altro prevede anche l'uscita diretta in formato I2S). Sfortunatamente hanno anche alzato il prezzo in modo IMHO esagerato.