..allego parti di uno scambio avuto con Ferdinando, in pratica il seguito di ciò a cui egli aveva accennato sopra, c'è il frutto delle mie prime elucubrazioni, ora credo di aver fatto ancora qualche tentennante passo, sottoporro prima a lui le conclusioni..
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Ciao,
abbasso la testa e raccolgo la bonaria sfida....comincio con qualche risposta e spero che continuerai ad aiutarmi con altre domande (giuste possibilmente
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Cosa deve fare un giradischi? sai rispondere? sei sicuro? pensaci bene.
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Sono da tre giorni con la testa su un piatto ( spero di non finire come il Battista), la domanda ha una risposta tendente ad un'infinita lunghezza, oppure è semplicissima?
Se nel giradischi è compreso il braccio e non la cartuccia, esso deve permettere a quest'ultima di eprimere al meglio la sua capacità di estrapolare i dati contenuti nel disco, chiamiamola riposta politica
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Cosa deve fare un piatto?
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Deve ruotare in maniera costante, non deve imporre nessuna (propria) sollecitazione ulteriore al disco, deve rimanere insensibile a quelle esterne, deve opporre una resistenza pressoche infinita alla pressione della cartuccia durante la lettura del disco. La forma emisferica sembra in grado di dare rigidità e stabilità durante la rotazione ( la massa alta al centro dovrebbe impedire sbandamenti), inoltre non dovrebbe risuonare.
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Cosa deve fare un braccio? E una testina?
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Deve accompagnare la cartuccia durante la lettura, garantendole allinemento, una pressione costante sul disco, un angolo opportuno. Pressione costante significa che la puntina ( se il cantilever è sufficentemente rigido in rapporto al braccio), potrà seguire in maniera precisa le informazone del microsolco, ma.. il disco non è perfetto!
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Così il braccio, deve rispondere alle sollecitazioni che le ondulazioni del disco imporranno alla cartuccia, dovrà assorbirle senza innescare oscillazioni (buon rapporto fra cedevolezza del cantilever e massa del braccio + la sua risposta alle variazioni di stato). Presumo che le più importanti, non possano essere più di un paio al giro, > di 2 al secondo. Dovrammo essere fuori banda, se tutto è perfettamente bilanciato, potremmo ritenerle trascurabili, salvo per la variazione dell'angolo di lettura.
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...e un mat?
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Deve massimizzare l'accoppiamento fra disco e piatto, difficile da raggiungere anche usando un clamp a vite, così sarebbe meglio morbido per seguire le imperfezioni, ma deve essere rigidissimo per far picchire duro la puntina, un bel contrasto.
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Qual'è il compito del motore? questa è la domanda giusta, non quale motore!
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Giusto perbacco!, Un motore deve avere la forza giusta al giusto numero di giri, una costanza di rotazione nel tempo, un alto frazionamento ( scusami il termine) per avere una spinta omogenea, comunque la performanece è migliorabile tramite l'ausilio di un volano.
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Qual'è il compito del perno? non quale perno. Perno?
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Il perno deve permettere una rotazione con un basso attrito ed una perfetta stabilità. Un perno largo dovrebbe avere un maggior attrito, ma è, a parità di materiale più resistente alle sollecitazioni e rappresenta una maggior superfice d'appoggio per il piatto, a garanzia di una minor elasticità del sistema.
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Com'è fatto un disco? E come è fatto un solco? e com'è modulata un'informazione incisa? qual'è la sua dimensione? qual'è la resistenza meccanica del supporto? cosa provoca uno stilo nuovo al passaggio?
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Qui non devo pensare, devo studiare, mi sembrano dati nozionistici.
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Prova a pensare di essere un cantilever! Come ti senti? E adesso prova a pensare di essere lo stilo. Va meglio o peggio?
Dopo che ti sarai risposto (perchè nella domanda è già contenuta la risposta) forse comincerai ad intravedere il metodo.
Tutte queste domande, e qualche decina di altre che nel percorso incontri, sono già la risposta.
Il perno è da 50mm perchè il giradischi deve fare il giradischi. Il piatto è un piatto fatto così per la stessa ragione, e così via fino all'ultimo granulo di talco.
Ma allora solo quello è il giradischi?
Sicuramente no. Sono molti i giradischi e nessun'altro monta lo stesso perno e lo stesso piatto o lo stesso ultimo granulo di talco.
Lo stesso Eldorado di Russo si potrebbe realizzare con perno da 49, 48, 47, 46,..........10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, 0 (Zero) mm.
Anche il piatto potrebbe essere pesante 19 chili come 19 grammi.
E suonare sempre allo stesso modo dove per modo si intende "impronta" data da un metodo.
Servirebbe il talco? mah! si, boh! pensaci.
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La rigidità ed il peso del piatto vanno messi in rapporto con le varie cedevolezze, non è facile bilanciare il tutto, posso pensarci, posso figurami i comportamenti, ma i valori da mettere in campo, sono cose da tecnici preparati.
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Hai dimostrato di averci pensato!
Peccato che tutte le risposte siano "Politically correct", frutto di più che discreta cultura "rivistara".
Stando così le cose, ripartiamo! Di nuovo accendendo la testa e il buon senso prima di bocca e mani. Troverai nel Forum, nella discussione che hai aperto da poco (piatti, perni, motori, mat, bracci ecc.), un metodo diverso di approcciare il problema. Mi permetterò, questa volta, di partire dall'inizio e non dalla fine (visto che le molle ad aria esistono già, parliamone). Questa volta partirò dal presupposto che "Eldorado" (l'omissione dell'articolo "lo" apostrofato è proprio voluta) non esista ancora. Stampa e conserva gli interventi perché credo che dirò cose che nessun altro mai ha detto (Anche eretiche!
)) e vi farò vedere le cose dal punto di vista dello stilo.... che deve essere un santo! e del disco.... che non fa altro che prendere schiaffoni durante la sua esistenza. E il perno non ce lo mettiamo? Sapessi come gli rode...!
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Santa donna dev'essere tua moglie!
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Nota : questo è il secondo a farlo notare, finirò per farmi dei problemi
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Ti/vi ho già scritto che nei prossimi tempi sarò meno presente, ma vorrei leggervi. Di tanto in tanto interverrò. Sforzate le meningi.
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Ciao, Roberto