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Inviato: 14 ago 2006, 07:43
da Dragone
Mi servirebbe lo schema di un ricevitore infrarosso a 2 canali devo comandarci un motorino per regolare il volume del pre, come telecomando non sarebbe male poter utilizzare quello della tv.

Saluti, Stefano

Inviato: 14 ago 2006, 14:06
da mrjam
Ciao Dragone

Le trasmissioni su infrarossi dei telecomandi rispettano, ovviamente - come in tutti i tipi di comunicazioni, degli standard. I protocolli più diffusi sono quelli di sony e di philips, e tra questi ultimi l'RC5 (remote control 5).

Se intendi usare un telecomando che già possiedi, come quello della tv, devi conoscerene il protocollo di trasmissione.
Nell'RC5 hai un treno di impulsi a 36kHz contenente, fra gli altri, 5 bit che identificano l'apparecchio destinatario della trasmissione (il cui scopo è evitare di comandare altri apparecchi a portata del trasmettitore) e 6 bit che definiscono il comando da eseguire (vol+, vol -, ch+, ch-, mute, ecc)

Esistono alcuni IC che decodificano determinati protocolli, ma sono di difficile reperimento (IMHO!) e soprattutto non universali come vuoi tu!

La soluzione più versatile è il microcontrollore, dei progetti che trovi su web usano tale IC.
Con qualche componente di contorno e una routine relativamente semplice hai il circuito che ti necessita!

Mi spiace non poterti servire la cosidetta "pappa pronta" ma il progetto di un pre completamente asservito da microcontrollore (con attenuatore R-2R a relais, encoder e display a matrice di punti) è al momunto solo nella mia mente e su alcuni appunti sparsi! Un giorno lo condividerò con voi, per ora ..nada! Sorry!

Ti consiglio di provare i PIC della Microchip con un compilatore Basic, se sei completamente digiuno di elettr. digitale e programmazione il primo periodo sarà infruttuoso di realizzazioni pratiche (tranne qualche led che lampeggia :D ) ma una volta acquisita una certa dimestichezza.. divertimento assicurato!! Al pari di un circuito a valvole ben suonante!

Welcome to fantastic world of microcontrollers!


Buon AudioFaidate!

Ciao
Roberto

Inviato: 14 ago 2006, 16:25
da nick
Ciao Dragone,
potrebbe tornarti utile questo progetto?
http://home1.stofanet.dk/hvaba/stepperv ... epper.html
ciao
Nick

Inviato: 14 ago 2006, 16:44
da Dragone
non male con i passo passo, ne ho giusto qualcuno che mi avanza e potrebbe fare al caso mio

Mi basterebbe in pratica un doppio interruttore per comandare un motorino di un cd-rom ridotto, non è mia intenzione comandare gli ingressi

Per quanto riguarda la programmazione dei pic, mi sono sempre ripromesso di farmi un programmatore, ma per mancanza di tempo non l' ho mai realizzato, anche se mi sono documentato abbastanza su questo, anche se mi ricordo più poco del c++ e direi nulla dell' assembly

Il telecomando non è un problema, ho visto ci sono i philips universali quelli con solo 4 tasti, al limite non mi farei problemi a costruire anche quello

Intanto comincio a vedere il progetto con il passo passo, però c'è sempre il pic da programmare........

se avete un progettino con 2 interruttori semplice semplice sarebbe il massimo

Saluti, Stefano

Inviato: 14 ago 2006, 17:19
da Giaime
Andando un attimino OT, ho notato che in giro ci sono vari progetti di controllori capaci di pilotare i potenziometri motorizzati.

Ma se uno volesse evitare del tutto il potenziometro? Esiste qualche soluzione a relé (pensavo che con 4 relè bipolari si possono ottenere 16 combinazioni diverse, ossia 16 step per canale, bisogna pensare però come metterli e che resistenze usare!), oppure addirittura quei chip "Volume Control" (es LMC1982CIN)? Suonano davvero male oppure sono passabili?

L'idea sarebbe di usare un micro (per fortuna me li programma un amico 8) ) che controlli sia un qualche tipo di dispositivo a relé e un piccolo display a led.

Grazie :)


Saluti termoionici


Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 14 ago 2006, 17:27
da Dragone
ma è così bello vedere la manopolona che gira da sola :D :D :D :D

e quali sarebbero sti progetti che non li trovo per i potenziometri motorizzati???

Saluti, Stefano

Inviato: 14 ago 2006, 17:47
da Giaime
Beh c'è un po' di roba in rete, basta che cerchi.

Comunque il mio problema è che un pot motorizzato costa un po' caro... non sono sicuro di essere capace di "motorizzarne" uno.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Inviato: 14 ago 2006, 18:10
da mauropenasa
Io feci degli sviluppi con controllo a IR per applicazioni commerciali, in passato.
Forse il problema principale, quando si pensa a questo genere di oggetti (ed anche ad un pre configurato per lavorare in remoto) è proprio mettere in riga le differenti esigenze che uno potrebbe avere.
Se valutiamo il contenuto di questi pochi interventi capiamo ce le esigenze sono molto variegate:
- Motorizzato (quindi disporre dei semplici 2 canali alternati, ottenibili anche da un semplice remote IR a 2 canali in kit per usi generici
- Gruppo di relay come gestione di volume ad alto "lignaggio"
- Uso o non uso di chips dedicati, a volte decantati a volte bistrattati. In ogni caso sempre elementi attivi sul segnale, nel bene e nel male (ma questo vale anche per gli elementi passivi come i relay....)
- Per tutti, se il controllo è a distanza, tranne che per la soluzione con il manopolone di Dragone, serve in pratica un elemento grafico che definisca la posizione del volume (display, led e/o quant' altro)
- poi c' è l'annoso problema di "valorizzazione", per cui uno se fa 30 pensa pure al 31 e prevede anche le commutazioni degli input. In particolare, se cominci a mettere un display con un certo numero di caratteri (o grafico) i costi e la complessità circuitale comincia a giustificare un' implemento "serio" del micro usato, quindi con un minimo di menu ed opzioni ecc...

Ecco, anche io come mrjam sono il primo che "intanto che ci penso" non faccio nulla... :oops:
Di certo le soluzioni a chips attivi devono essere vagliate con metodo, perchè incidono fortemente sul suono degli apparecchi. Questo comporta molto tempo per studiare la situazione. Forse si può dire che con le soluzioni passive (relay e motorizzato) almeno uno sa di che morte morirà (contatti ed adattamento di impedenze varie).

Servirebbe conoscere una esigenza standard per questo genere di applicazioni, anche modulare, volendo, ma sapere in concreto cosa si debba mettere in campo....

Riguardo i remote commerciali, si deve ricordare che quelli emettono segnali standard per una certa categoria di prodotti. Se hai un remote Philips (TV) ed in casa di quegli apparecchi non ce ne sono tutto OK, ma se uno si trova un TV stessa marca, la cosa diventa complessa. L' RC5 permette di codificare molte categorie di apparecchi Philips, ed ha pure dei codici apparecchio o in disuso o non applicati su larga scala, quindi usabili per queste semplici applicazioni. Solo che serve farsi pure il remote custom....
(ma farne uno custom in legno ben decorato per uso audio forse sarebbe una risorsa, non un limite....)

ciao


Mauro
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Inviato: 14 ago 2006, 18:57
da mrjam
Ecco, anche io come mrjam sono il primo che "intanto che ci penso" non faccio nulla...
Ciao Mauro
Credo che il problema di fondo siano le "sole" 24 ore (non il quotidiano finanziario!) che abbiamo a disposizione nella giornata :D :D
Tra il lavoro e gli altri progetti diy, del pre ho solo lo schema di massima e un .xls con le formule per la rete R-2R 7bit a relais da pilotare col PIC (con un F877 o multiplexati)

Una caratteristica della sezione IR che volevo implementare è l'opposto di ciò che ho visto su alcuni (non ricordo quali!) apparecchi hi-fi. Mi spiego meglio: in ambito diy è sicuramente utile poter usare dei telecomandi che si possiedono/recuperano, ciò che occorre è una routine che "impari" il codice RC5 relativo al comando che si vuole impartire al pre.
Esempio:
(Display) "Premere Tasto VOL+"
(Telecomando) premo tasto 4
Il micro conserva questa informazione nella eprom e associa il codice del tasto "4" alla subroutine che aumenta il volume.
Se cambio il telecomando rieseguo la routine (da menù) e aggiorno i comandi. Per evitare di comandare altri apparecchi avrò l'accortezza di fare le prove di rito con gli altri apparecchi nella portata del telecomando.
..poi ci sono i telecomandi programmabili! Con qualche prova si dovrebbe trovare un codice univoco. Io ho un Simplex Meliconi in attesa di utilizzo...

Non vedo di buon occhio gli IC digital pot. Anche se non ho ancora basi sperimentali su di essi.


Buon AudioFaidate!

Ciao
Roberto

Inviato: 14 ago 2006, 19:26
da mauropenasa
Mhmmm, Roberto, condivido la cosa del tempo.... :)

Per il remote, certo le possibilità per rendere flessibile il sistema sono quelle (o trasmettitore custom o uso "ad apprendimento" di cose commericiali".
Io ho sempre amato l' opzione "ad apprendimento", al motto "di remote ne abbiamo già fin troppi per casa..." :D
Tanto che ho già sfruttato questo principio (autoapprendimento) in miei progetti ad orientamento commerciale.
Qui sono un poco dibattuto sul da farsi. Lo sviluppo di routine in grado di avere questa prerogrativa con quasi tutti i remote in commercio (usando chips economici e compatti) mi è costato molto lavoro, in passato, perché ho dovuto in pratica sviluppare tutto da 0, studiando a fondo tutte le peculiarità che ci sono in cirolazione (e sono tante). A questo punto, una applicazione di questi miei studi deve per forza essere in qualche modo condizionata, altrimenti nel giro di pochi giorni ti ritrovi con il software clonato e gente che lucra a spese del mio lavoro di sviluppo....
Diciamo che tempo permettendo, io un soft/hard di trasmissione/ricezione custum e free per i DIYs potrei anche "regalarlo", mentre sull' auto apprendimento avrei delle remore di carattere economico. Potrei farlo agevolmente, ma sarei costretto a "vendere" tipo i chips già programmati o cose del genere, ma dopo la storia del commercioale/non commerciale di evolution non credo che sia una buona idea (più rogne che utilità)-
In alternativa si dovrebbe sviluppare qualcosa open source, ma basato però su risorse comuni. Oppure un semplice soft che veda solo un certo tipo di code, come RC5, e che si limiti ad "apprendere" solo il codice tasto del caso o al massimo anche il subaddress... (giochetti, in confronto al campionamento universale compresso che dovetti implementare io.... 8) )
Se l' oggetto interessa, potremmo anche buttare giù una piattaforma di lavoro open su questo tema....

ciao


Mauro
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Inviato: 14 ago 2006, 19:31
da Giaime
Molto interessante.

Ah, ci sarebbe pure il CS3310:
http://www.cirrus.com/en/pubs/proDatash ... 310_F1.pdf
http://digilander.libero.it/paeng/a_ste ... ntrol_.htm

Bisognerebbe capire dove lo si può trovare, le performance mi sembrano buone almeno quanto un potenziometro vecchio stile.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Inviato: 14 ago 2006, 19:51
da mauropenasa
Giaime, quel chips è molto diffuso, tutto sommato, lo trovi da Rs in giù....
E' gemello anzi , "progenitore" (visto che è nato prima in casa Crystal) delle varie opzioni PGA23xx di Texas, che sembra siano anche più performanti.

Il suo uso è però condizionato da una serie di situazioni:
Serve un buffer in ingresso, non tanto perchè ha 10K di impedenza, ma perchè la THD aumenta oltre i 600ohm di impedenza del generatore a monte.
Poi ha un opamp interno che lavora tra l'altro a bassa tensione (+-5V), quindi non puoi metterci ai capi segnali con tensioni rms maggiori di circa 2,7Vrms. Il rischio di satuaralo con certi stadi D/A è sempre dietro l'angolo. Per questo ci sarebbero alcuni modelli di PGAxxxx a +-15v.
Uno dei problemi di questo genere di chips è che alla stregua dei pre ad opamp (ma poi di tutti i pre attivi) sono molto sensibili al contesto, per cui puoi trarci o un suono eccellente o una schifezza solo trascurando o meno alcuni particolari o tipo di accoppiamenti...

ciao


Mauro
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Inviato: 14 ago 2006, 21:17
da Giaime
Grazie Mauro per le preziose informazioni, mi sa che ordinerò il pot motorizzato presso diyclub.biz :)

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Inviato: 14 ago 2006, 21:40
da drpaolo
Grazie Mauro per le preziose informazioni, mi sa che ordinerò il pot motorizzato presso diyclub.biz
Giaime, non ti arrendere per così poco, la termoionica è più complessa ! :D

Puoi cominciare con un controllore con interfaccia manuale, predisposto per il telecomando.
Se il numero di step non è elevato, l'attenuazione può essere controllata da PIC tramite potenziometro; fai leggere al PIC il tempo di scarica di un condensatore collegato ad un piedino tramite potenziometro e lo rapporti all'attenuazione voluta tramite il pilotaggio di relè.

Buona la tua idea di usare un display a led; i display LCD economici retroilluminati generano una quantità di disturbi troppo elevata, a mio avviso.

Occorrerà un po' di "magheggio" per pilotare attenuatore e display senza che l'uno interferisca con l'altro (si richiede un uso astuto dell' interrupt di sistema), ma la cosa è possibile.

Oltretutto, in questa maniera, si possono realizzare attenuatori con impedenza costante.

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 14 ago 2006, 21:44
da Giaime
Grazie Paolo!

ho capito quale potrebbe essere l'indirizzo, ma non ho capito bene se intendi, nel tuo post, di pilotare una batteria di relé, un pot motorizzato o che altro.

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Inviato: 14 ago 2006, 22:36
da drpaolo
In realtà si potrebbero pilotare entrambi, in quanto molti comuni PIC possono anche uscire in PWM e quindi pilotare il motore del potenziometro tramite una semplice interfaccia di potenza, leggendo contemporaneamente il feedback di posizione in arrivo dal potenziometro stesso.

Il firmware diventerebbe un po' più complicato, ma sempre gestibile da un programmatore di PIC smaliziato (il tuo amico).

Il pilotaggio di relè sarebbe però piu' semplice, in quanto hai sempre in memoria il dato di attenuazione impostato.

Il pilotaggio dei relè e la loro corretta scelta pone qualche problema, ma questo è un altro discorso...

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 15 ago 2006, 00:07
da mauropenasa
Buona la tua idea di usare un display a led; i display LCD economici retroilluminati generano una quantità di disturbi troppo elevata, a mio avviso.

Occorrerà un po' di "magheggio" per pilotare attenuatore e display senza che l'uno interferisca con l'altro (si richiede un uso astuto dell' interrupt di sistema), ma la cosa è possibile.
A me i display lcd mi sanno sempre di macchina del caffe, e con i modelli normali non leggi più nulla oltre i 2m di distanza....
Forse i disturbi restano comunque in un ambito di schermatura, perchè in ogni caso sto tipo di schede (che di disturbi ne emettono praticamente sempre) è meglio farle compatte e metterle davanti con tanto di contropannello o involucro metallico schermante... D' altronde anche il multiplexing eventuale per i led un pò "di fronti" in banda audio li crea comunque....
Ho usato molte opzioni "di tendenza" per la visualizzazione, come i display noritake a matrice di punti blu (a vuoto), ma consumano una caterba e costano altrettanto.... :D

Forse meglio le soluzioni minimaliste alla PSaudio o Krell, con l' occhietto a numeretti che ti dice il livello... :D
ciao


Mauro
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Inviato: 15 ago 2006, 00:10
da Giaime
Vabbè, allora ci metto una 6E5 per indicare il livello 8) 8) 8)

Immagine

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Inviato: 15 ago 2006, 16:18
da plovati
Mauro e Paolo, mi sembra che ci sia la possibilita' e l'interesse per un comando di volume a IR open source....
Se poi qualcuno vendesse il PIC gia' programmato con il FW sviluppato e discusso secondo la modalita' open source io sarei il primo a comprarlo :)

_________
Piergiorgio

Inviato: 16 ago 2006, 15:58
da mauropenasa
Per me....
Questa potrebbe essere la mia potenziale applicazione:

Immagine

In pratica un semplice modulino frontale in cui si prendono tutte le decisioni, Basato su controller molto compatti ed economici + qualche Cmos. Integrato un semplice encoder manuale, la visualizzazione del livello a 7seg, ed infine una protuberanza laterale con la selezione ed indicazione degli input (facilmente "mascherabile" in caso di non uso dell' opzione). Potrebbe essere integrata anche l'alimentazione locale, per rendere il tutto integrabile a vecchi lavori. Dalla scheda di controllo dovrebbero uscire solo alcuni connettori per la gestione locale delle periferiche, meglio se seriale (anche semplici shift reg Cmos...). La periferica dovrebbe integrare il chips di interfaccia scelto e l' eventuale driver di potenza, nel caso del motore o dei relay (ULN2003 ed affini...).
Ovviamente nel caso di uso di motorizzato, propabilmente basterebbe la sezione IR, perchè per l'indicazione del volume esiste la posizione della manopola del pot motorizzato.... boh...
Se qualcuno ha opinioni in proposito a questo piano di massima....

ciao


Mauro
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Inviato: 16 ago 2006, 17:09
da Giaime
Quindi, caro Mauro, tu lasceresti aperte le possibilità sia di usare un chip di volume digitale (come quelli di cui sopra) da pilotare tramite l'interfaccia seriale, sia la possibilità di usare un driver per motori e il pot motorizzato?

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

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Inviato: 16 ago 2006, 18:21
da mauropenasa
Certo, Giaime, compresa la possibilità del volume a "relay a pesatura binaria", citati da Paolo e Roberto. A cambiare sarebbe la struttura logica locale (sulla scheda pre), ovviamente collegamento diretto in caso di chips dedicati (cd3310 e famiglia o DAC moltiplicatori seriali) o logica ser/par locale in caso di relay o motori vari, o altre soluzioni più complesse (come dac moltiplicatori ad ingresso dati paralleli).
Come detto sopra, il caso del motore può essere variegato. Per usare una soluzione con il display servirebbe mettere l' encoder di posizione sul pot, come ha detto Paolo, quindi si tratta anche di capire se conviente implementare questa opzione o non sia sufficiente non utilizzare affatto il display e l'encoder per regolare il volume, limitandosi alla semplice manopola meccanica (che ovviamente indica sempre la posizione del volume motorizzato....).
Ovviamente ogni implementazione diversa dovrà adattare il firmware, perchè la routine di load di un CS3310 sarà diversa di quella per un LM1972 piuttosto che di una batteria di relay....

ciao





Mauro
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Inviato: 17 ago 2006, 14:25
da mrjam
Bravo Mauro, hai stilato un bel programmino multiutente!
Condivido l'idea di limitare la flessibilità di ricezione IR ai codici RC5.

Io ho una prospettiva diversa dalla tua, il codice che svilupperò lo condividerò con tutti (non mi curo dei clonatori cinesi ..non campo dall'audio!), solo che non sarà universale, cioè niente pot motorizzati o IC digital pot! ..solo un attenuatore resistivo a relais, un selettore ingressi, l'encoder, qualche tasto e il display, oltre ad una connessione seriale esterna per interfacciare il micro del pre col micro del dac a ingresso multiplo (asservendolo allo stesso telecomando).

Proprio riguardo al display, quando è stato immesso sul mercato mi piaceva quello blu (anche se un po' tamarro :D ) ..ora no! Ogni mattina prendo il caffè e me lo trovo davanti!! ..mai in un mio apparecchio! (difatti nel mio CD Transport ho usato il filtro rosso)
Le alternative sono dunque i 7-segmenti ..ma mi sanno di calcolatrice!! ..anche se li usa JR Design Group!

Cosa ne pensi di una serie di moduli led a matrice di punti? Bella rogna eh! ..con una sfilza di shift-registers a pilotarli e un codice un pò lunghetto!
Però vuoi mettere l'impatto estetico!! ..ne varrebbe la pena!
Non ho ancora approfondito la ricerca, magari tu puoi essermi d'aiuto! Ti sei imbattuto in qualche mostriciattolo smd a 1000pin che riceve in seriale 4-8bits e pilota un elevato numero di uscite (tipo Standard HD44780)?

Torno al'IR. Un grosso problema di questa trasmissione sono i segnali spuri e riflessi che lo inquinano. Hai usato qualche tecnica particolare per evitare l'errore nella ricezione dei codici?
Un progettista di sistemi elettronici per gli yatch (money..money!!) di mia conoscenza usava una finestra su tre treni di impulsi, li confrontava e in base alla statistica giudicava la ricezione. Quando si telecomandano cose che costano un patrimonio è importante evitare l'errore, il volume del pre è decisamente meno critico :D ma un circuito ad alta immunità è sempre ben accetto!!

Giaime
Scusami, ma una domanda mi viene spontanea ..non sopporti gli OpAmp -i bacarozzi!!- e vuoi usare il CS3310? :grin:

Immagine


Buon AudioFaidate!

Ciao
Roberto

Inviato: 17 ago 2006, 15:26
da mauropenasa
Io ho una prospettiva diversa dalla tua, il codice che svilupperò lo condividerò con tutti (non mi curo dei clonatori cinesi ..non campo dall'audio!)....
Non fraintendermi... :)
In primo luogo parlavo di "condividere" miei sviluppi software potenzialmente commerciali e molto performanti, non le semplici routine più o meno complesse per un RC5 o un display o un menu. Come dicevo, io ho sviluppato una tecnica (più di una, per la verità) di campionamento IR "universale" che ha la peculiarità di essere implementabile in chips con pochissima memoria di sistema e di programma, per capirci l' ho implementata su un Pic12F629 in un circuito miniaturizzato.... Vien da se che il frutto di questo lavoro certosino non lo posso certo mettere in rete a disposizione di tutti....
In secondo luogo, anche io quando posso metto a disposizione i miei lavori, e potrebbe essere il caso di questa situazione, per me abbastanza ordinaria.
Poi, a mia esperienza, se ci sono clonatori non sono tanto Cinesi (perchè loro sono ormai più avanti di noi sul piano del soft.... :) ),
Ma casomai temo le "grandi Aziende" nostrane, anche audio, perchè se dai una occhiata alle ridicole soluzioni software che marchi blasonati adottano, credo che anche un lavoretto come questo potrebbe essere un colpo di inventiva non indifferente..... ;)


display:
Mah, è sempre un bel casino, la questione estetica. La matrice di punti, in effetti, aumenta leggermente la complessità circuitale, ma alla fine non sempre da una resa estetica evidente. E' bella se la vedi senza distinguere la puntinatura, altrimenti hai un effetto ambiguo (tabellone di segnalazione autostradale). Quindi dovresti usare una dimensione talmente piccola da rendere il tutto poco leggibile, alla fine...
Una cosa che temo è "l' effetto strobo" del multiplexing di questi dispositivi, sempre dietro l' angolo, specie in ambienti soft come i soggiorni di sera....
Va poi detto che dovendo monitorare di continuo sia IR che l' encoder, la probabilità di distogliere l'attenzione soft dal mux e creare dei "flick luminosi" è abbastanza elevata. Io feci varie applicazioni del genere (mux di led), ma dire che durante la ricezione del RC5 non ci fosse un leggerissimo lampeggio sarebbe una bugia. Tanto è che quasi quasi pensavo di pilotare in modo continuo i 2 semplici 7seg, senza mux....

IR: no problem. Le routine che uso io, che per inciso sono molto comuni, come concezione (sampling ciclico), e simili a quelle che si trovano in rete, non mi hanno mai dato problemi ne con i disturbi ne con gli altri code. So che molti programmatori si affidano a tecniche di controllo errore o campionamenti multipli, ma una profonda conoscenza del fenomeno porta a difinire controlli tutto sommato elementari. Una cosa fondamentale è anche l' uso di discriminatori hardware (IR recevers) ben filtrati e performanti, in modo da generare di loro un buon segnale utile....

ciao


Mauro
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Inviato: 17 ago 2006, 16:19
da drpaolo
Va poi detto che dovendo monitorare di continuo sia IR che l' encoder, la probabilità di distogliere l'attenzione soft dal mux e creare dei "flick luminosi" è abbastanza elevata.
Perchè non lavoriamo in multitasking, Mauro ? Un micro per il controllo e un micro per il display, che si scambiano di continuo i dati.

Io faccio così, di solito e uso i PIC 16F628, per ragioni di costo e di approvvigionamento.
Ma casomai temo le "grandi Aziende" nostrane, anche audio, perchè se dai una occhiata alle ridicole soluzioni software che marchi blasonati adottano, credo che anche un lavoretto come questo potrebbe essere un colpo di inventiva non indifferente.....
In questo ti do' pienamente ragione; anch'io sarei restio a foraggiare gratuitamente le "Aziende" nostrane.

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 17 ago 2006, 17:05
da mauropenasa
Mah, Paolo, qualche anno fà sarei stato scettico (un bravo programmatore sfruttava al meglio le risorse programmabili, anche per il loro costo di base). Attualmente, qualsiasi argomento sarebbe smontato facilmente, perchè in effetti costa meno un Pic di una sua applicazione hardware equivalente (led ecc...).
Diciamo che è una opzione gestibile, in particolare se si desiderasse aumentare le opzioni massime disponibili.

Anche io ho usato qualche volta il 16F628, che peraltro costa molto poco. Pensavo di usarlo anche per questa applicazione, in effetti.
Se le funzioni restano come da disegno (7seg ecc...), credo che non ci siano problemi nell' usare un unico 16F628.
Diciamo che con un semplice uso di qualche shift reg cmos (4094 e 4021) si può gestire tutta la rete di visualizzazione e di input in modo par/ser senza tanta complessità, ne circuitale ne di soft.
Come dicevo, pensavo addirittura di fissare i led con un paio di 4094 dedicati, nella versione 74hc4094 in modo da dare fino a 5mA per segmento e finita li. Poche lire, aggiornamento (seriale a 3fili) a discrezione del chips e niente "flick"(e anche niente rumore di communtazione continuo).
Ovviamente se si sceglie una forma più complessa meglio un micro dedicato....

PS: in realtà, specie i led caldi, come il rosso, una volta messi dietro alla finestra in plexiglass rosso, danno un ottimo effetto "qualitativo", perchè non vedi ne segmenti spenti ne altro, solo un numero a luce leggermente diffusa. Paradossalmente, credo di non avere visto una visualizzazione più "rassicurante" dei 7seg rossi, tra vacuum blu, verdi, LCD grafici ecc...
Unica cosa, solo 0-99 e stop, niente menu o cose del genere....

ciao




Mauro
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Inviato: 17 ago 2006, 17:09
da mrjam
Ciao Mauro

Hai valutato i '595 per i 7 segmenti? Con 2 clock e il latch in uscita risolvi il problema dello sfarfallio. Invii i dati clockandoli in ingresso, con un fronte sul secondo clock li passi in uscita e torni a monitorare encoder e tasti, l'IR lo terrei sotto interrupt.

Bada, non è che ti voglio insegnare nulla ;) penso a voce alta! :D :D

Non mi è tanto chiara la tua visione del condividere/proteggere :(
..comunque volevo solo esprimere i miei propositi. Non critico chi protegge il suo lavoro (ripeto: per me non lo è!), anzi fai bene a non fornirlo "a gratis" agli avvoltoi cinesi/nostrani!
Hai già dato tanto alla community! Grazie a nome di tutti!
Sto sviluppando un'idea per il settore automobilistico ..col cavolo che la metto su un forum!! ;)
Scusa se posso essere apparso accusatorio :|

DrPaolo ..due micro per questo circuito? Mi sembra uno spreco di risorse ..meglio sfruttare interrupt e shift-registers. Cosa ne pensi?


Buon AudioFaidate!

Ciao
Roberto

Inviato: 17 ago 2006, 17:35
da drpaolo
DrPaolo ..due micro per questo circuito? Mi sembra uno spreco di risorse ..meglio sfruttare interrupt e shift-registers. Cosa ne pensi?
E perchè è uno spreco di risorse ? sempre di silicio si tratta ! :)

Usando i 595 dovresti poi usare display a 7 segmenti intelligenti, oppure un decoder BCD-7 segmenti, con un costo maggiore in pcb e in tempo di montaggio (che ci vuoi fare, io ragiono così).

Collegando i display ad un micro supereconomico io posso regolare a piacere il periodo di multiplexing, riducendo o evitando lo sfarfallio e posso - ad es.- far lampeggiare i display in particolari condizioni di uso, riservando l'uso dell'interrupt del micro principale alla sua funzione peculiare, cioè quella di detezione (che schifo di parola !) del segnale IR.

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 17 ago 2006, 17:42
da mrjam
E perchè è uno spreco di risorse ? sempre di silicio si tratta !
:D :D :D :D :D :D

Non fa una piega!!


Buon AudioFaidate!

Ciao
Roberto

Inviato: 17 ago 2006, 18:42
da mauropenasa
Anche io ho una mentalità come Paolo, non posso fare a meno di cercare di bilanciare al massimo risorse e risultato, anche se in pratica per queste cose non cambia quasi nulla, poche frazioni di euro o giù di li....

Riguardo alla mia idea di usare un serial/parallel 4094 (che peraltro mi obbliga comunque a "mapparmi i caratteri" in una matrice software, più o meno come nel caso del 595), è legata ad una ipotesi di gestione del I/O pin to pin (un pò alla "controller") anzichè nel classico modo a latch paralleli (da processore classico). Diciamo che entrambe le soluzioni possono fare il lavoro, e se usassi i miei amati intel 51 family, magari ci farei il pensierino.
Un 16F628, chips che pensavo "ideale" allo scopo, dispone di 16 I/O massimi, e dobbiamo ricordare che servono almeno 3pin per controllare la scheda input in seriale e prudenzialmente 4 o5 per un controllo configurabile e flessibile per la scheda pre, quindi una porta va per conto suo. Serve poi un input IR, 2 input encoder a quadratura.... non ho spazio per gestioni "parallele" a latch, ma per serial latch ho ancora risorse. Posso pure multiplexare la seriale dei dispositivi di visualizzazione (out 4094) con quella degli input (in 4021) con un demux 4053, e ci sto giusto.

Ovviamente anche solo aggiungere un display 7seg o qualche altro I/O probabilmente mi convincerebbe a mettere un pic dedicato e buona notte...
Parte delle scelte si fanno anche perchè in fondo uno ha nel cassetto routine pronte o situazioni già note ed usate, per andare velocemente sul sicuro, diciamo (in tema di tempo libero....).

PS: riguardo dare/non dare: ti sei risposto da solo con il tuo esempio specifico. Uno fa le sue cose ma condivide quello che può "ragionevolmente" condividere. Nel caso specifico, io come altri dispongo di software più "avanzato" per la sezione IR ed il resto, ma che non posso condividere. Le situazioni standard che riguardano questa idea però sono abbastanza comuni e non ci sono problemi a pubblicarne i software ed hardware, una volta messi a punto. Questo volevo dire.... :oops:

ciao


Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html

Inviato: 18 ago 2006, 13:22
da mrjam
Allora buon lavoro a tutti!! :D



Buon AudioFaidate!

Ciao
Roberto

Inviato: 19 ago 2006, 00:48
da plovati
non per fare il rompi a tutti i costi, ma un bel diplay alfanumerico 16*2?
Permetterebbe di usare un solo PIC, con il codice di piu facile lettura e servono solo poche linee di IO usando la modalita a 1 nibble.
Poi ciascuno se lo potrebbe customizzare facilmente...
Ce ne sono ormai di tutti i tipi inclusi LED e VFD compatibili.


_________
Piergiorgio

Inviato: 19 ago 2006, 12:45
da drpaolo
I display 16x2 economici sono troppo rumorosi (almeno quelli che ho provato), Piergiorgio e il loro rumore è a banda larga.

La retroilluminazione, poi, aumenta eccessivamente il consumo del sistema
(questo è il mio parere, ovviamente).

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 19 ago 2006, 14:52
da mauropenasa
Mah, Piergiorgio, La mia sensazione sui display alfanumerici (o grafici) standard l' ho espressa qualche intervento fa....
Io ho usato appunto quasi tutto quel che c' è in giro, Vacuum alfanumerici e grafici (si parte da 350mA solo per il display, anche spento, come dice Paolo), oltre ai soliti LCD.
Gli LCD che un Diy può trovare sono a lettura ore 6, cioè devi leggerli stando in basso oltre la perpendicolare del vetro, stile calcolatrice da tavolo, per intenderci. Praticamente inadatto totale per un pannello verticale (serve almeno un ore 12....). Le dimensioni medie del carattere e il contrasto dei segmenti non ti permettono di leggere a più di 2m circa, mentre la retroilluminazione trasforma in "macchina del caffe" qualsiasi apparecchio.. :D
Ovviamente questa è una mia opinione personale, forse mediata dalla mancanza di entusiasmo verso applicazioni per me di ufficio...
Diciamo che uno stile minimalista e sobrio mi sembra più adatto ad applicazioni Diys ma in particolare con presunzione "audiophile", un pò come il fatto che si fanno i pre senza controllo di toni (orrore) o effetti loudness per lo stesso scopo "nobile".
Tecnicamente ci sono 2 cose:
1. Ora io con un Pic 16pin da meno di 2 euro e 4 Cmos da pochi cent mi sono presupposto di fare tutto il "quadro comando", minimalista ma con tutto quel che serve (esattamente come un Krell KAV o giù di li....). Per mettere un LCD compatibile servono almeno 6 pin in più oppure un hardware aggiunto di ser/par per entrare in qualche modo in seriale nel LCD.
2. Come dice Paolo, La mia soluzione di partenza prevede nessuna condizione di disturbo in fase di quiete, che non sia la normale emissione del Pic. Un LCD ha un elevatore di tensione a commutazione che genera un discreto disturbo, ed obbligherebbe a schermare bene tutta la situazione....

Se volete possiamo fare una specie di referendum sulle preferenze...

Intanto, per capire cosa intendo per "minimalista" guardate la bozza del mio circuito che ho messo giù ieri... (devo ancora provarla per definire alcune situazioni di collegamento e di soft, ovviamente...). Questa roba è predisposta per un controllo seriale completo di vari tipi di pre, fino a 8 ingressi, oltre al encoder del volume, visualizzazione, tastini di selezione Input e relativi led, ricezione IR rc5 (personalizzabile come diceva Roberto) e unico sfizio opzionale un mini buzzer che evidenzia la pressione di un tasto o altre condizioni.... ;) In realtà, di trucchi sfiziosi potenziali ce ne sono altri, ma non li svelo ora, devo prima provare il tutto e fare un soft adeguato....


Sono indeciso se fare tutto SMD o no, e se la disposizione classica dei pulsanti, led ed encoder del mio disegnino iniziale sia condivisa dai potenziali interessati....

Immagine


Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html

Inviato: 20 ago 2006, 21:39
da plovati
Scusate non avevo letto con attenzione i post precedenti. OK per i display a led e per la soluzione prospettata. Un unico stampato fatto per case HIFI2000 con anche la connettoristica RCA e almeno una BNC?
E magari visto che ci dobbiamo mettere dei buffer, lo spazio per un pre tipo minibax con un guadagno di 2,5, per pilotare di tutto?

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Piergiorgio

Inviato: 21 ago 2006, 13:51
da mrjam
Piergiorgio
Ti consiglio di leggere per bene tutto il thread! ;)

Quello che sta proponendo Mauro non è un pre full-optional. E' la scheda di controllo adatta ad un pre. Il pre vero e proprio ce lo devi mettere tu!

Ti consiglio di tenere lontano da questo circuito gli stadi di ingresso e di amplificazione del segnale ..pericolo EMI! Sebbene evitando l'uso dei moduli LCD riduca di molto le emissioni, ricorda che fra gli IC digitali passano segnali con elevato rise time, quindi emettitori di interferenze potenzialmente pericolose.
Meglio schermare tutto con della lamina di ferro dolce o rame.

Un BNC? A che scopo? Credo che tu stia facendo confusione coi collegamenti digitali. Il BNC con imp caratteristica di 75 ohm, insieme al relativo cavo, è indicato per trasportare il segnale spdif limitando le riflessioni. Non porta nessun vantaggio per la connessione su linee a bassa frequenza, a parte una maggiore solidità rispetto al RCA.


Buon AudioFaidate!

Ciao
Roberto

Inviato: 21 ago 2006, 14:05
da plovati
mi piacerebbe evitare di avere troppi stampati e fili in giro. Visto che un circuito stampato va fatto, sarebbe meglio un solo CS, al limite la parte pre non la si monta.
Mettendo lo stampato in verticale in un contenitore largo le due parti sono sufficientemente separate.

Per il BNC al posto del RCA, c'è stato un 3D su questo forum tempo fa. Non interessa l'impedenza caratteristica ma la disponibilità di contatti elettrici e meccanici migliori.

_________
Piergiorgio

Inviato: 21 ago 2006, 14:17
da drpaolo
E usare due stampati collegati da flat cable ?

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 21 ago 2006, 14:19
da plovati
per me va benissimo. Attenzione che l'hobbista non ha la pinza per crimparli, si devono utilizzare dei patch già fatti, RS ne ha?

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Piergiorgio

Inviato: 21 ago 2006, 14:56
da drpaolo
Per crimpare il flat cable io ho sempre usato una piccola morsa a ganasce piatte, che funziona benissimo e costa due lire.

Saluti.

Paolo Caviglia

Inviato: 21 ago 2006, 15:01
da mauropenasa
In questo scambio io sono abbastanza in sintonia con Roberto, che sembra abbia centrato in pieno le mie sensazioni... :)

L' idea valutata in questa prima fase è proprio di pensare un pannello frontale semplice ma di implementazione molto flessibile, in pratica che faccia le veci dei 2 classici pomelli (volume e selettore input) ma con in più una sezione IR e relativa possibilità di gestire in remoto tutte le funzioni.
In quanto "pannello frontale", secondo me non ha molto senso pensare ad integrazioni con altre sezioni (che siano pre o audio input), per ragioni quasi banali:
1. I display, l' encoder di volume, il ricevitore IR ed i tasti di selezione devono essere sul pannello frontale. Per la precisione, tutto quello che ho messo sulla scheda deve essere frontale...
2. Come dice Roberto, più una scheda del genere è lontana dalle sezioni audio meglio è per tutti, perchè è più facile "prevenire" che "curare" (ed io aggiungerei "che fare preventivi o anamnesi delle situazione..." :) )

Invece trovo molto indicato di adottare questa politica nelle sezioni audio, perchè è molto importante che il percorso del segnale sia breve e pulito.
Infatti per ora nessuno ha toccato questo tasto. Sarà discrezione del singolo usare una http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t= di relè per il volume piuttosto che un CS3310 o altro, quindi ogni soluzione avrà un suo ingombro e una sua struttura da studiare.
Ovviamente anche io tenderò a farmi un circuito con input e stadio attivo integrato, sia per pulizia che per prestazioni, ma per ora si parla di fare l' unica cosa che nel mondo DIY non esiste, ossia un pannello frontale standard che interfacci il mondo IR e digitale con quello analogico. In giro non si trova mai una cosa flessibile e configurabile soft, solo i soliti LCD+cable+MPU board+ cablaggi+ selettori+ cablaggi ecc..., insomma, un marasma di cavi e schedine collegate tra loro, cosa che io personalmente faccio malvolentieri anche quando devo solo provare una sezione su millefori, figuriamoci in un pre "audiophile"....

Nel mio disegno i collegamenti con la scheda input e quella pre sono fatti con 2 vaschette per flat, una da 10 e una da 6 pin. Essi sono separati per aumentare al massimo la flessibilità della situazione (schede separate input e pre...). Ho scelto i flat perchè se è vero che gli hobbysti non hanno una morsa per flat (ma una morsa normale si... ;) ) è anche vero che non hanno una pinza per crimpaggio molex o cose del genere. I cablaggi a perforazione di isolante sono i più facili in assoluto da fare, basta appoggiare e fare pressione con una morsa fino a sentire il "click"...
Un sistema precablato, a parte il costo proibitivo, non credo corrisponda proprio ad una applicazione DIY (che per definizione dovrebbe essere "adattabile" con quello che trovi sotto casa...).

Diciamo che questa è la mia sensazione del problema. L' unica alternativa che vedo è una monoscheda grande con da un lato la sezione Digitale e dall'altro quella analogica, fattibile senza 1 solo cablaggio. Il problema è che questo si può fare solo avendo uno schema preciso ed incontrovertibile di tutto il pre, cosa che mi pare non sia semplicemente fattibile, non tanto per me, ma se in 4 persone siamo già arenati sui connettori audio(RCA vs BNC) figuriamoci su tutta la sezione di amplificazione, relè, flessibilità di I/O e quant' altro, come il modello di contenitore ecc....
Io stesso pensavo a questo frontale proprio per poter valutare con calma le singole sezioni audio disponendo di una "consolle" affidabile (volendo montata in bella copia su un pannello) che non devo continuamente cambiare o ricostruire, al massimo riprogrammare....

Ma questa resta sempre la mia idea di base. Le varianti possono essere molte....

ciao


Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html

Inviato: 22 ago 2006, 06:29
da Teslacoil
Hola All!

Vedo che siete lanciatissimi con la parte digitale, per questa dunque
NON esprimero' nessun commento......


per la parte analogica invece ho una possibile dritta da suggerirvi:

gli integrati attenuatori digitali NON vi piacciono perche' temete che
vi possano rovinare il suono????

vedete di cattivo occhio anche una soluzione analoga a rele' e celle
di attenuazione resistive a causa della quantita' di componentistica
che sarebbe presente nel percorso del segnale ( con relative possibili
problematiche di EMI captate qua' e la' ) e a causa del tempo di risposta
dei rele che introdurrebbe inevitabilmente dei "bump" ad ogni
commutazione?????

ripugnate la soluzione meccanica con i potenziometri calettati sull'
asse di un motore passo passo??????



forse ho la soluzione che vi serve:

prendete uno di quegli integrati attenuatori digitali da 4 soldi e realizzate
il circuito di pilotaggio a piacere, quindi inserite al loro ingresso una
tensione continua accuratamente stabilizzata e filtrata e preleverete
alla loro uscita una tensione continua variabile digitalmente.

quindi prendete tale continua, filtratela mediante una cella passabasso
RC con costante di tempo di qualche Hz per eliminare gli eventuali fruscii
generati dall' integrato ed infilatela dentro un VCA ( Voltage Controlled
Amplifier ) realizzato ad hock come preferite........ si, ok, intendo dire
proprio valvolare, credo che abbiano capito anche i muri! :D


ecco fatto il vostro bravo controllo di volume digital-valvolare! ;)


altrimenti l' alternativa piu' semplice potrebbe ancora una volta essere
quella meccanica, all' ultima fiera di Vimercate avevo visto uno
stranissimo controllo di volume e bilanciamento dei canali autocostruito
da uno degli espositori.......
la meccanica utilizzata e' praticamente BANALE, solo qualche barretta
di prolunga per potenziometri, rotelle dentate in plastica del meccano
e un supporto traforato per sorreggere i potenziometri:

Immagine


Perdonate la scarsa qualita' della foto, si tratta di un ingrandimento di
un ritaglio di una foto che aveva ben altro soggetto inquadrato, il
regolatore del volume, per vostra fortuna, e' finito in foto per caso! :D


buone autocostruzioni a tutti!

Ciao!
Fabio.
________________________________________________________
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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Mc Gyver e-mail: webmaster@teslacoil.it
Sito internet: www.teslacoil.it
Moderatore dell' ###ALTATENSIONE### Mailing List
www.altatensione.tk
________________________________________________________

Inviato: 22 ago 2006, 14:47
da Giaime
forse ho la soluzione che vi serve:

prendete uno di quegli integrati attenuatori digitali da 4 soldi e realizzate
il circuito di pilotaggio a piacere, quindi inserite al loro ingresso una
tensione continua accuratamente stabilizzata e filtrata e preleverete
alla loro uscita una tensione continua variabile digitalmente.

quindi prendete tale continua, filtratela mediante una cella passabasso
RC con costante di tempo di qualche Hz per eliminare gli eventuali fruscii
generati dall' integrato ed infilatela dentro un VCA ( Voltage Controlled
Amplifier ) realizzato ad hock come preferite........ si, ok, intendo dire
proprio valvolare, credo che abbiano capito anche i muri! :D


ecco fatto il vostro bravo controllo di volume digital-valvolare! ;)

Originally posted by Teslacoil - 22/08/2006 : 01:29:17
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... highlight=

peccato che le 6AR8 non le riesca a trovare :(

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 22 ago 2006, 14:57
da plovati
Fabio, ci sono degli integrati della National che fanno il lavoro che dici, data una tensione continua singola regolano il livello stereo. Il problema rimane comunque quello di regolare in maniera automatica questo livello continuo.

La soluzione meccanica che hai visto a Vimercate non è autocostruita da Davide Munaretto (l'espositore) ma un kit presentato tempo fa su CHF, tra l'altro dal costo elevato.

_________
Piergiorgio

Inviato: 22 ago 2006, 17:04
da mauropenasa
Alcune situazioni potenziali descritte da Fabio sono vere, cosi come dice Piergiorgio per un controllo digitale non si può prescindere da una interfaccia tipo quella che si tratta in questo 3D, almeno per poter gestire in IR la cosa...

Riguardo la scelta di un VCA (voltage control amplifier) come pre, beh, beato chi ha le idee chiare.... :)
Io non definirei l' uso di queste tecniche (implementate da sempre in apparecchiature radio video e di misurazione) poi cosi "fantasmagorica" come nel 3D diyaudio postato da Giaime. Mantenere lineare il sistema in tutte le condizioni è impossibile pure con i migliori VCA al silicio di ultima generazione.
Magari si riesce a definire un buon punto di lavoro, ma per range abbastanza limitati.
In pratica secondo me il rischio di portare il problema da una sezione all' altra senza risolverlo è elevato....

ciao


Mauro
http://www.webalice.it/mauro.penasa/index.html