Cavi alimentazione (home made?)
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
se intendi dire legalmente... ovviamente NO.
(ma di cavi certificati a norma ne troverai ben pochi... ho seri dubbi anche su molti di quelli commerciali, vedi intervento di Giaime).
(ma di cavi certificati a norma ne troverai ben pochi... ho seri dubbi anche su molti di quelli commerciali, vedi intervento di Giaime).
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
ma c'è l'impiccio che l'rg58 son rigidi come canne di bambù e scomodo da introcigliare... rigido per rigido, e questo? http://www.electronicsurplus.it/product ... 0-m.25.asp almeno si intorciglia meglio dell'RG58
con questa presa: http://it.farnell.com/legrand/50235-blk ... /dp/299893
come si chiama il connettore a tre a spina?
con questa presa: http://it.farnell.com/legrand/50235-blk ... /dp/299893
come si chiama il connettore a tre a spina?
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
Perchè anonima?Giaime ha scritto:Non fatevi problemi, c'è più di una ditta di cavi esoterici che usano coassiali solid core, in una configurazione simile a quella citata in questo topic, come cavi di alimentazione. Ne ho visti andare in corto e far saltare il salvavita.
E poi a me all'università fanno studiare le normative di sicurezza elettrica e la marchiatura CE?
Una bella denuncia anonima ci vorrebbe.
Posta foto dati e spiegazione qui.
_________
Piergiorgio
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
per il pitone usare solo cavi unipolari per impianti elettrici civili a norme , autoestinguenti , eccE` per questo che i cavi impiegati devono (dovrebbero...) essere "a norma"
` una possibilita` (la piu` semplice), ma in tal caso tanto vale che ti prendi un bel cavo industriale bello e fatto...
no , gia provati , una semplice treccia schermata e di gran lunga superiore
comunque provare a farne uno per tipo costerebbe cosi poco ....
remigio
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
i coax twistati li hai provati?
Ciao, Paolo.
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
Simpatico il consiglio ... e secondo te non l'ho fatto?UnixMan ha scritto:male... prova a farne una versione twistata.nullo ha scritto:Li uso così da tempo, ma non twistati
Mah..UnixMan ha scritto: Se la "mia" (non solo mia...) ipotesi sul come e perche` i cavi di alimentazione "si sentono" e` giusta, la "twistatura" di fase e neutro (o delle due fasi, se avete la fortuna di essere alimentati in bifase) da` un contributo importante per non dire fondamentale alla riduzione dei campi dispersi.
Avvicinare ed avvolgere tra loro (cioe` aumentare quanto piu` possibile l'accoppiamento e.m. tra) i conduttori porta ad una riduzione dei campi dispersi che e` maggiore di quanto non si possa ottenere con le "schermature" elettriche e/o magnetiche possibili su un cavo.
Ovviamente in questo caso la cosa migliore e` utilizzare tutte le "armi" a nostra disposizione e quindi combinare accoppiamenti stretti con schermature sia elettrostatiche che magnetiche.
Mah....ho creato coppie con schermo magnetico con calza al nichel ad alta permeabilità e non ho visto sfracelli quando messe a confronto con quelle senza, ho visto sfracelli fra solid core e multirefolo.UnixMan ha scritto: Ricorda che questi NON sono cavi audio. Funzioni e problematiche connesse sono completamente diversi. Tutti i vari effetti (elettromeccanici e non) di cui si parlava nell'altro thread sui cavi di segnale e di "potenza" (diffusori) qui` non hanno alcuna rilevanza, neanche se per assurdo fossero di proporzioni "macroscopiche". Non fosse altro perche` tra cavo di alimentazione e circuito audio ci sono di mezzo almeno il TA ed i filtri di alimentazione (senza contare eventuali stabilizzatori attivi ed il PSRR dello stesso circuito audio).
Per non parlare di quel che dice il Sig. CCI, a prescindere che io sia d'accordo o meno:
Analogamente al cavo di segnale sui cavi di rete 220Volt ci si trova di fronte ad una delle verità più scomode e difficili da digerire : il miglior cavo di rete 220 Volt che potete trovare è quello senza filo di terra usualmente in dotazione ai lettori cd/dvd consumer! Impossibile (vi starete dicendo soprattutto se avete speso migliaia di euro in cavi....) ma vi assicuro che ho avuto modo di verificarlo con certezza in più occasioni ed è di gran lunga il cavo che permette la resa armonica più libera. Tali cavi di rete sono disponibili anche come componenti separati e sono terminati con spine plastificate che lato presa a muro non vanno toccate (la plastificazione della spina alla guaina del cavo è un grosso vantaggio) mentre lato apparecchio si trovano solo con spina a 8 per cui in caso abbiate prese VDE sui vs. apparecchi occorre montare semplicemente tale spina lato utilizzatore.
Chiudo quindi il discorso con un consiglio che potrebbe aprirvi a nuovi orizzonti mettendovi di fronte ad un risultato decisamente migliorativo e soprattutto mettervi nella condizione di aprire gli occhi su certe "falsità comode" divulgate da tutti coloro che hanno interesse a farlo: scollegate TUTTI i cavi eso che avete in casa sul vs. sistema e, possibilmente dopo aver rimosso anche i coperchi dalle elettroniche, sostituiteli con i seguenti: ... ecc. ecc.
Paolo hai detto che il contesto non è importante.. anzi no!UnixMan ha scritto:sempre ammesso e non concesso che ho ragione, in questo caso il contesto e` sostanzialmente irrilevante per quanto riguarda il "metodo" e le strategie riguardanti i cavi di alimentazione.nullo ha scritto:Come si può definire un risultato prescindendo dal contesto?
Al piu`, quello che e` sensibile al contesto puo` essere l'entita` del problema e l'efficacia dei cavi di alimentazione nel ridurlo. Oltre ovviamente alla "visibilita`" del problema stesso, che puo` essere facilmente mascherato e coperto da problemi maggiori in altri elementi del sistema.
I principali fattori in gioco sono:
La possibilita` di ottenere risultati sensibili / l'entita` dei vantaggi ottenibili operando sui cavi di alimentazione dipende da questi.
- quantita` di disturbi EM prodotti, che dipende da intensita` e velocita` dei picchi di corrente nei cavi di alimentazione
- sensibilita` delle apparecchiature vicine a tali disturbi
- distanza dei cavi della rete elettrica domestica dalle apparecchiature sensibili
Se la quantita` di disturbi prodotti e` minima e/o se tutti gli apparecchi coinvolti sono poco o per nulla sensibili a tali disturbi, si hanno ben pochi vantaggi ad usare cavi speciali.
Idem per il terzo punto: ovviamente, serve a ben poco mettere dei super-cavi schermatissimi tra gli apparecchi e la presa se poi i normali fili elettrici che partono da questa passano (nel muro o sotto il pavimento) in prossimita` dell'impianto e/o ~ parallelamente a cavi di segnale e/o potenza...
Il contesto definisce l'efficacia di un dispositivo, che sia corretta o meno l'impostazione teorica, perché è l'applicazione pratica che stiamo indagando.
Ma ti pongo il problema in questi termini, il cambio di cavo al finale, oltre a vari effetti più o meno macroscopici, mi rende il basso decisamente più netto ed intellegibile, finale Aloia ST con guadagno di circa 1, con alimentazione separata per ogni stadio con diodi iperfast e filtro induttivo. Lo scatolo che ospita il trasformatore ed alcune schede di servizio è a circa 1 metro dai finali veri e propri.
Che succede?
Ciao, Roberto
Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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- piero7
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
azzolina una presa furutech 35 euro o 30 dollari dall'america...
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
no , ma li proverò , non mi sono fidato degli isolamenti in passato , ma per un test volante...i coax twistati li hai provati?
remigio
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
http://cgi.ebay.it/1-x-Shuko-Schuko-Amp ... 45f1067330azzolina una presa furutech 35 euro o 30 dollari dall'america...
puoi provare queste , non sono furutech , ma per me vanno bene lo stesso , sono robuste e ben fatte , accettano sezioni di cavo sufficienti per
i pitoni , certo la placcatura è solo sui reofori della spina e un po leggeretta.
remigio
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
Mi sa che provo a fare sti cavi, grazie!
Per il connettore IEC? I furutech manco a pensarci
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- Giaime
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
La EN61000-4-5, per simulare i transitori elettrici veloci presenti in rete, fa applicare tra fase e neutro circa 4kV in impulsi singoli di circa 50us di tempo all'emivalore... sono estremamente energetici. Dubito che certi cavi non adatti all'uso di rete li reggano.UnixMan ha scritto:Il problema non sono i corto-circuiti accidentali causati da "fattori esterni" (rotture meccaniche). Il problema e` la rigidita` dielettrica e la tenuta nel tempo degli isolanti... sulla rete elettrica non ci sono solo i 230Vac: "grazie" a carichi induttivi, campi dispersi (fulmini, ecc) e via discorrendo "compaiono" spesso extratensioni momentanee tra le fasi e/o tra queste e la terra mooolto piu` alte dei 230Vac previsti. Se i dielettrici non sono adeguati si ha la perforazione che (specie nel caso degli isolanti non previsti per questi impieghi) spesso porta al corto circuito permanente, con tutto cio` che ne consegue.
Giaime Ugliano
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
son partito due giorni e il topic ha preso vita
rileggendo un pò tutto quello che è stato detto, io, dall'abisso della mia ignoranza, andrei su cavi a norma, così me ne sto più tranquillo
La situazione rispetto a quanto detto sui cavi di segnale è diversa, ma il dielettrico è comunque importante o no? voglio dire, sarebbe meglio evitare il PVC ? Proprio ieri "per caso" ho dato un'occhiata ad uno di quei cavi simil antico isolati in cotone... ma sotto il cotone: PVC.
Coassiali a parte, mi pare d'aver capito che la twistatura (fase e neutro) e la schermatura sono le cose più importanti.
A casa ho un nastro d'alluminio assai spesso, l'ho usato per riparare il tubo di scappamento, potrei usare quello, + PE alimentare, + più una calza in rame, + di nuovo PE alimentare. Gli schermi messi a terra. L'incognita è la rigidità...
Per la versione 7 coppie intrecciate ho trovato questo cavo in rame stagnato "RADOX®155, extruded irradiation crosslinked polyolefin", dovrebbe essere flessibile, da prendere in 0,50mmq o 0,75mmq. 100 metri vengono 30 euro. Esiste anche una versione RADOX125...
Per ogni metro e mezzo di cavo finito ce ne vogliono 28 metri. Se considero 3metri per gli ampli + 1,5m per la ciabatta, mi viene fuori 84 metri.
Poca spesa e poco spreco
Sennò per versione a 3 coppie, considerando le bobine da 100metri... me ne avanza troppo.
Al limite mi potrei usare del solid core smaltato, c'ho 3 o 4 induttanze di diametro 1,5mm che mi avanzano. Però queste andrebbero isolate... termorestringente ? forse per ragioni di sicurezza mi pare meglio evitare... no?
MODIFICA: altrimenti ci sarebbe questo Kabeltronik che mi pare un piccolo solid core in PVC.
rileggendo un pò tutto quello che è stato detto, io, dall'abisso della mia ignoranza, andrei su cavi a norma, così me ne sto più tranquillo
La situazione rispetto a quanto detto sui cavi di segnale è diversa, ma il dielettrico è comunque importante o no? voglio dire, sarebbe meglio evitare il PVC ? Proprio ieri "per caso" ho dato un'occhiata ad uno di quei cavi simil antico isolati in cotone... ma sotto il cotone: PVC.
Coassiali a parte, mi pare d'aver capito che la twistatura (fase e neutro) e la schermatura sono le cose più importanti.
A casa ho un nastro d'alluminio assai spesso, l'ho usato per riparare il tubo di scappamento, potrei usare quello, + PE alimentare, + più una calza in rame, + di nuovo PE alimentare. Gli schermi messi a terra. L'incognita è la rigidità...
Per la versione 7 coppie intrecciate ho trovato questo cavo in rame stagnato "RADOX®155, extruded irradiation crosslinked polyolefin", dovrebbe essere flessibile, da prendere in 0,50mmq o 0,75mmq. 100 metri vengono 30 euro. Esiste anche una versione RADOX125...
Per ogni metro e mezzo di cavo finito ce ne vogliono 28 metri. Se considero 3metri per gli ampli + 1,5m per la ciabatta, mi viene fuori 84 metri.
Poca spesa e poco spreco
Sennò per versione a 3 coppie, considerando le bobine da 100metri... me ne avanza troppo.
Al limite mi potrei usare del solid core smaltato, c'ho 3 o 4 induttanze di diametro 1,5mm che mi avanzano. Però queste andrebbero isolate... termorestringente ? forse per ragioni di sicurezza mi pare meglio evitare... no?
MODIFICA: altrimenti ci sarebbe questo Kabeltronik che mi pare un piccolo solid core in PVC.
Ciao !
Marco
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
un pò di link sulla schermatura :
http://www.elettronicanews.it/articoli/ ... ?lw=40;CHL
http://www.carlosantulli.net/lezione071206.pdf
http://www.esditaly.com/06riservata/Doc ... mpoldi.pdf
http://www.diegm.uniud.it/pierluca/publ ... teoria.pdf
http://solutions.3mitalia.it/wps/portal ... Absorbing/
L'alluminio e il rame hanno la stessa funzione di schermatura o due funzioni diverse ?
http://www.elettronicanews.it/articoli/ ... ?lw=40;CHL
http://www.carlosantulli.net/lezione071206.pdf
http://www.esditaly.com/06riservata/Doc ... mpoldi.pdf
http://www.diegm.uniud.it/pierluca/publ ... teoria.pdf
http://solutions.3mitalia.it/wps/portal ... Absorbing/
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
...e che ne so` cosa hai provato e cosa no?nullo ha scritto:Simpatico il consiglio ... e secondo te non l'ho fatto?UnixMan ha scritto:male... prova a farne una versione twistata.
BTW, mi dici di aver provato entrambe le configurazioni e va` meglio non twistato?
Tutto il resto era uguale? com'erano / sono fatti? hai qualche foto?
nullo ha scritto:Mah....ho creato coppie con schermo magnetico con calza al nichel ad alta permeabilità e non ho visto sfracelli quando messe a confronto con quelle senza, ho visto sfracelli fra solid core e multirefolo.
questo mi lascia a dir poco perplesso...
che il trucco non sia aumentare l'induttanza e ridurre la banda passante del cavo per "smussare" i picchi di corrente?!
pero` se cosi` fosse la differenza tra twistato / non twistato dovrebbe essere maggiore di quella tra multifilare e solid-core...
mah... "ovviamente" mai che "il Sig. CCI" si degni di spiegare le motivazioni che lo spingono a fare certe affermazioni...nullo ha scritto:Per non parlare di quel che dice il Sig. CCI, a prescindere che io sia d'accordo o meno:
BTW, alla fine della fiera il succo di tutta quella filippica non ha nulla a che fare con il cavo in se`. Di fatto IMHO dice solamente che e` meglio non collegare la terra.
E tanto piacere, e` la scoperta dell'acqua calda che la connessione di terra -se non correttamente gestita- puo` essere fonte di una infinita` di rogne, a partire da loop di massa tra gli apparecchi (non a caso in tutte le mie realizzazioni la terra e` sempre separata dalla massa di segnale). Ma cmq la terra puoi scegliere se collegarla o meno a prescindere del cavo che usi...
Mi sbagliero`, ma ho l'impressione che "il tizio" in questione semplicemente non crede affatto che i cavi influiscano sul suono e si diverte a prendere in giro la gente consigliando i cavi piu` improbabili (per fortuna se non altro economici) come fossero la via per il nirvana... .
(ancorche` devo riconoscere che, per quel che costano, gli Swaigher che consiglia come cavi per i diffusori non vanno poi cosi` male. Anzi, di certo molto meglio di tante pretenziose "piattone" sedicenti HiFi che costano sensibilmente di piu`. Ma altrettanto sicuramente -visto che li ho provati- fanno pena al confronto di cavi seri).
nullo ha scritto:Paolo hai detto che il contesto non è importante.. anzi no!
Boh...nullo ha scritto:Che succede?
A che distanza passano dal resto dei cavi/delle elettroniche? si attaccano alla stessa ciabatta? (beh, quantomeno alla fine verosimilmente si riuniscono allo stesso cablaggio domestico...). Pero` l'alimentazione ad ingresso induttivo dovrebbe gia` di per se` limitare e "filtrare" drasticamente i picchi di corrente...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
stessa, servono entrambi solo come schermi elettrostatici.kreisky ha scritto:L'alluminio e il rame hanno la stessa funzione di schermatura o due funzioni diverse ?
Se vuoi aggiungere una schermatura magnetica devi usare materiali ad alta permeabilita` magnetica (FeSi, nickel, ferriti o leghe specifiche quali permalloy, superpermalloy, mu-metal, ...).
I deupen utilizzano una specie di "ferrite semiliquida" (a occhio e croce una mistura a base bituminosa) intorno a ciascun conduttore (e forse - non ricordo piu` - anche intorno allo schermo in foglio+calza che li racchiude tutti).
Ciao, Paolo.
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
Però i cavi rimangono fortemente influenti.unixman ha scritto:Boh...nullo ha scritto:Che succede?
A che distanza passano dal resto dei cavi/delle elettroniche? si attaccano alla stessa ciabatta? (beh, quantomeno alla fine verosimilmente si riuniscono allo stesso cablaggio domestico...). Pero` l'alimentazione ad ingresso induttivo dovrebbe gia` di per se` limitare e "filtrare" drasticamente i picchi di corrente...
Sono sufficientemente lontani fra loro e dalle elettroniche, si attaccano alla stessa ciabatta che è collegata ad un trasformatore di isolamento di Aloia a bassa induzione, particolare attenzione al senso di inserimento delle spine, lo stesso è collegato al resto della rete nell'ambito del quadro di distribuzione della casa, tramite un cavo tripolare schermato. Inoltre tutti i trasformatori di alimentazione sono in scatole apposite fuori dal case del relativo apparecchio.
Ciao, Roberto
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
Se non e` (o non e` solo) un problema di campi dispersi, tu che altro ipotizzeresti?!
In fatto di cavi di alimentazione a me altro non viene proprio in mente, neanche sperticandomi nelle ipotesi piu` fantasiose ed improbabili.
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Ciao, Paolo.
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
... ma le ferriti che si mettono ai due capi del cavo, servono a questo ?Se vuoi aggiungere una schermatura magnetica devi usare materiali ad alta permeabilita` magnetica (FeSi, nickel, ferriti o leghe specifiche quali permalloy, superpermalloy, mu-metal, ...).
Ciao !
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
UnixMan ha scritto:Se non e` (o non e` solo) un problema di campi dispersi, tu che altro ipotizzeresti?!
In fatto di cavi di alimentazione a me altro non viene proprio in mente, neanche sperticandomi nelle ipotesi piu` fantasiose ed improbabili.
Prova a metterla così, tanto per ciarlare, hai presente il bus di massa? Perché occorre un po' d'occhio quando si sistema la serie dei cavi ad esso collegati facendo attenzione ai livelli e qualità dei vari assorbimenti ecc. ecc.
Perché, se io posso, tramite resistenze in serie al primario del trasformatore, vedere circolare una corrente con componenti assimilabili al segnale, non devo prevedere una influenza reciproca fra apparecchi simile ai vari stadi citati prima nell'esempio bus? Il verso della spina fa infatti sentire il suo effetto...
Perché particolari utilizzatori messi in parallelo al tuo/mio impianto rompono?
Le correnti più importanti le abbiamo sui bassi, parlando di cavi di potenza e segnale, abbiamo tutti notato che le caratteristiche meccaniche del cavo sono incisive perché creano artefatti, perché in questo caso non dovrebbero essere importanti? L'effetto macroscopico lo attengo proprio sui bassi.
Non siamo riusciti a darci dei perché negli altri casi, probabilmente non succederà neanche qui.
Ciao, Roberto
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Re: Cavi alimentazione (home made?)
no, come potrebbero due anellini in cima ed in fondo schermare l'intero cavo?kreisky ha scritto:... ma le ferriti che si mettono ai due capi del cavo, servono a questo ?
Lo scopo di quelle ferriti e` di bloccare le correnti RF lungo lo schermo aumentando l'impedenza (induttanza) serie dello schermo.
Ciao, Paolo.
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