Ho letto con attenzione le risposte ricevute dagli utenti dopo la mia "presa di posizione" sulle critiche rivolte all'Audio Innovation 500.
Riconosco di non essere stato abbastanza chiaro e di aver generato fraintendimenti per questo; chiedo scusa.
La mia "presa di posizione" in difesa dell'AI500 è scaturita dal vederlo sbeffeggiato con dei commenti, a mio giudizio, superficiali e, se mi consentite, da "Bar dello Sport" buttati lì giusto più per dire qualcosa che per cognizione di causa vera e propria, e vi spiego le mie motivazioni:
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Come ha detto bene
Luc1gnol0 e riportato parzialmente anche da
UnixMan:
"L'A.I. è un discreto prodotto commerciale anni '80, fatto per durare commercialmente (i.e. costare poco - a costruirlo -, esibire dati "rassicuranti" per gli acquirenti, guastarsi poco, nel caso non rompere le scatole a quei servizi di assistenza che tipicamente andrà ad incontrare, etc)."
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In questo contesto, e sottolineo
in questo contesto, il progettista ha fatto dei veri e propri salti mortali per tirar fuori uno progetto che sintetizzasse bene quanto sopra esposto e a lui va tutto il mio plauso e rispetto:
1) Push-Pull di EL34 con polarizzazione automatica tramite resistenza unica tra i due catodi (niente taratura da parte dell'utente, nessun bisogno estremo di valvole selezionate, auto-bilanciato per quanto possibile, autoprotetto in caso di guasto di uno o di entrambi i tubi finali, nessun bias negativo che può stararsi negli anni), in piena zona lineare di utilizzo (le due valvole non commutano rimanendo in classe A piena, la linearità è ottenuta senza artifici e/o acrobazie tecniche), lontano dalla SOAR (ogni EL34 dissipa poco più di 20W a riposo), il tutto con bassissima distorsione strumentale ottenuta, tra l'altro, con un basso fattore di controreazione generale (14dB).
2) Circuito sfasatore paraphase modificato. Anche qui nessuna taratura da parte dell'utente, costanza nel tempo dei due segnali in controfase, circuito con guadagno (ricordo che l'AI500 è un integrato) nessuna esigenza di tubi selezionati, ma impedenza d'uscita non uguale (non si può avere tutto e non mi sembra di aver mai trovato uno sfasatore senza difetti).
3) Semplice primo stadio realizzato con mezza ECC83 a catodo comune (non c'erano scelte).
4) 150 mV di sensibilità per la massima potenza ottenuta con soli 3 stadi attivi.
5) Trasformatore d'alimentazione da 500VA e filtraggio più che adeguato alla bisogna. Filamenti delle ECC83 accesi in continua.
6) Trasformatori d'uscita di qualità (e su questo non si discute!) forniti nel tempo da vari costruttori inglesi dell'epoca.
7) Ciliegina sulla torta: UNO STADIO PHONO CON RIAA PASSIVA (un SIGNOR stadio phono, semplice e musicalissimo nonostante l'assenza di buffer)
Qui potete trovare la recensione che Bartolomeo Aloia fece nel 1989
http://rapidshare.com/files/331939535/aloia.tar.gz
Guardate le foto delle onde quadre a 100Hz, 1kHz e 10kHz
La mancanza di ripping e sovraoscillazioni dimostrano la stabilità derivante dai criteri di progettazione scelti (foto 7, 8, 9, pag.101)
Da questo si evince la TOTALE PADRONANZA che ha il progettista del circuito, osservate la capacità che ha nel gestire e nel calcolare ad arte le compensazioni sia in basso che in alta frequenza.
L'Audio Innovation è stabile come una roccia !
Altro che giocattolo o circuito osceno.
Anche il condensatore da 220nF posto all'ingresso della ECC83 non è un caso. Fa parte del circuito, è parte integrante di esso, non c'è l'hanno messo perché avevano i magazzini pieni e non sapevano che farsene.
Come dite? Si poteva fare di meglio? Certo che si! Ad esempio si potevano usare dei trasformatori d'uscita in argento puro al 99,99% avvolti amorevolmente a mano da qualche geisha giapponese nelle notti di luna piena (non so perché, ma mi piace così
![In Love :inlove:](./images/smilies/emoticon-0115-inlove.gif)
), che so, invece delle EL34 usare qualche raro ed esoterico triodo trasmittente a 10.000 volts, usare non uno, ma due telai corazzati in pressofusione alluminio-misto-titanio da 5cm di spessore, uno per canale s'intende.
Certo che si poteva fare di meglio, sarebbe venuta fuori una cosa completamente diversa, ma si poteva fare.
E il suono? Un suono veloce, timbro neutro fino all'esasperazione, un basso frenato (forse troppo), pulitissima la gamma media con totale assenza di qualsiasi forma di asprezza, capacità di cesellare e rifinire la gamma altissima come pochi.
ALLA FACCIA DEL SUONO OLD-STYLE
Non stiamo a menarcela sul fatto che i nostri progetti, i nostri monotriodi suonino meglio dell'AI500. In fondo è solo un U.L. di EL34, ottimizzato in tutte le sue forme, ma sempre quello rimane. La magia, quel senso di respiro che trasmette un monotriodo a riscaldamento diretto proprio non c'è l'ha, e sinceramente non riesco a paragonare una Panda con una Mercedes SLK: l'uso, i costi di acquisto e di gestione sono completamente differenti.
Noi autocostruttori siamo svincolati da qualsiasi logica di mercato, possiamo fare quello che vogliamo (o possiamo) e se sbagliamo non dobbiamo dare soddisfazione a nessuno, siamo scevri da qualsiasi responsabilità verso altri e personalmente sono convinto che la bravura di un progettista non si vede dal bugget che ha a disposizione, ma da quello che riesce a tirar fuori da quello che ha.
Una domanda: chi di noi è capace di tirare fuori un integrato con le stesse features di cui è dotato l'AI500 ? E come lo farebbe ?
Intendo un amplificatore integrato valvolare in classe A interamente valvolare, ben suonante (che vi piaccia o no l'AI500 è ben suonante!), piccolo, compatto, gradevole esteticamente (questo è soggettivo...), che usa valvole economiche e di larga diffusione, non obbliga il proprietario a masturbazioni mentali su bias, bilanciamenti, acquisto di tubi dalla rigida selezione e chi più ne ha più ne metta, un apparecchio che fa il suo sporco lavoro bene, non ti chiede niente, senza rogne e di certo senza nessuna pretesa di competere con un Jadis o un Audio Research di alto bordo.
Siiiii, ma l'Audio Innovation di GizMo era guasto !!!
Beh, vi dirò un segreto: si guastano anche le Mercedes SLK
Per le motivazioni sopra elencate io ammiro questo prodotto, anche a fronte dei suoi limiti costruttivi (l'assemblaggio e gli stampati così come disposti per realizzare quel mezzo cerchio fanno imbestialire il più mansueto dei tecnici, per non parlare dei potenziometri e commutatori decisamente cheap).
In attesa di commenti mi fermo qua.