hahaha, Andrea,
non ho manco aperto il PDF, ma la tua domanda è talmente "stimolante" che non serve vedere il circuito....
Nelle reti di reazione (nodi di riferimento), negli alimentatori regolati, o in qualsiasi dispositivo legato alla manipolazione attiva di segnali, il layout di massa è SEMPRE vitale.
Il fatto che le correnti siano piccole non è di per se sufficiente a limitare i danni. Tutto dipende dal guadagno del circuito di amplificazione di errore. Se esso è elevato, anche segnali di poche decine di microV possono essere amplificati a valori "fastidiosi" (mV).
Più che altro il problema degli alimentatori è che vengono stimolati (lato uscita, tanto per rimembrare il "reverse driven") a frequenze audio (e oltre), per cui devono disporre di una impedenza di uscita costante e bassa. In questo un alimentatore è identico ad un amplificatore (io lo simulo sempre con un test inverso).
Come negli amplificatori, se i nodi di riferimento sono "corrotti" da elementi parassiti sensibili alla modulazione della linea, si degrada tutta la prestazione, specie a frequenze superiori a 5-10Khz (dove gli effetti elettrostatici ed elettromagnetici cominciano as assumere forza...).
Morale:
-Se per qualche ragione sei costretto a non perfezionare i loop di massa, tanto vale usare un regolatore scarsamente reazionato o passivo, i risultati (quando va bene) sono analoghi.
-Se lavori in bande di diversi Mhz (video e digitale), queste tecniche sono inutili, e devi appoggiarti alla tecnica delle induttanze e capacità distribuite, per ridurre al massimo gli elementi reattivi e quindi mantenere bassa l' impedenza di alimentazione, usando piani di massa simmetrici e robusti.
- restando in ambito audio, tutto appoggia sulla qualità della distribuzione di massa, separata (stella) e ben congeniata.
La distribuzione della massa virtuale nei sistemi analogici è un' arte, non un passatempo. Essa si basa su 2 tecniche contrapposte:
1. Massa virtuale ideale al centro stella. Si suppone che nel "punto di confluenza" dei segnali di massa esista la condizione di neutralità richiesta. Questo succede quando il circuito è circoscritto e non ha particolari collegamenti con il mondo esterno (altri punti di massa virtuale). E' abbastanza il caso di un alimentatore, dove per centro stella si intende il nodo di riferimento, punto di confluenza sia del segnale di ritorno dal carico che quello di entrata dal trafo.
2. Generazione di varie masse virtuali, congiunte con la tecnica del "disaccoppiamento" locale. Situazione più diffusa negli amplificatori, dove si deve fare i conti con i riferimenti di massa di unità esterne al circuito e sezioni (pre-finale, segnale e potenza) diversificate....
Ma quest' ultima parte la conoscerai già....
ciao
Mauro
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