Mauro, Mauro.....Sicuramente non mi interessa polemizzare su cose cosi poco interessanti...
bisognerebbe aver mangiato la mortadella, prima di dire che non è saporita
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!?!.....Non ricordo di aver espresso una idea del genere....Detto questo, io ho detto di più e più esplicito, su quelle prove empiriche, di quello che, mi perdonerai, tu hai risposto:
quote:
....Insomma, mai riscontrato una modifica del genere più rilevante del cambio di diffusori o di amplificatore o di fonte.
Certo, vivere in una camera semi-anecoica con diffusori sviluppati appositamente per essa e con tutte le ottimizzazioni del caso può fare la differenza, ma qui si va su terreni che non dipendono dalla progettazione di singoli elementi ottimizzati per un uso generale.....
Mi sembra che la norma non sia questa..anzi....E questa è la chiosa finale.
Non tutti si lamentano del loro impianto, o non lo fanno sulle basi di cui sopra. Alcuni sono consapevoli dei problemi di posizionamento e riflessioni ambientali, alcuni ci convivono ed altri sono perfettamente in grado di usare contromisure ottime per migliorare il problema.
.. è vero che per alcuni la norma è quella di cercare di ottimizzare il contributo ambientale. Non ho i bassi... cerco riflessioni, non ho ambienza ... cerco riflessioni.. ecc. ecc.
Ma questo contributo, come lo devo valutare? Piccolo, grande... e sopratutto, come lineare?
Migliorare il problema?... i problemi si affrontano, si cerca di risolverli nella ricerca... certo che se devo vendere allora spiego che non esistono e che anzi.. le cose vanno addirittura meglio
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Come per la microfonicità... com'è che normalmente si dice?... che piace perchè "crea" armonici?
La taratura ad orecchio non ha un grande significato, come non lo può avere una taratura strumentale se non sai cosa cercare o misurare, ma io NON ho mai sostenuto che l'orecchio debba essere l'unico giudice.Io ritengo che la "taratura ad orecchio", un poco come sosteneva Filippo sui diffusori, sia sempre e comunque fallace e semplice specchio di gusti personali. In quanto tale, tutti convivono con il proprio setup convinti che questo sia il migliore.
La differenza ?
Che alcuni sono consapevoli di avere messo giù qualcosa di personale per cui non assoluto, altri credono di avere trovato non meglio identificate vie di ottimizzazione univoca.
Stiamo però parlando di suono ed una correlazione suono/misure è ben lungi dall'essere esaustiva, si sono imparate molte cose, altre non sono invece neanche state inquadrate....
Una banalità (..mica poi tanti banale
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La riflessione conclusiva, non potrebbe venir espressa ala fine, valutando effettivamente prima la valenza di ogni singolo contributo e poi le somme di alcune semplici interazioni, per stabilire una effettiva gerarchia, invece di limitarsi ad affermare che non sono significative, senza poterlo affermare in tutta coscienza?
Le vecchie polemiche ascoltoni/misuroni, sono uno sciocco retaggio del passato, un confronto sulle evidenze sperimentali, sarebbero un viatico per un salto qualitativo... se solo non ci fosse supponenza, ma disponibilità al confronto. Non pensare che abbia alzato i toni per emotività, era una controprovocazione per ristabilire un atteggiamento più serioso... e poi, non sono persona adatta alla pugna...
Mi sovvengono alcune parole tratte dalla canzone Antenor di Guccini:
...........garrivano i suoi pensieri come
fossero bandiera
ma gli occhi erano fessura
e il viso tirato a brutto
come all'età in cui credi d'aver
fatto quasi tutto............................
....nostalgia ma di che cosa,
d'un oceano mai guardato
d'una Europa mai sentita, d'un
linguaggio mai parlato?....................
................quante volte per altri è vita quello
che per noi è un minuto.............
.................si sentì migliore e stanco..........
.....Quante volte ci è capitato
di trovarci di fronte o un muro
quante volte abbiam picchiato
quante volte subito duro
quante cose nate per sbaglio
quanti sbagli nati per caso
quante volte l'orizzonte non va
oltre il nostro naso...........................
.......................Quante volte ci sembra piana
mentre sotto gioca d'azzardo
questa vita che ci birillo
come bocce da biliardo
questa cosa che non sappiamo
questo conto senza gli osti
questo gioco do giocare fino in
fondo a tutti i costi.
Mica male vero? Siamo tutti così..chi più, chi meno, non trovi Mauro?
Riccardo, una persona difficilmente si fida degli altri, se è abituata a "zuccare" in proprio.. le esperienze degli altri non valgono mai un gran chè, quando vengono raccontate, i giudizi di fronte ad una stessa esperienza vissuta, non sono univoci, e le misure non le chiarificano a sufficienza da renderle oggettive.. che ti vuoi sentire dire?
La logica di togliere errori, prescindendo dai valori è stringente ed attinente ad un concetto di alta qualità.. si vuol spaccare lo zero su alcuni parametri e si lasciano fuori dalla indagine, altri che sono comunque significativi.
Ti posso chiedere a titolo di es., se prendiamo un Ap, lo mettiamo in reflex, in cassa chiusa e proviamo ad ascoltarlo e misuralo, traiamo dei significati dalla correlazione dei dati, poi prova dieci tipi di assorbente, tu aggiusti cercando la linearità con una equalizzazione dovuta alle somme dei problemi?...sì?..no?
Poi proviamo una cassa dove si pone attenzione ai modi di vibrazione e cerchiamo di azzerare le problematiche relative alle perturbazioni che tornano a colpire la membrana, come ha fatto Lorenzo... la misuro e l'ascolto, traggo nuove relazioni.... ma avevo un ampli poggiato a terra, ed un certo tipo di cavi..
Cambio i cavi e alzo da terra l'ampli tramite una sospensione che lo isoli... cosa mi dicono le misure e cosa l'ascolto?... quali conclusione devo trarne?
Ma l'ambiente genera una contributo significativo.. se lo lascio, la mia analisi, cosa può aver accertato?
Col contributo della cassa e dell'ambiente ero in flat, tanto basta, o devo pensare che qualcosa non andasse a prescindere dal risultato flat?
Ad libitum...
Ricordi quando si parlò tempo fa di pensare ad oggetti che non compissero errori, prescindendo dalla gerarchia di valori che siamo abituati a credere valida?
Non stiamo cercando l'hifi, finora abbiamo fatto cucina etnica/ tradizionale, avevamo il mais, mangiavamo polenta! Parliamo come mangiamo, ma il menù, chi l'ha scelto?
Tu, io, il senso comune, gli scienziati, i forumieri, i rivistari?
......ma sono persone ed esprimono normali pareri frutto di una cultura in divenire, o ritieni che gli stessi pareri rappresentino dei dogmi inalienabili?
Ciao, Roberto