Ho tre dischi
- both sides of the gun
- welcome to the cruel world
- lifeline (uscito lo scorso anno)
Mi piacciono tutti e tre. Uno dovrei anche metterlo nel gruppo dei venti a pensarci bene. Mi suggerite altri titoli del signor Harper da acqusitare?
Ciao
Gianluca Sperti
** we are made of nothing but voices echoing from the past
and pointing their fingers to the future showing the direction. we will eventually follow that line **
Ben Harper
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Ben Harper and Blind Boys of Alabama.
Molto divertente. imho.
Paolo Poli parlava bene di un altro disco.
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Molto divertente. imho.
Paolo Poli parlava bene di un altro disco.
Saluti
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Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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Di Ben Harper ne ho nove, non credo siano tutti ma quasi.
I primi sono più "genuini", nel senso che traspare ancora una certa ruvidezza e non viene cercato il compiacimento di un audience più estesa.
Uno dei dischi che preferisco è "Fight for your mind" (uno dei primissimi).
La nuova linea editoriale a fianco dei Blind Boys è sicuramente più curata nelle registrazioni e i dischi sono più "equilibrati". C'è meno "cattiveria" e un po' più di blues.
Per chi volesse un sunto consiglio "Live from Mars", un doppio dal vivo diviso in un disco (verde) con brani prevalentemente acustici e tranquilli e uno (arancio) più sprint. E' del 2001, quindi non comprende la nuova produzione con i Blind Boys.
Quello che mia moglie ascolta più spesso è "The will to live": bello.
Nota stonata: attenzione ai dischi multipli: "Both sides of the gun" è un doppio/triplo (esiste in due versioni), ma il triplo in totale mi sembra (a memoria) che non arrivi ad 80 minuti complessivi. Comprateli pure ma pagateli per singoli.
I primi sono più "genuini", nel senso che traspare ancora una certa ruvidezza e non viene cercato il compiacimento di un audience più estesa.
Uno dei dischi che preferisco è "Fight for your mind" (uno dei primissimi).
La nuova linea editoriale a fianco dei Blind Boys è sicuramente più curata nelle registrazioni e i dischi sono più "equilibrati". C'è meno "cattiveria" e un po' più di blues.
Per chi volesse un sunto consiglio "Live from Mars", un doppio dal vivo diviso in un disco (verde) con brani prevalentemente acustici e tranquilli e uno (arancio) più sprint. E' del 2001, quindi non comprende la nuova produzione con i Blind Boys.
Quello che mia moglie ascolta più spesso è "The will to live": bello.
Nota stonata: attenzione ai dischi multipli: "Both sides of the gun" è un doppio/triplo (esiste in due versioni), ma il triplo in totale mi sembra (a memoria) che non arrivi ad 80 minuti complessivi. Comprateli pure ma pagateli per singoli.
- riccardo
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Ciao a tutti,
confesso che Ben Harper non l'avevo mai sentito nominare ma recuperato qualche sapler in rete mi è piaciuto subito, facendomi in qualche modo "tornare giovane".
E questo mi ha fatto venire la domanda che pongo.
Quando ascoltavo quasi solo questo genere (in cui la musica è sempre abbinata al canto) non capivo quasi nulla dei testi e non me me poteva importare di meno.
Con gli anni (purtroppo) il mio inglese non è migliorato, in particolare nella comprensione del parlato, però oggi non capire quello che dicono mi sembra strano.
Mi piacerebbe sapere se sono l'unico (a non capire i testi) o se semplicemente sono l'unico a stupirsene (in questo caso immagino perchè ho perso l'abitudiune ad ascoltare questo tipo di musica).
Grazie e ciao
Massimo
confesso che Ben Harper non l'avevo mai sentito nominare ma recuperato qualche sapler in rete mi è piaciuto subito, facendomi in qualche modo "tornare giovane".
E questo mi ha fatto venire la domanda che pongo.
Quando ascoltavo quasi solo questo genere (in cui la musica è sempre abbinata al canto) non capivo quasi nulla dei testi e non me me poteva importare di meno.
Con gli anni (purtroppo) il mio inglese non è migliorato, in particolare nella comprensione del parlato, però oggi non capire quello che dicono mi sembra strano.
Mi piacerebbe sapere se sono l'unico (a non capire i testi) o se semplicemente sono l'unico a stupirsene (in questo caso immagino perchè ho perso l'abitudiune ad ascoltare questo tipo di musica).
Grazie e ciao
Massimo
Ciao, Massimo
- riccardo
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Premesso che alla radice c'è lo step rappresentato dalla capacità dell'impianto di rendere intelleggibile il parlato (o cantato), che è molto importante nel caso di inglese cantato, ma che giudichiamo per convenzione già risolto, per me la questione si pone in questi termini:
i cantanti che usano l'inglese, tra americani e inglesi e resto del mondo, arricchiscono della loro personale inflessione il testo. Inoltre, lo adattano alla musica, alla ritmica, alla metrica del pezzo. Il risultato è che alcuni americani che io conosco, quando ascoltano impianti medio commerciali, devono risentire il pezzo almeno 3 o 4 volte, per interpretarlo correttamente.
Non è così per tutte gli esecutori, ma vale molto nel pop e nel rock.
Ora, io credo che in parte questo sia solo un mio particolare vissuto, che mi ha portato a contatto con degli americani sordi, ma ù, nel mio piccolo, alcuni testi, alcune parole di testi ci ho messo anni a estrapolarle e renderle comprensibili.
La ragione per la quale mi appassionai di aifai risiede anche in questo: io parlante un inglese primitivo-maccheronico, volevo sentire BENE le parole di un testo. Ora capisco le singole parole, ma mi ci vuole comunque il Collins Gems per arrivare al significato del pezzo.
P.S. a volte le liriche sono penose, purtroppo.
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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i cantanti che usano l'inglese, tra americani e inglesi e resto del mondo, arricchiscono della loro personale inflessione il testo. Inoltre, lo adattano alla musica, alla ritmica, alla metrica del pezzo. Il risultato è che alcuni americani che io conosco, quando ascoltano impianti medio commerciali, devono risentire il pezzo almeno 3 o 4 volte, per interpretarlo correttamente.
Non è così per tutte gli esecutori, ma vale molto nel pop e nel rock.
Ora, io credo che in parte questo sia solo un mio particolare vissuto, che mi ha portato a contatto con degli americani sordi, ma ù, nel mio piccolo, alcuni testi, alcune parole di testi ci ho messo anni a estrapolarle e renderle comprensibili.
La ragione per la quale mi appassionai di aifai risiede anche in questo: io parlante un inglese primitivo-maccheronico, volevo sentire BENE le parole di un testo. Ora capisco le singole parole, ma mi ci vuole comunque il Collins Gems per arrivare al significato del pezzo.
P.S. a volte le liriche sono penose, purtroppo.
Saluti
R.R.
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Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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