![Very Happy :D](./images/smilies/emoticon-0102-bigsmile.gif)
Premessa: per problemi fisiologici legati a una sordità parziale acquisita da bambino e aggravatasi negli ultimi anni, sono costretto, per ragioni di convivenza civile, ad ascoltare in cuffia gran parte della musica che mi interessa. In realtà senza cuffie, il volume da me richiesto non è maggiore di quello degli impianti che suonavano a Vimercate 12 giorni fa ma i vicini sono i vicini.. e li devo sopporrtare come tutti.
La cosa che mi ha sempre colpito è che in cuffia la cosiddetta "ambienza" della registrazione stereofonica semplicemente non esiste: i suoni appaiono registrati sul canale deztro o sinistro che non sono la destra o la sinistra di un "ambiente" ma semplicemente la MIA destra e sinistra. A quel che mi consta la loro unica possibilità di apparire realistici non è tanto l'essere registrati in maniera più o meno fluida tra i due canali, ma semplicemente l'essere registrati in maniera completa di tutte le informazioni di inviluppo sonoro senza manipolazioni di sorta. Cosa che, se fatta correttamente, rende realistica anche una registrazione monofonica perché, alla fine dei conti, l'unica cosa che si riesce realmente a discriminare dalle informazioni "ambientali" è se la registrazione è ripresa grenuinamente dal vivo oppure è stata "limata" e "addomesticata" in sede di editing. E questa discriminazione avviene quasi interamente attraverso la valutazione inconscia dei tempi di decadimento dei suoni registrati. Se vengono alterati il suono riprodotto suonerà quasi inevitabilmente falso e, appunto, "riprodotto-manipolato".
La mia impressione è che le cosiddette "informazioni di ambienza" di una rstrazione stereofonica, se genuine e non inserite ad arte, più che costituire effettivamente una sorta di ricostruzione della tridimensionalità dell'ambiente originale in cui la registrazione è avvenuta, sia al più uno stimolo che sollecita in maniera più o meno intensa la nostra immaginazione, evocando i vari possibili "deja-vu" presenti in memoria relativi a esperienze acustiche e musicale vissute in prima persona e non solo ascoltate riprodotte.
Detto in altro modo, senza questo vissuto mnemonico (o "cultura acustica"), la stereofonia intesa come ricostruzione di un ambiente acustico di fatto non esiste. Così come, per fare un paragone, non esiste alcun significato in un libro se non si possiede preventivamente la capacità di leggerlo.
Di tutta questa faccenda, pur avendone un sospetto inconscio da tempo, ne ho preso veramente coscienza solo ascoltando i tipoli a Vimercate: l''ambiente "riprodotto" da QUALSIASI incisione non è affatto l'ambiente in cui è avvenuta la ripresa dell'eventto ma è SOLTANTO l'ambiente in cui sono posizionati i diffusori e che, nei limiti delle informazioni trasmissibili con due soli canali, consente solo di ricostruire la scena sonora "come se" l'esecuzione avvenisse in quel momento NELL'AMBIENTE IN CUI I DIFFUSORI STANNO LAVORANDO, punto.
Detto in altro modo gli esecutori diventano comunque i diffusori e l'unica cosa che si può veramente ottenere con sistemazioni studiate, stratagemmi di vario genere ecc. è soltanto che essi, acusticamente, siano meno localizzabili come diffusori (in altre parole che, anziché suonare i diffusori E la stanza, suoni SOLO la stanza). Per il resto suona sempre la stanza del "qui e ora" e non la stanza in cui è avvenuta davvero la registrazione originale (che in una registrazione bicanale esiste, imho, in forma troppo appiattita per poter essere ricostruita realmente in qualcosa di più dettagliato di una distribuzione "destra sinistra" - che pure, nella maggioranza dei casi, riesco a cogliere solo molto raramente, sia in cuffia che a "orecchie aperte").
Tutto imho ovviamente, questa volta forse un po' più "imho" del solito ma su cui mi piacerebbe che si esprimessero altri soprattutto *con le proprie impressioni dirette*, facendo finta, per un momento, di non aver mai sentito parlare di stereofonia e dei presupposti teorici che la sostengono o che dovrebbero sostenerla.
Al momento, per quel che mi riguarda, nei confronti della stereofonia mi sento come una specie di cuoco pieno di ricette per cucinare le uova che, all'ultimo momento, scopre che in cucina mancano proprio le uova!
![Sad :(](./images/smilies/emoticon-0101-sadsmile.gif)
Ciao
Piercarlo