simulare alimentazioni con SPICE

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Alieno
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Messaggio da Alieno »

Chi ha provato? Con che risultati? Con quali "trucchi" e/o accorgimenti?

Io sicuramene sbaglio qualcosa: ho provato a simulare un trasformatore di alimentazione con i vari blocchi "xfrm", ma non riesco ad ottenere risultati plausibili. :x
Lo scopo attuale non è troppo audio, più di curiosità ed eventualmente per farmi un piccolo alimentatore regolabile, da battaglia ed a basso costo.
Il PSpice in uso è il 9.x, quello di cui esisteva ancora la versione student gratuita, con schematic.

Thanks in advance!

Non c'è niente di più bello di una cosa bella!
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Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Chi ha provato? Con che risultati? Con quali "trucchi" e/o accorgimenti?

Io sicuramene sbaglio qualcosa: ho provato a simulare un trasformatore di alimentazione con i vari blocchi "xfrm", ma non riesco ad ottenere risultati plausibili. :x
Lo scopo attuale non è troppo audio, più di curiosità ed eventualmente per farmi un piccolo alimentatore regolabile, da battaglia ed a basso costo.
Il PSpice in uso è il 9.x, quello di cui esisteva ancora la versione student gratuita, con schematic.

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Io, quando lo facevo (è quasi un anno che non prendo più in mano spice...) con LTSPICE, semplicemente creavo un blocco con generatori di tensione in alternata seguito dai rettificiatori. Poi, a seconda dei casi aggiungevo vari "indesiderabili" (induttanze e resistenze parassiste soprattutto) per vedere come influenzava il resto del circuito.
Adesso non ho più sottomano niente ma, quando le facevo, le simulaizoni consentivano valutazioni decisamente più realistiche (e anche meno tranquillizzanti!) di come andavano le cose nella realtà.

Se chi di dovere facesse più spesso questo tipo di simulazioni credo ci sarebbero meno pastrugni in giro... e meno cose stupidamente malsuonanti (stupidamente perché il loro malsuonare dipende più da pressapochismo che da reali caranze tecniche del progetto).

Ciao
Piercarlo
Alieno
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Messaggio da Alieno »

Io, quando lo facevo (è quasi un anno che non prendo più in mano spice...) con LTSPICE, semplicemente creavo un blocco con generatori di tensione in alternata seguito dai rettificiatori. Poi, a seconda dei casi aggiungevo vari "indesiderabili" (induttanze e resistenze parassiste soprattutto) per vedere come influenzava il resto del circuito.


Originariamente inviato da Piercarlo - 25/02/2007 :  22:27:06
In pratica "saltando" il trasformatore e applicando direttamenta il generatore sinusoidale con ampiezza "posttrasformatore"?
Se, invece, volessi andarmi a cercare guai e inserire anche il trasformatore? Fatica inutile?

Interessante il discorso dei parassiti, in base a cosa li inserivi? e quali i più critici di cui tenere assolutamente conto in sezioni di alimentazione a scopi audio? (per futura memoria)

grassie... sopratutto della pazienza, vista la quantità di punti interrogativi! :oops:

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Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

In pratica "saltando" il trasformatore e applicando direttamenta il generatore sinusoidale con ampiezza "posttrasformatore"?
Se, invece, volessi andarmi a cercare guai e inserire anche il trasformatore? Fatica inutile?
Fatica inutile no ma, visto che praticamente TUTTE le versioni di spice hanno problemi a modellare i trasformatori, conviene sostituire questi con circuiti che modellino gli effetti che interessano (in particolare la trasparenza del trasformatore ai disturbi che lo attraversano, anche a frequenze che, per i toroidali, possono sfiorare il MHz e che comunque, anche con i normali trasformatori, lasciano pascolare liberamente disturbi che girano tranquillamente sul mezzo megahertz: te ne rendi conto con una radio onde medie collegata alla rete domestica - se c'è uno switching acceso in casa puoi metterti il cuore in pace).
Interessante il discorso dei parassiti, in base a cosa li inserivi? e quali i più critici di cui tenere assolutamente conto in sezioni di alimentazione a scopi audio? (per futura memoria)
I più importarti che inserivo erano ovviamente i parassiti relativi ai condensatori di livellamento e le induttanze delle piste di collegamento (valutate a spanne sulla 20 di uH) che, sollecitate da forti corernti impulsive tipiche della ricarca degli elettrolitici, inquinano le alimentazioni in maniera perversa: non con ampiezze preoccupanti ma a frequenze a cui la PSRR degli amplificatori praticamente non esiste più.

un campo interessante di indagine che però non ho avuto tempo di speramentare, è l'inserzione di parassiti lungo i ritorni di massa dei vari stadi e soprattutto verso il riferimento per la controreazione. Detto in altro modo, varrebbe la pena di simulare il circuito tenendo conto anche delle non idealità del layout che, se può essere vero che in alcuni casi viene accuratamente meditato tenendo conto anche di qeuste cose, è senz'altro vero però che in molti altri casi viene preso un po' alla "come viene viene" che non è ulteriormente indagato a meno che non insorgano problemi seri o gravi (rumore, ronzii e autoscillazioni).

Ciao
Piercarlo
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Messaggio da Alieno »

ok, grazie!

magari, quando ho tempo (cama cavallo), inizio a simulare qualcosa di semplice, che più semplice non si può, poi posto e chiedo lumi su parassiti da aggiungere, esperimenti da fare e quant'altro possa risultare interessante..

Ciao!

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Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

ok, grazie!

magari, quando ho tempo (cama cavallo), inizio a simulare qualcosa di semplice, che più semplice non si può, poi posto e chiedo lumi su parassiti da aggiungere, esperimenti da fare e quant'altro possa risultare interessante..

Ciao!

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Originariamente inviato da Alieno - 26/02/2007 : 21:11:52
L'unico consiglio che ti posso dare è... giocaci con il simulatore. Offre tante possibilità ma la più bella e interessante per me rimane sempre quella di poter sperimentare anche vere e proprie assurdità (e il mettere il sale sulla coda ai draghi che si annidano nei circuiti elettronici è una dellle più intriganti!) senza spendere un soldo e senza farsi del male.
Certo che se con la sola padronanza del simulatore ci si illude di poter diventare progettisti (o peggio ancora di poter fare le scarpe a progettisti di ben altra epoca e scuola) bhe... meglio prepararsi allora anche a qualche risveglio un po' "ruvido".

Ciao
Piercarlo
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