Grazie dei ringraziamenti...
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non c'è proprio di che. Mi fa' piacere che il consiglio abbia sortito un buon effetto.
Per quanto riguarda i filamenti, dove possibile (con i tubi a riscaldamento indiretto quasi sempre...) personalmente preferisco accenderli direttamente in AC.
A meno di non usare soluzioni complesse (ingresso induttivo), il raddrizzamento crea infatti comunque rumore, costituito dagli stessi veloci ed intensi picchi di corrente che circolano nel condensatore/i di ingresso del filtro, nei diodi, nel TA e nei cablaggi relativi. Ovviamente, tali picchi di corrente sono tanto più intensi quanto più alta è la corrente erogata. Quindi, laddove le correnti in gioco sono considerevoli, come nel caso dei filamenti (specie di tubi che assorbono parecchio) o di ampli a SS/ibridi, il problema è particolarmente rilevante.
Non potendo evitare l'accensione in DC, sicuramente (ed a maggior ragione) conviene usare diodi Schottky anche per i filamenti: quantomeno si evita almeno il rumore "extra" dovuto alla commutazione dei diodi. Dato che le tensioni in gioco sono molto più basse non vedo motivi per utilizzare quelli in SiC, anche gli altri dovrebbero andare altrettanto bene (purché ovviamente abbiano tensione inversa max adeguata allo scopo).
Se possibile consiglierei però di adottare anche il raddrizzamento ad ingresso induttivo, magari "emulato" con un giratore a SS (altrimenti i grossi induttori necessari potrebbero creare più danni che benefici). N.B.: non ho ancora mai avuto modo di provare in pratica questa soluzione, ma in teoria dovrebbe andare molto bene.
Altra cosa che non ho mai provato in pratica ma che diversi autori raccomandano (e da un punto di vista teorico ci sono buoni motivi per farlo, specie se si usano raddrizzatori con filtro ad ingresso capacitivo) è quella di utilizzare TA separati per filamenti ed anodiche, in modo da evitare/minimizzare la trasmissione di rumore tra i diversi alimentatori.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»