Vorrei provare alcuni schemi utilizzando al contempo valvole serie ECC ed altre serie PCL. Cosa mi consigliate per alimentare i filamenti in CC con una soluzione semplice che mi permetta di unire i filamenti di queste due serie senza dover utilizzare alimentatori separati?
Grazie
UN CONSIGLIO PER I FILAMENTI
Re: UN CONSIGLIO PER I FILAMENTI
Dipende da che valvole devi alimentare, le pcl81 ad esempio hanno il filamento a 12,6v che può essere alimentato in parallelo alle ecc81-82-83 sul pin 4-5 con un alimentatore 12v cc
Simone
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Re: UN CONSIGLIO PER I FILAMENTI
Magari è un falso problema. ma mi preoccupano i diversi tempi di warm-up...
Vorrei pensare anche ad un alimentatore a corrente costante con filamenti in serie, ma non l'ho mai realizzato...
Grazie
Vorrei pensare anche ad un alimentatore a corrente costante con filamenti in serie, ma non l'ho mai realizzato...
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- trini
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Re: UN CONSIGLIO PER I FILAMENTI
Per i filamenti da soli è un falso problema; invece il problema può nascere se l'applicazione della anodica non segue il completo(o quasi) riscaldamento del filamento con conseguente emissione del catodo. Dipende dal circuito, anche se è sempre una buona pratica dare l'anodica con il catodo già caldo, meglio ancora se dotata di slow start .doctor ha scritto:Magari è un falso problema. ma mi preoccupano i diversi tempi di warm-up...
Naturalmente se il raddrizzamento è con tubi a vuoto, il problema quasi non esiste.
Beh, basta un 317 collegato come sorgente di corrente costante; prova a pensare cosa può succedere se si interrrompe il filamento della prima valvola della serie . IMHO mettere i filamenti in serie non è raccomandabile, a meno di dimensionare i componenti della anodica in maniera che possano reggere la mancanza del carico, ovvero mettere un bleeder di sicurezza.doctor ha scritto:Vorrei pensare anche ad un alimentatore a corrente costante con filamenti in serie, ma non l'ho mai realizzato...
Il solito cent.
Ciao Trini
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Re: UN CONSIGLIO PER I FILAMENTI
non direi. Accendere "in serie" tubi che non sono pensati e progettati per farlo (=filamenti a riscaldamento controllato) può portare a conseguenze disastrose (morte prematura o anche immediata di alcuni dei tubi della serie). In effetti è sempre meglio accendere il filamento di ciascun tubo separatamente. Anche con quei tubi che furono espressamente progettati per sopportare simili maltrattamenti (accensione "in serie").trini ha scritto:doctor ha scritto:Magari è un falso problema.
Inoltre, anche alimentando singolarmente ciascun filamento, l'alimentazione a corrente costante presenta dei gravi inconvenienti. Se infatti da un lato riduce sensibilmente gli stress termomeccanici del tubo al momento dell'accensione, evitando le extracorrenti a filamento freddo (e rallentando di conseguenza l'altrimenti brusco riscaldamento), dall'altro può essere molto pericolosa "a caldo".
Laddove infatti l'alimentazione a tensione costante realizza un naturale meccanismo di "autoregolazione" (feedback negativo), che tende a mantenere stabile la temperatura del filamento, l'alimentazione a corrente costante al contrario realizza un feedback positivo instabile!
Infatti, essendo il filamento un conduttore metallico, se la sua temperatura cresce aumenta anche la sua resistenza (e viceversa).
Lavorando a tensione costante un aumento della resistenza (=della temperatura) del filamento causa una diminuzione della corrente assorbita e quindi della potenza dissipata. Che a sua volta porta ad una diminuzione della temperatura. E viceversa.
Al contrario, lavorando a corrente costante un aumento della resistenza (=della temperatura) del filamento causa un aumento della tensione ai suoi capi, cioè un aumento della potenza dissipata. Cosa che fa aumentare ancora di più la temperatura, che fa aumentare la resistenza, che fa aumentare la potenza, ecc, in una spirale crescente "infinita" (limitata unicamente dalla "compliance" del CCS, cioè dalla max tensione che questo può fornire ai suoi capi) che può facilmente portare alla distruzione del tubo.
A parte il caso dei DHT, nel qual caso l'uso di un CCS può avere i suoi vantaggi per altri motivi (ma è necessario progettare lo stesso in modo che la sua max tensione sia inferiore a quella max ammissibile dal tubo), nei rari casi in cui sia realmente conveniente alimentare i filamenti di un IHT in DC la cosa migliore da fare è farlo a tensione costante con limitazione di corrente. Ovviamente singolarmente per ciascun tubo, cioè con un regolatore/limitatore dedicato per ciascun filamento.
Praticamente tutti i regolatori prevedono la possibilità di realizzare più o meno facilmente una limitazione in corrente. Fissando tale limite alla max corrente raccomandata per il (singolo) tubo alimentato si ottiene una "doppia" regolazione automatica che unisce i vantaggi di entrambe le soluzioni: lavora a corrente costante (inferiore a quella max prevista per il tubo) quando il filamento è freddo (all'accensione) mentre a regime lavora a tensione costante (=mantiene costante la temperatura).
Diversamente ed in generale (salvo i rarissimi casi in cui la DC sia necessaria per altri motivi) è molto più conveniente e raccomandabile accendere i filamenti direttamente in AC, sempre con l'accortezza di utilizzare un secondario separato per ciascun filamento. Se non è realizzata più che bene, con un mucchio di (costosi!) accorgimenti, l'alimentazione in DC crea molti più problemi di quanti non ne risolva. Di fatto, va usata solo ed esclusivamente quando è strettamente indispensabile (cioè, tranne che nei pre phono e poche altre cose, quasi mai).
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: UN CONSIGLIO PER I FILAMENTI
Di solito sono le valvole televisive della serie Pxx (Es: PCC88) che hanno il filamento previsto per un'alimentazione in serie. Negli apparati TV valvolari infatti erano presenti una quindicina di valvole e alimentare i filamenti in parallelo voleva dire portare in giro delle correnti dell'ordine della decina di ampere, con tutti i problemi relativi (diametro conduttori, cadute di tensione, riscaldamento, ...). Le valvole della serie Pxx tra l'altro non sono valvole di seconda scelta e hanno una reperibilità decisamente miglore delle equivalenti della serie Exx e un costo assai inferiore. Usare questi tubi pertanto può essere una valida scelta progettuale. Ad esempio nel mio pre Audio Reseach, ho montato due PCC88 come sostitute delle originarie 6DJ8 (=ECC88) facendo nel contempo una modifica (perfettamente reversibile) al circuito che alimenta i filamenti.
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