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Primo - Amplificatore Hi-Fun - Costruzione casse

Progetto e materiale
Per la realizzazione dei diffusori abbiamo già detto che ci siamo prefissati un budget di 100€ e una tipologia costruttiva adatta ad un principiante.
Quindi ci siamo rivolti ad un progetto semplice ispirato a quello trovato sul sito http://www.vicdiy.com/products/tqwt2/tqwt2.html
L'assemblaggio non sono necessarie di attrezzature professionali ne morsetti ne altro, se poi ci si fa tagliare il legno in un centro fai da te (spesso il taglio è gratuito acquistando il legno) l'operazione è ancora più semplice.
Di seguito sono specificate le dimensioni espresse in millimetri dei pezzi di legno occorrenti per due casse nonché il materiale occorrente.
I prezzi per i Fostex e il cestello con i connettori ho incluso i costi di spedizione dagli USA, ripartiti con altro materiale.
Naturalmente per ammortizzare al meglio gli acquisti dagli USA conviene fare ordini un po più corposi, in alternativa in Germania si possono trovare a circa 30€ l'uno senza sorprese doganali.
Altri costi sono semplicemente stimati, mi riferisco a quelli della colla, delle viti o del cavo UTP cat.5 che già possedevo.

Parte Prezzo
n.4 spalle 572x156x12 (foto 1)
n.2 frontali 524x91x12
n.4 basi e cieli 156x91x12
n.4 schienali 548x91x12
n.2 setto interno lungo 416x91x12
n.2 setto interno corto 72x91x12
splilli senza testa
n.4 piedistallo 250x156x12 (optional)
25€
Altoparlanti Fostex FE87E - con spedizioni (foto 2)
Cestello connettori dorati e viti(foto 5)
Cavo elettrico o Utp cat.5
60€
Impregnante alla nitro
Cera d'api
Pennello
Panno di cotone
Carta vetrata
Colla vinilica
17€
Tac patafix o simili (foto 6)
?€
Insonorizzante, cuscini (foto 3) o altro (foto 4)
2€
Totale 104€

Potete vedere anche lo schema costruttivo di seguito e la foto dei legni tagliati pronti per l'incollaggio (foto 1).
Schema costruttivo
Schema 1
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foto 1
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foto 2
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foto 3
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foto 4
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foto 5
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foto 6
Assemblaggio cassa
Ora vediamo come procedere con l'incollaggio effettuato con una colla tipo Vinavil, meglio se a presa sufficientemente rapida.
Per tenere i pezzi di legno a 90° abbiamo usato un sistema semplicissimo, siamo partiti come si vede in foto incollando base, schienale e cielo e una spalla che servirà per verificare la correttezza degli angoli retti, vediamo come.
Cominciamo con il mettere la colla sulla base e sul cielo (foto 7).
Anche dei pezzi di legno tagliati come si vede nella foto a destra (foto 8) e facilmente ricavabili dagli avanzi del nostro pannello possono essere utili per incollare a 90° le varie parti della nostra cassa.
Ora uniamo base, schienale e cielo (foto 9). Infine uniamo la spalla, con questa dicevamo possiamo a vista e tatto verificare che gli angoli siano a 90° precisi.
In attesa che tutto si incolli possiamo appoggiare un libro non pesantissimo a fare peso sulla spalla.
Noi per accelarare l'operazione abbiamo usato una pistola sparachiodi, ma non è necessario e soprattutto è uno strumento che non tutti possiedono.
Avendo pazienza di attendere che tutto si incolli alla perfezione avremmo potuto farne a meno.
Ed ecco il risultato ad incollaggio ultimato (figura 10).
Ora procediamo col setto interno composto da due parti che provvederemo ad incollare prima di inserirlo nella cassa.
Anche qui per esigenze di tempo abbiamo usato la sparachiodi ma se non avete fretta potete attendere che i due pezzi si incolli tenendoli fermi a mano per 4/5 minuti.
Potete usare anche un pezzo di legno di quelli rimanenti per verificare che resti in squadra. A setto pronto se volete fissarlo alla cassa con dei chiodi oltre che con la colla preparate il disegno sulla spalla per avere la traccia di dove "sparare".
Una precauzione, non usate chiodi con la testa ma solo SPILLI SENZA TESTA altrimenti difficilmente riuscirete a coprirli a dovere con la verniciatura (l'avessi saputo prima....)!
Ecco la nostra spalla con raffigurato il bersaglio (figura 11).
E qui il setto pronto con tanto di colla (figura 12).
In attesa che si incolli il setto potete procedere con l'incollaggio del frontale, vi servirà avere il frontale incollato per posizionare con maggior precisione il setto interno.
Il setto interno va posizionato con cura.
Noi per rendere agevole la cosa abbiamo preparato alcuni pezzetti di legno di 60mm di altezza, giusto perche il setto è distante 60mm sia dal frontale che dal fondo che dal cielo...
Ecco come posizionare il "distanziatore" inferiore (foto 13), quello tra setto e la base (figura 14) e tra setto e frontale (figura 15).
Ora lasciamo asciugare la colla per il tempo necessario.
Quindi possiamo procedere con la realizzazione dei fori, eseguita con delle punte a tazza (foto 16).
Parliamo di accessori abbastanza costosi, un buon motivo per farseli forare dove acquisteremo il legno se possibile.
Nel mio caso il falegname dove mi fornisco non aveva la punta da 70mm e ho dovuto comperarla io e prestargliela pagandola 22€.
Non contemplo però tra i costi questo acquisto perché io ho preferito comperarla perché ho in mente di usarla anche in futuro ma se così non fosse stato sarei andato a farmi tagliare e forare il legno da qualcuno dotato di questa punta!
Nella foto 17 la vedete in azione.
Fa molto fumo, è normale, non preoccupatevi, potete "limitare" questa emissione terribile praticando due o tre fori con una piccola punta (ex. 4mm.) lungo il bordo del foro.
Non dimenticatevi di passare con della carta vetrata i fori per renderli lisci.
Preparate anche il foro posteriore (foto 18) se prevedete l'utilizzo di una vaschetta con innesto tondo come quella in foto 5.
A questo punto dopo che la colla ha fatto il suo lavoro, i fori sono pronti si può procedere con la operazioni di posizionamento cavi, fissaggio altoparlanti e insonorizzazione.
Se volete alle casse è possibile applicare un basamento, illustrato (foto 31) e quotato nello schema 1
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foto 7
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foto 8
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foto 9
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foto 10
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foto 11
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foto 12
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foto 13
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foto 14
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foto 15
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foto 16
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foto 17
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foto 18
Collegamento componenti
Andiamo con ordine, prima infiliamo il cavo che faremo uscire sia dal foro dell'altoparlante che da quello della vaschetta porta connettori (foto 20).
Nel nostro caso abbiamo provato sia con un comunissimo cavo per impianti elettrici da 2.5 mm che con del cavo UTP cat 5.
Le foto sono riferite al collegamento di altoparlanti e vaschette con cavo UTP Cat 5 che ho posizionato dopo i test, infatti noterete che le casse sono gia chiuse, a livello pratico NON CAMBIA NULLA, la procedura è la medesima.
Non mi esprimo sulla differenza dei risultati ottenuti perché non sono mai riuscito a fare prove simultanee però ho la sensazione che non ci siano differenze percepibili.
Possiamo provvedere col saldare i cavi alla vaschetta posteriore, ricordandosi di connettere, (scusate la banalità ma non è un progetto per professionisti...), il medesimo cavo al positivo della vaschetta e dell'altoparlante.
Infiliamo i cavi nei fori della vaschetta e con una pinzetta premeremo magari piegando gli estremi del cavo stesso affinche restino saldi consentendoci di lavorare senza dover tenere fermo il tutto (foto 21), insieme cercheremo di bloccare anche il filo di stagno.
A questo punto faremo ben scaldare il saldatore e con la punta faremo sciogliere un po di stagno in modo che tenga ben saldo il cavo alle apposite lamelle dei connettori (foto 22).
Il risultato finito è quello che vedete in foto 23.
A questo punto potete fissare la vaschetta (foto 24) che nel nostro caso era gia dotata di una guarnizione, in caso contrario potreste utilizzare il sistema che vedremo a breve adottato per gli altoparlanti.
Procederemo in maniera analoga anche con gli altoparlanti, nel nostro caso abbiamo usato dei faston fissati (con una pinza se non avete l'apposita crimpatrice) e poi saldandoli (foto 25).
In foto 26 vedete il cavo con i faston saldati.
A questo punto potete procedere con l'applicazione sul bordo del cestello del blue-tac o pasta da lavelli o quant'altro (foto 27) e a seguito fissiamo i faston alle linguette dell'altoparlante.
Ricordatevi come già detto il rispetto della polarità.
Procediamo col fissare l'altoparlante (foto 29) e quindo muniti di un coltellino o un taglierino rimuovete il blue-tac eventualmente fuoriuscito (foto 30).
Questa fase possiamo considerarla conclusa.
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foto 20
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foto 21
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foto 22
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foto 23
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foto 24
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foto 25
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foto 26
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foto 27
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foto 28
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foto 29
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foto 30
Test
Ora una considerazione sugli altoparlanti, le sospensioni degli altoparlanti elettrodinamici, come il nostro Fostex, cambiano leggermente le loro proprietà meccaniche con l'uso.
Il cambiamento è abbastanza marcato nelle prime ore di funzionamento (circa 100), poi si stabilizza.
Pertanto è buona pratica prima di mettere a punto l'assorbente nel corpo della cassa, operazione che va fatta ascoltando e cercando il miglior compromesso ad orecchio, stabilizzare i parametri elettroacusti dell'altoparlante facendone un buon rodaggio.
Un modo semplice di procedere è quello di lasciare andare in repeat il CD-player con traccie di frequenza inaudibile (20Hz già non si sentono con questo altoparlante) o poco sopra (50Hz, ad esempio prese dal secondario di un trasformatorino con una resistenza in serie, all'altoparlante non dove arrivare più di 1Volt) avendo magari l'accortezza di affacciare i due connessi in controfase, in modo che il cono si muova ma che i due segnali emessi si annullino.
Questo permette di lascire andare il rodaggio durante tutta le giornata e anche la notte senza causare fastidio per il rumore emesso.
In rete ci sono diversi programmi freeware per generare toni.
Tra i molti ci siamo trovati bene con il programma di Toshio Iwata che riportiamo per il download (Premi qui).
A rodaggio ultimato si possono effettuare le prove di ascolto modificando la disposizione del materiale fonoassorbente, noi abbiamo provato diverso materiale che vedete in foto, dall'imbottitura dei cuscini (IKea 1€) a materiale di recupero di quello usato negli imballi.
Ne vedete degli esempi in foto 3 e foto 4, comunque tutto materiale economico, con 100€ di budget non si possono fare i miracoli.
I test vanno fatti provando diversi materiali e diverse disposizioni del materiale e ascoltando le differenze musicali molto attentamente.
E' difficile dire quale sia la soluzione migliore, è una questione soggettiva, a noi è parso che con i condotti quasi completamente riempiti si ottengano i risultati migliori.
Per fissare la spalla durante gli ascolti potete o usare dei morsetti o, visto che nelle premesse abbiamo detto che non è indispensabile averli, del comunissimo scotch da imballi come vedete in foto 33.
Noi abbiamo fatto anche qualche test test con l'altoparlante Aurasound NS3-194-8E che si può vedere in foto 34, un buon prodotto dal prezzo estremamente aggressivo.
Quando avrete individuato qual è la migliore disposizione di insonorizzante potrete anche chudere definitivamente le casse.
Prima magari con un po di colla cercate di fissare il materiale fonoassorbente posto nella parte inferiore, quella vicino all'apertura, per evitare che col tempo tenda a scendere risultando visibile o peggio fuoriuscendo dall'apertura stessa.
Nelle due casse in mio possesso ho provveduto anche alla sostituzione del cavo usato per le prove, di normalissima derivazione elettrica, con del cavo dati Cat.5.
E' importante ricordare che una volta chiusa la casse sarà molto complicato per non dire quasi impossibile sostituire il cavo perché si rischierebbe di rimuovere o spostare il materiale insonorizzante.
Per chiudere le casse usiamo sempre della colla fissando tutto con dei morsetti se li avete o in alternativa come ho fatto io con qualche giro di nastro e dei chiodini (ripeto, senza testa).
Quando tutto sarà asciutto potrete passare alla fase di verniciatura, a vostra scelta.
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foto 31
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foto 32
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foto 33
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foto 34
Verniciatura
Prima di iniziare con la vernice o con l'impregnante, cercate di dare una bella scarteggiata per rendere più lisci i punti di contatto tra i vari pezzi di legno che non sono mai proprio perfetti.
Se avete una levigatrice potreste accelerare le operazioni.
Se ci fossero delle imperfezioni sulla superficie delle casse utilizzate dello stucco, ora o mai più, nel senso che prima di verniciare riuscirete a nascondere bene le stuccature dopo risulteranno sempre visibili (questo mi ha insegnato il falegname).
Io ho continuato col dare una mano di fondo carteggiabile alla nitro allungato con un 20% di diluente, in foto vedete le casse chiuse prima (foto 35) e dopo (foto 36) la verniciatura.
Quando il fondo sarà perfettamente asciutto potete procedere con lo spalmare la cera d'api per mezzo di uno straccio di cotone (che non perde pelucchi).
Vi sono vari tipi di cera d'api, con o senza percentuali di prodotti aggiunti, io ho preso quella al 100% naturale contraddistinta anche da un profumo gradevole.
L'effetto finale è poco chiaro in foto, è molto chiaro e trasparente quindi vengono evidenziate eventuali imperfezioni del legno o della scarteggiatura.
E' possibile dando una mano di impregnante al posto del fondo alla nitro ottenere un colore più scuro e quindi coprente, una sorta di color cuoio molto bello.
In alternativa potete anche colorarla con una bomboletta sprai del colore che desiderate facendovi eventualmente consigliare per il fondo dal commesso del colorificio dove andrete.
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foto 35
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foto 36
Conclusioni
A questo punto non resta che attendere che la vernice o la cera sino asciutte e possiamo procedere con il montaggio dei Fostex e delle vaschette posteriori e le casse saranno pronte per l'ascolto. Volendo è possibile realizzare anche un piccolo basamento, illustrato anche sullo schema costruttivo, che contribuire a dare più stabilità alle casse ma non dovrebbe influenzare le prestazioni sonore.

Buon Ascolto!!


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