Trasformatori d'uscita (PCL82)
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Trasformatori d'uscita (PCL82)
Rovistando tra i vari componenti in cantina ho trovato due trasformatori d'uscita.Sulla scatolina azzurrina e' scritto: serie 2 watt secondario 4,6 per PCL82.
Ho due valvole ECL82, credo cambi solo la tensione dei filamenti e un trasformatore di alimentazione con uscite 190 e 6,3 volt.
Chiedo gentilmente se potete passarmi uno schema che possa fungere con tali componenti,visto che li ho gia' vorrei fare un piccolo amplificatore.
Ciao Achille
Ho due valvole ECL82, credo cambi solo la tensione dei filamenti e un trasformatore di alimentazione con uscite 190 e 6,3 volt.
Chiedo gentilmente se potete passarmi uno schema che possa fungere con tali componenti,visto che li ho gia' vorrei fare un piccolo amplificatore.
Ciao Achille
- Luc1gnol0
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Re: Trasformatori d'uscita
achillebi ha scritto:Chiedo gentilmente se potete passarmi uno schema
La xCL-82 a triodo ed in single-ended già fornisce ca. 2W: per cui, se la potenza dichiarata dai ferri è quella, 2W, IMHO non puoi utilizzarli per nulla di utile, a livello di amplificatori di potenza (mi correggo: un ferro che satura è un distorsore, per cui potresti forse costruirci un mini-mini-mini ampli per chitarra o basso...).
P.S.: io correggerei il titolo del thread, attualmente troppo generico.
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Ciao, Luca
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Re: Trasformatori d'uscita
Ciao
Personalmente a me è piaciuto parecchio il SE con xCl82 costruito proprio con trafi piccoli ed economici.
Inoltre, è necessario comprendere che non tutti hanno avuto la possibilità di ascoltare impianti audio "avanzati", in ambienti pensati per l'ascolto di musica con casse acustiche eccellenti. E' un pò una questione di "bocca" e va coltivata non credi?
http://www.audiofanatic.it/Schemi/Tipo/ ... mi_SE.html
Personalmente il mio "amplino" è costruito sullo schema dello Scherzo di Luca Chiomenti che trovi qui:
http://digilander.libero.it/wmanetta/scherzo.html
all'ascolto ho preferito togliere la controreazione perchè rendeva opaco il suono, sotto il triodo ho messo un led giallo. Bel suono e attualmente il limite risiede nelle casse e non di certo nell'amplino con trafi economici..
Ciao alessandro
suvvia, non essere così disfattista!IMHO non puoi utilizzarli per nulla di utile
Personalmente a me è piaciuto parecchio il SE con xCl82 costruito proprio con trafi piccoli ed economici.
Inoltre, è necessario comprendere che non tutti hanno avuto la possibilità di ascoltare impianti audio "avanzati", in ambienti pensati per l'ascolto di musica con casse acustiche eccellenti. E' un pò una questione di "bocca" e va coltivata non credi?
In rete ce ne sono diversi ma puoi partire da qui:Chiedo gentilmente se potete passarmi uno schema che possa fungere con tali componenti
http://www.audiofanatic.it/Schemi/Tipo/ ... mi_SE.html
Personalmente il mio "amplino" è costruito sullo schema dello Scherzo di Luca Chiomenti che trovi qui:
http://digilander.libero.it/wmanetta/scherzo.html
all'ascolto ho preferito togliere la controreazione perchè rendeva opaco il suono, sotto il triodo ho messo un led giallo. Bel suono e attualmente il limite risiede nelle casse e non di certo nell'amplino con trafi economici..
Ciao alessandro
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Re: Trasformatori d'uscita
lisina77 ha scritto:Personalmente a me è piaciuto parecchio il SE con xCl82 costruito proprio con trafi piccoli ed economici.
Salve alessandro.
Non ne faccio una questione di disfattismo o elitarismo: i ferri possono essere economici ma ben fatti (per il capitolato di progetto), e su questo non ho nulla da eccepire, specie per valvole umili ma bensuonanti come la 82.
Le mie sono semplici congetture basate sull'unico dato riportato: se davvero quei trasformatori sono dati per 2W (circa il limite erogabile da una singola valvola connessa a triodo ed in classe A1, cioè nelle condizioni di minor efficienza), ciò è in genere gravido di "conseguenze" (o di cause, bisogna vedere da che parte si guarda la questione).
Un nucleo così piccolo, se ha davvero un'impedenza adatta ad una xCL82 (lo Scherzo utilizzava 5kOhm, per es.), limita le possibilità di polarizzazione della valvola, ed offre verosimilmente degli avvolgimenti anemici, per cui ci si ritroverebbe con una elevata resistenza in continua, ed una elevata perdita di inserzione, nonché una più elevata impedenza d'uscita (quindi anche minor DF e tendenzialmente minor controllo degli altoparlanti).
Questo significa anche che la banda passante dovrebbe essere piuttosto limitata, tipicamente da P.A. più che da hi-fi.
In più, se il nucleo è dato per 2W, è verosimile che tale dato non sia affatto conservativo, vista la destinazione di tali oggetti: questo facilmente conduce ad una banda di potenza assai limitata, e un comportamento prono alla saturazione. Un SE col nucleo in saturazione non suona, distorce, genera battimenti, intermodulazione. Ciò può essere utile come dicevo per un ampli per chitarra, ma non per la riproduzione della musica.
Inoltre, se il rapporto di trasformazione è elevato (come per es. potrebbe esserlo un 5kOhm/6Ohm), è facile che il nucleo non consenta al trasformatore di offrire un andamento del carico costante al variare della frequenza, ulteriormente limitando la linearità di risposta dell'insieme, e peggiorando l'interfacciamento coi diffusori offrendo un controllo delle bobine ancora più variabile al variare della frequenza.
Poi tutto può essere fatto: peraltro noto che il chiedere uno schema, senza nemmeno specificare il rapporto di trasformazione, porta facilmente a non avere risposte utilmente sfruttabili.
Per cui, magari, se non adatto ad uno stadio di potenza, quel trasformatore potrebbe forse essere utilizzato ancora come uscita per un pre (sempre con la xCL82 o valvole dal guadagno o impedenza interna compatibili), o come interstadio, anche per un successivo booster (se il rapporto fosse adatto, ribadisco).
Non so se ti ho reso il mio punto di vista un poco più accettabile.
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Ciao, Luca
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Re: Trasformatori d'uscita
Ricordiamoci le dimensioni dei TU di Chiomenti dello scherzo. Non sono piccoli
Per giocare e impratichirsi, va bene tutto. E', quindi, condivisibile il punto di vista di Luca che, giustamente, ti mette in guardia.
Certo: il mio primo SE (avevo 13 anni ...a memoria) utilizzava un TU modestissimo. Al tempo non c'era da scegliere. Mi sentivo fortunato ad avere quello che passava il convento. Ora tutto è maggiormente alla portata dell'autocostruttore. Basta volerlo e sapersi un poco orientare nella giungla delle offerte a volte truffaldine.
Per giocare e impratichirsi, va bene tutto. E', quindi, condivisibile il punto di vista di Luca che, giustamente, ti mette in guardia.
Certo: il mio primo SE (avevo 13 anni ...a memoria) utilizzava un TU modestissimo. Al tempo non c'era da scegliere. Mi sentivo fortunato ad avere quello che passava il convento. Ora tutto è maggiormente alla portata dell'autocostruttore. Basta volerlo e sapersi un poco orientare nella giungla delle offerte a volte truffaldine.
Mario
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Re: Trasformatori d'uscita
Salve a tutti e grazie dei consigli,sempre ben accetti.
Sono consapevole che i trasformatori non sono dedicati allo scopo, ma, avendoli ho chiesto lumi. Guardando lo schema Lo SCHERZO, gentilmente postato
ho dei dubbi su R19, FB ? e su R13 ,vanno utilizzati ?
Se avete tempo e cortesia di una spiegazione sarei grato.
Saluti Achille
Sono consapevole che i trasformatori non sono dedicati allo scopo, ma, avendoli ho chiesto lumi. Guardando lo schema Lo SCHERZO, gentilmente postato
ho dei dubbi su R19, FB ? e su R13 ,vanno utilizzati ?
Se avete tempo e cortesia di una spiegazione sarei grato.
Saluti Achille
- Luc1gnol0
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Re: Trasformatori d'uscita
achillebi ha scritto:Sono consapevole che i trasformatori non sono dedicati allo scopo, ma, avendoli ho chiesto lumi.
Eh, sono un po' curioso di vedere che cosa te ne farai di tutte le candele...
achillebi ha scritto:ho dei dubbi su R19, FB ? e su R13 ,vanno utilizzati ?
R19/20 servono per usare (se collegati) 4dB di controreazione, R13/R14 perché il pentodo è configurabile alternativamente a triodo o UL (per 3W di potenza).
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Ciao, Luca
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Re: Trasformatori d'uscita
fai, autocostruisci che poi ci prendi gusto.
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Re: Trasformatori d'uscita
Eh, sono un po' curioso di vedere che cosa te ne farai di tutte le candele..
Beh con il temporale e' mancata la luce e le ho utilizzate tutte! (scherzo)
Provero' a costruire LO SCHERZO con i componenti che ho a disposizione,poi valutero' se implementarlo con trasformatori d'uscita e filro pigreco induttivo
come da progetto,ma visti i prezzi,ho contattato un paio di fornitori, direi di valutare la cifra non indifferente.
Ciao Achille
Beh con il temporale e' mancata la luce e le ho utilizzate tutte! (scherzo)
Provero' a costruire LO SCHERZO con i componenti che ho a disposizione,poi valutero' se implementarlo con trasformatori d'uscita e filro pigreco induttivo
come da progetto,ma visti i prezzi,ho contattato un paio di fornitori, direi di valutare la cifra non indifferente.
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Re: Trasformatori d'uscita
Salve, un mio amico ha due trasformatori che sembrano d'uscita, e' possibile conoscere l'utilizzo e lo schema per collegarli?
Con tester abbiamo misurato:
rosso-rosso 360
rosso-nero 380
rosso-nero 18,gli altri due capi 4600 ohm Dimensioni ai fori fascetta 5 cm, altezza 3,5 cm.
Grazie
Con tester abbiamo misurato:
rosso-rosso 360
rosso-nero 380
rosso-nero 18,gli altri due capi 4600 ohm Dimensioni ai fori fascetta 5 cm, altezza 3,5 cm.
Grazie
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- marziom
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Re: Trasformatori d'uscita
cosa ve lo fa pensare?achillebi ha scritto:... trasformatori che sembrano d'uscita...
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Re: Trasformatori d'uscita
Sono TU,presi in un mercatino per pochi euro. Fanno pensare pensare le piccole dimensioni, di solito sono molto maggiori.
Quindi, non avendo altri parametri e caratteristiche,chiedevamo,magari trasformatori simili sono stati provati o visionati
da qualche iscritto.Prima di sperimentare e' meglio chiedere.
Grazie
Quindi, non avendo altri parametri e caratteristiche,chiedevamo,magari trasformatori simili sono stati provati o visionati
da qualche iscritto.Prima di sperimentare e' meglio chiedere.
Grazie
- Luc1gnol0
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Re: Trasformatori d'uscita
achillebi ha scritto:Sono TU
Così mica gli hai risposto, eh? O volevi dire che gli sono stati venduti per TU, solo "sulla parola"?
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Re: Trasformatori d'uscita
Mah... Se avete misurato correttamente i valori di resistenza ohmica degli avvolgimenti, d'acchito a me non sembrerebbero granché compatibili con il TU di uno stadio di potenza a valvole per altoparlanti (anche perché la locuzione 'TU' si adatta a trasformatori per vari impieghi: per es. per un pre, per una linea, per cuffie, per un accoppiamento, et c.).
Peraltro, non essendo - pare - noto praticamente niente a cominciare dal rapporto spire, per me il provare a ricavarsi dei dati attendibili con molto cervello ed un tester è un po' come andar a "cercare Maria per Roma".
Peraltro, non essendo - pare - noto praticamente niente a cominciare dal rapporto spire, per me il provare a ricavarsi dei dati attendibili con molto cervello ed un tester è un po' come andar a "cercare Maria per Roma".
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Re: Trasformatori d'uscita
Salve, ti ringrazio, l'intenzione era di usarlo per un piccolo amplificatore, a quanto pare,non sono adatti allo scopo.
Se emerge qualche idea.....
Ciao achillebi
Se emerge qualche idea.....
Ciao achillebi
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Re: Trasformatori d'uscita
Potrebbero anche: il problema è che per sapere se e come possa essere utilizzato è necessario conoscere "qualche" dato in più delle Rdc degli avvolgimenti (dato che tra tutti è il meno utile... per prima cosa, come minimo servirebbero l'induttanza primaria, il rapporto spire, la risposta in frequenza, la max corrente DC tollerata, ecc, ecc).
Nonostante le apparenze ("...che sarà mai, due avvolgimenti su un pezzo di ferro"), un trasformatore è in realtà un componente estremamente complesso. Specie quando deve avere a che fare con segnali ad ampio spettro.
Nonostante le apparenze ("...che sarà mai, due avvolgimenti su un pezzo di ferro"), un trasformatore è in realtà un componente estremamente complesso. Specie quando deve avere a che fare con segnali ad ampio spettro.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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