Ho alcune valvole rettificatrici che non ammettono l'uso di grandi capacità come primo condensatore
ad esempio delle 6x4 che vengono indicate per accettare al massimo 10uF come valore del primo condensatore (a parte che ho anche visto indicare 32uF, comunque tralasciamo questo particolare)
Ho pensato di migliorare la situazione con un capacitor multiplier
per cui rispetto ai semplici 10uF avrei già un considerevole miglioramento (ammesso di usare un condensatore da 10uF nel Capacitor Multiplier)
poi mi sono posto una domanda, visto che il capacitor multiplier in qualche modo "isola" il condensatore dall'essere collegato direttamente alla valvola (vedi la resistenza da 10k), in questo modo ho una via per usare, senza stressare la valvola, anche condensatori più grandi, che so 33uF o 47uF ?
GRAZIE
K
Domanda su Capacitor Multiplier
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
Non credo sia una buona idea collegare direttamente la valvola raddrizzatrice al moltiplicatore( non immagazzina energia), piuttosto metti prima un condensatore di valore sopportabile dalla valvola( anche bassino) e poi il moltiplicatore in cui potrai usare valori di capacità grandi (470-1000uF). Otterrai anche un ulteriore soft start.
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
Quoto Trini.
Non ti far ingannare dal nome , quel circuito non è un condensatore ma lo simula semplicemente. No, no può essere usato come primo condensatore, perchè per funzionare ha bisogno di una alimentazione già filtrata e più alta di quella nominale al carico.
Se vuoi mettere quel circuito tanto vale usare diodi a stato solido, ti pare? Ci sono i SìC che vanno benissimo, forse meglio dei tubi a vuoto.
Non ti far ingannare dal nome , quel circuito non è un condensatore ma lo simula semplicemente. No, no può essere usato come primo condensatore, perchè per funzionare ha bisogno di una alimentazione già filtrata e più alta di quella nominale al carico.
Se vuoi mettere quel circuito tanto vale usare diodi a stato solido, ti pare? Ci sono i SìC che vanno benissimo, forse meglio dei tubi a vuoto.
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
Domanda simile, si può usare un giratore come prima induttanza in un filtro induttivo, quindi subito dopo la raddrizzatrice senza condensatori di mezzo??
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
Ciao vale il discorso fatto sopra.. in questo caso devi usare un induttanza vera e propria.Echo ha scritto:Domanda simile, si può usare un giratore come prima induttanza in un filtro induttivo, quindi subito dopo la raddrizzatrice senza condensatori di mezzo??
Tiziano
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
no, vedi la spiegazione di Luciano.Echo ha scritto:Domanda simile, si può usare un giratore come prima induttanza in un filtro induttivo, quindi subito dopo la raddrizzatrice senza condensatori di mezzo??
Quello che invece si può fare, per ottenere un risultato per certi versi simile ad una alimentazione induttiva, è mettere tra diodi e primo condensatore di filtro un MOSFET depletion connesso a "limitatore di corrente" (CCS), cioè con il gate connesso al source (con eventuale resistore in serie a questo).
In questo modo si possono limitare a piacimento i picchi di corrente nei diodi e nel condensatore, riducendo drasticamente il rumore di rettificazione (oltre che lo stress su condensatore, diodi e TA).
Con un circuito appena più complesso (introducendo un riferimento di tensione) è anche possibile introdurre una sorta di "pre-regolazione" della tensione (riducendo progressivamente la corrente di carica del condensatore man mano che la sua tensione si avvicina a quella desiderata).
Ovviamente, come (ed ancora di più) che nel caso del filtro ad ingresso induttivo, il "prezzo da pagare" è la notevole riduzione della tensione di uscita ottenibile rispetto alla tensione AC disponibile al secondario del TA. A differenza di quanto avviene con il filtro ad ingresso induttivo, però, ovviamente "la differenza" si traduce in calore (potenza dissipata).
Ciao, Paolo.
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
Per i più ignoranti (vedi il sottoscritto)........... mettere tra diodi e primo condensatore di filtro un MOSFET depletion connesso a "limitatore di corrente" (CCS), cioè con il gate connesso al source (con eventuale resistore in serie a questo).
Non è che si potrebbe avere uno schemino pratico per rendersi conto di che cosa si sta parlando
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
Il che vorrebbe dire avere disponibile la max corrente di quel mosfet se non metto il resistore serie e potermi dosare la corrente se lo metto?UnixMan ha scritto:..... mettere tra diodi e primo condensatore di filtro un MOSFET depletion connesso a "limitatore di corrente" (CCS), cioè con il gate connesso al source (con eventuale resistore in serie a questo).
Come la quantifico in sede di progetto?UnixMan ha scritto:Ovviamente, come (ed ancora di più) che nel caso del filtro ad ingresso induttivo, il "prezzo da pagare" è la notevole riduzione della tensione di uscita....
Grazie.
Ciao, Trini
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Re: Domanda su Capacitor Multiplier
come schema di principio, banalmente colleghi il drain al raddrizzatore ed il source ad una resistenza che va al condensatore di filtro, cui colleghi anche il gate.kagliostro ha scritto:Non è che si potrebbe avere uno schemino pratico per rendersi conto di che cosa si sta parlando........... mettere tra diodi e primo condensatore di filtro un MOSFET depletion connesso a "limitatore di corrente" (CCS), cioè con il gate connesso al source (con eventuale resistore in serie a questo).
In pratica poi probabilmente è il caso di aggiungere anche un resistore "gate-stopper" in serie al gate (montato a ridosso del MOSFET) ed i soliti diodi di protezione per il MOSFET.
esatto.trini ha scritto:Il che vorrebbe dire avere disponibile la max corrente di quel mosfet se non metto il resistore serie e potermi dosare la corrente se lo metto?UnixMan ha scritto:..... mettere tra diodi e primo condensatore di filtro un MOSFET depletion connesso a "limitatore di corrente" (CCS), cioè con il gate connesso al source (con eventuale resistore in serie a questo).
Ovviamente, se non vuoi una caduta di tensione esagerata, la corrente max permessa dal mosfet deve essere > della max corrente assorbita dal circuito.
un calcolo analitico è fattibile, ma tutt'altro che banale: la cosa più semplice è fare qualche simulazione (con LTSpice o simili).trini ha scritto:Come la quantifico in sede di progetto?UnixMan ha scritto:Ovviamente, come (ed ancora di più) che nel caso del filtro ad ingresso induttivo, il "prezzo da pagare" è la notevole riduzione della tensione di uscita....
Con il circuito più semplice (senza regolazione), la tensione sul C si assesta su un valore che dipende dalla differenza tra la corrente max ammessa dal limitatore e la corrente assorbita dal carico (in assenza di carico la tensione salirebbe fino al valore di picco della tensione AC, come se il mosfet non ci fosse).
Ciao, Paolo.
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